More stories

  • in

    Massimo Eccheli a caccia di un nuovo exploit: “Vero Volley Monza da semifinale”

    Di Paolo Cozzi
    Per il grande pubblico è un carneade della serie A, un allenatore poco conosciuto che si è trovato catapultato alla guida della Vero Volley Monza dopo l’esonero di Fabio Soli. Ma per chi conosce la sua storia, soprattutto in Lombardia, il nome di Massimo Eccheli è sinonimo di qualità e di successi nel settore giovanile dagli anni ’90 ad oggi.
    Io lo conosco proprio da quel periodo in cui, da allenatore del Gonzaga, guidava i suoi ad epiche sfide contro il mio Vittorio Veneto. Poi mi ha allenato per un anno in una serie B2 vinta a mani basse, che ha dato il la alla epopea dell’Asystel Milano. Credo perciò che abbia le carte in regola per stupire anche i più scettici, come dimostrano anche le due vittorie in tre partite contro avversari blasonati come Trento e Piacenza. Questi ed altri i temi di cui abbiamo parlato alla vigilia di un altro big match contro Perugia.
    Hai sempre impostato la sua carriera sul lavoro con i giovani, creando a livello nazionale un marchio di fabbrica di qualità legato al suo nome. Avevi mai preso in considerazione l’idea allenare in Superlega?
    “Sicuramente quando ho iniziato ad allenare ero molto giovane, e come tutti i giovani che iniziano un percorso professionale, che sia sportivo o lavorativo, si hanno dei sogni che si vorrebbero realizzare. Non nascondo che ai tempi il fatto di poter allenare ad alto livello era sicuramente un sogno per me; poi la vita ti porta per strade che magari non hai programmato. Io mi sono trovato a lavorare con gruppi di giovani forti e quella è diventata un po’ la mia vocazione: ho riversato in tutte le stagioni il mio massimo impegno e la massima ricerca per giungere al miglior risultato possibile. Ho poi avuto la fortuna di allenare i miei ragazzi anche in campionati di categoria, avendo così la possibilità di conoscere campionati di livello come la serie B e la A2 nell’anno di Segrate, e trovandomi ad allenare anche squadre un po’ più ‘anzianotte’ e complesse“.
    Se ripenso a te negli anni ’90, penso ad un allenatore molto carico, focoso (sapevamo che in una finale un cartellino rosso te lo portavi a casa!)… e ancora oggi chi parla di te ti descrive come un sergente di ferro. Come è l’Eccheli di oggi? E soprattutto come si pone nella nuova veste di allenatore di Superlega?
    “Mi rivedo in quello che dici, ci sono un sacco di leggende metropolitane che gravitano sulla mia testa e che sicuramente hanno un po’ condizionato il giudizio su di me dall’esterno. Alcune cose sono vere, ma poi la gente su queste storie ci ricama su. È sicuramente cambiato il mio modo di gestire la tensione negli anni. Mi rendo conto che ho sempre avuto la fortuna di avere gruppi che dovevano fare risultato, e questo mi ha sempre spinto a dare il massimo e a chiedere il massimo ai miei atleti, non tanto perché ne avevo bisogno io, ma perché la mia priorità era gratificare con un risultato importante la società che mi metteva a disposizione un ottimo gruppo su cui lavorare“.
    Foto LVM
    Torniamo al presente, come è stato il passaggio dall’allenare i giovani al dover gestire campionissimi con esigenze e problematiche diverse da quelle cui eri abituato?
    “Fortunatamente la squadra di Monza è composta da giocatori intelligenti, con un giusto mix fra giovani e giocatori più navigati, quindi si può lavorare bene. Il gruppo mi ha dato subito la sua collaborazione e di questo ringrazio i ragazzi. La difficoltà semmai è più legata al dover gestire tanti giocatori stranieri che parlano poco l’italiano: devi riuscire ad entrare nel loro modo di pensare e di vedere. A volte do per scontate delle cose e sbaglio, perché una cosa che in Italia è data per assodata non lo è nella loro cultura di origine“.
    Per esperienza (ho cambiato allenatore in corsa, credo, 10 volte in 14 anni!) il primo discorso dell’allenatore nuovo è fondamentale per acquisire credibilità agli occhi della squadra. Che argomenti hai toccato per far capire che tu eri la persona giusta in quel momento?
    “Non ho detto niente di particolare: ho chiesto la collaborazione dei giocatori, ho spiegato loro che non avevo moltissima esperienza in Superlega e che quindi per poter lavorare bene insieme loro avrebbero dovuto in qualche modo aiutarmi, essere sempre collaborativi, partecipi, anche nei feedback che per me sono fondamentali, sia sul lavoro che facciamo in allenamento che sulle proposte“.
    Cosa ne pensi di questa Superlega e dell’andamento della tua squadra?
    “Sicuramente abbiamo ancora degli alti e bassi, manchiamo un po’ di continuità, ma i ragazzi lavorano tanto e anche la sconfitta di Vibo è arrivata per pochi palloni di differenza, quando abbiamo mancato occasioni per chiudere il set. Questo poi è un campionato in cui si naviga a vista per tante ragioni, e quindi farsi trovare pronti, avere un po’ di fortuna può essere molto importante“.
    Foto Vero Volley Monza
    A Piacenza sei partito con Holt e Lanza in panchina: non male per un allenatore alla terza presenza, una bella dimostrazione di carattere alla squadra!
    “La nostra squadra non ha 7 titolari inamovibili e 6 riserve di basso valore tecnico. È una squadra giovane,fresca, con molte possibilità di crescita. Noi in settimana facciamo un lavoro di monitoraggio abbastanza importante, nei lavori obiettivo e nei lavori tecnici dei ragazzi. Holt arrivava alla partita dopo qualche problema fisico che lo aveva un po’ debilitato, e pensavo non avesse tutto il match nelle gambe. E per quanto riguarda Lanza, in settimana avevo visto Sedlacek davvero in grande spolvero. Ripeto, il plus di questa squadra è avere tante risorse, devo essere bravo a capire quali a seconda delle situazioni possono aiutare di più, perché tutte le scelte le faccio per il bene della squadra che è il bene supremo. Tutti sanno che possono giocarsi le loro carte, e questo li spinge a dare sempre il massimo“.
    Tornando al tuo passato con le giovanili, sei stato l’allenatore che ha accompagnato la crescita di un grande talento della nostra pallavolo, Riccardo Sbertoli. Sei riuscito a ricreare lo stesso feeling con Orduna?
    “Con Riccardo a Segrate abbiamo vinto molto, l’ho allenato tanto e la cosa buffa è che un anno, ad un torneo giovanile a Padova, andammo a vedere giocare proprio Orduna per dargli un modello a livello tecnico, perché per certi versi hanno caratteristiche simili. Sono pragmatici, esemplari, precisi e carismatici in campo. Per me quindi è sempre stato importante creare un gran feeling con il palleggiatore, perché insieme al libero è la mano dell’allenatore in campo. Santi ha avuto da subito un atteggiamento e un modo di porsi fantastico e di grande aiuto. Si allena come un ragazzino e avere la sua collaborazione è per me fondamentale, è partito senza pregiudizi nei miei confronti ed è un piacere allenarlo“.
    Catapultato in serie A, hai vinto due partite su tre e adesso ti aspetta Perugia. Come stai vivendo questo periodo? Sembravi un “traghettatore” e invece stai dimostrando molto.
    “Io innanzitutto sono un allenatore del Consorzio Vero Volley a cui è stato chiesto di dare una mano in questo momento delicato. Ora sono concentrato solo sul presente: esattamente come due mesi fa mai avrei pensato di sedere sulla panchina della prima squadra, sinceramente ora non mi metto a pensare a quello che succederà dopo. Per me il presente è un sogno che ogni giorno si rinnova, un’esperienza che mi sta formando molto. Sono molto curioso di poterla affrontare con la massima dedizione e la massima energia, poi quando sarà il momento di tirare le somme lo faremo in massima serenità. Sono veramente focalizzato sul fare del mio meglio in questo momento, e questo mi dà un’enorme serenità, altrimenti penso che farei molta più fatica. Il mio obiettivo deve essere quello di far girare la squadra al meglio delle sue possibilità, per regalare alla società il miglior risultato possibile“.
    E allora, qual è secondo te l’obiettivo massimo a cui deve ambire il tuo gruppo? Un risultato per cui tu a bocce ferme diresti ”ho fatto un buon lavoro”?
    “Secondo me il potenziale di questa squadre è di profilo medio alto, soprattutto se saremo bravi e se la fortuna ci assisterà in questa stagione anomala. Io sono convinto che i ragazzi debbano darsi un obiettivo minimo come quello di arrivare alla semifinale scudetto, e lavoriamo ogni giorno per provare a raggiungerlo. Io sono convinto che questa squadra abbia in sé le risorse per poterci arrivare, poi è chiaro, un conto è avere le risorse e un conto è riuscire a fare il percorso giusto. Dovremo essere bravi a ragionare da squadra, a lavorare uniti in una stagione difficile, ma sono convinto che i ragazzi abbiano i mezzi per fare molto bene“. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Christenson quasi perfetto, Leal in difficoltà

    Di Redazione
    Ancora un weekend con tanti problemi di programmazione quello andato in porto in Superlega maschile, anche se la decisione di far giocare il più possibile le squadre disponibili ha permesso comunque agli appassionati di godersi delle belle partite. La classifica quindi passerà in secondo piano per qualche settimana, fino a che tutte le squadre torneranno a ritmo pieno e si potranno avere idee più chiare sui reali valori delle varie compagini.
    Proprio in quest’ottica, il primo match portato a termine è stato Modena-Padova, anticipo della settima giornata di ritorno, con i padroni di casa che faticano non poco contro una buona Kioene, che per due set lotta alla pari con i più quotati gialloblu. Uomo chiave del match il palleggiatore Christenson (voto 9,5), pressoché perfetto e che chiude con ben 9 punti. Non solo lo statunitense è preciso in battuta e a muro, ma si toglie anche lo sfizio di 4 punti in attacco, oltre ad alcune alzate davvero illeggibili per il muro avversario. Un vero piacere vederlo giocare cosi, lui che ogni tanto nei momenti cruciali del match perde fluidità di palleggio.
    Bene anche Vettori (voto 7), ieri chiamato spesso in causa anche nei momenti caldi del match, peccato per le 5 murate subite, troppe per un top player. Ottimo, come spesso accaduto in questa stagione, Karlitzek (voto 8), che con i suoi servizi più di una volta toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Chi fatica un po’ è Petric (voto 5,5), ma in alcune situazioni il serbo ha stupito per dinamismo e potenza, non male per un “vecchietto”.
    Padova fatica in attacco e sbanda paurosamente in ricezione, ma con il muro riesce a rimanere a galla e a provarci. Stern (voto 7) è un ottimo terminale per il suo palleggiatore che sembra più preciso rispetto alle ultime uscite, anche se forse sono da rivedere alcune scelte nei finali di set. Il giovane Bottolo (voto 7,5) trova dei colpi d’autore, permettendosi di passare sopra il muro un paio di volte e presentandosi al PalaPanini con una diagonale nel metro e mezzo. Ora deve lavorare tanto in ricezione, dove è il bersaglio numero uno per tutti i battitori. Chi fatica tanto è invece il polacco Wlodarczyk (voto 5), che dovrebbe dare esperienza al reparto degli schiacciatori e invece risulta spesso in difficoltà e negativo al servizio.
    Sorprende invece il tonfo interno di Piacenza, in una stagione che finora è stata avara di soddisfazioni per una squadra che aveva ben altre ambizioni a bocce ferme. Solo Clevenot (voto 7) riesce a essere un punto di riferimento per Baranowicz, ma in compenso in ricezione offre una prestazione da notte horror. Manca anche l’apporto di Grozer (voto 5), che non solo si ferma ad un modesto 32% in attacco, ma lo condisce con 4 errori diretti e 4 murate. Bella prova al centro per Candellaro (voto 7,5), finalmente servito con continuità al centro e sempre rigoroso a muro, e segnali di continuità per Russell (voto 6,5), ma da un top player come lui Bernardi si aspetta sicuramente molto di più.
    Monza trova invece un altro scalpo importante in un campionato che però la vede ancora nelle zone basse della classifica. Il nuovo allenatore Eccheli non guarda in faccia nessuno e parte con Holt (voto 6,5) e Lanza (voto 6,5) in panchina, ma sarà proprio il loro ingresso a dare la scossa ai brianzoli. Un Orduna ispirato trova buone risposte dai suoi centrali, mentre i laterali faticano un po’, ma sono bravi a mettere giù i palloni che contano permettendo alla squadra monzese di trovare tre punti importantissimi.
    Partita fuori programma anche quella fra Civitanova e Vibo Valentia, con la squadra del presidentissimo Callipo capace di scrivere una bellissima pagina di sport e di imporsi 3-1, un risultato davvero storico per la compagine calabrese che si issa perentoriamente nelle zone nobili della classifica. E pensare che la Lube era partita forte nel primo set, con un De Cecco davvero ispirato che regalava perle di rara bellezza. In sé Civitanova non gioca male, chiude con il 55% in attacco e riceve meglio degli avversari, però gioca a sprazzi, sembra un gatto sornione che aspetta di mangiare la preda, ma la preda sfodera una prova tutto cuore e a suon di difese ed ace porta a casa la posta piena.
    Per il trio di palla alta è il solo Rychlicki (voto 6,5)  a superare il 50% e a dare continuità alla sua prova con 2 muri e anche delle buone ricezioni. Più in difficoltà il duo cubano Leal-Juantorena (voto 5,5), sotto pressione in ricezione e meno lucido del solito in attacco. Bene invece il gioco al centro, con Anzani (voto 7) cecchino implacabile dal centro rete e Simon (voto 7,5) come al solito mano pesante in attacco e in battuta.
    Vibo merita un 10 di squadra, per la grinta e l’atteggiamento messo in campo, per questo inizio di campionato davvero sorprendente. Stesso voto per coach Baldovin, un allenatore magari poco appariscente ma che sta dando un suo personale contributo alla crescita della squadra. Per quanto riguarda i giocatori, Rossard (voto 9) merita la standing ovation: potenza, colpi di precisione, solidità in ricezione e una battuta ingestibile. Ottimo anche Cester (voto 8), giocatore completo che mi piace moltissimo, che non spreca più energie a bisticciare con le alzate di Saitta (poche e basse) ma si mette a disposizione dei compagni e chiude con 5 muri tetto contro la sua ex squadra.
    Bravo anche Saitta (voto 9), che zitto zitto si sta togliendo delle gran belle soddisfazioni in questa stagione vibonese. Il gioco al centro è il suo tallone d’Achille, ma quest’anno è bravo ad andare oltre i suoi limiti e a sfruttare al meglio un attaccante puro come Chinenyeze (voto 8,5). Unica nota dolente Aboubacar, molto falloso e apparso il tassello debole di questa squadra partita per salvarsi e che sta raccogliendo consensi in ogni palazzetto d’Italia. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Piccinelli non sfigura, Sottile ultimo a mollare

    Di Paolo Cozzi
    Ancora un turno infrasettimanale per la Superlega, caratterizzato dai tanti tie break e dalla supremazia del duo Civitanova-Perugia, che al momento paiono essere le squadre più in palla nonostante il cambio di palleggiatore in estate. Al terzo posto svetta Milano, che però ancora una volta in casa fatica ad avere la meglio su una Ravenna sempre combattente e ottimamente guidata in regia dal brasiliano Redwitz (da valutare l’entità del suo infortunio).
    In attesa del match fra Trento e Modena, al quarto posto in maniera del tutto inaspettata si erge Vibo Valentia, che trova nell’allenatore Baldovin la giusta guida per provare a crescere e sorprendere. Lo sa bene Verona, che sogna i tre punti in terra calabra ma è poi costretta ad issare bandiera bianca al tie break. Segnali di crescita nel gioco ma ennesima sconfitta per Piacenza contro una Lube che non si concede distrazioni, mentre Padova non riesce a dare continuità a due set perfetti e subisce la rimonta monzese che rilancia le ambizioni di una squadra costruita per stare nella parte alta della classifica.
    Ma veniamo alle pagelle di Perugia-Cisterna, con i padroni di casa che partono lenti nelle fasi iniziali dei set per poi schiacciare sull’acceleratore e imporsi senza troppi patemi.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Plotnytski voto 8,5. Mezzo voto in meno per i tre errori diretti, ma il ragazzo è in crescita sia al servizio che in attacco. Con Ter Horst spostato momentaneamente opposto gioca più sereno, visto che non deve fare più la staffetta, e diventa un terminale importante per Travica.
    Leon voto 8. Partita di ordinaria amministrazione per il potente martello cubano che, seppur cercatissimo dal servizio pontino, chiude con un ottimo 65% di ricezione fra positive e perfette. In attacco è la solita garanzia, anche se il 58% per un fenomeno come lui non è nulla di straordinario.
    Ter Horst voto 7,5. Piace molto in questa versione da opposto, sembra più concreto e lucido, e trova spesso punti importanti. Da rivedere assolutamente al servizio, dove incappa in una vera e propria giornata no.
    Solé voto 6,5. In attacco fatica molto di più del solito, ben controllato dal muro pontino che gli chiude spesso la zona 1. Meglio a muro dove piazza due punti e molte toccate.
    Russo voto 6,5. Anche lui fatica molto in attacco, ma è bravo a restare lucido e a coordinare i suoi compagni a muro, dove trova 4 murate personali.
    Travica voto 7. Continua l’inserimento di Dragan nei meccanismi della squadra. La sensazione è che non sia ancora al massimo della condizione, e che debba trovare ancora feeling su alcuni palloni, ma i progressi ci sono frutto del tanto lavoro in settimana.
    Piccinelli voto 7. Buona partita del giovane libero, che chiude con un solo ace subito e con una ottima prestazione in difesa e copertura.
    TOP VOLLEY CISTERNA
    Szwarc voto 7. È il sogno di ogni centrale poter giocare opposto: lui lo fa e lo fa anche discretamente bene. Peccato qualche murata di troppo subita, ma di più non si può chiedergli. Da rivedere sul muro di banda, dove avrebbe potuto essere più decisivo.
    Tillie voto 5,5. Giornata complicata per il forte e tecnico schiacciatore francese, che in attacco fatica a trovare colpi vincenti e in ricezione non riesce a dare quella precisione che da lui tutti si aspettano.
    Randazzo voto 6. Viene cambiato dopo due set in cui prova a trovare soluzioni in attacco, ma finisce spesso toccato o difeso. Tutto sommato discreto in ricezione, forse più che lui si sarebbe dovuto sostituire il francese.
    Krick voto 7. Perfetto in attacco, dove sfrutta l’ingresso di Sottile al palleggio, ma un “lungo” come  lui a muro deve essere molto più determinante e costante.
    Rossi voto 5,5. partita con poche luci e molte ombre per il centrale pontino, che per un paio di set fatica a contrastare il gioco degli schiacciatori perugini. Meglio nel terzo set, quando sporca bene alcune giocate veloci di Solé.
    Seganov voto 5,5. Se Cisterna latita in fondo alla classifica non è solo perché manca Sabbi… La sensazione è che al centro fatichi troppo, e che abbia un gioco facilmente leggibile dagli avversari.
    Cavaccini voto 5,5. giornata no anche per lui, che in ricezione soffre parecchio la linea di battuta avversaria. Meglio sicuramente in fase di difesa e coperture, in cui è sempre molto reattivo.
    Sottile voto 7. 42 anni e non sentirli… il veterano della Superlega entra e porta equilibrio, aumentando il gioco veloce al centro e smarcando bene il suo opposto. Ottimo ingresso, di più non si può chiedergli. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal è incontenibile, serata da incubo per Lisinac

    Di Paolo Cozzi
    Turno infrasettimanale di Superlega ricco di risultati sorprendenti, a partire dal 3-0 con cui Civitanova sbriga la pratica Trento, aprendo una mini-crisi in casa Itas. Sorprende e fa rumore anche il tonfo di Milano in casa contro Vibo, che perde così il primato in classifica e a cui non basta un Ishikawa formidabile in questo avvio di stagione. Delude ancora Monza, che dopo il passaggio del turno in Coppa Italia e soprattutto la vittoria di Modena pare essere in una fase di inviluppo di gioco, con tanti errori e poca continuità. Tutto facile invece per la corazzata Perugia contro una Padova più arrendevole del previsto e primo acuto importante per la Piacenza di Bernardi, che nonostante un Grozer deficitario trova nelle mani di Russell i 3 punti.
    Ma torniamo al big match di giornata, ovvero Civitanova-Trento, con i padroni di casa superiori in tutti i fondamentali, soprattutto muro e servizio, e con Trento che, al secondo ko di fila dopo un buon inizio, deve cominciare a farsi qualche domanda… Ecco le pagelle di giornata:
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    Juantorena voto 8,5. Mura,attacca, riceve bene e si regala anche un ace… Insomma, il campione cubano è in una di quelle giornate di grazia in cui sembra non sentire il peso degli anni! Migliora l’intesa con De Cecco e cresce il livello di tenuta fisica. Intramontabile e patrimonio del volley.
    Leal voto 9. Se parliamo di fisicità, Siamo nel suo regno. Riesce a coniugare potenza di gambe e agilità di caviglie, permettendosi più di una volta di passare sopra il muro avversario. Chiudere con il 71% in attacco è segno di una prova monstre, e se a questo uniamo un’ottima prestazione anche in ricezione… be’, allora non ce n’è per nessuno. Incontenibile.
    De Cecco voto 7,5. Comincia ad avere in mano il ritmo della sua squadra, e a far viaggiare i suoi attaccanti spesso ben smarcati. Ogni tanto – come nel secondo set – perde un po’ il filo della precisione e prova a strafare, ma è bravo a rallentare e riprendere immediatamente in mano la partita. Metronomo.
    Simon voto 7. Meno usato del solito in attacco, è comunque bravo a rimanere lucido e concentrato, cosi come lo è al servizio, dove trova spesso giocate vincenti. Il suo tallone d’Achille è il muro, e anche stasera fatica parecchio dietro il gioco spinto di Giannelli.
    Anzani voto 7. Al contrario del compagno di reparto incappa in una giornata no in attacco, ma è a muro che trova giocate importanti e fa funzionare al meglio la correlazione muro-difesa. Molto insidioso anche al servizio, che crea sempre grossi problemi.
    Rychlicki voto 6,5. È ancora molto ai margini del gioco di Civitanova, ma ha l’atteggiamento giusto di quello che ci vuole provare. Non è un opposto da 30 palloni a partita, ma qualche palla in più se la merita.
    Balaso voto 7. La ricezione di Civitanova tiene alla grande, e gran merito è suo che guida e comanda la linea. Zero ace subiti, tante difese e alcuni secondi tocchi importanti, insomma una buonissima partita.
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 7. Ancora una volta il suo lo fa, ma la sensazione è che nei momenti caldi della partita sia in difficoltà e che debba imparare a gestirli meglio. Dopotutto è questa la sua scommessa: dimostrare di essere pronto per una squadra di vertice, di poter giocare con molta più pressione rispetto a quella che aveva a Milano, dove era leader e bomber indiscusso.
    Giannelli voto 6. La squadra fatica in ricezione, ed è costretto più volte a palleggiare fuori equilibrio, ma anche quando la palla è precisa perde un po’ di lucidità, giocando spesso molto filo a rete. La sensazione è che, avendo compagni nuovi, debba ancora trovare lo spartito giusto da suonare.
    Kooy voto 5. Brutta prova per l’italo-olandese, che in ricezione alza subito bandiera bianca, e in attacco fatica troppo. Nell’economia della sua squadra ci sta che possa essere messo alle corde in seconda linea, ma a livello offensivo tutta Trento si aspetta molto di più.
    Lucarelli voto 5,5. Sicuramente non è al meglio della condizione, anche se trova una diagonale strettissima di rara bellezza. Però 6 punti per un top player come lui sono davvero pochini, sintomo che l’inserimento nei meccanismi della squadra è ancora lontano dall’essere completato.
    Podrascanin voto 8. Quasi perfetto in attacco,come al solito a muro tocca e sporca tanti palloni permettendo alla sua squadra di creare più possibilità di ricostruzione.
    Lisinac voto 4,5. Giornata no per il forte centrale serbo, che in attacco non riesce proprio a incidere e anche a muro insegue il gioco di De Cecco.
    Rossini voto 6. Partita complicata, con i battitori di Civitanova che battono a tutto braccio e una linea di ricezione che fa acqua da tutte le parti. Meglio in difesa dove trova spunti personali degni di nota. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Solé è già protagonista, Christenson poco lucido

    Di Paolo Cozzi
    Una Sir Safety Conad Perugia incerottata, ma comunque “obbligata” a vincere vista la lunga panchina a disposizione, sfida una Leo Shoes Modena rivoluzionata, che dopo anni di grandi investimenti si presenta ai blocchi di partenza in una versione molto meno extraterrestre, ma con la sensazione che nelle sapienti mani di Giani potrà comunque dare del filo da torcere a tutti.
    Un po’ di ruggine c’è nelle gambe e nelle articolazioni degli atleti, manca qualche automatismo e si nota qualche errorino di troppo, ma la notizia è che si è tornati a giocare,ed è una gran bella notizia per tutto il movimento. Perugia si affida sin da subito al suo trio laterale, con Dragan Travica che dimostra di aver già preso le misure del suo bomber Leon, Modena cerca di più le vie al centro del campo, ma solo l’highlander Stankovic risponde presente.
    Degna di nota la partita di Moritz Karlitzek (voto 8) che schierato fuori ruolo, al posto di Vettori, sfodera una prova importante, fatta di tecnica e potenza, ma soprattutto mettendo in pratica quelle che sono le richieste del proprio allenatore per colmare il gap con le prime della classe, ovvero giocare con il cuore e con l’atteggiamento giusto. Se Modena arriva a giocarsi punto a punto tutti i finali di set, lo deve soprattutto a questo ragazzo e alla sua voglia di sorprendere.
    Si fa trovare già in grande forma nonostante l’età Dragan Stankovic (voto 8) sempre ficcante in primo tempo e palla spostata, e velenoso al servizio. Un innesto di esperienza e classe davvero importante per questa Modena!
    Micah Christenson resta uno dei palleggiatori più talentuosi della Superlega, con un palleggio veloce e preciso. Ma resta anche la sensazione che dopo il 20 perda un po’ di lucidità, soprattutto nel gioco al centro della rete: dimostrazione è il contrattacco giocato sul 24-24 del primo set a Stankovic, che non esce da rete e capovolge le sorti del match. Per questo,nonostante alcune giocate di notevole fattura e il pregio di sfruttare al meglio Karlitzek, il voto per lui non può andare oltre il 6.
    E’ un Campione con la C maiuscola, ma la sensazione è che Nemanja Petric (voto 5) sia ancora parecchio lontano dalla condizione ottimale. Peccato perché con la sua classe avrebbe potuto indirizzare il primo set verso la Ghirlandina.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    Con Travica al posto di De Cecco e la coppia Plotnytskyi-Ter Horst al posto di Lanza, il muro di Perugia offre meno punti deboli e favorisce il posizionamento a muro dei centrali, che ne approfittano per allungare i loro lunghi tentacoli; soprattutto Sebastian Solé (voto 8,5) dà la sensazione di leggere in anticipo il gioco gialloblu e si diverte a piazzare muroni. Bene anche in attacco dove dimostra un buon affiatamento con Dragan Travica. Per il palleggiatore perugino (voto 8) un bell’esordio in una stagione che potrebbe rilanciarlo anche in chiave azzurra.
    Piace molto anche la prova di Max Colaci (voto 8), giocatore che come sempre non si spaventa a dover coprire uno spazio più grande del campo per dare una mano agli altri due ricevitori. Non convince invece l’alternanza fra l’ucraino e l’olandese, sembra grande il divario fra i due giocatori, con Thijs Ter Horst (voto 5,5) impacciato in attacco e molto falloso soprattutto nel primo set.
    E’ invece molto bello sentire il pubblico di Perugia (voto 10) intonare cori per Filippo Lanza, canti apprezzati anche da Atanasijevic e compagni. La situazione sembra in dirittura d’arrivo, e andrà presto nel dimenticatoio, ma restano l’amaro in bocca e la sensazione che si sia creato qualche scricchiolio all’interno dello spogliatoio, che potrebbe rispuntare fuori in momenti più topici della stagione. LEGGI TUTTO

  • in

    Coppa Italia, a Milano e Piacenza c’è subito aria di big match

    Di Paolo Cozzi
    Finalmente si torna a parlare di volley maschile e di partite ufficiali, addirittura con la possibilità per alcune squadre di avere una parte dei propri supporter in tribuna, situazione che fino a pochi giorni fa sembrava impossibile. E così la Del Monte Coppa Italia, che si presenta con una veste rinnovata e innovativa, è ufficialmente il primo atto (insieme alle semifinali di Supercoppa Italiana) di quella ripresa della Serie A di cui tutto il movimento aveva bisogno, una ripartenza a testa alta che darà sicuramente slancio e fiducia a quelle migliaia di piccole società che proprio in questi giorni stanno lottando per riportare i ragazzi in palestra, fra impianti scolastici ancora chiusi e mille problemi burocratici.
    Due gironi da quattro e tante squadre rinnovate, con molte pretendenti pronte a gettare impegno e sudore sul taraflex per passare il turno. I match del weekend propongono già sfide interessanti, in una fase in cui sicuramente i valori in campo possono risentire della lunga inattività, e gli equilibri interni delle squadre sono ancora tutti da costruire.
    Match clou di giornata sono secondo me Milano-Verona e Piacenza-Cisterna. I milanesi arrivano a questa partita con una squadra molto rinnovata, cambiare i tre laterali in un colpo solo non è cosa da poco, ma coach Piazza ha dimostrato già l’anno scorso di saper plasmare al meglio lo spirito dei suoi ragazzi. Dalle giovani ma già esperte mani di Sbertoli, che si giocherà quest’anno un posto per Tokyo 2020, passeranno palloni importanti che il palleggiatore dovrà affidare a un nuovo leader da trovare in fretta.
    Gli scaligeri, da parte loro si presenteranno al Centro Pavesi con un Kaziyski in più nel motore, e non è cosa da poco, ma lo immagino ancora in rodaggio in questa fase della preparazione. Mi aspetto invece un Boyer già in palla e una coppia di centrali che a muro potrebbe essere davvero fastidiosa. Conoscendo Stoytchev, vedremo una squadra che ha già lavorato tanto, come dimostrato anche dalla vittoria di giovedi in amichevole con Padova.
    Altro bello scontro si prospetta quello di Piacenza, dove la squadra di casa si presenta ai blocchi di partenza con il titolo di regina del mercato. In queste prime amichevoli si sono intraviste già le linee guida di coach Gardini, per un gruppo che mai come quest’anno può insidiare il trono delle Big Four. Osservati speciali bomber Grozer e Hierrezuelo, ma tutta la squadra è pronta per lottare alla pari con chiunque
    Anche Cisterna, dopo qualche stagione in sordina a lottare nelle zone meno nobili della classifica, ha fatto una campagna acquisti importante, rinforzando la rosa con giocatori dalla tecnica sopraffina come Tillie e Cavuto e altri dal braccio pesante come Sabbi e Randazzo. La scommessa è forse il palleggiatore Seganov, da verificare ad alto livello, ma l’esperienza del veterano ex azzurro Sottile tornerà sicuramente utile
    Sembra un match a pronostico chiuso la sfida fra Monza e Vibo Valentia, non fosse altro che i monzesi  hanno avuto più possibilità di verificare la loro condizione con amichevoli di livello. Orduna sembra già in grande forma, pronto a imbeccare tutti i suoi attaccanti, che siano laterali o centrali; manca forse un uomo chiave di esperienza in banda. Radiomercato parla di Lanza… se così fosse sarebbe un colpo da 90. Molta varietà di scelta anche al centro, con Holt sicuro del posto e il duo Galassi–Beretta pronto a lottare per l’altra maglia da titolare.
    La Tonno Callipo si presenta a questo avvio di coppa con una coppia di centrali dal potenziale offensivo importante, ma con un palleggiatore che nelle sue caratteristiche di gioco preferisce il gioco spinto. I palloni importanti passeranno quindi dalle mani di Aboubacar, opposto un po’ troppo discontinuo l’anno scorso che al secondo anno in Italia è chiamato ad una crescita importante.
    L’ultima sfida del week end vede di fronte Ravenna e Padova, due squadre che nel recente passato erano riuscite a costruire sestetti interessanti, mentre quest’anno danno la sensazione di essere rimaste un po’ ferme al palo. Ravenna punta su un mix di giovani italiani e stranieri affidate alle sapienti mani di Bonitta, una garanzia nel riuscire a spremere il 120% dai suoi ragazzi. Per non correre rischi si affida ad un palleggiatore di esperienza infinita, il quarantenne brasiliano Redwitz, che a suon di samba dovrà far trovare ai suoi attaccanti continuità. Occasione d’oro per il “modenese” Pinali, che dopo le buone prove in maglia azzurra in VNL e in campionato alle spalle di Zaytsev è chiamato a dimostrare tutto il suo potenziale.
    Per Padova tanti, troppi addii a cui far fronte, a partire dall’allenatore Baldovin che in questi anni ha fatto crescere molto il valore tecnico del gruppo, passando per Dragan Travica, non solo capitano ma anche anima e trascinatore dei patavini. I punti fermi sono il libero Danani, autentico fenomeno in seconda linea e il centrale Volpato, ma su tutti gli altri fronti le scommesse fatte sono davvero molte a partire da Milan titolare, alla sua prima esperienza in serie A.
    Quello che conta veramente però è che la pallavolo riparte, riparte con voglia, grinta e passione, pronta a far esultare i milioni di appassionati. E, dopo quanto successo, non è una cosa poi così banale e scontata! LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi: Cisterna, Verona e Monza, tre possibili sorprese

    Di Paolo Cozzi
    Ultima tappa del nostro viaggio tra le squadre della Superlega 2020-2021: chiudiamo con quattro formazioni che sulla carta sono cresciute rispetto alla scorsa stagione, come NBV Verona, Vero Volley Monza, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia e Top Volley Cisterna!
    PRIMA PARTE – Civitanova, Perugia, Modena, Trento
    SECONDA PARTE – Milano, Padova, Piacenza, Ravenna
    NBV VERONA 3,5 stelle. Sembrava sull’orlo del baratro economico, si parlava di ridimensionamento e invece Verona non solo conferma quasi tutto il sestetto 2019-2020, ma riesce a trattenere anche Matey Kaziyski. Che sarà anche “datato”, ma quanto a talento e leadership non è secondo a nessuno. Ottima la conferma di Boyer, da rivedere Spirito, che ancora deve fare un piccolo salto di qualità per potersela giocare con i migliori. Ma chi meglio di Stoytchev potrà accompagnarlo in questa nuova fase di crescita?
    VERO VOLLEY MONZA 3,5 stelle. Obiettivo play off e non solo per Monza, che pur in un mercato complicato porta a casa uno di quegli opposti da 30 punti a partita (il turco Lagumdzija) che male non fa! Ottima la conferma di Orduna, che potrà divertirsi al centro con l’arrivo di Holt, pezzo da 90 per l’esperienza che porterà in squadra. Confermato Dzavoronok, gli occhi sono puntati su Sedlacek, che potrebbe rivelarsi l’anello debole del gruppo. Per la panchina tanti giovani di belle speranze, con la speranza che possano crescere e diventare frecce importanti nella faretra di coach Soli.
    TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA 3 stelle. In cerca di una salvezza tranquilla la Tonno Callipo, che fra nuovo allenatore e nuovo palleggiatore è riuscita a confermare due giocatori di grande interesse come Chinenyeze e Defalco. Interessante l’arrivo di Cester al centro cosi come quello di Rossard in banda, l’unica incognita riguarda l’opposto Dramé Neto, l’anno scorso apparso in alcune partite davvero in difficoltà.
    TOP VOLLEY CISTERNA 3,5 stelle. Dopo un paio di stagioni passate con l’affanno di doversi salvare, Cisterna torna protagonista e punta su un duo italiano tutto braccio per scardinare posizioni in classifica. Al fianco di Sabbi e Randazzo ecco la classe cristallina di Tillie e due centrali di discreta esperienza. Una panchina di ottimo valore dovrebbe garantire non solo i play off, ma anche qualche scalpo importante nel corso dell’anno.
    (3° parte – Fine) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Paolo Cozzi: Civitanova e Trento a 5 stelle

    Di Paolo Cozzi
    Finalmente, dopo mesi di attesa, le squadre dei nostri beniamini sono tornate a radunarsi e a scaldare i motori, in una lenta ripartenza che nel corso di due mesi porterà gli atleti ai massimi livelli di forma. Nel frattempo però le società non sono state con le mani in mano, e seppur fra tagli e conti economici, hanno tutte provato a migliorare i roster a disposizione. Vediamo quindi la composizione delle squadre e divertiamoci a dare i voti al loro mercato, ben sapendo che non bastano le “figurine” per vincere a fine anno!
    CUCINE LUBE CIVITANOVA 5 stelle. Perde Bruno, è vero, ma in regia trova De Cecco che rappresenta l’unica alternativa di pari valore al brasiliano. Cambierà un po’ il tipo di gioco della squadra, penso a un po’ più d palloni per Rychlicki, e anche Anzani ne trarrà giovamento. Aver confermato il sestetto già collaudato è tanta roba, la voglia di continuare a vincere dopo la striscia di successi passata è sicuramente molta. Bene anche la panchina, con Kovar e Diamantini di sicuro affidamento.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA 4,5 stelle. Perdere De Cecco è un azzardo, vero che la piazza non lo amava alla follia, ma resta una bella incognita. Certo, Dragan Travica arriva da due ottime stagioni a Padova, e ha l’autorità per gestire campioni come Leon e Atanasijevic. Inoltre al centro trova due giocatori che potrebbero facilitargli il gioco veloce, in quella che per anni è stata forse la sua palla meno amata. La panchina potrebbe giocare tranquillamente titolare in tante squadre di Superlega, da sistemare in fretta la vicenda Lanza prima che possa creare imbarazzi e tensioni in spogliatoio.
    ITAS TRENTINO 5 stelle. Rivoluzione in casa trentina, dove coach Lorenzetti si trova ad allenare una vera super corazzata. Per Abdel-Aziz è la prova del 9, quella della consacrazione a bomber di razza con la pressione addosso di dover vincere. Ben assortita e inedita la coppia di bande Lucarelli e Kooy, con il solo dubbio del rendimento del brasiliano alla prima esperienza in Italia. Perdere Grebennikov è costato caro, ma la coppia serba Lisinac e Podrascanin garantisce solidità a muro e concretezza in attacco, e poi Rossini come libero non è certo l’ultimo arrivato! Se a questo mix esplosivo aggiungete Giannelli in regia…ecco che abbiamo un super team, nella speranza di vedere spesso in campo il giovane Michieletto!
    MODENA VOLLEY 3,5 stelle. Basterà la guida di Giani per tenere fra le big 4 una Modena uscita malconcia da un mercato fatto con più di un occhio al portafoglio? La squadra è un mix interessante di esperienza e giovani, con Petric e Stankovic di sicuro valore, ma anche ormai “datati”. Si punta molto sull’esplosione di Lavia, e su un Vettori che a Modena negli anni passati ha ben figurato. La panchina però risente della crisi economica ed è una bella scommessa. Ma se il gruppo troverà l’alchimia e lo spirito giusti sarà una mina vagante, anche se almeno all’inizio sarà un peccato vedere il PalaPanini vuoto.
    (1° Parte – Continua) LEGGI TUTTO