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    MotoGP, Pedrosa e gli ingegneri ex Ducati: “Così è cambiata KTM”

    ROMA – Nel corso degli ultimi anni, KTM ha progressivamente rivoluzionato il proprio team di lavoro, cercando di far salire sempre più il livello in MotoGP. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra sempre più competitiva, e per farlo ha reclutato anche diversi ingegneri ex Ducati, il punto di riferimento in questo senso. Gli esempi più importanti sono Fabiano Sterlacchini, ora responsabile della tecnologia del progetto austriaco, Francesco Guidotti, tornato in KTM dopo aver fatto il team manager di Ducati Pramac, e, ultimo a livello cronologico, Alberto Giribuola, lo scorso anno capotecnico di Enea Bastianini, e in precedenza al fianco di Andrea Dovizioso in Ducati ufficiale. Tutte figure che hanno portato in KTM un impronta più “scientifica”, come spiegato dal collaudatore Daniel Pedrosa in un’intervista rilasciata a Speedweek: “Arrivano da un sistema organizzativo diverso, basato più sui numeri che sui sentimenti. Cercano di capire il pilota traducendo le sue sensazioni in un qualcosa che possano vedere. A volte si tratta di un linguaggio difficile da capire, o non accurato. Se il pilota non sa esprimerlo correttamente e la telemetria non lo rileva, tutto si complica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa: “Se Bagnaia limita gli errori può fare ancora meglio”

    ROMA – I test della MotoGP a Sepang hanno dato un primo assaggio di questo 2023. La tre giorni in Malesia ha permesso di osservare team e piloti all’opera per la prima volta con le nuove moto in vista del via ufficiale al campionato, che scatterà nella seconda metà di marzo. Anche Dani Pedrosa, ex pilota e opinionista a “Dazn Spagna”, ha parlato di quanto visto in pista: “Non possiamo dire se la Ducati sia migliore o meno rispetto a quella dello scorso anno, ma è chiaro che in questo momento siano superiori, almeno per quanto visto in Malesia. In quei giorni sono andato ad osservare in pista e mi sono sembrate moto molto veloci in ogni tipo di curva e su ogni parte del tracciato, sono sembrati tutti a loro agio. Ma prevedere già da ora chi sarà campione è molto difficile, sia perché il campionato è molto lunga, ma anche perché possono succedere tante cose, come cadute e infortuni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e la soluzione per Bagnaia: “Così può fare ancora meglio”

    ROMA – La MotoGP ha lasciato il suo biglietto da visita per il 2023 con i test di Sepang. La tre giorni in Malesia ha permesso di osservare team e piloti all’opera per la prima volta con le nuove moto in vista del via ufficiale al campionato, che scatterà nella seconda metà di marzo. Anche Dani Pedrosa, ex pilota e opinionista a “Dazn Spagna”, ha parlato di quanto visto in pista: “Non possiamo dire se la Ducati sia migliore o meno rispetto a quella dello scorso anno, ma è chiaro che in questo momento siano superiori, almeno per quanto visto in Malesia. In quei giorni sono andato ad osservare in pista e mi sono sembrate moto molto veloci in ogni tipo di curva e su ogni parte del tracciato, sono sembrati tutti a loro agio. Ma prevedere già da ora chi sarà campione è molto difficile, sia perché il campionato è molto lunga, ma anche perché possono succedere tante cose, come cadute e infortuni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa punta su Marquez: “Può rovinare i piani Ducati”

    ROMA – Che Marc Marquez vedremo nel 2023? E’ questa la domanda che tanti addetti ai lavori e tifosi si stanno ponendo prima dell’inizio del nuovo mondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state all’insegna degli infortuni e in tanti vedono Marquez come l’unico a poter interrompere il dominio Ducati e tra questi anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – spiega ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc speciale”
    Secondo Pedrosa, il pilota di Cervera può vincere anche in condizioni non ottimali. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto non perfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, conclude l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'avvertimento di Pedrosa: “Marquez una minaccia per la Ducati”

    ROMA – Le condizioni di Marc Marquez sono uno dei grandi interrogativi in vista del prossimo motomondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state piene di infortuni e per tanti addetti ai lavoro lo spagnolo della Honda è l’unico a poter interrompere il dominio Ducati. Di questo pensiero è anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – ha dichiarato ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc impressionante”
    Secondo Pedrosa l’otto volte campione del mondo può vincere anche senza una moto perfetta. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto imperfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, così l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa sul rifiuto alla Ducati: “Il mio cuore ha scelto Honda”

    ROMA – Dani Pedrosa nel 2009 ha rischiato di lasciare il team Honda dopo tre titoli vinti tra 125 e 250. Per il pilota spagnolo arrivò un’offerta inaspettata dalla Ducati.  “Ho cercato di valutare la situazione del team perché tutti ritenevano come la Ducati fosse una moto difficile e i compagni di Stoner, Melandri per ultimo, se ne erano andati sofferenti. Ma in Honda – spiega durante la trasmissione Dazn ‘Cuatro Tiempos’ – la situazione non era ottimale, perchè dopo l’addio di Rossi si era persa la strada giusta”.
    Il perché del rifiuto
    Non fu facile per Pedrosa prendere una decisione in quel momento delle carriera. Alla fina a prevalere però fu il cuore, tanto da rimanere in Honda fino al 2018. “Fu una sorpresa, perché in quel periodo della mia carriera non avevo intenzione di cambiare team. Quindo ho dovuto pensarci bene, ma non era nei miei piani. Il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda e così è stato”, conclude così il pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e il mancato passaggio in Ducati: “Ecco perché rifiutai”

    ROMA – Dani Pedrosa dopo i tre titoli, tra 125 e 250, vedeva il suo futuro legato indissolubilmente alla Honda e per questo motivo nel 2009 l’offerta della Ducati ha preso lo spagnolo di sorpresa. “Ho cercato di valutare la situazione del team perché tutti ritenevano come la Ducati fosse una moto difficile e i compagni di Stoner, Melandri per ultimo, se ne erano andati sofferenti. Ma in Honda – ha dichiarato allo speciale Dazn ‘Cuatro Tiempos’ – la situazione non era ottimale, perchè dopo l’addio di Rossi si era persa la strada giusta”.
    Il motivo del rifiuto
    Una decisione non facile per Pedrosa, che fece però prevalere le ragioni di cuore, tanto da rimanere in Honda fino al 2018. “Fu una sorpresa, perché in quel periodo della mia carriera non avevo intenzione di cambiare team. Quindo ho dovuto pensarci bene, ma non era nei miei piani. Il mio cuore ha sempre voluto correre con la Honda e così è stato”, queste le motivazioni del pilota spagnolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Lorenzo: “La rivalità con Pedrosa mi stimolava”

    ROMA – Rispetto in pista, ma grandi rivalità. Questo è il sale della MotoGP che per tanti anni ha regalato grandi duelli, come quello tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, con i momenti di tensione tra i due che sono iniziati ben prima dell’arrivo in classe regina. “La rivalità parte già dai tempi della 125, poi in 250 oltre l’episodio in Germania – con Lorenzo a terra dopo un contatto – c’era lotta in pista perchè io stavo dominando la categoria e lui è venuto a togliermi quel posto e lì è iniziata la lotta più dura”, confessa Pedrosa a Cuatro Tiempos di DAZN.
    “Cercavo un nemico”
    Jorge Lorenzo a sua volta conferma come cercasse un “nemico”. “Cercavo questa rivalità, perché mi motivava in pista. In quel momento è stato il turno di Dani, con il quale ha dato vita a una delle storie più memorabili della classe regina, in un’atmosfera molto diversa da quella attuale”. Un’inimicizia vera non creata ad arte. “Non si può creare una rivalità dal nulla, deve essere qualcosa di reale. Non mi piaceva e io non piacevo a lui. Ecco come è andata la storia”, conclude Pedrosa. LEGGI TUTTO