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    F1: in arrivo la proposta per il tetto degli stipendi

    ROMA – L’emergenza coronavirus costringe a continui tagli ove possibile. L’attuale situazione, con il mondo alle prese con la pandemia e gli incassi che si riducono vertiginosamente, mettono anche il mondo della Formula 1 nella condizione di dover risparmiare rispetto alle scorse stagioni, quando gli introiti erano di ben altro tipo. Non è ancora chiaro se ci sia già una cifra che i salari non potranno superare, ma si parla di un massimo di 30 milioni di dollari per i due piloti titolari più le riserve.
    Come funziona l’accordo
    In questo caso, però, sarebbero comunque esclusi gli incassi derivanti dai vari bonus e diritti d’immagine. Ma chi ne potrebbe risentire maggiormente? Ovviamente le scuderie più facoltosi e, in particolare, i piloti di punta dei team come il pluricampione Lewis Hamilton, che ha appena rinnovato il suo contratto in Mercedes a 40 milioni di dollari all’anno. Alla fine, però, a catena andrebbero a perdere anche i loro compagni di squadra. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercato Piloti: tutti i nomi che potrebbero essere al via nel 2021

    Il mercato piloti F1 entra nel vivo e a inizio dicembre si chiuderanno i giochi per i sedili ancora liberi.

    Il 6 dicembre si chiuderà il campionato di Formula 2 e quella dovrebbe essere la data per conoscere i nuovi nomi dei piloti che debutteranno in Formula 1 nel 2021.
    Stando a quanto appreso da CircusF1, Yuki Tsunoda avrebbe avuto il via libera di Helmut Marko per fare il suo esordio in AlphaTauri in prossimo anno. Il giovane pilota giapponese, impegnato in F2 con il Team Carlin e attualmente al 3° posto della classifica piloti, sarà in pista con il team con base a Faenza il 4 novembre a Imola con una monoposto 2018.
    Tsunoda poi sarà anche in pista ai rookie test di Abu Dhabi, in programma a metà dicembre, dopo l’ultima gara del mondiale F1 2020.
    Nonostante l’annunciato disimpegno di Honda, il pilota giapponese ha convinto i vertici di Red Bull sulla sua consistenza. Tsunoda prenderà il posto di Daniil Kvyat.
    Secondo pilota con una probabilità molto alta di fare il suo debutto nella massima serie nel 2021 è uno dei giovani piloti della Ferrari Driver Academy: Mick Schumacher o Callum Ilott. Ferrari infatti porterà in Formula 1 il primo pilota in classifica della FDA, qualora il piazzamento non vada oltre il 2° posto finale nel mondiale F2. Nel momento in cui vi scriviamo, il pilota tedesco occupa la prima posizione in classifica (191 punti) e precede l’inglese di 22 lunghezze a 4 gare dalla fine del campionato.
    Sia Schumacher che Ilott avrebbero dovuto esordire in una sessione di prove libere in Germania ma il maltempo ha impedito al tedesco di girare con Alfa Romeo e all’inglese con Haas.
    I due giovani piloti del programma Ferrari avranno presto una seconda chance, prima di disputare comunque i rookie test ad Abu Dhabi. Per quell’occasione però la decisione sarà ormai presa.
    Qualora sia Schumacher il “vincitore” del sedile in F1, l’intenzione di Ferrari è quello di indirizzare il figlio di Michael in Alfa Romeo al fianco di Kimi Raikkonen che dovrebbe annunciare a breve la sua decisione di proseguire un altro anno con il team italo-elvetico.
    Qualora invece sia Ilott ad avere la meglio sul tedesco, la Ferrari opterebbe per un percorso da terzo pilota in Haas per il 2021 per poi portarlo in Alfa Romeo da titolare nel 2022.
    Il destino di Schumacher è strettamente connesso a quello di Antonio Giovinazzi che potrebbe perdere il sedile in Alfa Romeo. In questo scenario la Ferrari proverebbe a “consigliare” il pilota italiano alla Haas ma non potrebbe però in nessun modo influire sulla decisione finale del team americano.
    Parlando di Haas, la volontà della proprietà è quella di cambiare tutti e due gli attuali piloti e di avere una line-up con un esperto e un giovane. L’attuale short list, che non è poi così corta, vede i nomi di Sergio Perez, Nico Hulkenberg, Antonio Giovinazzi, Daniil Kvyat a cui si potrebbero aggiungere sia giovani di talento che alcuni piloti con una consistente dote economica. LEGGI TUTTO

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    F1 Driver Academy: chi sono i giovani piloti di Ferrari, Red Bull, Mercedes e degli altri team

    In questa non facile stagione 2020, per la Ferrari le buone notizie arrivano per la maggior parte dalla Driver Academy. Ben tre piloti del vivaio di Maranello, infatti si stanno giocando il campionato di Formula 2, e altri stanno salendo dalle categorie propedeutiche. Andiamo a vedere le condizioni delle Academy dei maggiori team di F1.

    Ferrari: tre cavallini veramente… Rampanti!
    La notizia arrivata in queste ultime ore è di quelle entusiasmanti. Mick Schumacher e Callum Illot scenderanno in pista nelle FP1 del Nurburgring, rispettivamente con Alfa Romeo e Haas. Robert Shwartzman, il terzo Cavallino della F.2, proverà invece ad Abu Dhabi.
    Da tempo si aspettava un annuncio del genere, e finalmente è arrivato. Inoltre, nelle ultime ore si sono intensificati i rumors che vorrebbero Mick in Alfa la prossima stagione. Al momento, il tedesco è super concentrato sulla vittoria del titolo cadetto; il pilota della Prema è primo con 22 punti di vantaggio sul compagno di Academy Illot, in forza al team Uni Virtuosi.
    Entrambi non erano partiti fortissimo, ma hanno mostrato una costanza e una crescita da campioni. Al contrario, Robert Shwatrzman aveva iniziato alla grande con la Prema, salvo poi subire alcune battute d’arresto, assolutamente normali anche per un fenomeno come il pilota russo. Ora è quinto in Campionato, ma certamente potrà riprendersi.
    Gli altri due esponenti della Ferrari in F.2, Armstrong e Alesi, stanno faticando tanto a trovare il ritmo, in particolare il francese, al secondo anno nella categoria. In F.3, assolutamente in crescita nel finale di stagione è sembrato essere il giovanissimo Enzo Fittipaldi, mentre in F. Regional e F.4 furoreggiano i vari Arthur Leclerc (fratello di Charles), Gianluca Petecof e Dino Beganovic.
    Insomma, il lavoro iniziato con il compianto Jules Bianchi e continuato con Leclerc sta dando grandi soddisfazioni alla Ferrari. Tre piloti nei primi cinque in F.2 non è un risultato da poco, a sottolineare l’ottimo compito svolto da Laurent Mekies e Marco Matassa.
    Mercedes, oltre Russell c’è poco
    Il team che sta letteralmente uccidendo il Mondiale 2020 pare essere quello con la coperta più corta in ambito di giovani piloti. La punta di diamante è sicuramente George Russell, che però fino a fine 2021 sarà “parcheggiato” in Williams.
    In realtà, la scuderia di Brackley potrebbe avere due valide alternative nell’omologo team di F.E. Stoffel Vandoorne (terzo pilota) è ormai un veterano, mentre Nyck De Vries ha vinto la scorsa stagione in F.2; si tratta di due professionisti di prim’ordine, questo è fuori di discussione!
    Nella due serie cadette, invece, il team che è diretta emanazione della Mercedes, HWA Racelab, fatica a trovare risultati. Solo in F.3, Jake Hughes si è tolto qualche soddisfazione, tanto da essere stato promosso nella categoria superiore a Sochi. L’inglese, però, sembra essere ancora molto acerbo.
    Red Bull riprende il discorso
    Per anni, il team di Milton Keynes è stato il punto di riferimento per tutte le Driving Academy. Innumerevoli i piloti portati in F.1, e altrettanti quelli clamorosamente “bruciati” dalla premiata ditta Marko-Horner. Poi, dopo l’arrivo di Verstappen e il taglio di Ticktum, il discorso è sembrato interrompersi per alcuni anni.
    Dal 2020, invece, c’è stata un’inversione di tendenza, a partire dal terzo pilota Sergio Sette Camara. Il team Carlin in F.2 oggi corre con le vetture di Tsunoda e Daruvala sponsorizzate direttamente da Red Bull. Il giapponese, in particolare, si trova terzo in campionato, ed ha dimostrato di essere un ottimo pilota.
    In F.3, invece, Liam Lawson è sicuramente un ottimo talento, pur con qualche intemperanza già mostrata anche nel TGR New Zealand; sicuramente più performante di Dennis Hauger. Igor Fraga, invece, deve lavorare ancora sulla gestione gara; ha comunque dimostrato di sapersi migliorare nelle ultime uscite.
    Renault, piloti giovani e arrembanti
    L’arrivo di Fernando Alonso per il 2021 non ha certo fermato i programmi della Driving Academy Renault. In F.2, Christian Lundgaard si sta giocando il Campionato con Schumacher e Illot. Il danese, dopo un’ottima stagione in F.3, ha esordito con l’ART dimostrando subito di essersi adattato alla perfezione alla Dallara più potente.
    Anche Guanyu Zhou è un ottimo pilota, anche se forse più incline all’errore di Lundgaard. Ma le soddisfazioni maggiori per il programma francese sono arrivati dalla F.3, dove Oscar Piastri ha vinto la serie con la sua Prema ai danni del team mate Sargeant e del giovanissimo Pourchaire. L’australiano è sicuramente un’ottima freccia nell’arco di Cyril Abiteboul.
    Williams in cerca del futuro
    Un team che è molto attivo nel settore giovani è la Williams. A Barcellona ha fatto esordire nelle FP1 l’israeliano Roy Nissany, che non ha certo sfigurato nei confronti del titolare Latifi. La punta di diamante del programma è sicuramente Dan Ticktum.
    L’inglese, scartato dal programma Red Bull per le sue intemperanze, si sta ricostruendo una carriera che sarebbe un vero peccato se non sfociasse nella massima serie. La classe, il talento e la grinta ci sono tutti; ora serve solo la vittoria del titolo, e il prossimo anno sarà sicuramente tra i favoriti. In calo, invece, sembra essere Jack Aitken, altro pilota inglese.
    Insomma, la Ferrari è sicuramente tra i team messi meglio a livello Academy, ma anche gli altri non scherzano! LEGGI TUTTO

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    Cambio generazionale in Formula 1: potere ai giovani piloti nel mondiale 2019

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    Daniel Ricciardo e Carlos Sainz sono due piloti della “famiglia” Red Bull. Il primo, australiano dal sorriso contagioso, corre con il team austriaco da cinque anni, dopo aver esordito in F1 con HRT nel 2011 e aver disputato due stagioni con Toro Rosso. Il secondo, spagnolo dal cognome importante, ha corso con la Scuderia di […] LEGGI TUTTO

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    Si è da poco concluso un weekend monegasco letteralmente dominato da Daniel Ricciardo. Il pilota nativo di Perth si è imposto autorevolmente sin dalle prove libere, non lasciando alcuna possibilità di replica agli avversari. Il secondo successo stagionale lo proietta al terzo posto nella corsa iridata, dove paga un ritardo di 38 punti dal leader […] LEGGI TUTTO