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    F1, Le ambizioni di Leclerc alla vigilia del Gp del Messico

    Le ambizioni di Charles Leclerc, alla vigilia del Gran Premio del Messico di Formula 1, ventesimo appuntamento del mondiale F1 2024.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Gran Premio de la Ciudad de Mexico 2024, 20th round of the 2024 Formula One World Championship from October 25 to 27, 2024 on the Autodromo Hermanos Rodriguez, in Mexico City, Mexico – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Charles Leclerc è entrato nel paddock dell’Autodromo Hermanos Rodriguez con una tenuta insolita: il monegasco si è infatti presentato vestito da mariachi – il tipico musicista messicano –, retaggio del “team dinner” di mercoledì sera: “Ad Austin avevamo avuto poco tempo per stare insieme, perché il volo per il Messico era la mattina successiva, così ieri tutta la squadra si è ritrovata insieme per una serata in allegria. Per l’occasione io ho scelto un costume messicano perché questa terra mi piace molto, la gente è simpatica e c’è molto supporto anche se ovviamente il beniamino di casa è un altro”.
    Le ambizioni di Leclerc per il Messico
    “Dopo la doppietta di Austin – ha detto il monegasco – l’ambizione è di continuare il buon lavoro portato avanti negli Stati Uniti anche a Città del Messico: “Sulla carta ci aspettiamo di essere competitivi e siamo in fiducia, me è meglio restare coi piedi per terra. Questa Formula 1 è talmente imprevedibile che fino a quando non avrò guidato la macchina in FP2 – in FP1 sulla sua vettura ci sarà Oliver Bearman – preferisco non sbilanciarmi. Ciò che di certo non cambierà sarà il nostro approccio: affrontiamo gara dopo gara focalizzandoci su noi stessi e curando al massimo l’esecuzione delle varie fasi, poi guardiamo la classifica e verifichiamo dove siamo”.

    Il Messico, l’altura e la fatica per i piloti
    Leclerc ha parlato delle condizioni particolari di questa gara: “Per noi piloti non direi proprio che questa sia una pista impegnativa. Al contrario sappiamo che lo è molto per le vetture: si corre in altura e in aria rarefatta è critico raffreddare la monoposto in tutte le sue componenti. In fase di messa a punto devi cercare di far combaciare il più possibile la necessità di preservare l’affidabilità senza sacrificare troppo la prestazione. Per quanto riguarda le sensazioni alla guida, i primi giri sono un po’ strani, perché hai un set-up da Monte-Carlo e sensazioni simili a quelle di Monza, ma poi ti ci abitui e impari a convivere con la situazione”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | Ferrari, McLaren e Mercedes alleate di Verstappen per la sua corsa al titolo piloti

    Suona un po’ come una cosa assurda ma Ferrari, McLaren e Mercedes sono state e potrebbero essere le prime alleate di Max Verstappen per la sua corsa alla riconferma del titolo piloti 2024 di Formula 1.MONTREAL, QUEBEC – JUNE 07: Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing looks on in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of Canada at Circuit Gilles Villeneuve on June 07, 2024 in Montreal, Quebec. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202406070411 // Usage for editorial use only //

    Max Verstappen è il leader della classifica mondiale piloti 2024 di Formula 1. Il pilota olandese della Red Bull ha un bottino di 313 punti e un vantaggio su Lando Norris di 59 punti e su Charles Leclerc di 78. Quando mancano ancora sette Gran Premi e tre Sprint race alla fine di una delle stagioni più combattute che gli appassionati di Formula 1 ricordino, c’è ancora una buona dose di incertezza sul nome di chi potrà alzare la coppa del vincitore del mondiale piloti.
    Come sappiamo, la prima parte della stagione di Formula 1, è stata dominata dalla Red Bull e, in particolare, dal suo pilota numero uno. Il campione del mondo in carica, nei primi dieci Gran Premi disputati, è riuscito a centrare il gradino più alto del podio in ben sette occasioni. A queste dobbiamo aggiungere i due primi posti nelle gare sprint in Cina e Stati Uniti, il sesto posto a Monaco e il ritiro in Australia.
    Tutto questo lo aveva portato, dopo il Gran Premio di Spagna di fine giugno, ad avere un vantaggio di 69 punti su Norris e 71 su Leclerc. Ora, dopo le ultime sette gare nelle quali Verstappen non ha più ottenuto vittorie, se non nelle Sprint in Austria, ed è riuscito a salire sul podio solo in due occasioni, il suo vantaggio sul pilota inglese della McLaren si è ridotto di soli 10 punti, mentre addirittura quello su Leclerc è aumentato di 7. Questo vuol dire che il principale contendente al titolo dell’olandese, ha rosicchiato poco più di un punto a Gran Premio, nelle ultime sette gare. Continuando di questo passo, come potrà pensare di strappare il mondiale a Super Max? Idem per Leclerc che, nel momento più buio della stagione di Verstappen, ha visto aumentare il suo ritardo dal leader.
    Come può essere successo tutto questo? Il primo motivo è da ricercare nella incapacità dei team, soprattutto McLaren, di individuare uno prima guida tra i due piloti. Il team inglese sembra averlo fatto a Baku, forse però con un po’ di ritardo. Norris ha di fatto lasciato sul campo punti preziosissimi per il suo mondiale e lo stato d’animo del pilota inglese è lì a dimostrare che si sente in qualche modo tradito da un team al quale aveva dato tantissimo, nei momenti più difficili e che ora non sta invece ripagando il suo essere uomo squadra e il suo forte attaccamento alla maglia.

    Oltre a questo, da quando Verstappen non riesce più a vincere gare, abbiamo avuto ben cinque vincitori diversi di tre team diversi: Mercedes ha vinto in Austria con George Russell e in Gran Bretagna e Belgio con Lewis Hamilton; McLaren in Olanda e Azerbaijan con Oscar Piastri e in Olanda con Lando Norris; infine Ferrari con Leclerc in Italia a Monza.
    Tutto questo ha finito per favorire proprio Verstappen che, nonostante una serie di “miseri piazziamenti” (5°, 2°, 5°, 4°, 2°, 6°, 5°) è riuscito a mantenere un buon vantaggio in ottica mondiale.
    Sette gare al termine sono tante. Considerando anche le tre gare sprint, i punti da assegnare complessivamente per il 1° posto e giro veloce ammontano a oltre 200. Certo è che Norris e Leclerc devono provare a ridurre velocemente lo svantaggio da Max e i loro due team dovrebbero assecondali in questo, senze se, se ma e senza Red o Papaya rules!

    Formula 1: la classifica mondiale piloti, dopo il Gran Premio di Spagna
    Classifica Mondiale Piloti F1 2024 dopo Gp Spagna
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    Da Singapore ad Abu Dhabi: come Ferrari pianifica la rincorsa al mondiale costruttori

    Da Singapore ad Abu Dhabi. Ecco come la Scuderia Ferrari pianifica la rincorsa al mondiale piloti e costruttori. I circuiti favorevoli e quelli da temere, degli ultimi sette appuntamenti del mondiale 2024 di Formula 1.Fred Vasseur – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Diciassette Gran Premi del mondiale F1 2024 sono andati in archivio ma ben sette gare, oltre a tre Sprint, sono in calendario da qui a fine stagione. Il prossimo fine settimana, dopo Baku, il Circus della Formula 1 farà tappa a Singapore per poi trasferirsi negli Stati Uniti, Messico, Brasile e chiudere la stagione con Qatar e Abu Dhabi.
    La Scuderia Ferrari occupa attualmente la terza posizione della classifica mondiale costruttori con 425 punti, dietro a Red Bull (456 | +31 punti) e McLaren (476 | +51 punti). Nella maggior parte dei mondiali di Formula 1, la lotta è tra due squadre mentre quest’anno possiamo godere di uno spettacolo con un attore in più!
    Il terzo incomodo possiamo dire sia proprio il Team di Maranello. Se infatti Red Bull aveva dominato la prima parte della stagione e McLaren ha la monoposto migliore da qualche gara a questa parte, Ferrari è forse state quella più costante tra le tre squadre. La compagine italiana si appresta ad affrontare gli ultimi sette appuntamenti, con la forza di chi ha vinto a Monza e perso a Baku perché sono stati “non perfetti”, come invece chiede da tempo Fred Vasseur.
    Ferrari, le parole di Vasseur
    “Lasciamo Baku con un risultato al di sotto delle aspettative ma è stato bello vedere che, come a Monza, stavamo battagliando con la McLaren ed eravamo competitivi”, ha detto il Team Principal della Ferrari, al termine del Gp dell’Azerbaijan.

    Vasseur ha poi anche aggiunto: “Dobbiamo mantenere la concentrazione e continuare a lottare perché ci sono ancora molte gare da disputare”.
    Ferrari mondiale: le 7 gare in calendario
    I Gran Premi ancora in calendario sono i seguenti: Singapore (22 Settembre), USA (Austin – 20 Ottobre), Messico (27 Ottobre), Brasile (03 Novembre), USA (Las Vegas – 23 Novembre), Qatar (01 Dicembre), Abu Dhabi (08 Dicembre).
    Considerando le caratteristiche della SF-24, i circuiti di Singapore e Las Vegas potrebbero essere quelli più favorevoli. Tra i più sfavorevoli invece troviamo Austin e Qatar, simili a Silverstone e Suzuka, con lunghi curvoni in appoggio. Messico, Brasile e Abu Dhabi presentano caratteristiche intermedie e molto dipenderà dalla capacità di far lavorare al meglio gli pneumatici e di non commettere errori sia in qualifica che di strategia poi in gara. LEGGI TUTTO

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    Gp Azerbaijan, Ferrari seconda con Leclerc. Sainz e Perez, incidente in extremis

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    Leclerc 2° a Baku, trionfa Piastri. Sainz-Perez, incidente a 2 giri dalla fine!

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    F1, Strategia: a Baku oggi in gara sarà fondamentale la gestione gomme

    Al Gran Premio dell’Azerbaijan F1 2024, in programma oggi alle 13:00 sul circuito di Baku, sarà fondamentale la gestione delle gomme. Chi partirà davanti a tutti avrà un vantaggio ma restano altre variabili da gestire: una su tutte la Safety Car.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Azerbaijan Grand Prix 2024, 17th round of the 2024 Formula One World Championship from September 13 to 15, 2024 on the Baku City Circuit, in Baku, Azerbaijan – Photo DPPI

    Charles Leclerc scatterà oggi dalla pole position del Gran Premio dell’Azerbaijan. Il pilota monegasco della Ferrari ha infatti conquistato ieri una fantastica pole position, “creandosi” un sicuro vantaggio per la gara e un’occasione unica per riaprire il mondiale.
    Al suo fianco scatterà Oscar Piastri. Il pilota australiano della McLaren, spesso non velocissimo nel primo spunto subito dopo lo spegnimento dei cinque demafori rossi, si è spesso dimostrato un tipo molto tosto nel corpo a corpo al primo giro. Ne sa qualcosa il compagno di squadra Lando Norris che, nel Gran Premio d’Italia a Monza, ha subito il famoso sorpasso alla Roggia.
    A “proteggere” il monegasco ci sarà però Carlos Sainz che, con un buono scatto dalla piazzola numero tre, potrebbe sopravanzare il portacolori di casa McLaren. Al via occorrerà poi fare attenzione a Sergio Perez che, dopo la miglior qualifica dell’anno, vorrà dimostrare che su questa pista ha realmente una marcia in più!
    Al termine delle qualifiche, Leclerc ha detto: “Sono felice della mia sessione. Su questa pista mi sono sempre sentito a mio agio e sono contento delle sensazioni che ho avuto in macchina fin dall’inizio del weekend. Non abbiamo cambiato praticamente nulla fin dalle prime prove libere a livello di set-up, cosa piuttosto rara, e per questo sapevo che sarei potuto andare forte”.

    Pensando alla gara di oggi, il pilota monegasco ha poi anche aggiunto: “Sarà una gara lunga nella quale la gestione delle gomme sarà fondamentale, quindi ci focalizzeremo su questo aspetto e daremo il massimo per portare al team un’altra vittoria”.
    Oltre alla gestione degli pneumatici Pirelli, occorrerà tenere in considerazione almeno un’altra importante variabile. In Azerbaijan, la probabilità di ingresso in gara di una Safety Car è del 60%. Questo potrebbe risultare un’aspetto fondamentale, soprattutto se la vettura di sicurezza fosse chiamata in causa in concomitanza dell’unico cambio gomme.
    Il Gran Premio scatterà alle 13.00, ora italians, e sarà lungo e pieno di insidie, come sempre accade sui circuiti cittadini. A differenza delle tradizionali piste tra i muretti, in Azerbaigian sorpassare non è tuttavia impossibile e dunque la gara si presenta aperta.
    Per la Ferrari, il fatto di avere entrambe le vetture nelle prime due file, mette in condizione la squadra di Maranello di poter preparare al meglio le varie situazioni che si possono verificare. LEGGI TUTTO

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    Leclerc, la frase urlata al team radio dopo la pole Ferrari in Azerbaijan

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    La preparazione dei piloti F1, aspetto chiave del successo in pista

    Charles Leclerc – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La preparazione dei piloti F1 è uno degli aspetti chiave del loro successo in pista. La massima categoria dell’automobilismo sportivo richiede non solo un altissimo livello di abilità tecnica, ma anche una resistenza fisica e mentale straordinaria.
    A fianco dei piloti, lavora dunque un team di esperti che li guida attraverso intense sessioni di allenamento, terapie di recupero e una costante gestione della salute in generale, a cominciare dall’alimentazione.
    Andrea Ferrari con Charles Leclerc e Pierluigi Della Bona con Carlos Sainz, lavorano a stretto contatto con i due piloti della Scuderia Ferrari, per aiutarli a mantenere il massimo livello di prestazione per tutta la stagione.
    Qui sotto alcune domande poste ai due preparatori che seguono da vicino Leclerc e Sainz.
    Quali sono le aree di focus su cui strutturi la preparazione del tuo pilota?
    Andrea Ferrari: “Come in ogni sport, la preparazione atletica di un pilota si basa su due aree principali: capacità condizionali e coordinative. Particolare attenzione viene inoltre rivolta agli aspetti più rilevanti per l’automobilismo e alle specifiche esigenze del pilota. Non va trascurato il lavoro cognitivo, come ad esempio il miglioramento dei tempi di reazione e la gestione dell’ansia da prestazione”.
    Pierluigi Della Bona: “Lavoriamo sulle aree di condizione e le aree cognitive. Quelle di condizione sono quelle che noi esprimiamo attraverso la forza, la resistenza e la mobilità articolare, chiamata flessibilità. Le aree di capacità cognitiva sono un po’ più difficili da allenare e da migliorare, ma devono essere preparate costantemente nel corso del processo di preparazione di un pilota. Sono i riflessi, la rapidità di esecuzione e l’adattamento ad un qualsiasi stimolo esterno. A quelle velocità i riflessi, la rapidità di esecuzione e l’adattamento a un qualsiasi stimolo esterno possono fare la differenza ed è essere in grado di rispondere più velocemente di altri. La concentrazione viene allenata abbinando i due tipi di capacità. Si cerca di stressare il pilota facendolo correre, abbinando allo stesso tempo degli esercizi che sollecitano i riflessi che vanno a stimolare la rapidità di pensiero e concentrazione”.

    Preparazione piloti F1: Come si allena un pilota off-track e on-track?
    AF: La maggior parte del lavoro di preparazione si svolge off-track, quando c’è più tempo per dedicarsi a un allenamento approfondito e mirato. Questo approccio permette di lavorare in modo più dettagliato su tutti gli aspetti della performance del pilota. On-track, invece, l’attività è incentrata sulla “rifinitura”, un lavoro di precisione che punta a eliminare ogni possibile distrazione, consentendo al pilota di focalizzarsi completamente sulla guida. Oltre a questo, in pista si eseguono anche sessioni specifiche in funzione del pilotaggio, come esercizi di attivazione fisica e cognitiva, e sessioni di recupero, come massaggi, sedute di pre-cooling e recovery”.
    PDB: “On-track, la mattina viene solitamente effettuata una sessione di 30 minuti di stretching, mobilità e leggera attivazione del corsetto addominale, per poi avere 10-12 minuti di attivazione vera e propria prima di ogni sessione in cui si abbina un lavoro globale: muscolare, mentale e sulla prontezza dei riflessi. Off-track viene svolto un tipo di allenamento più robusto, che prevede tanta palestra, tanta bici, attività di resistenza alla forza, di resistenza cardiovascolare e allenamenti specifici per collo e addome. Ad esempio, per Carlos, il lavoro che era stato svolto sul core è stato di vitale importanza per l’operazione di appendicite che ha subito quest’anno. Sempre off-track, oltre al simulatore, non devono mai mancare anche lavori più light sulla mobilità, allungamento muscolare, allenamenti volti a riguardare i riflessi, rapidità e le varie capacità cognitive”.
    Preparazione piloti F1: quali sono le gare più delicate e perché?
    AF: “Tra tutte, sicuramente le gare più delicate e difficili sono quelle in cui le condizioni atmosferiche estreme incidono significativamente sulla performance del pilota. Parlo quindi di gare molto calde ed estremamente umide, come ad esempio Singapore o Qatar lo scorso anno. Un altro gruppo di gare che secondo me sono difficili da gestire sono quelle in cui il fuso orario è importante e ci sono molte ore di differenza con l’Italia. Qui, la gestione del sonno diventa cruciale perché la privazione di sonno può avere un impatto rilevante sulla prestazione del pilota e quindi si cerca il più possibile di adeguare maggiormente la preparazione per affrontare anche queste sfide”.
    PDB: “Sono convinto che ogni gara abbia un proprio coefficiente di e una sua delicatezza: noi dobbiamo essere pronti alle richieste di ogni pista. Il pilota è abituato a guidare per un massimo di due ore, dopodiché ci sono piste più lunghe e piste più corte, gare più calde e umide di altre. Nelle piste molto lunghe dove non ci sono troppi carichi gravitazionali, non è tanto la fisicità intesa come forza fisica che la fa da padrona, lo è molto di più la concentrazione. In piste più corte dove i carichi gravitazionali a livello del core e dell’addome sono altissimi, oltre alla concentrazione, da un punto di vista fisico la forza muscolare è quella che guida”. LEGGI TUTTO