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    F1, Kimi Antonelli ha scelto il suo numero di gara

    Andrea Kimi Antonelli ha scelto il numero con il quale correrà nella prossima stagione. Sul musetto della sua Mercedes ci sarà il 12.2024 Italian Grand Prix, Friday – Jiri Krenek – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media
    In occasione del Gran Premio d’Italia dello scorso fine settimana a Monza, il Team Mercedes ha ufficializzato l’ingaggio di Andrea Kimi Antonelli per il 2025.
    Il giovane pilota italiano era anche sceso in pista nelle prove libere I del venerdì. La sua prima uscita ufficiale con il team che lo porterà al debutto il prossimo anno, non è stata felice. Antonelli infatti era uscito di pista alla Parabolica, dopo pochi minuti dall’inizio della sessione stessa.
    In quell’occasione, sulla sua Mercedes, è comparso per la prima volta il numero 12 che lo stesso pilota italiano utilizzerà nel suo primo anno in Formula 1. L’attuale pilota Prema, impegnato nel Campionato F2, ha sottoposto una richiesta ufficiale alla FIA per avere il numero 12.
    IL numero 12 in F1: da Senna a Mansell, da Lauda a Villeneuve
    Ayrton Senna, Nigel Mansell, Niki Lauda e Gilles Villeneuve. Sono quattro nomi tra i più illustri che hanno corso in Formula 1 con il numero 12. Il pilota brasiliano, tra il 1985 e 1988, disputò ben 64 Gran Premi con lo stesso numero. Il leone inglese 59 mentre Lauda esordì al volante della Ferrari nel 1974, proprio con il numero 12. Tra il 1978 e il 1979 anche Gilles Villeneuve utilizzò il numero 12 sulla monoposto del Cavallino Rampante.
    Insomma, Antonelli è in ottima compagnia. Qui sotto i primi 25 piloti per Gp disputati che hanno corso in Formula 1 con il numero 12.
    // dati: statsf1.com // LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff incassa il no di Verstappen. E Horner lo pizzica anche su Antonelli

    In Olanda è andato in scena l’ennesimo botta e risposta tra Toto Wolff e Chris Horner sul caso Max Verstappen. Il team principal Mercedes ha dichiarato di aver fatto un ultimo tentativo, durante l’estate, per portare via Max alla Red Bull. La replica di Horner: “Verstappen non è mai stato disponibile per Mercedes”.ZANDVOORT, NETHERLANDS – AUGUST 23: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Netherlands at Circuit Zandvoort on August 23, 2024 in Zandvoort, Netherlands. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202408230388 // Usage for editorial use only //

    Al rientro dalla pausa estiva, i rumors del Circus della Formula 1, sono ripresi esattamente da dove si erano “chiusi” a fine luglio. Ci riferiamo in particolare al tentativo, forse un po’ maldestro – e poi vi spiegheremo meglio perché – di Toto Wolff di portare Max Verstappen in Mercedes, strappandolo ai rivali di Red Bull.
    E’ da inizio stagione che, il numero uno del team delle Frecce d’Argento, parla della possibilità di ingaggiare il pilota olandese, al posto di Lewis Hamilton. Praticamente dal giorno dopo l’annuncio del passaggio del pilota inglese dalla Mercedes alla Ferrari, Wolff ha iniziato un costante e martellante dialogo con Jos Verstappen, papà di Max, per convincerlo che il “matrimonio” con il suo team fosse la scelta più giusta per loro.
    Il Team Principal austriaco ha cavalcato per mesi la vicenda Horner per convincere Max e il suo entourage che la scelta di lasciare Red Bull fosse quella giusta. Horner però, dal canto suo, ha fatto di tutto per esercitare ogni opzione possibile per trattenere il suo pilota e, alla fine, l’ha spuntata proprio lui.
    Il tentativo di Wolff di portare Verstappen in Mercedes, se ci pensiamo bene, è più che logico. Da un lato avrebbe avuto il pilota migliore oggi presente in Formula 1 e dall’altro avrebbe ulteriormente indibolito il team rivale, vincitore degli ultimi mondiali, sia piloti che costruttori. Ed è proprio per questo che il buon Toto non ha mai mollato, fino all’ultimo, la presa su Max e in particolare su Jos che ancora ha voce in capitolo nelle scelte del figlio.
    In tutta questa vicenda, un po’ troppo “sbandierata ai quattro venti” del paddock, c’è un punto critico che ora, che le possibilità di ingaggio per il 2025 sono definitivamente sfumate, diventerà un elemento di debolezza per Mercedes. L’aver tanto voluto Max e soprattutto aver recenetemente ancora dichiarato che restano delle opzioni per averlo nel 2026, non potranno che mettere dubbi sia sulla scelta di portare anzitempo Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 nel 2025 sia nella testa di George Russell che si sentirà perennemente in discussione.
    Ci riferiamo al fatto che l’anno prossimo, il pilota inglese, sarà affiancato da un giovanissimo fortemente voluto da Wolff, il quale farà di tutto per metterlo nelle migliori condizioni per fare bene. Inoltre, nel momento in cui ci dovesse essere la possibilità di ingaggiare uno come Verstappen, secondo voi, uno come Toto sceglierà di tenere Russell oppure il suo pupillo Antonelli?

    Insomma, il grande Toto, secondo chi vi scrive, questa volta non ha brillato in stategia. Sarebbe stato forse meglio mantenere le trattative con Max un po’ più “segrete”, anziché parlarne continuamente per poi incassare una “sonora sconfitta”.
    WOLFF, VERSTAPPAN E LE ULTIME DICHIARAZIONI DEL TEAM PRINCIPAL MERCEDES
    Stando a quanto riportato dall’edizione italiana di Motorspost.com, in Olanda, Wolff ha dichiarato: “Per tutto l’arco dell’anno ho pensato che ci fosse la finestra per prendere Max, che potesse esserci la possibilità. Insomma, che non fosse impossibile”.
    Il team principal della Mercedes ha poi anche aggiunto: “In estate ho provato a portare Max in Mercedes ma siamo giunti insieme alla conclusione che non dovevamo aspettare che succedesse qualcosa prima di impegnarci per il 2025, ma continuare il nostro lavoro”.
    Chiusa ogni possibilità per il 2025, Wolff non molla l’osso e guarda già al 2026, sempre per la gioia dei piloti che correranno con lui il prossimo anno: “In qualche modo ho la sensazione che le strade di Mercedes e Verstappen si incroceranno. Ma non so quando questo possa accadere. Che sia il 2026? Non lo so ancora”.
    Tra qualche giorno, come già anticipato, è atteso l’annuncio di Antonelli in Mercedes per il prossimo anno. Ma dopo le ennesime parole di Wolff, la scelta fin troppo anticipata di portare il giovanissimo pilota italiano in Formula 1 ad appena 18 anni compiuti, suona un po’ come un’opzione B.
    WOLFF, VERSTAPPAN E LA REPLICA DI HORNER
    Su tutto questo, ovvero sia su Max che su Kimi, è intervenuto anche Horner che, come al solito, non disdegna di rispondere per le rime agli altri team principal. Intervistato dagli inglese di Sky Sports, il numero uno di casa Red Bull Racing ha dichiarato fermamente di non temere in alcun modo di poter perdere Verstappen: “La situazione è chiara: abbiamo ripetuto per tutto l’anno che sappiamo bene la tipologia di accordo che abbiamo con Max. E Max sa anche che tipo di contratto ha con noi. Quel che posso dire è che non è disponibile per Mercedes e non lo è mai stato. Sono sicuro che Mercedes abbia valutato le opzioni piloti a sua disposizione. E se sceglieranno Antonelli, bisognerà elogiarli per il rischio che si prendono con un pilota così giovane”. LEGGI TUTTO

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    F1 | Cosa attendersi dalla seconda parte di stagione?

    SPA, BELGIUM – JULY 26: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing laughs in the garage with Oracle Red Bull Racing Team Principal Christian Horner and Oracle Red Bull Racing Team Consultant Dr Helmut Marko during practice ahead of the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 26, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202407260838 // Usage for editorial use only //Ci siamo: la pausa estiva è quasi finita, e tutti i team di F1 sono pronti a scendere in pista di nuovo a Zandvoort, per dare il via alla seconda parte di stagione. Il tracciato olandese farà da apripista ad una serie di Gran Premi fondamentali per la definizione di entrambe le classifiche. Cosa ci dobbiamo aspettare, dunque, da questo rientro, in particolare per quanto riguarda i quattro top team? Andiamo a vederlo insieme.
    Red Bull: urge ritrovare la rotta
    Guardando le graduatorie, verrebbe da dire che gli uomini di Christian Horner possano dormire sonni tranquilli, come avviene ormai da due anni a questa parte in F1. Bene, la realtà delle cose è però un tantino diversa, soprattutto dopo quanto visto nelle ultime uscite. Il team di Milton Keynes, infatti, oltre a fare i conti con il Sergio Perez di gran lunga peggiore mai visto all’azione, sembra aver perso quel vantaggio tecnico e prestazionale che aveva caratterizzato gli ultimi due campionati, e anche la parte iniziale della stagione 2024.
    La vittoria manca a Verstappen ormai da quattro gare, dal GP di Spagna di Barcellona; una pausa dalla conquista del primo gradino del podio che da tempo non vedevamo per il talento olandese. E proprio la gara di Zandvoort potrebbe rappresentare l’occasione più ghiotta per invertire la rotta e tornare alla vittoria. Da quando si è tornati tra le dune olandesi, il padrone di casa ha sempre dominato, e ora deve in qualche modo tentare di riportare in carreggiata un team che forse non ha più la solidità di un tempo, ma che ha comunque capacità, mezzi e tempo dalla sua parte.
    McLaren: limare le sbavature per essere al top
    Inutile girarci intorno più di tanto: la vettura al momento più performante in pista, su tutte le tipologie di tracciato, è la McLaren. Il team di Zak Brown capitanato da Andrea Stella ha fatto certamente un ottimo lavoro, mostrando in pista di avere un passo spesso inarrivabile anche da parte della Red Bull. La seconda parte di stagione deve per forza essere quella della consacrazione, della dimostrazione di poter lottare per il titolo F1 già a partire dal 2025.
    Per farlo, però, sono necessarie alcune migliorie da parte di Norris e Piastri, ma soprattutto da parte del team. Errori, sbavature, strategie non ideali non potranno più essere ammesse da Zandvoort in avanti. Solo due vittorie ottenute fino ad oggi, infatti, rappresentano un bottino troppo magro, e già dall’Olanda gli inglesi sono chiamati a rispondere presente. Anche perché dietro stanno arrivando di gran carriera le Frecce d’Argento.

    Mercedes: missione costanza di rendimento
    La squadra di Brackley è tornata al top. Chi pensava che la vittoria di Russell a Spielberg fosse un caso isolato da collegare al contatto Norris-Verstappen ha dovuto ricredersi in fretta. Toto Wolff e i suoi uomini hanno trovato il bandolo della matassa, e si stanno preparando nel migliore dei modi per il dopo-Hamilton. La doppietta negata a Spa ha comunque mostrato che le qualità per fare bene ci sono tutte, e che le sorprese con una coppia di piloti come il sette volte Campione del Mondo e George Russell sono sempre dietro l’angolo.
    Ora occorre capire se la Mercedes riuscirà ad essere competitiva su ogni tipo di pista, o se su layout particolari possa arrivare a soffrire in maniera pesante. Le sensazioni sono sicuramente positive al momento, ora per gli uomini in grigio si tratta più che altro di lavorare nella direzione prefissata, anche in ottica futura. L’annuncio di Antonelli è atteso per il weekend di Monza; una scommessa importante, che potrebbe avere l’effetto di un’ulteriore spinta anche per la seconda metà del 2024.
    Ferrari: dieci weekend per ribaltare la situazione
    Alzi la mano chi, dopo il weekend di Monte Carlo, si sarebbe aspettato una rossa quarta tra i top team e costantemente lontana dalle posizioni del podio. E invece è proprio così che è andata: dal trionfo casalingo di Charles Leclerc in poi tutto è andato completamente storto. Gli aggiornamenti portati a Barcellona hanno avuto effetti disastrosi, e il porpoising è tornato a fare capolino quando doveva ormai essere soltanto un vago ricordo.
    Che dire della Ferrari? Poco, se non che è giunto il momento di mettere un punto ad una situazione che rischia di diventare tragicomica, tra addii e arrivi mancati. Vasseur ha avuto la pausa estiva per riordinare un po’ le idee e un reparto tecnico quantomai in subbuglio, ma che ora deve trovare la soluzione per tornare ad essere una vettura almeno da podio. “Abbiamo capito cosa non ha funzionato”, ha detto Sainz dopo Spa. Sarà anche vero, ma l’ottimismo da un po’ è uno stato d’animo che fatica a circolare tra tifosi e uomini della Rossa. Zandvoort e Monza daranno già le risposte cercate: in Italia dovrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti. Occorrono dieci weekend puliti per raddrizzare una stagione iniziata col piede giusto e poi inspiegabilmente disputata a passo di gambero. Più facile a dirsi che a farsi, guardando la situazione. LEGGI TUTTO

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    F1, Tre top team lottano e vincono. Ferrari invece arranca

    credit: @Scuderia Ferrari Press OfficeA Spa-Francorschamps, non è bastata neanche una pole position eredita, una McLaren imperfetta e Max Verstappen che scattava dall’undicesima piazza, a favorire una prestazione convincente della Ferrari. Quanto meno dal punto di vista del piazzamento in classifica. Invece è arrivato un quarto posto al traguardo per Charles Leclerc ed un settimo per uno spento Carlos Sainz (diventati poi terzo e sesto per la squalifica di George Russell).
    Insomma, quando all’appello manca il favorito dal pronostico, altri team e altri piloti rispondono presenti all’appello; basti vedere la gara sontuosa delle Mercedes sul circuito delle Ardenne. La lotta per le vittorie, quindi, si è decisamente allargata a tre team e, allo stesso tempo, si è ristretta per la Ferrari. In maniera quasi paradossale. Per la Rossa la stagione sta assumendo tutti i connotati di un’occasione gettata alle ortiche di lottare per il mondiale.

    Forse, neanche loro ci hanno mai creduto troppo in fondo, troppo consci della superiorità della Red Bull e comodamente nella posizione di seconda forza del campionato. Ma si sa, chi dorme sugli allori non piglia pesci, ma solo batoste. Ed ecco che sono tornate alla carica McLaren e Mercedes, con un Verstappen che da solo prova a tenere a galla una Red Bull ormai lontana dai fasti di qualche mese fa.
    Se il tuo nome è Ferrari, accontentarsi di un secondo posto è tutt’altro che positivo e riflette una mentalità troppo votata alla paura di sbagliare che al coraggio di osare. Quello che dovrà servire nel 2025 e nel 2026. Esattamente ciò che porterà uno come Lewis Hamilton che, riassaporata la vittoria dopo quasi tre anni, ora non vuole più smettere. Vestito di rosso, stavolta. Difetti di mentalità permettendo. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff ha l’appoggio di Jos per portare Verstappen in Mercedes nel 2025

    BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 01: Pole position qualifier Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing talks in a press conference after qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 01, 2024 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Peter Fox/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202403010704 // Usage for editorial use only //

    Toto Wolff e Jos Verstappen si stanno parlando da un po’ di tempo. Il primo contatto tra i due risale a febbraio, dopo che fu reso noto l’addio di Lewis Hamilton dalla Mercedes. Nel mirino del Team Principal della squadra della stella a tre punte, il nome del campione del mondo in carica ha, da sempre, occupato il primo posto nella lista dei target per sostituire l’inglese.
    Dopo i primi contatti, che hanno visto una “reazione” un po’ fredda da parte di papà Jos, le interlocuzioni successive hanno avuto ben altra attenzione da parte di tutto l’entourage del pilota olandese. Complice soprattutto la vicenda che ha visto coinvolto Chris Horner, la distanza tra Toto e Jos si è piano piano ridotta. Altri due fattori hanno favorito il prosieguo degli incontri tra le parti: prima l’uscita di Adrian Newey e poi la crescita della Mercedes, coronata con le vittoria di George Russell e Lewis Hamilton, nelle ultime due gare del mondiale F1 2024.
    Tutto questo avrebbe portato, per ora, ad una generosa ed energica stretta di mano tra i due per portare Max Verstappen in Mercedes, già nella prossima stagione. Il buon Toto, con il sorriso sotto i baffi e dicendo di scherzare, a Silverstone ha dichiarato che la probabilità di avere l’attuale leader della classifica mondiale piloti nel suo team nel 2025 è del 33%. Scherzava, certo ma questa percentuale oggi, potrebbe già superare il 50%.
    Cosa manca allora per “convincere” Max a lasciare la Red Bull per passare in Mercedes? Il titolo 2024. E non è poco. La preoccupazione di Jos è infatti quella che il figlio possa perdere il titolo anche se Max si sente ancora molto sicuro della sua forza e capacità. I punti di vantaggio (84) su Lando Norris possono sembrare molti ma non dobbiamo dimenticare che il campionato è solamente a metà del suo lungo percorso.

    Sia Toto che i Verstappen non hanno comunque nessuna fretta. Si sono dati ancora un po’ di tempo. Decisivi saranno i prossimi 5 o 6 appuntamenti in calendario: Ungheria (21/7), Belgio (28/7), Olanda (25/8), Italia (1/9), Azerbaijan (15/9) e forse anche Singapore (22/9). Per fine settembre o comunque entro prima metà di ottobre – il 20/10 si correrà ad Austin, dopo una lunga pausa – tutto si potrebbe decidere o annunciare.
    Se questo dovesse accadere, la fuga da Red Bull, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, si concretizzerebbe e avrebbe anche un effetto domino su altre importanti key people del team austriaco. Horner resterebbe solo e anche un po’ isolato all’interno di una squadra in difficoltà tecnica, senza più Newey e Verstappen che, da soli, garantivano risultati.
    Toto e Jos si parleranno molto anche durante l’estate per farsi trovare pronti a settembre a muovere le ultime pedine necessarie ad un colpo che riaprirebbe il mercato piloti ma metterebbe in seria difficoltà un team come Red Bull che si troverebbe fortemente indebolità in chiave 2025 e non solo. LEGGI TUTTO

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    F1, McLaren e Mercedes alleate in pista contro Red Bull

    I team McLaren e Mercedes con i loro quattro piloti saranno alleati in pista, nelle ultime 12 gara del mondiale F1 2024. Obiettivo? Recuperare punti sulla Red Bull che ha un’unica punta, Max Verstappen.2024 British Grand Prix, Sunday – LAT Images – credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone ha rappresentato il giro di boa del Campionato 2024 di Formula 1. Da marzo ad oggi si sono infatti disputate 12 gare e altrettante ne mancano per completare il mondiale più lungo della storia del Circus.
    La prima parte della stagione aveva visto il dominio incontrastato del team Red Bull, con tre doppiette nelle prime 4 gare. Per contro, negli ultimi 4 Gp, il team campione del mondo in carica, ha raccolto “solo” 97 punti, quasi tutti grazie a Verstappen. Meglio degli austriaci hanno fatto sia McLaren (111 punti) che Mercedes (125). Per la cronaca, la Ferrari, che attualmente occupa la seconda posizione nella classifica mondiale costruttori, ha totalizzato solo 50 punti.
    Guardando ai punti in classifica, Red Bull è davanti a tutti con 373 punti. Di questi, ben 255 sono stati conquistati da Verstappen. Dietro al team austriaco, troviamo nell’ordine Ferrari (-71), McLaren (-78) e Mercedes (-152).
    Stando a quanto abbiamo raccolto da Silverstone, tra Toto Wolff e Andrea Stella ci sarebbe un tentativo di ralizzare una sorta di “alleanza” in pista per provare a recuperare sempre più punti al team rivale nei prossimi 6/8 Gran Premi per poi sferrare l’attacco finale al mondiale costruttori nell’ultima parte del campionato 4/6.
    McLaren e Mercedes, come abbiamo visto nelle ultime gare, hanno un gran vantaggio, potendo giocare con due punte (piloti), a differenza di Red Bull che pare essere rimasta con una sola punta, anche se fortissima!

    Sia in qualifica che in gara, Verstappen si troverebbe “accerchiato” da Lando Norris, Oscar Piastri, Lewis Hamilton e George Russell che sarebbero pronti a rispettarsi tra loro un po’ di più per pensare al mondiale costruttori dei loro team.
    Come tutte le “strategie“, anche questa non sarà facilmente attuabile e, al primo screzio, potrebbe anche far saltare il banco. Vedremo, i buoni propositi di Toto e Andrea ci sono. Stiamo a vedere le prossime gare, Ungheria e Belgio, i due Gp prima della pausa estiva e, a valle di questi, tireremo le prime somme di questa “alleanza” anglo-tedesca. LEGGI TUTTO

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    F1, Kimi Antonelli in Formula 1 già nel Gp di Spagna

    Andrea Kimi Antonelli potrebbe fare il suo debutto in Formula 1 già nel Gran Premio di Spagna a Barcellona. Il pilota italiano, ancora 17enne potrebbe sfruttare una recentissima modifica al regolamento FIA per avere la Superlicenza.Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Toto Wolff lo conosciamo. Quando si mette una “cosa” in testa difficilmente non la porta a termine. L’idea del Team Principal della Mercedes è quella di portare Andrea Kimi Antonelli il più velocemente possibile in Formula 1.
    Il giovanissimo pilota italiano che compirà 18 anni il prossimo 25 agosto, è attualmente impegnato nel Campionato di Formula 2 con il Team Prema. Dopo aver vinto tutto nelle categorie minori, Antonelli ha saltato l’anno o gli anni in F3, per fare subito il salto in F2.
    E ora si appresta a fare un altro grande step, salendo su una monoposto di Formula 1 in un weekend ufficiale. Questo potrebbe già avvenire a Barcellona, tra una settimana, in occasione del Gran Premio di Spagna, decimo appuntamento del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1.
    L’esordio avverrebbe in una sessione di prove libere del venerdì, al volante, molto probabilmente della Mercedes di Lewis Hamilton. Toto Wolff potrebbe però anche decidere di far fare i primi chilometri ufficiali al suo pilota con il Team Williams.
    Ricordiamo che, fino a martedì scorso, il regolamento FIA impediva ad un pilota minorenne di partecipare al mondiale di Formula 1, non potendo né richiedere né tanto meno avere la Superlicenza. Questo però è stato superato da una modifica dell’articolo 13.1.2 del regolamento stesso.
    Il vecchio articolo recitava così:13.1.2 Il conducente deve essere titolare di una patente di guida valida quando richiede la Superlicenza per la prima volta.
    Il nuovo invece è il seguente:13.1.2 Il pilota deve avere almeno 18 anni al momento dell’inizio della sua prima gara di F1.
    A questo è stato aggiunto quanto segue: “A discrezione della FIA, un pilota che sia stato giudicatodi aver recentemente e costantemente dimostrato una notevole abilità e maturità nelle competizioni di monoposto di formula può avere una Superlicenza all’età di 17 anni”.
    Tutto questo quindi porta a pensare che Wolff abbia già richiesto e otterrà la Superlicenza per poter far correre Antonelli, anche se dovrà comunque attendere il compimento dei 18 anni di età per la prima gara. Non dovrebbe essere così per disputare delle sessioni di prove libere ma questo lo capiremo meglio nei prossimi giorni.
    Qui sotto l’articolo del regolamento FIA modificato: sulla destra in francese e sulla destra in lingua inglese.
    Al di là poi di voler far disputare qualche sessione di libere, se non in Spagna magari le settimane successive in Austria, Gran Bretagna o Ungheria, la strada verso un prematuro esordio in Formula 1 per Antonelli sembra ormai cosa fatta. Non ci resta che attendere ora l’annuncio ufficiale. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari teme ora la crescita di McLaren e Mercedes

    Il doppio zero della Ferrari in Canada mette una seria pressione alla Scuderia di Maranello, in vista del prossimo Gran Premio di Spagna e del successivo filotto che, da fine giugno a fine luglio, vede nell’ordine Austria, Gran Bretagna, Ungheria e Belgio.– credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Chi è la seconda forza del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1? Guardando la classifica costruttori, possiamo tranquillamente dire Ferrari. I punti della Scuderia di Maranello sono 252, con un vantaggio sulla McLaren di 40 e un ritardo da Red Bull di 49.
    La crescita del team di Woking è ormai cosa assodata. Lando Norris, nelle ultime cinque gare, ha collezionato una vittoria, tre secondi posti e il quarto posto di Monaco. Un po’ “meno bene” ha fatto Oscar Piastri ma i suoi risultati, insieme a quelli del compagno di squadra, hanno permesso alla McLaren di tenere nel mirino la Ferrari.
    Il Team Mercedes non ha mai impensierito la Ferrari, anche se la performance mostrata nel week end canadese dove, per la prima volta quest’anno, un pilota di una freccia d’argento è salito sul podio, potrebbe preoccupare i vertici di Maranello per il proseguo del mondiale. Il team di Toto Wolff pare infatti abbia “trovato” qualcosa per migliorare decisamente la performance della W15.
    Barcellona, decima gara del Calendario F1 2024, potrebbe essere un po’ la cartina di tornasole di questa stagione. Il tracciato del Montmelò, teatro per tanti anni dei test invernali, ha una conformazione di pista che mette in luce pregi e difetti delle monoposto.

    Chi performerà al meglio nel Gran Premio di Spagna sarà il più serio candidato alla conquista del titolo mondiale e tra Ferrari, McLaren e Mercedes si potrà capire un po’ meglio chi potrà diventare la seconda forza di questo mondiale. LEGGI TUTTO