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    Da Autoingros tamponi autodiagnostici gratuiti durante le feste natalizie

    Torino, 29 dicembre 2020. Inizia oggi e terminerà il 9 gennaio (o fino a esaurimento scorte), l’iniziativa di Autoingros di Corso Rosselli a Torino, la concessionaria che fa capo al Gruppo Intergea leader nella distribuzione auto in Italia, che si propone di offrire alla propria clientela la possibilità di effettuare un test autodiagnostico per il Coronavirus e di trascorrere serenamente le festività natalizie.

    Durante il periodo che va dal 29 dicembre al 9 gennaio, all’ingresso del dealer un incaricato, dopo aver rilevato la temperatura e i dati del cliente e acquisito la dichiarazione che, per quanto di sua conoscenza, non sia stato in contatto con persone positive nei 15 giorni precedenti, consegna il kit per la autosomministrazione del test rapido. Il cliente, seguendo le istruzioni, potrà così effettuare il tampone in autonomia in apposita area dedicata dove, con garanzia della massima riservatezza e privacy, avrà modo di acquisirne l’esito.
    “L’iniziativa è in linea di continuità con quella che è da sempre la filosofia di Autoingros” dichiara Luca di Tanno, Amministratore Delegato della società torinese “di offrire servizi in grado di stabilire una relazione e una vicinanza al cliente nella sua mobilità. In auto, ma non solo. Con il test rapido, infatti, i nostri clienti potranno vivere questo periodo natalizio con maggiore serenità e, pur in un momento di grande attenzione a rispettare le regole di distanziamento, le norme e le precauzioni dettate per l’utilizzo di test rapidi, proteggere i parenti e gli amici con i quali pensano di passare qualche momento di festa.” LEGGI TUTTO

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    Ferrari Purosangue, prima il SUV e poi l'elettrico?

    Mentre continuano gli sviluppi del suv Ferrari Purosangue, tornano a farsi sentire i numerosi rumors che vorrebbero la Casa di Maranello alle prese con ulteriori progetti “rialzati” da terra, che con tutta probabilità vedremo su strada solamente nei prossimi anni. 

    Secondo quando riportato da Car Magazine, infatti, in corsa per un debutto ci sarebbe – oltre ad una declinazione elettrica a batterie del suv – anche un secondo modello sempre con propulsione elettrica. 
    IN ARRIVO, MA NON PRIMA DEL 2025
    Quel che sappiamo delle intenzioni Ferrari sull’elettrico è, ancora, nelle prospettive delineate da Camilleri agli investitori: arriverà un tale progetto ma non prima del 2025. Dai brevetti, poi, è emersa anche la possibilità di sviluppare un sistema composto da quattro motogeneratori sui due assi. Prospettive, ancora su una visione di medio periodo decisamente distante.
    Le anticipazioni rilanciate dal magazine inglese vorrebbero una potenza di sistema superiore ai 610 cavalli e un pacco batterie da 80 kWh, da installare sulla medesima piattaforma sulla quale nascerà il Purosangue (architettura tratteggiata nei contenuti da Michael Leiters).
    NUOVA GENERAZIONE 12 CILINDRI?
    Ecco, del suv vale dire come dovrebbe portare al debutto una nuova generazione di motore 12 cilindri, le attese sono per l’architettura con precamera di combustione, cruciale per garantire prestazioni e una maggiore efficienza in termini di emissioni di Co2: oltre 800 cavalli secondo quanto rivela Car Magazine. Sarà anche ibrido plug-in, nello specifico con il sistema composto dal V8 biturbo abbinato alla componente elettrica.
    Restano le linee guida per orientare il percorso in un 2021 che rivelerà le forme definitive di Ferrari Purosangue, progetto con la dinamica di guida e le prestazioni al centro, in una variante di carrozzeria ad altezza variabile con sospensioni pneumatiche, dall’elevata capacità di carico nel bagagliaio, in un’evoluzione del concetto di granturismo shooting brake verso prospettive di guida rialzate da terra. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen ID.3 uscirà dalla Fabbrica di Vetro da gennaio 2021

    Volkswagen sta puntando sempre con maggior vigore alla mobilità elettrica e lo ha dimostrato soprattutto con la produzione della piattaforma modulare MEB.

    Ora, dopo la trasformazione delle numerose fabbriche di componenti – Braunschweig, Kassel, Salzgitter e Wolfsburg, per citarne alcune -, dove vengono realizzati elementi importanti come il motore elettrico o il pacco batterie, anche la Fabbrica di Vetro di Dresda si prepara ad un passaggio importante per riuscire a catapultare Volkswagen in un futuro sempre più sostenibile.
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    Volkswagen ID.3, al volante della prima elettrica firmata MEB
    DRESDA ACCOGLIE IL MEB
    Dalla sua apertura nel 2001, la linea di produzione della Fabbrica di Vetro ha realizzato l’ammiraglia Volkswagen Phaeton, la Bentley Flying Spur e, dal 2017, la e-Golf. Quest’ultima, tuttavia, ha rappresentato l’inizio di una trasformazione strategica dell’intero sito in un Centro per la mobilità del futuro e ora, dalla fine di gennaio 2021, la Fabbrica sarà pronta per nuovo aggiornamento, quello che renderà possibile la produzione della ID.3.

    Già a partire dai primi giorni del 2021 – fanno sapere dalla Casa – l’area di produzione della Fabbrica di Vetro riceverà alcuni interventi per riuscire ad adattarla alla piattaforma modulare elettrica MEB. Una prima conversione era già avvenuta la scorsa estate, quando fu adattata una delle sette stazioni, più precisamente quella dove vengono assemblati carrozzeria e telaio. Questi ultimi interventi, invece, includeranno l’installazione di un sistema di montaggio del tetto panoramico, l’adattamento degli strumenti di ritenzione per l’installazione della plancia e dei sedili e l’implementazione di nuove aree di attività avanzate come il programma di start-up Volkswagen Future Mobility Incubator e il laboratorio di formazione Future Mobility Campus.
    Insomma, il 23 dicembre scorso l’ultimo esemplare di e-Golf è uscito dalla linea di produzione della Fabbrica di Vetro di Dresda, facendole raggiungere un totale di 50.401 vetture fabbricate dal 2017. Ma la Fabbrica non vuole saperne di fermare la sua avanzata verso il futuro ed è già pronta per il domani grazie a questi nuovi aggiornamenti, che le permetteranno di far uscire della linea di assemblaggio la prima ID.3 già alla fine di gennaio 2021.
    Volkswagen Group e il robot mobile per la ricarica: ecco il prototipo LEGGI TUTTO

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    Benzema, due Bugatti Chiron per sfoggiare tutta la sua potenza

    Karim Benzema non ha mani nascosto la sua passione per le quattro ruote di lusso. Appena sei mesi fa, infatti, ha postato sui social la sua nuovissima Bugatti Chiron da ben 2,5 milioni di euro. Un gioiellino costoso ma non l’unico nel garage dell’attaccante del Real Madrid: uno degli ultimi scatti sul sul profilo lo ritrae con un’altra Bugatti Chiron acquistata da un paio di anni. Già possederne una è un lusso per pochi (la produzione originale era limitata ad appena 500 unità), ma averne due nel proprio garage è un caso più unico che raro.

    CR7, una Bugatti Centodieci per festeggiare lo scudetto
    Un gioiello vero
    Immancabile la foto di rito sul suo seguitissimo profilo Instagram. Il colore di questa “vecchia” Bugatti Chiron è un azzurro tenue, quasi grigiastro. Sicuramente una tonalità più sobria rispetto a quelle a cui i calciatori ci hanno abituato per le loro supercar, e anche meno aggressiva se paragonata al total black in carbonio della Chiron acquistata pochi mesi fa. Ma poco cambia: la vettura mantiene inalterate le sue prestazioni con un motore da 1500 CV, una velocità massima di 420 km/h, uno 0-100 km/h in meno 2,5 secondi e lo 0 a 300 km/h in meno di 13,5. 
    D’altronde, quando si possiede un gioiello del genere (a cui si devono aggiungere svariate Audi, Ferrari e Lamborghini), difficile non farne sfoggio.

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    Juve, tutte le auto lussuose di Ronaldo: l’ultimo gioiello è la McLaren Senna LEGGI TUTTO

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    Route 66, il mito diventa una pista ciclabile di 6.000 km

    Il Mito, il Sogno Americano, Easy Rider, le canzoni. Tutto questo passa su una strada, “la” strada. Ovviamente parliamo della Route 66, scenario mitologico dell’età dell’oro a stelle e strisce che sta per trasformarsi in un qualcosa di nuovo: la pista ciclabile più lunga al mondo.

    12 STATI AMERICANI
    Il progetto si chiamerà “The Great American Rail Trail” e coprirà 6.000 chilometri in 12 Stati partendo dal Maryland. I ciclisti potranno percorrere le vie dell’oro, panorami meravigliosi e paesaggi da cinema d’autore grazie all’iniziativa dell’organizzazione Rails-to-Trails Conservancy di Washington, che ha cominciato a lavorare all’idea da circa un anno. Gli esperti sono al lavoro e stanno analizzando 300 diversi tracciati: un programma per cui sono arrivati già 18 milioni di dollari di finanziamenti e nel quale confluiscono 125 sentieri. Non è un’opera facile da realizzare, ci vorranno diversi anni di lavoro ma le basi sono fissate: Maryland, Illinois e Pennsylvania saranno i primi ad inaugurare i percorsi.
    ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA
    Le stime parlano di un introito di 138 miliardi di dollari, destinati in gran parte alle comunità locali che ospiteranno la pista ciclabile. L’iniziativa darebbe nuovo lustro alla Route 66 e al turismo a due ruote: attraversare il Paese a stelle e strisce diventerà oggetto di desiderio dei visitatori di tutto il pianeta, che almeno una volta vorranno provare le sensazioni di un viaggio unico raccontato mille volte nei libri, nei film e nelle canzoni storiche.
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    Pantani, il ct Cassani compra da Aste Bolaffi una sua bici per 66mila euro

    La bicicletta targata Bianchi del compianto Marco Pantani stacca ancora una volta gli inseguitori e fugge in volata, conquistando il miglior risultato anche in un asta dedicata ai memorabilia sportivi organizzata da Aste Bolaffi. Infatti, una delle bici con cui il campione gareggiò nel Tour de France 2000 è stata battuta all’asta per ben 66 mila euro, oltre il doppio del valore iniziale con cui era stata stimata. Ad aggiudicarsela è stato il CT della Nazionale azzurra di ciclismo Davide Cassani e la sua cordata.

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    Pantani, battuta per 66 mila euro la bici con cui gareggiò al Tour de France 2000

    Maradona: l’epopea del n.10 con le maglie all’asta Bolaffi
    LA BICI DELL’ULTIMO TOUR 
    L’asta dedicata ai memorabilia sportivi ha realizzato un totale di 530 mila euro, con il 90% dei lotti venduti. Oltre a numerosi cimeli, però, quello a cui era più interessata la cordata DC’s friends del CT azzurro – in costante aggiornamento telefonico con un importante imprenditore italiano che si è offerto di sostenere la causa – era proprio la bellissima bici con cui Pantani affrontò il suo ultimo tour, quello dell’ultimo sogno di riscatto andato ad infrangersi sul Col de Chatillon-Cluse. Proprio in quell’ultima salita di quell’ultima tappa alpina, quando dovette arrendersi al passo dell’americano Lance Armstrong.

    “I 37 cimeli della Mercatone Uno – fa sapere Aste Bolaffi – sono stati tutti venduti totalizzando complessivamente 161.000 euro commissioni escluse. Anche per la seconda bici, quella preparata per la prova su strada delle Olimpiadi di Sydney del 2000, i concorrenti si sono dati battaglia fino all’ultimo con decine di offerte online che hanno fatto lievitare il prezzo fino a 46.000 euro. Tra gli altri migliori risultati della sezione ci sono le due maglie autografate da Pantani con dedica a Romano Cenni, la rosa dell’81esimo Giro d’Italia e la gialla del Tour de France del 1998, acquistate rispettivamente a 9.500 euro e 11.000 euro. Le offerte per i lotti del ciclismo sono arrivate da tutta Europa.”
    Alla causa ha aderito anche la stessa casa d’aste, che ha donato al gruppo l’equivalente delle commissioni pari al 25% da aggiungere al prezzo di martello. Ora, la bici di uno dei più grandi campioni italiani troverà la sua destinazione finale presso lo Spazio Pantani di Cesenatico, il luogo più adatto ad accogliere un cimelio di così grande valore storico sportivo. LEGGI TUTTO

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    Moto Guzzi, c'è la data: le nuove V7 arriveranno a gennaio

    Dopo più di mezzo secolo, inizia il futuro di V7 in casa Moto Guzzi. A gennaio 2021 saranno presentate le nuove versioni V7 Stone e V7 Special. Un rinnovamento a tratti fedele, a tratti profondo.

    Il nuovo corso parte dalla denominazione: le versioni dal ritorno sul mercato nel 2007 erano caratterizzate dalla classificazione progressiva dei modelli con numeri romani; da oggi, invece, si cambia.

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    Moto Guzzi V7 Stone e V7 Special: scatti

    POTENZA E COPPIA AUMENTATE
    Il motore delle nuove V7 è derivato da quello della Tuttoterreno V85 TT, capace di ottime prestazioni e in generale molto efficiente. Potenza massima aumentata del 25% con 65 Cv scaricati a terra a 6.800 giri/min; coppia massima di 73 Nm a 5.000 giri, con l’80% della coppia disponibile già a 3.000 giri; anche la cubatura è maggiore rispetto al passato.
    LE NOVITà 
    Nelle nuove versioni sono state completate le dotazioni ed è stato rinnovato lo styling dei tubi di scarico, per un impatto estetico dominato dalla trasmissione a giunto cardanico maggiorata sul posteriore, oltre alla ruota posteriore più grande e alla coppia di ammortizzatori Kayaba per una guida più comoda.
    Nuovi anche i fianchetti e il parafango posteriore – più corto. Il telaio si evolve anch’esso, grazie all’aggiunta degli elementi in acciaio nella zona del cannotto di sterzo. Inediti i supporti per le pedane del pilota.
    UGUALI MA DIVERSE
    Moto Guzzi V7 proietta la sagoma dell’aquila con il nuovo impianto di illuminazione full LED del faro anteriore, mentre a livello di strumentazione le due versioni si differenziano l’una dall’altra: la Stone completamente digitale con singolo quadrante circolare; la Special mantiene l’analogico a doppio quadrante (tachimetro e contagiri). Diverse anche le dotazioni dei cerchi, in alluminio (Stone) e a raggi (Special). Moto Guzzi si rivolge anche ai neopatentati, con la versione depotenziata con controllo di trazione MGCT regolabile e disinseribile.
    COLORI E CIFRE
    In base al proprio gusto, gli appassionati potranno scegliere diverse colorazioni per le V7: Stone offre le varianti Nero Ruvido, Azzurro Ghiaccio e Arancione Rame; Special si presenta in Blu Formale o Grigio Casual. Per quanto riguarda i prezzi, V7 Stone sarà disponibile da gennaio 2021 a 8.840 euro f.c. mentre V7 Special parte da 9.140 euro f.c. Tutte le informazioni sul sito ufficiale e nei punti vendita autorizzati Moto Guzzi.
    Australia, dal casco del motociclista spunta un ragno gigante LEGGI TUTTO

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    Nuova Ford Mondeo, spuntano le prime foto su Instagram

    Si cambia per andare incontro a un’interpretazione crossover, sempre presidiando il segmento D, con un progetto atteso al debutto nel 2022 e che, nel corso del 2021, potrebbe rivelare altro dell’aspetto definitivo. Un buon indizio di quel che sarà nuova Mondeo – o la denominazione ad hoc che avrà il modello che la rileverà – arriva dalle prime foto spia con carrozzeria definitiva.
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    I muletti sono apparsi a lungo sulle strade con carrozzeria provvisoria, di una Focus station wagon piuttosto rialzata da terra (e una soluzione di sospensione posteriore originale), ora con l’avvistamento pubblicato da Cochespias su Instagram c’è una direzione molto più chiara verso il modello definitivo.

    Dettagli da Mustang
    I tratti più vicini al suv saranno nel frontale, la calandra ispirata al Ford Edge, geometrie riprese – in modo diverso – anche da Mustang Mach-E. Inedito per il marchio è il raccordo tra i fari anteriori, a correre parallelo al bordo del cofano motore.
    È, tuttavia, dalle immagini che ritraggono il tre quarti posterioreche si ha completa visione del cambiamento. La filosofia progettuale è tra il crossover e la fastback, un volume posteriore particolarmente rastremato in coda, con il lunotto molto inclinato in avanti, utile a creare l’impronta dinamica di nuova Ford Mondeo.
    Il portellone, piuttosto ampio nell’estensione, interpreta il ruolo funzionale di una soluzione con elevata capacità di carico.
    Elementi dal sapore premium
    Gli alloggiamenti dei fari sembrano introdurre forme anche qui vicine al mondo Mustang, mentre la prima visione degli interni è radicalmente diversa da ogni altra lettura stilistica prodotta da Ford con il sistema di infotainment SYNC di ultima generazione.
    La presenza di un unico pannello a tutta larghezza in plancia, incastonato tra le bocchette del clima esterne, è un elemento dal sapore premium, in un ambiente con pochi tasti fisici e un particolare trattamento ondulato del cruscotto alla base del parabrezza.
    Sfoglia il listino Ford: tutti i modelli sul mercato
    Il progetto che sostituirà l’attuale Ford Mondeo sarà, inevitabilmente – visto l’impegno Ford su più anni, per 13 miliardi di dollari in investimenti sull’elettrificazione – anche ibrido. Dettagli sulle motorizzazioni che emergeranno nei prossimi mesi, di avvicinamento alla presentazione. LEGGI TUTTO