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    Pedrosa, Binder ringrazia: “Con lui la KTM è a un altro livello”

    ROMA – Nella MotoGP attuale a dominare sono le case motociclistiche europee che, dopo anni difficili, hanno ridimensionato il dominio delle moto giapponesi come Honda, Yamaha e Suzuki. A guidare la truppa c’è ovviamente la Ducati, campione del mondo in carica, ma anche l’Aprilia e la KTM hanno fatto dei passi da gigante. Il team austriaco, per esempio, ha deciso di affidarsi a piloti abili come Brad Binder e Jack Miller, con l’auito di Daniel Pedrosa che, dopo una grande carriera, ha scelto di fare il collaudatore.
    Binder: “Pedrosa fantastico”
    Il pilota della KTM, Brad Binder, nel corso di un’intervista concessa ai media esteri, ha commentato la crescita del team austriaco e l’importanza che ha avuto Daniel Pedrosa nello sviluppo della moto: “E’ stata una cosa fantastica avere Dani Pedrosa con noi. Inizialmente abbiamo fatto un po’ fatica tutti quanti, ma lui era sempre lì a disposizione. Abbiamo potuto usare i suoi dati. Con la sua grande esperienza è riuscito a portare qualcosa in più alla nostra squadra, permettendoci di salire ad un altro livello”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, GP Jerez: Pedrosa comanda le FP1 davanti a Martin, Bagnaia 9°

    JEREZ – La prima sessione di prove libere del GP di Spagna sul circuito di Jerez, quarto appuntamento del mondiale di MotoGP, ha visto Dani Pedrosa far segnare il miglior tempo in 1:36.770, precedendo di 34 millesimi la Ducati Pramac di Jorge Martin. Più lontana la prima delle Ducati ufficiali, con Francesco Bagnaia che ha chiuso in nona posizione, ottenuta nella fase finale delle FP1. L’altro pilota Ducati, Enea Bastianini, al rientro dall’infortunio, ha invece chiuso in 22° posizione, ancora alle prese con i problemi fisici post frattura della scapola destra.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa: “Io lavoravo per la squadra, Marquez pensava a se stesso”

    ROMA – Uno dei più importanti piloti della storia della MotoGP è senza ombra di dubbio Daniel Pedrosa che, probabilmente, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Lo spagnolo, recentemente intervistato da ‘Revelo’, ha raccontato alcuni dettagli inerenti il suo tormentato rapporto con Marc Marquez: “Da quando sono arrivato in Honda ho sempre pensato al bene della squadra e a come aiutare per lo sviluppo della moto. Lui, invece, pensava soltanto a se stesso. Le linee guida del team erano chiare, il più veloce era il numero uno e sceglieva i componenti”. Una filosofia estremamente diversa, dunque, che non ha fatto certamente nascere un amore tra i due. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e il lavoro in KTM: “Più numeri che sentimenti”

    ROMA – KTM si presenta ai nastri di partenza della nuova MotoGP con obiettivi elevati, certificati dai numerosi cambi all’interno del team negli ultimi anni. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra sempre più competitiva, e per farlo ha reclutato anche diversi ingegneri ex Ducati, il punto di riferimento in questo senso. Gli esempi più importanti sono Fabiano Sterlacchini, ora responsabile della tecnologia del progetto austriaco, Francesco Guidotti, tornato in KTM dopo aver fatto il team manager di Ducati Pramac, e, ultimo a livello cronologico, Alberto Giribuola, lo scorso anno capotecnico di Enea Bastianini, e in precedenza al fianco di Andrea Dovizioso in Ducati ufficiale. Tutte figure che hanno portato in KTM un impronta più “scientifica”, come spiegato dal collaudatore Daniel Pedrosa in un’intervista rilasciata a Speedweek: “Arrivano da un sistema organizzativo diverso, basato più sui numeri che sui sentimenti. Cercano di capire il pilota traducendo le sue sensazioni in un qualcosa che possano vedere. A volte si tratta di un linguaggio difficile da capire, o non accurato. Se il pilota non sa esprimerlo correttamente e la telemetria non lo rileva, tutto si complica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e gli ingegneri ex Ducati: “Così è cambiata KTM”

    ROMA – Nel corso degli ultimi anni, KTM ha progressivamente rivoluzionato il proprio team di lavoro, cercando di far salire sempre più il livello in MotoGP. L’obiettivo è ovviamente quello di creare una squadra sempre più competitiva, e per farlo ha reclutato anche diversi ingegneri ex Ducati, il punto di riferimento in questo senso. Gli esempi più importanti sono Fabiano Sterlacchini, ora responsabile della tecnologia del progetto austriaco, Francesco Guidotti, tornato in KTM dopo aver fatto il team manager di Ducati Pramac, e, ultimo a livello cronologico, Alberto Giribuola, lo scorso anno capotecnico di Enea Bastianini, e in precedenza al fianco di Andrea Dovizioso in Ducati ufficiale. Tutte figure che hanno portato in KTM un impronta più “scientifica”, come spiegato dal collaudatore Daniel Pedrosa in un’intervista rilasciata a Speedweek: “Arrivano da un sistema organizzativo diverso, basato più sui numeri che sui sentimenti. Cercano di capire il pilota traducendo le sue sensazioni in un qualcosa che possano vedere. A volte si tratta di un linguaggio difficile da capire, o non accurato. Se il pilota non sa esprimerlo correttamente e la telemetria non lo rileva, tutto si complica”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa: “Se Bagnaia limita gli errori può fare ancora meglio”

    ROMA – I test della MotoGP a Sepang hanno dato un primo assaggio di questo 2023. La tre giorni in Malesia ha permesso di osservare team e piloti all’opera per la prima volta con le nuove moto in vista del via ufficiale al campionato, che scatterà nella seconda metà di marzo. Anche Dani Pedrosa, ex pilota e opinionista a “Dazn Spagna”, ha parlato di quanto visto in pista: “Non possiamo dire se la Ducati sia migliore o meno rispetto a quella dello scorso anno, ma è chiaro che in questo momento siano superiori, almeno per quanto visto in Malesia. In quei giorni sono andato ad osservare in pista e mi sono sembrate moto molto veloci in ogni tipo di curva e su ogni parte del tracciato, sono sembrati tutti a loro agio. Ma prevedere già da ora chi sarà campione è molto difficile, sia perché il campionato è molto lunga, ma anche perché possono succedere tante cose, come cadute e infortuni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa e la soluzione per Bagnaia: “Così può fare ancora meglio”

    ROMA – La MotoGP ha lasciato il suo biglietto da visita per il 2023 con i test di Sepang. La tre giorni in Malesia ha permesso di osservare team e piloti all’opera per la prima volta con le nuove moto in vista del via ufficiale al campionato, che scatterà nella seconda metà di marzo. Anche Dani Pedrosa, ex pilota e opinionista a “Dazn Spagna”, ha parlato di quanto visto in pista: “Non possiamo dire se la Ducati sia migliore o meno rispetto a quella dello scorso anno, ma è chiaro che in questo momento siano superiori, almeno per quanto visto in Malesia. In quei giorni sono andato ad osservare in pista e mi sono sembrate moto molto veloci in ogni tipo di curva e su ogni parte del tracciato, sono sembrati tutti a loro agio. Ma prevedere già da ora chi sarà campione è molto difficile, sia perché il campionato è molto lunga, ma anche perché possono succedere tante cose, come cadute e infortuni”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pedrosa punta su Marquez: “Può rovinare i piani Ducati”

    ROMA – Che Marc Marquez vedremo nel 2023? E’ questa la domanda che tanti addetti ai lavori e tifosi si stanno ponendo prima dell’inizio del nuovo mondiale. Le ultime tre stagioni del fuoriclasse spagnolo sono state all’insegna degli infortuni e in tanti vedono Marquez come l’unico a poter interrompere il dominio Ducati e tra questi anche il suo ex compagno di squadra Dani Pedrosa. “Se Marc sta bene fisicamente e trova feeling con la moto può smantellare i piani Ducati – spiega ai microfoni di Dazn – è un ragazzo imprevedibile che può fare cose che non ti aspetti”.
    “Marc speciale”
    Secondo Pedrosa, il pilota di Cervera può vincere anche in condizioni non ottimali. “Marquez ha capacità di vincere anche con moto non perfette. Per esempio durante gli anni che siamo passati dalla Bridgestone alla Michelin, abbiamo avuto parecchie difficoltà ma lui è riuscito ugualmente a vincere il campionato mondiale adattandosi comunque alle gomme. Marc è un pilota diverso, in pista fa cose impressionanti perché faceva cose speciali impossibile di eguagliare”, conclude l’ex pilota spagnolo classe 1985. LEGGI TUTTO