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    Cristiano Iovino, il modello-centauro che avrebbe ammaliato Ilary Blasi

    Non c’è niente da fare: fisico scultoreo, capelli ricci, tatuaggi e una moto è il mix perfetto per far cadere le donne ai propri piedi. Sarebbe questa la descrizione perfetta di Cristiano Iovino, il modello con cui (secondo gossip non confermati) Ilary Blasi avrebbe tradito Francesco Totti: sul profilo Instagram, il ragazzo è pieno di scatti insieme alle sue moto.Guarda la galleryMoto e gossip: chi è Cristiano Iovino, il presunto tradimento di Ilary Blasi

    Flirt e rombo di motori

    Il 40enne, tatuatissimo e già sotto la luce dei riflettori per le sue storie passate con Giulia De Lellis, Sabrina Ghio e Zoe Cristofoli (attuale fidanzata di Theo Hernandez) avrebbe conosciuto Ilary in una palestra di Milano e sarebbe diventato poi il suo personal trainer. A seguito delle dichiarazioni di Totti, il ragazzo avrebbe deciso di chiudere il suo profilo Instagram per poi riattivarlo e tornare a postare per i suoi oltre 65mila followers. Il profilo è pieno di scatti di Iovino in giro per il mondo, tra viaggi immersi nella natura e una passione su tutte: le moto. Tra spiagge paradisiache e skyline mozzafiato, Iovino si è immortalato in sella a Triumph Bonneville, Harley-Davidson 883, moto da cross con cui sfreccia sulla sabbia ma anche su modelli meno commerciali, anzi molto rari, come una Mala Madre made in Indonesia. 

    Derubata la Honda 250 di Jeremias Rodriguez alla pista di Ottobiano LEGGI TUTTO

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    La guida automatica di Tesla sembra non vedere le moto. Sarà vero?

    L’Autopilot della Tesla è sotto attenta osservazione. Il motivo? Pare che inserendo questo sistema, esso non riconosca alcuni veicoli. Il dubbio è sopraggiunto a causa di due episodi avvenuti negli Stati Uniti, che vedono protagonisti due incidenti mortali. La tecnologia avanzata di Tesla, perciò, sembra non escluderla da alcuni problemi. Delle indagini sono partite dopo le collisioni in cui il pilota automatico non ha riconosciuto, in questo caso, le moto. A studiare il caso è sceso il governo federale e da quanto riferisce l’Associated Press, c’è il dubbio se Tesla riesca effettivamente a individuare moto e motociclisti anche di notte.
    Nessuna conferma ufficiale
    I sinistri di cui si è parlato sono avvenuti entrambi nel mese di luglio. Il primo è stato a Riverside, in California. L’auto che ha causato l’incidente provocando la morte del pilota è stata una Model Y che ha tamponato la motocicletta. L’altro, nello Utah, a distanza di qualche settimana ha avuto come protagonista una Model 3 e anche in questo caso ha causato il decesso del pilota. Chi era alla guida della Tesla ha poi confermato che in quel momento era stato impostata la guida automatica, mentre per quanto riguarda il primo incidente non si conosce bene la dinamica, ma la NHTSA pensa che il pilota automatico fosse stato messo anche in quel caso.
    Il dubbio c’è, considerati questi due episodi. Si sta pensando che il sistema di rilevazione delle vetture di Tesla a volte non riesca a individuare le moto di notte. Ma non è finita qui perché l’Office of Defects Investigation dell’NHTSA sta indagando anche su altri 11 incidenti che hanno come “problema” il pilota automatico di Tesla che non riesce a riconoscere alcuni veicoli. Si è supposto che il motivo risiedesse nel fatto che il forward-looking radar sensor fosse stato tolto. Non si ha una risposta certa a queste domande, le dinamiche riguardo questi avvenimenti sono ancora sotto studio e perciò una risposta ufficiale ancora non è stata data.
    Lo scooter ibrido, un “sogno” che potrebbe diventare realtà: il prototipo indiano LEGGI TUTTO

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    Compro una moto o un'auto? Nimbus One è il compromesso perfetto

    C’è chi ama viagiare in moto, chi in automobile e c’è chi non vuole rinunciare alle caratteristiche di entrambi. Questi ultimi possono già assaporare l’idea di acquistare una Nimbus One, un particolarissimo mezzo che può essere guidata come uno scooter ma che mantiene gli optional e i comfort di una normale vettura.
    Assicurazioni moto, il Ddl Concorrenza fa aumentare i prezzi delle polizze
    Più moto o più auto?
    Il mondo delle moto e quello delle automobili sono sempre più uniti l’uno nell’altro, fino a fondersi per creare modelli futuristici e particolari. Immaginate di voler evitare il traffico, ma anche di rimanere al riparo dalla pioggia e dal freddo: avreste bisogno di una moto, ma anche di una vettura. Avreste bisogno della Nimbus One. 
    Il modello è dotato di due ruote anteriori e una posteriore e, per questo, si può guidare come una moto, sfruttando l’inclinazione automatica e potendo al contempo godere dei comfort che solo un’automobile offre. Dotata di airbag frontale e sedile per il passeggero dietro a quello del pilota, la Nimbus One presenta anche telecamere a bordo, aria condizionata e sistemi appositamente studiati per prevenire collisioni con altri mezzi su strada. Il mezzo è elettrico, dispone di una batteria rimovibile da 9 kWh con cui può macinare ben 150 chilometri e ricaricabile in circa 1,2 ore se collegata ad un impianto di livello 2, in 5 ore e mezza se collegata ad una normale presa a muro. La velocità massima raggiungibile è di 80 km/h.
    La moto-automobile può essere ordinata negli Stati Uniti (con consegna nel 2023 negli Usa, in Europa nel 2024) con un anticipo di circa 98 euro, o noleggiata mensilmente con rate di 196 euro. Il prezzo totale è di circa 10mila euro.
    La Svizzera riparte con le gare in pista dopo un divieto di 63 anni LEGGI TUTTO

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    Furti in aumento: ecco le auto e gli scooter più rubati in Italia nel 2021

    Un furto su quattro di veicoli avviene in Campania, mentre è il Lazio la regione in cui i ladri sono più bravi a far sparire le tracce di se stessi e dei mezzi rubati. Il “Dossier sui Furti di veicoli” elaborato da LoJack Italia, società specializzata in soluzioni telematiche per l’automotive e il recupero dei veicoli rubati, ha evidenziato tale dato di fatto, ma non solo, perché grazie allo studio è emerso come Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia siano le regioni in cui avvengono più furti di auto e moto in Italia. E sono stati resi noti anche i modelli specifici.
    Con auto e furgone rubati, rapina un negozio di bici: 18enne finisce in carcere
    Italia, furti di auto e moto in aumento nel 2021
    LoJack Italia ha analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno relativi al 2021, evidenziando che rispetto al 2020, anno caratterizzato dalla pandemia, lo scorso anno i furti sono passati da 102.708 all’anno a 104.372. Protagoniste sono le auto, le moto e gli scooter, meno i mezzi pesanti e i furgoni. I furti sono aumentati un po’ in tutto il Paese, ma vi sono alcuni picchi. In Campania, per esempio, i furti sono cresciuti del 7%, mentre il Lazio “vanta” il primato del tasso di recupero più basso a livello nazionale. In questa regione infatti solo il 30% (contro il 37% nazionale) dei mezzi sottratti viene restituito al legittimo proprietario. Seguono la Puglia (14.498 furti), la Sicilia (13.180) e la Lombardia (11.636).
    I modelli “preferiti” dai ladri
    L’auto più rubata d’Italia è sempre Fiat Panda con 8.816 furti (in pratica, più di una vettura rubata su 10 è Panda), seguita dalla Fiat 500 (6.743), Fiat Punto (5.292) e Lancia Ypsilon (2.979). Classifica a quattro ruote completata da smart ForTwo Coupè (1.389), Volkswagen Golf (1.381), Renault Clio (1.284), Ford Fiesta (1.059), Opel Corsa (824) e Fiat Uno (559). Relativamente ai furgoni, la top 5 dei più rubati vede il primato dell’Iveco Daily (931 unità sottratte), seguito dal Fiat Ducato (916), Fiat Doblò (552), Ford Transit (255) e Mercedes Sprinter (228).Capitolo scooter. I cinque modelli più rubati vedono in cima alla classifica l’Honda SH (5.196 unità rubate nel 2021): in generale, uno scooter su 5 rubato è questo modello. Segue al 2° posto, con 1.393 furti, il Piaggio Liberty. Il podio è completato dallo Scarabeo di Aprilia (1.236), mentre la cinquina si conclude con la Vespa (1.067) e il Piaggio Beverly (989).
    Furti di auto e furgoni per ricavarne pezzi di ricambio: presi due operai LEGGI TUTTO

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    Tre arresti in una concessionaria: i freni montati male causarono la morte di padre e figlia

    Una tranquilla passeggiata sulla moto appena acquistata era quello che avevano pianificato Sandro Prada e sua figlia di 13 anni Elisa, i quali il 20 agosto del 2021 persero la vita proprio su quel mezzo a causa di un bullone della pinza dei freni che si sfilò dal suo alloggiamento. A distanza di 9 mesi la procura di Trento ha disposto l’arresto per omicidio del titolare e di due dipendenti della concessionaria dove era stata acquistata la moto.
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    L’arresto dopo quasi un anno
    Due vite spezzate sulla strada provinciale 83 nei pressi di Pergine Valsugana a causa di un “freno montato male” che è costato due vite. A seguito della perizia tecnica chiesta dai carabinieri e dalla procura di Trento dopo l’incidente, ieri 17 maggio è stato disposto l’arresto del titolare della concessionaria dove Sandro Prada aveva acquistato la moto pochi giorni prima e due dipententi.
    Il padre 51enne e la figlia 13enne morirono sul colpo dopo essere finiti in un dirupo a ridosso di un tornante in discesa a Nogarè. I due corpi erano stati trovati dalla moglie dell’uomo insieme all’altra loro figlia, le quali erano riuscite a rintracciare il dispositivo cellulare di Elisa tramite un’applicazione installata. All’arrivo dei soccorsi ormai i due corpi giacevano senza vita.
    In coma dopo l’incidente, al risveglio rivela: “Mi è apparso Marco Simoncelli” LEGGI TUTTO

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    Perugia, fermato a 86 anni in moto: i poliziotti chiedono un selfie

    Le moto sono una passione senza tempo, almeno così è per chi pensa che l’età anagrafica sia solo un numero. Ciononostante è normale stupirsi incontrando una persona molto avanti con gli anni che sfreccia (entro i limiti consentiti) sulle due ruote. È quanto successo a Perugia, dove gli agenti delle volanti della questura hanno inconsapevolmente fermato a un posto di blocco, per un controllo di routine, un uomo di 86 anni sul suo “bolide”.
    Sulla moto a 86 anni
    Il signor Giampiero, classe 1936, ha suscitato lo stupore dei poliziotti una volta toltosi il casco (e fornito i documenti) per l’identificazione, a causa dell’età considerevole per trovarsi da solo a bordo di una moto. L’uomo ha superato con successo tutti i controlli, risultando in piena regola, e per soddisfare la curiosità degli agenti ha raccontato loro la sua smisurata passione per il mondo delle due ruote. Non deve essere stata una giornata molto impegnativa per le pattuglie, che oltre al racconto hanno anche chiesto al signor Giampiero un selfie per immortalare l’insolito incontro. Lo scatto, che ritrae l’anziano in un outfit che sembra molto poco tecnico, è stato in seguito condiviso sulla pagina Facebook della questura di Perugia. Chissà che cosa ne pensano eventuali figli e nipoti…
    Countdown ai semafori per moto e auto: ecco da quando LEGGI TUTTO

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    Gara clandestina a Parma: l'auto sperona la moto e provoca un incidente

    Auto contro moto a Parma, teatro di una vera e propria gara clandestina con protagonisti due mezzi non meglio identificati e svoltosi lungo la tangenziale in direzione Reggio Emilia, all’ingresso di via Mantova. Naturalmente su un rettilineo, location ideale per l’automobilista e il centauro che si sono resi protagonisti della sfida illegale provocando però un incidente con 5 feriti.
    Gara clandestina a Parma: 5 feriti in un incidente
    Il fatto è avvenuto la notte del 17 aprile scorso, intorno alle ore 1.10. Col favore del buio, i due mezzi hanno dato gas e si sono sfidati in una sorta di “drag race” improvvisata. Ma prima di arrivare al traguardo, l’auto ha speronato la moto, con il motociclista che ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere contro un’altra macchina.
    L’urto ha provocato un incidente che ha coinvolto 5 persone. Hanno tutte riportato ferite di media gravità e sono state trasportate al Pronto Soccorso di Parma. Con la consapevolezza che sarebbe potuto finire in maniera ben più grave.
    Corse folli con le auto rubate ai genitori: patente ritirata a due ragazzi LEGGI TUTTO