More stories

  • in

    Red Bull, scoppia un nuovo caso: Marko sospeso? Mai visto Verstappen così furioso

    GEDDA (ARABIA SAUDITA) – Un nuovo caso scuote la Red Bull, che sperava di essersi messa alle spalle in pista le tensioni nate dall’affare Horner, ma nonostante l’ennesima pole position conquistata da Max Verstappen nel GP dell’Arabia Saudita, a scuotere ancora il team è arrivata la notizia che Helmut Marko è a sua volta oggetto di un’indagine interna. LEGGI TUTTO

  • in

    Red Bull, è caos: pole in pista ma ora è Marko a finire sotto inchiesta!

    Red Bull, le parole di Marko
    L’indagine al momento è ancora in corso e non è stata raggiunta nessuna conclusione: ancora non si sa se Marko abbia violato il protocollo. Se dovesse essere ritenuto colpevole di aver divulgato informazioni riservate ai media, potrebbe essere sottoposto ad azioni disciplinari. In merito alla possibilità di una sospensione, il consulente di Red Bull ha riferito all’emittente austriaca ORF: “È difficile giudicare. Deciderò da solo cosa fare. La possibilità teorica esiste sempre. Penso che sia una questione davvero complessa. Ancora una volta, vogliamo la pace nella squadra. Questo campionato del mondo sarà già abbastanza difficile con 24 gare e dobbiamo concentrarci su quello. La cosa più importante è che torniamo al lato sportivo delle cose e che la squadra si concentri su ciò che è importante. Funziona abbastanza bene al momento”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, La Ferrari vince la lotta per il secondo posto in Bahrain

    Il giorno dopo la prima gara della stagione 2024 regala un sapore diverso rispetto alla passata stagione ai tifosi della Ferrari. Le Rosse, infatti, nonostante una gara tutt’altro che facile, si sono ritrovate ad essere la seconda forza del Mondiale, in attesa di avere i riscontri delle prossime trasferte, a partire da quella di Jeddah. Dietro di loro, le due McLaren hanno chiuso praticamente negli scarichi delle due Mercedes, e in questo momento paiono essere un gradino sotto Ferrari.Carlos Sainz e Charles Leclerc | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Leclerc influenzato dai problemi ai freni, Sainz molto aggressivo
    La seconda posizione dietro il solito Verstappen e il passo gara mostrato nelle prove libere avevano fatto ben sperare i tifosi della Rossa, in particolare per quanto riguardava Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari ha provato ad impensierire Max, ma poi si è subito trovato a dover fare i conti con i problemi all’impianto frenante anteriore, che lo ha costretto a diversi bloccaggi deleteri, in particolare nella prima fase di gara.
    Sainz, invece, ha avuto uno start poco felice, ma nel corso della gara è riuscito ad avere la meglio del team mate e di George Russell. Nel complesso, le due Ferrari hanno mostrato un ottimo passo, anche costante, con le gomme bianche, le più dure del lotto. Detto dell’imprendibile Max, è risultato evidente come l’altra Red Bull di Perez non fosse in realtà così imprendibile, e il passo tra i due non era poi così diverso, considerando anche le gomme rosse montate dal messicano nel finale.
    Ferrari seconda forza, dunque, almeno per il momento. Restano da sistemare i soliti problemi che hanno afflitto la vettura di Leclerc. Certo che, nonostante tutto, il monegasco ha avuto la meglio di Russell; questo è sicuramente il dato più positivo del sabato bahrainita, insieme al podio di Sainz.
    McLaren e Mercedes, lotta aperta
    Dietro le Ferrari, ecco che la lotta si fa particolarmente accesa tra le scuderie motorizzate Mercedes. La casa madre, nel finale, ha portato a casa un quinto posto poco soddisfacente con George Russell, che nel finale non è riuscito a tenere dietro la Rossa “azzoppata” di Leclerc. Con le gomme bianche, il pilota di King’s Lynn non è riuscito a tenere il passo dei rivali, e si è dovuto accontentare di seguirli sotto la bandiera a scacchi, nonostante uno start aggressivo e promettente.
    Il weekend di Lewis Hamilton, invece, è stato totalmente da dimenticare. Tanti i problemi per il sette volte campione, che in gara ha anche lamentato un sedile poco “confortevole”. Tra i due ha chiuso Lando Norris, con una McLaren anch’essa forse meno competitiva di quello che si aspettava. Le vetture Orange papaya non sono mai state in grado di avvicinarsi al podio, facendo quindi, almeno per il momento, un passo indietro rispetto al finale della passata stagione.

    Aston Martin ai margini della top ten
    Per chiudere la carrellata, va segnalata un’Aston Martin molto meno competitiva di quello che ci si attendeva. Le vetture in livrea British Green, sostanzialmente, hanno viaggiato ai margini della top ten per tutto il sabato di gara, mai in grado di attaccare i rivali davanti, ma più attente a quanto accadeva dietro.
    Insomma, almeno per il momento, la vettura molto estrema portata in pista dalla squadra di Lawrence Stroll non ha impressionato come nel 2023, anzi. La strada sembra essere tutta in salita per Alonso e Lance, e la faccia dello spagnolo a fine gara era tutta un programma. A Jeddah, su una pista totalmente diversa, potrebbero essere espressi valori diversi; al momento, però, a Silverstone c’è poco da essere allegri. LEGGI TUTTO

  • in

    “Se Horner resta, la Red Bull si sfascia”: il padre di Verstappen durissimo

    SAKHIR (Bahrein) – La Red Bull e Max Verstappen non hanno fallito al primo gran premio della stagione dominando in Bahrein con doppietta sul podio ma, malgrado il grande weekend, il caso Christian Horner continua a tenere banco con il papà di Verstappen che non ci è andato leggero. Al Daily Mail Jos Verstappen ha commentato così la situazione interna al team campione del mondo: “C’è tensione nel team fino a quando Horner rimane nella sua posizione di team principal – aggiunge – La squadra rischia di essere distrutta. Non può continuare così. Esploderà. Horner sta facendo la vittima, mentre è lui a causare i problemi”.
    Le parole di Max
    Il campione del mondo invece rimane al fianco del suo team principal come testimoniano le sue dichiarazioni rilasciate durante il weekend: “Ascoltate, se guardo a come Christian opera all’interno della squadra, è stato un team principal incredibile. Quindi assolutamente, dal punto di vista delle prestazioni, non si può mettere in dubbio. Parlo spesso con lui. E poi, naturalmente, durante tutto il fine settimana si è impegnato al massimo per la squadra. Forse è un po’ distratto, ma come ho detto prima ci concentriamo solo sulle prestazioni ed è così che lavoriamo tutti assieme”. LEGGI TUTTO

  • in

    Gp Bahrain F1 2024, le pagelle: Red Bull-Verstappen mortiferi, Sainz arrembante, notte fonda per Alpine

    BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 01: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 01, 2024 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202403010634 // Usage for editorial use only //Si è alzato il sipario sul nuovo Campionato del Mondo di Formula 1, e come nel 2023, anche il 2024 si apre con la solita sinfonia: Max Verstappen domina con la sua Red Bull. Un binomio imbattibile e ingiocabile, anche per il suo compagno di squadra Sergio Perez, distante oltre 20 secondi dal campione del mondo, ma comunque più pimpante rispetto ai test. Ottima la gara di Carlos Sainz, che si guadagna il podio grazie a una prima metà di gara all’arrembaggio, caratterizzata da un sorpasso da urlo su Charles Leclerc. Sfortunato il monegasco, vittima di problemi ai freni sin dal via, ma comunque bravo a chiudere al 4° posto. Ferrari comodamente davanti alla Mercedes e alla McLaren. Pessima strategia dell’Aston Martin con Alonso, mentre naufraga l’Alpine. Questo e molto altro nelle prime pagelle della stagione!
    VOTO 9 A RED BULL-VERSTAPPEN, CHIAMATELA MAX BULL
    Più che una speranza, ciò che ha accompagnato la vigilia del via del campionato era l’illusione che Max Verstappen e la Red Bull fossero avvicinabili. Ebbene, sono bastati un paio di giri per spazzare via ogni dubbio. L’olandese e la sua RB20 hanno espresso quel dominio già ammirato nella passata stagione, sbarazzando il campo da eventuali dubbi circa la sua bontà, dopo delle prove libere non perfette. Forse la sentenza del 2023 alla Russell (“Vinceranno ogni gara”) quest’anno può essere più difficile da realizzare, ma indubbiamente la Max Bull lascia il deserto del Bahrain con una strada già tracciata: il quarto titolo consecutivo è quantomai concreto.
    VOTO 8 A SAINZ, MATADOR D’ATTACCO (E DA PODIO)
    Anche il 2024 della Ferrari riparte dalla fine del 2023, ovvero con un podio. Anche se stavolta è un terzo posto, e stavolta c’è Carlos Sainz a festeggiare. Il pilota spagnolo dimostra il vero potenziale della SF-24, per distacco la seconda forza in pista, non così lontana da Sergio Perez. Ma a tutto questo, il Matador aggiunge il suo tocco: prima metà di gara all’arrembaggio, con attacchi e sorpassi da urlo sul compagno di squadra. Momenti determinanti, da cui si costruisce un comodo margine sul 4° posto, con l’idea di lottare con il messicano della Red Bull: alla fine chiude a 2,5 secondi dalla piazza d’onore. C’erano attese sulla sua reazione dopo la separazione annunciata con la Ferrari: Carlos c’è e vuole lasciare un bel ricordo a Maranello.

    VOTO 7 A RUSSELL, CORAGGIOSO E BATTAGLIERO
    La Mercedes si rivela molto meno performante di quanto previsto, di certo lontana dalla Ferrari. Però, tutto sommato a mettere una pezza ci pensa George Russell, autore di una prestazione di tutto rispetto. Il pilota britannico lotta a lungo con Charles Leclerc: lo supera a inizio gara, poi lo gestisce per tutta la parte centrale della corsa. Fino all’errore nella seconda metà di gara, che gli costa la posizione. Ma tra ritmo e usura gomme peggiore delle dirette concorrenti, c’era davvero poco da fare. In ogni caso mette le sue ruote davanti alla McLaren e bastona Lewis Hamilton in tutto il week-end. Ottimo inizio.
    VOTO 6 A LECLERC, MATURO OLTRE I PROBLEMI
    La sua gara è un incubo dal primo all’ultimo giro. Eppure, Charles Leclerc chiude comunque ai piedi del podio, con un discreto margine sugli inseguitori. Il monegasco deve lottare con la sua Ferrari, penalizzata da enormi problemi ai freni. Lui comunque non molla e riesce a porre rimedio col passare della gara: dai bloccaggi ripetuti della prima metà, fino alla rimonta su Russell che gli vale almeno la quarta piazza. In una giornata così negativa, massimizzare era fondamentale: Charles l’ha fatto. Resta l’amarezza di non sapere come sarebbe andata senza problemi…
    VOTO 5 A HAMILTON, ANONIMO SCONFITTO DA RUSSELL
    L’ultimo esordio stagionale da pilota Mercedes è un fiasco totale per Lewis Hamilton. Sin dal venerdì (ad eccezione delle FP2), finisce costantemente dietro a George Russell, e anche con un certo distacco. La sua gara è penalizzata da una qualifica orribile, che lo relega al 9° posto in griglia. Da lì, però, non riesce a piazzare una delle sue rimonte: riesce se non altro a mettersi davanti la McLaren di Oscar Piastri, ma non può essere considerato un risultato soddisfacente per il promesso sposo della Ferrari.
    VOTO 4 ALL’ASTON MARTIN, STRATEGIA SUICIDA
    Come per Mercedes e McLaren, anche l’Aston Martin esce ridimensionata dal deserto del Bahrain. Entrambe le macchine chiudono ai margini della zona punti, un enorme passo indietro rispetto al podio di Fernando Alonso nel 2023. Un risultato frutto di una macchina molto meno gentile con le gomme, qualità principale dell’AMR23. A questo quadro non così edificante, si aggiunge una strategia semplicemente pessima del muretto con lo spagnolo, chicane mobile nella parte centrale di gara, per una sosta fin troppo tardiva. Alla fine riesce a recuperare su Zhou e il suo compagno Stroll, ma i sorrisi dello scorso anno sono un lontano ricordo.
    VOTO 3 ALL’ALPINE, PROGETTO GIA’ FALLIMENTARE
    Le ultime stagioni sono state un lento declino per l’Alpine, che però non ha mai dato segni di naufragio. Una prospettiva fallimentare emersa tutta nell’esordio stagionale: l’A524 si rivela la macchina peggiore della griglia. Una sentenza senza appello, già annusata durante i test, ed emersa in tutto il suo poco splendore sin dal venerdì. Sia Gasly che Ocon hanno faticato a tenere la macchina in pista, non trovando mai un compromesso adeguato per garantirsi una posizione di partenza migliore della penultima e ultima posizione. Già, un’ultima fila da imbarazzo, diventati un 17° e 18° posto in gara. Ma solo per i problemi di Bottas e Sargeant. Notte fonda a Enstone. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 2024: Chi ha migliorato di più sul giro veloce in qualifica? L’analisi

    La prima sessione di qualifiche di ieri in Bahrain ha mostrato, per la prima volta quest’anno, i veri valori in pista dei dieci Team di Formula 1. Il confronto dei migliori tempi del 2024 con quelli ottenuti esattamente 12 mesi fa, ci fornisce una prima indicazione di chi e di quanto si è migliorati.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    In questo nostro articolo metteremo a confronto i tempi ottenuti durante la sessione di qualifiche in Bahrain nel 2024 con quelli realizzati esattamente un anno fa. Dei dieci piloti F1 che quest’anno occuperanno le prime dieci posizioni in griglia, ben otto sono rientrati tra i primi 10 anche lo scorso anno. Per gli altri, ove possibile, proveremo a confrontare i migliori tempi a parità di Q, come avremo modo di spiegarvi qui sotto.
    RED BULL: -0″419
    Il team campione del mondo e Max Verstappen hanno ottenuto la pole position, sia quest’anno che nel 2023. Il confronto è quindi molto semplice e vede un miglioramento sul giro di poco superiore al mezzo secondo (+0″529). Analizzando i tempi di Sergio Perez, 2° lo scorso anno e 4° quest’anno, il miglioramento è di poco superiore ai 3 decimi di secondo (+0″309) che porta a un miglioramento medio del team di 0″419.
    2023 2024
    – M. Verstappen Red Bull 1’29″708 (Q3) | 1’29″179 (Q3) | -0″529
    – S. Perez Red Bull 1’29″846 (Q3) | 1’29″537 (Q3) | -0″309
    MERCEDES: -0″765
    Il team anglo-tedesco, secondo nel mondiale costruttori dello scorso anno, ha ottenuto un ottimo terzo posto in griglia con George Russel (6° nel 2023) e un nono posto con Lewis Hamilton (7° nel 2023). Il confronto, anche in questo caso, è semplice e vede un miglioramento sul giro di +0″855 per il giovane pilota inglese e di 0″674 per il sette volte campione del mondo. Questo porta a un miglioramento medio del team di 0″765.
    2023 2024
    – G. Russell Mercedes 1’30″340 (Q3) | 1’29″485 (Q3) | -0″855
    – L. Hamilton Mercedes 1’30″384 (Q3) | 1’29″710 (Q3) | -0″674
    FERRARI: -0″845
    La Scuderia di Maranello, terza nel mondiale costruttori 2023, ha ottenuto quest’anno un secondo posto in griglia con Charles Leclerc (3° nel 2023) e un quarto posto con Carlos Sainz, lo stesso dello scorso anno. Il confronto, anche in questo caso, è consistente. Per il monegasco però prenderemo come riferimento il tempo che ha ottenuto quest’anno in Q2 (1’29″165), in quanto migliore di 242 millesimi rispetto al tempo finale di Q3 (1’29″407). Il miglioramento sul giro di Leclerc risulta di 0″835 (0″593, se considerassimo il tempo di Q3). Per il pilota spagnolo invece sono 854 i millesimi di miglioramento da un anno all’altro. Questo porta a un miglioramento medio del team di 0″845.
    2023 2024
    – C. Leclerc Ferrari 1’30″000 (Q3) | 1’29″165 (Q2) | -0″835
    – C. Sainz Ferrari 1’30″361 (Q3) | 1’29″507 (Q3) | -0″854
    MCLAREN: N.A.
    Per il team di Woking, il confronto con lo scorso anno non è significativo, visto il difficile inizio di stagione 2023.

    ASTON MARTIN: -0″705
    Il team inglese, protagonista di un’ottimo inizio di stagione lo scorso anno, ha ottenuto un buon sesto posto in griglia con Fernando Alonso (5° nel 2023), mentre il compagno Lance Stroll ha chiuso al 12° posto (8° nel 2023). Nonostante questo, il confronto vede un miglioramento sul giro di +0″794 per il pilota spagnolo e di 0″615 per il canadese, confrontando il miglior tempo di quest’anno in Q2 con quello del 2023 di Q3. Questo porta a un miglioramento medio del team di 0″705.
    2023 2024
    – F. Alonso Aston Martin 1’30″336 (Q3) | 1’29″542 (Q3) | -0″794
    – L. Stroll Aston Martin 1’30″836 (Q3) | 1’30″221 (Q2) | -0″615
    ALPINE: N.A.
    Il team francese ha chiuso la prima qualifica 2024 occupando l’ultima fila dello schieramento. Lo scorso anno, Esteban Ocon chiuse al 10° posto mentre Pierre Gasly fu eliminato in Q1. Questo però non permette di avere un confronto corretto. Si può dire che anche Alpine ha migliorato rispetto allo scorso anno ma sicuramente in misura minore rispetto ai Top Team ma anche alle altre scuderia in griglia.
    HAAS: -0″958
    Il team americano ha ottenuto sia quest’anno che lo scorso un ottimo 10° posto sulla griglia con Nico Hulkenberg. Come Leclerc, il pilota tedesco ha realizzato il suo miglior crono in Q2 (1’29″851) e fu così anche nel 2023. Il confronto vede un miglioramento sul giro di +0″958 per la Haas. Il confronto dei tempi di Kevin Magnussen non lo riteniamo “significativo”: nel 2023 non passo il taglio in Q1 mentre quest’anno i tempi di Q1 e Q2 sono risultati molto vicini tra loro.
    2023 2024
    – N. Hulkenberg Haas 1’30″809 (Q2) | 1’29″851 (Q2) | -0″958
    KICK SAUBER: -0″770
    Per il team elvetico, il confronto con lo scorso anno non è un po’ difficile in quanto nel 2023, sia Bottas che Zhou superarono il Q1 mentre ieri sono stati subito eliminati. Al di là di questo, lo scorso anno i tempi dei due piloti Alfa Romeo furono compresi in poco più di un decimo di secondo: tra 1’31″443 e 1’31″615 (considerando sia Q1 che Q2). Nel 2024 il loro tempo è stato praticamente identico: 1’31″756 per Bottas (1’30″757 per Zhou). Questo ci porta a valutare un miglioramento del team Kick Sauber di circa 0″770.
    RACING BULLS: -1″371
    Il team con base a Faenza ha piazzato una monoposto in Q2 con Yuki Tsunoda (11° nel 2024, 14° nel 2023). Il pilota giapponese quindi può essere preso come un buon riferimento per valutare il miglioramento del team es AlphaTauri. Il suo miglior crono in Q2 (1’30″129) risulta migliore di oltre un secondo rispetto a quello ottenuto lo scorso anno (1’31″510).
    2023 2024
    – Y. Tsunoda AlphaTauri 1’31″510 (Q2) | 1’30″129 (Q2) | -1″371
    WILLIAMS: -0″973
    Il team inglese, lo scorso anno, realizzò tempi solo in Q1. Confrontando quindi i tempi dei due piloti con quelli realizzati in Q1 anche quest’anno, possiamo valutare il miglioramento della Williams in 1″.
    2023 2024
    – A. Albon Williams 1’31″461 (Q1) | 1’30″397 (Q1) | +1″064
    – L. Sargeant Williams 1’31″652 (Q1) | 1’30″770 (Q1) | +0″882
    Concludendo, possiamo dire che il team che ha migliorato di più sul giro secco, rispetto allo scorso anno, è la Racing Bulls. La ex AlphaTauri è l’unica scuderia ad aver migliorato di oltre un secondo. Alle sue spalle la Haas con 958 millesimi e la Williams con 973 millesimi di miglioramento da un anno all’altro. Appena “giù dal podio” la Ferrari (-0″845) seguita da Kick Sauber (-0″770), Mercedes (-0″765), Aston Martin (-0″705). A chiudere la classifica Red Bull con un miglioramento di soli 419 millesimi. Per ora, non possiamo valutare i miglioramenti di Alpine e McLaren. LEGGI TUTTO

  • in

    Red Bull RB20: ecco le aperture delle pance, nascoste alla presentazione [ FOTO ]

    Nelle prime ore della prima giornata di testi in pista sul tracciato del Bahrain, l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori era rivolta alla nuova Red Bull RB20 per capire meglio il disegno delle pance e in particolare la conformazione delle aperture delle pance stesse, celate durante la presentazione della scorsa settimana.
    Come si può evincere da alcune immagini che vi mostriamo qui sotto, l’apertura delle pance che portano aria ai radiatori è posta molto in alto e sotto la palpebra ai lati dell’abitacolo che serve anche come supporto dello specchietto retrovisore. A prima vista, la forma dell’apertura ricorda un po’ la bocca di uno squalo. Oltre a questa, sulla Red Bull RB20 è presente anche un’apertura verticale, anche di generose dimensioni.

    Más fotos del RB20 pic.twitter.com/JGMRE1vss0
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) February 21, 2024

    Más detalles del RB20. Tapa motor con los dos canales y salidas laterales. El morro con la tapa en la punta. pic.twitter.com/qU9mMkZO3k
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) February 21, 2024

    En esta foto se ve mucho mejor la entrada de pontones de cuchara invertida.
    In this picture you can see better the upside down spoon inlet. pic.twitter.com/vitYZtZptc
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) February 21, 2024

    Dentro del pontón del Red Bull. No veo un pontones cero a no ser que cambie la toda la configuración de radiadores.
    Inside the Red Bull’s sidepod. I don’t see a sidepod zero soon, unless you change the whole radiators config. #F1Testing pic.twitter.com/iFVR4yjvpf
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) February 21, 2024

    Los conductos de la tapa motor tienen una entrada en la parte delantera justo allado de la cabeza del piloto y por encima del reposacabezas. #rb20 pic.twitter.com/Da1BLhY9CH
    — Albert Fabrega (@AlbertFabrega) February 21, 2024 LEGGI TUTTO