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    Stellantis, parola a Tavares: “Rilanciamo Alfa Romeo e Maserati”

    “Oggi Inizia di nuovo viaggio entusiasmante, non una mossa difensiva. Cercare di essere competitivi, cogliere le opportunità e diventare leader della mobilità”.
    “L’unione consentirà sinergie per 5 miliardi di euro, di cui l’80% sarà possibile già nei prossimi quattro anni. Creeremo un valore di 25 miliardi di euro, che è la base di questa fusione”.
    “Nove comitati per ogni area di lavoro, per sfruttare ogni diversità anche se ognuno deve rimanere quello che è. La diversità è una carta vincente, un asso in un mondo fatto di diversità, a volte difficile da capire, composte da molto sfaccettature. E un’organizzazione di questo tipo ci consentirà di capire meglio il mondo. Un team di oltre 400.000 persone di 150 nazionalità”. 
    Sondaggio: il Governo italiano deve diventare azionista di Stellantis?
    “Abbiamo 15 brand iconici, con ampia diversità di modelli. Un portafoglio e una copertura di marchi per poter essere sul mercato nel momento giusto per raggiungere i nostri obiettivi.
    Il punto di partenza è ottimo abbiamo la capacità di fare grandi cose nel futuro.
    Obiettivi nel lungo termine, dobbiamo andare oltre superare le aspettative dei clienti, dobbiamo contribuire al benessere delle società nelle quali operiamo. Servirà raggiungere la neutralità carbonica, sarà il fulcro, la colonna portante del nostro piano strategico”. 
     – Stellantis vola all’esordio a Wall Street, con i titoli che salgono dell’11% – 
    “Abbiamo un portafoglio di 15 marchi iconici, su alcuni non abbiamo investito così tanto. Ci saranno opportunità di business per alcuni brand che potranno avvalersi delle sinergie e rilanciarsi, ci saranno modelli sorelle o cugine. Ci focalizzeremo su questi brand esistenti, puntando su una loro crescita redditizia come abbiamo fatto sul mercato americano”.
    “Altri vincoli al settore automobilistico non sarebbero più sopportabili. Abbiamo tecnologie. Capacità produttiva in termini di elettrificazione ma dobbiamo farevin odo che siano accessibili rispetto alle possibilità di spesa dei clienti. La domanda è: i cittadini si possono permettere questa scelta? Ma è una domanda da sottoporre ai Governi, noi diamo solo un supporto produttivo, tecnologico”.
    “Non vogliamo escludere nulla a priori. I risultati registrati in Cina finora sono deludenti. Stiamo facendo un’analisi per capire le cause di questa situazione, abbiamo un team dedicato che dovrà proporre una nuova strategia vincente. Non escludiamo nulla, aspettiamo l’esito di questa analisi. Vogliamo capire problemi e criticità, dovremo fare di più e meglio”.
    “Per l’Italia la buona notizia è che Stellantis farà da scudo, da protezione per alcuni stabilimenti, non rappresenta un rischio. L’impegno a non chiudere nessuno stabilimento produttivo, lo ribadisco fermamente. Le cose devono essere chiare dall’inizio, ogni singolo brand va posizionato in maniera corretta per definire il proprio target. Non sono le sinergie che metteranno a repentaglio i posti di lavoro, anzi sono appunto uno scudo, tutelano l’occupazione. Il problema sono i prezzi, quelli mettono sotto pressione l’occupazione, oppure certe normative che riducono i margini. Se non si riesce a riequilibrare l’erosione dei margini, allora nascono i problemi. Ma per noi è tutto il contrario, dobbiamo fare economie di scala. Come migliorare l’approccio operativo senza ridurre l’occupazione”.
    “Pensiamo di poter fare con i nuovi modelli Fiat quello che abbiamo fatto in Germania con la nuova Opel Corsa. E’ la direzione che seguiremo. Fiat che, a differenza di Opel, non ha problemni di emissioni”.
    “Vogliamo sostenere il rilancio di Alfa Romeo e Maserati. Va riconosciuto il valore altissimo di questi brad iconici. Faremo valutazioni per capire come sostenere la loro crescita e renderli redditizi. E’ ancora prematuto, il piano industriale non è stato ancora predisposto”.
    “Il nostro obiettivo di lungo termine è contribuire al benessere della società raggiungendo il 100% di neutralità carbonica. Serviremo i nostri clienti attraverso prodotti che consentano una miblità sostenibile, innovativa e abordabile”. LEGGI TUTTO

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    Peugeot: nel suo futuro una novità ogni anno e PSE sportive per l'intera gamma

    Il lancio di Stellantis è ormai ufficiale, grazie al debutto ufficiale nelle borse di Parigi, Milano e New York. Tuttavia, in casa Peugeot si stanno già interrogando sul percorso da seguire nel prossimo futuro, con l’a.d. Jean Philippe Imparato – intervistato dai colleghi di Auto Express – che ha voluto rivelare alcune importanti novità sulle scelte da operare nei prossimi anni: 

    “Dovremo scegliere un giorno se diventare più grandi, inserendo qualche modello al vertice, oppure se scendere, a seconda degli studi che conduciamo. Potrebbe non essere una questione di dimensioni, piuttosto di posizionamento. Puoi andare verso il basso in termini di dimensioni dei modelli ma crescere per contenuti, potrebbe essere una delle direzioni che sceglieremo.”
    FUTURO ELETTRICO PER LA 208

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    Peugeot 208 con i-cockpit 3D

    Sappiamo già come nei piani Fiat, a beneficiare dalla fusione FCA-PSA, ci sarà un importante ritorno nel segmento B. Una fascia del mercato dove Peugeot, in futuro, andrà a proporre una gamma 208 e 2008 esclusivamente elettrica. Si tratta di valutazioni ancora sul lungo periodo, vista la giovane età dei due modelli nella generazione attualmente sul mercato, lanciata nel 2019. Con un ciclo vitale sugli 8 anni, non avverrà prima del 2027 la migrazione alla sola proposta elettrica con l’utilitaria e il B-suv Peugeot.
    MODELLI FUTURI CON PROPOSTA PSE
    Imparato ha confermato l’intenzione di tenere a battesimo un lancio importante di prodotto ogni anno su ciascuna regione del mercato globale, a partire da una novità attesa il prossimo marzo.
    Si guarda alla rinnovata generazione di Peugeot 308, nello specifico. Avrà una versione sportiva, Peugeot Sport Engineered, brand al debutto con la 508 PSE, ibrida plug-in, in un’elettrificazione che sarà il tratto distintivo della divisione: tutti i futuri nuovi modelli Peugeot avranno una proposta PSE.
    Sfoglia il listino Peugeot di Auto.it: tutti i modelli sul mercato
    Alla luce di quanto annunciato da Opel su Mokka-e e Corsa-e, entrambe con un trattamento OPC, è altamente probabile che anche Peugeot declini 208 elettrica in una Gti sportiveggiante nello stile e soluzioni d’assetto.

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    508 Peugeot Sport Engineered SW LE FOTO LEGGI TUTTO

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    McLaren 765LT: l'auto aziendale di Ricciardo da 765 CV

    Daniel Ricciardo – pilota F1 che da quest’anno sarà legato alla McLaren – ha già potuto testare la potenza delle auto della Casa automobilistica britannica. Infatti, in attesa di tornare a bordo di una monoposto, il talento australiano è salito sulla sua nuova 765LT. Un regalo della stessa Casa di Woking… 

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    McLaren 765LT, la prova: gli scatti

    ASPETTANDO LA MCL35M
    Il trentenne di Perth, infatti, alcuni giorni fa si è fatto immortalare accanto alla sua nuova “auto aziendale”, la più potente McLaren di serie omologata per le strade mai costruita.
    I due scatti – postati sul suo profilo Instagram ufficiale – ritraggono il pilota proprio vicino alla McLaren 765LT, un vero e proprio animale da pista in grado di erogare dal suo potente motore V8 4 litri ben 765 cv di potenza.
    Immediata la risposta del Team di Woking, che sotto la foto ha commentato con un esplicito e diretto: “Wait till you see the MCL35M…” (aspetta di vedere la MCL35M).
    NULLA DA INVIDIARE AD UNA MONOPOSTO
    Di certo non vorremmo mai mettere in dubbio la potenza e l’aerodinamica della futura monoposto costruita dagli ingegneri McLaren, ma la 765LT non ha davvero nulla da invidiare alle sorelle da pista.
    Infatti, la nuova “auto aziendale” di Ricciardo può contare su un telaio e una carrozzeria esterna interamente in carbonio, terminali di scarico in titanio, cambio sequenziale a 7 marce con doppia frizione, impianto frenante carboceramico e sedili da competizione. Tutti dettagli capaci di farla scattare da 0-100 km/h in 2,8 secondi, di poco sopra ai 2,3 secondi fatti registrare dalle monoposto di F1.
    Una cosa, dunque, è certa: grazie alla mostruosa 765LT, il talento australiano sta già facendo incetta di emozioni, potenza e velocità.
    George Russell, dalla F1 alle auto di serie il destino è Mercedes LEGGI TUTTO