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    24 Ore Le Mans: Kevin Magnussen in pista con il padre per i test

    ROMA – Kevin Magnussen e il padre Jan sono scesi in pista a Le Mans per prepararsi alla 24 Ore che si svolgerà tra sabato 21 e domenica 22 agosto. Magnussen, ex pilota della Haas in Formula 1 ora impegnato nel campionato IMSA negli Stati Uniti, ha effettuato 45 giri nelle 9 ore obbligatorie, stampando il tempo di 3:33.680, a due secondi e mezzo dal più veloce della sessione pomeridiana. In squadra con lui, oltre al padre, ci sarà Anders Fjordbach. “Penso che ci siano state alcune prime volte oggi! Ovviamente essere qui con Kevin è speciale, e difficile da spiegarlo a parole – ha detto Jan Magnussen -. È fantastico, Le Mans è sempre Le Mans, conta trovare velocità ovunque. Ne stavamo parlando e abbiamo notato quanto poco il nostro rapporto abbia contato nella giornata di test. Ci siamo relazionati come colleghi, non come un genitore e un figlio: sono molto felice di questo”.
    Le parole di Kevin
    “I primi giri qui sono speciali – ha affermato il figlio Kevin -. L’hai guardata in televisione per tanti anni e poi quando vai a farla di persona è davvero bello. Sapevo che mi sarebbe piaciuto il tracciato: è bello, non solo per la storia ma anche perché è davvero unico. Non c’è un circuito ‘stradale’ come questo in nessun’altra parte del mondo. Abbiamo avuto alcuni piccoli problemi tecnici durante la sessione del mattino, in più le tre bandiere rosse hanno interrotto il programma di test, ma il pomeriggio è andato molto meglio. Abbiamo svolto molti buoni giri, abbiamo dati e riscontri su cui lavorare, è un buon inizio tutto sommato. Mi sento abbastanza a mio agio con la pista, sono felice” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Kevin Magnussen e il padre in pista per i test della 24 Ore di Le Mans

    ROMA – Kevin Magnussen è sceso in pista a Le Mans assieme al padre Jan per prepararsi alla corsa 24 Ore che avrà luogo tra sabato 21 e domenica 22 agosto. Magnussen, ex pilota della Haas in Formula 1 ora impegnato nel campionato IMSA negli Stati Uniti, ha effettuato 45 giri nelle 9 ore obbligatorie, stampando il tempo di 3:33.680, a due secondi e mezzo dal più veloce della sessione pomeridiana. In squadra con lui, oltre al padre, ci sarà Anders Fjordbach. “Penso che ci siano state alcune prime volte oggi! Ovviamente essere qui con Kevin è speciale, e difficile da spiegarlo a parole – ha detto Jan Magnussen -. È fantastico, Le Mans è sempre Le Mans, conta trovare velocità ovunque. Ne stavamo parlando e abbiamo notato quanto poco il nostro rapporto abbia contato nella giornata di test. Ci siamo relazionati come colleghi, non come un genitore e un figlio: sono molto felice di questo”.
    Il commento di Kevin
    “I primi giri qui sono speciali – ha affermato il figlio Kevin -. L’hai guardata in televisione per tanti anni e poi quando vai a farla di persona è davvero bello. Sapevo che mi sarebbe piaciuto il tracciato: è bello, non solo per la storia ma anche perché è davvero unico. Non c’è un circuito ‘stradale’ come questo in nessun’altra parte del mondo. Abbiamo avuto alcuni piccoli problemi tecnici durante la sessione del mattino, in più le tre bandiere rosse hanno interrotto il programma di test, ma il pomeriggio è andato molto meglio. Abbiamo svolto molti buoni giri, abbiamo dati e riscontri su cui lavorare, è un buon inizio tutto sommato. Mi sento abbastanza a mio agio con la pista, sono felice” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Kevin e Jan Magnussen correranno insieme, i due in pista alla 24 Ore di Le Mans

    ROMA – La storia dei motori è costellata da figli che decidono di seguire le orme dei genitori. Ma vederli correre insieme non è una cosa che capita tutti i giorni. Kevin Magnussen, ex pilota di Formula 1 con il team Haas, e suo padre, Jan Magnussen, invece, saranno insieme al via della 24 Ore di Le Mans. I due, entrambi con un passato nella massima del motorsport, saranno al via della gara endurance più famosa al mondo al volante della Gibson oreca del team High Class Racing. “Mio padre ed io correremo nella stessa squadra a Le Mans quest’anno in LMP2. È qualcosa che abbiamo cercato di fare per anni e davvero un sogno che si avvera”, ha twittato il danese confermando come padre e figlio si alterneranno al volante della vettura nella classe LMP2 della prossima 24 Ore di Le Mans.
    Magnussen alla 24 Ore di Le Mans insieme a suo padre
    Non è la prima volta che una coppia padre e figlio correranno insieme una delle corse più famose al mondo. In passato, infatti, ci fu l’esempio dei Mansell, degli Andretti e i Brundle mentre adesso toccherà a Kevin e Jan Magnussen cimentarsi sull’impegnativo tracciato francese. Una buona occasione per Kevin Magnussen che nel 2022 correrà il mondiale WEC, Le Mans compresa, con il team Peugeot, ma soprattutto per far avverare un desiderio che il danese cullava da molto tempo, ossia correre una gara insieme al proprio padre.  LEGGI TUTTO

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    Mick Schumacher e Nikita Mazepin: insieme dai go-kart alla Formula 1

    Nel 2021 Mick Schumacher e Nikita Mazepin debutteranno insieme in Formula 1 con il team Haas. Per i due coetanei, entrambi nati a marzo del 1999, sarà dunque la prima stagione nella categoria regina del motorsport, ma non la prima da compagni di squadra. Difatti, il tedesco e il russo indossavano la stessa tuta anche quando correvano con i go-kart.
    Schumacher e Mazepin iniziarono a correre con gli stessi colori nel 2013, nella categoria KF-Junior, entrambi alfieri della Tony Kart, storico team bresciano. I due giovani faticarono nel campionato europeo, ma dimostrarono di essere competitivi nelle gare internazionali della WSK. Il loro primo confronto ravvicinato avvenne proprio nel campionato WSK Euro Series, composto da quattro gare. Su 100 partecipanti, il russo concluse in 18esima posizione, con un solo punto di vantaggio sul tedesco appena dietro.
    Nel 2014 Schumacher e Mazepin continuarono a essere compagni di squadra, ma in due categorie differenti. Mentre il tedesco rimase nella KF-Junior, il russo passò alla categoria successiva, la KF. Per entrambi fu la loro stagione migliore e l’ultima nei go-kart. Mick si laureò vicecampione europeo e vicecampione del mondo, dimostrando un notevole miglioramento rispetto all’anno precedente. Nikita arrivò secondo nel campionato del mondo, dietro a Lando Norris, con un’ottima prestazione al suo esordio nella classe regina del karting monomarcia. Dunque, i due giovani festeggiarono insieme il traguardo più importante delle loro rispettive carriere, lo stesso giorno di settembre, sulla stessa pista di Essay, sotto la stessa tenda della Tony Kart.

    Schumacher e Mazepin non potevano ancora immaginare che poco più di sei anni dopo si sarebbero ritrovati a esordire in Formula 1 ancora insieme, ancora compagni di squadra. Entrambi debuttarono in monoposto nel 2015, ma per le prime annate seguirono percorsi diversi. I due coetanei si ritrovarono a correre l’uno contro l’altro nel 2017, nella Formula 3 europea. Il russo, alla sua seconda stagione, concluse il campionato in 10ima posizione, mentre il tedesco, alla sua prima, terminò 12esimo, per poi vincere l’anno dopo. I due giovani piloti si incontrarono nuovamente nel 2019, in Formula 2, arrivando insieme alle porte dell’olimpo del motorsport. In due anni nella categoria propedeutica alla Formula 1, Mick ha sempre avuto la meglio su Nikita.
    Schumacher approda alla Formula 1 da campione della Formula 2, mentre Mazepin ha concluso lo stesso campionato in sesta posizione. Va precisato che anche Nikita è stato in lizza per il titolo, ottenendo due vittorie, proprio come il tedesco, e cinque podi, contro i dieci di Mick. Indubbiamente si riversano più aspettative sul figlio del sette volte campione del mondo Michael Schumacher, anche perché arriva nella categoria regina supportato dalla Ferrari Driver Academy, atteso da moltissimi tifosi e con un “curriculum” più vincente. Tuttavia, anche il russo non è da sottovalutare perché ha dimostrato di essere veloce, anche se probabilmente meno maturo e meno costante del tedesco.
    Dalla stessa tenda nei go-kart allo stesso box in Formula 1, Schumacher e Mazepin sono altri due talenti che scalano insieme dalla scuola all’università del motorsport. Sarà quindi interessante vedere chi si adatterà più rapidamente, chi sarà più forte, come collaboreranno i due giovani piloti e che equilibri si formeranno all’interno della Haas. Sarà anche curioso verificare l’andamento del team statunitense, che dopo la peggior stagione della sua storia si troverà per la prima volta con due rookie, i quali rimpiazzeranno due piloti esperti come Romain Grosjean e Kevin Magnussen.
    Noi di Circus F1 vi terremo, come sempre, aggiornati anche su questo. Rimanete collegati! LEGGI TUTTO

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    F1, Grosjean e Magnussen lasciano Haas. I piloti pronti a sostituirli

    È un anno imprevedibile anche per la F1, oltre che per il mondo intero. Una stagione in cui i fatti più interessanti accadono spesso fuori dalla pista. Come oggi con lo tsunami in casa Haas che scuote il Circus. Prima Romain Grosjean comunica su Facebook l’addio al team al termine del 2020. Poi arriva lo stesso annuncio anche di Kevin Magnussen e il ringraziamento della scuderia, senza alcun cenno alla nuova coppia 2021. Questo duplice abbandono, tuttavia, conferma indirettamente tutte le indiscrezioni di mercato che girano attorno a due uomini e alle due note squadre legate alla Ferrari. I drivers in questione sono Mick Schumacher e Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo e la stessa Haas i team.
    Uno dei posti lasciati liberi per il prossimo Mondiale da Grosjean e Magnussen, a questo punto, potrà essere occupato proprio dal figlio di Michael o dal pilota italiano. Il tedeschino ha però la precedenza, molto più vicino adesso agli americani rispetto a qualche settimana fa, quando sembrava imminente il suo approdo all’Alfa, dove invece Antonio è ora ben avviato sulla strada della riconferma accanto a Kimi Raikkonen. A fianco di Mick le voci di mercato piazzano il 21enne pilota russo di F2 Nikita Mazepin e Sergio Perez. Niente alternativa in F1 sia per Grosjean, proiettato nel Wec o in Formula E, che per Magnussen, anch’egli con il pensiero altrove.
    “L’ultimo capitolo è concluso – ha scritto sulla sua pagina Facebook – e il libro è finito. Sono stato con la Haas dal primo giorno. Cinque anni nei quali abbiamo vissuto alti e bassi. Ho imparato tanto, sono diventato un pilota e un uomo migliore. Spero di aver anche aiutato anche le persone nel team a migliorare. Questo è il mio orgoglio più grande”. “Mi sono trovato bene con il team in questi quattro anni – ha dichiarato il danese su Instagram – ed è stata una sfida che mi è piaciuta moltissimo facendomi acquisire parecchia esperienza, migliorare e crescere come pilota. Vorrei ringraziare Gene, Gunther e tutto il team per la loro lealtà e fiducia”. LEGGI TUTTO

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    F1 | Haas conferma Grosjean e Magnussen per il 2019

    La Haas F1 Team ha annunciato che non cambierà la sua line-up per il 2019. La notizia è arrivata questa mattina prima delle FP1 tramite un comunicato ufficiale sul sito del team americano, che quindi manterrà nel proprio organico Kevin Magnussen e Romain Grosjean anche per la prossima stagione. “Sin dall’inizio, abbiamo avuto bisogno di […] LEGGI TUTTO