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    A Milano fuga da film: inseguiti dalla Polizia distruggono 4 auto

    Milano è stata protagonista di un altro inseguimento da film nella periferia nord. Tre ragazzi a bordo di una Citroën C4 sono scappati via dopo che la Polizia ha intimato loro di fermarsi per un controllo. L’episodio è accaduto domenica 18 dicembre, verso le ore 18 del pomeriggio, e la fuga è durata per circa 6 chilometri prima che i delinquenti venissero fermati e arrestati.
    A bordo strumenti da scasso
    A bordo dell’utilitaria tre ragazzi di 26, 28 e 33 anni, che in realtà non erano sconosciuti alle Forze dell’Ordine. Il posto di blocco era in via Scarampo, zona Fiera: l’uomo al volante non si è fermato all’alt dell’agente e ha proseguito dritto imboccando viale Vigliani, poi via Scarampo e alla fine Gino Valle, per poi concludersi in via Padre Reginaldo Giuliani quando non c’era più via di scampo. Il trio ha così ben pensato di darsela a gambe a piedi, ma sono stati fortunatamente bloccati subito dopo.
    Nella fuga, poi, la Citroën è andata contro altre 4 auto un Volkswagen Maggiolino, una Golf, una Panda e una 500 che sono state danneggiate. A bordo del veicolo – noleggia truffando la società – sono stati trovati una serie di arnesi quali grimaldelli, pinze, tenaglie e altri strumenti per lo scasso. Si è ipotizzato che i tre delinquenti volessero attuare qualche rapina per fortuna fermata.
    Ladri escogitano nuova truffa, è quella delle “chiavi per terra” LEGGI TUTTO

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    Colpi di pistola dai rapinatori, lui fugge in moto a 278 km/h

    Alcuni posti del sud America possono essere davvero pericolosi. A Buenos Aires per esempio, un uomo stava percorrendo l’autostrada Ezeiza- Cañuelas in sella alla sua Kawasaki Ninja H2R quando è stato affiancato da un’altra moto con due criminali armati che volevano rapinarlo. Sangue freddo e mente lucida, il centauro ha accelerato fino a raggiungere i 278 km/h ed ha fatto sparire le sue tracce, uscendo illeso dalla brutta situazione.
    Cosa è accaduto
    La scena è stata ripresa da una telecamera posizionata sul cruscotto della moto della vittima. Sulla prima moto che si avvicina sembra fargli segno di accostare, per poi sorpassarlo con l’intenzione di bloccargli la strada. Il primo gruppo è poi raggiunto dal secondo per far sì che l’uomo non sfuggisse, ed erano entrambi armati di pistola.
    Il pilota però ha deciso di non fermarsi, rischiandosi il tutto per tutto. Quando i criminali si sono resi conto che non stavano ottenendo alcun risultato, hanno sparato un colpo, ma per fortuna l’uomo è riuscito a piegarsi evitando il proiettile. Immediatamente il tachimetro ha raggiunto i 278 km/h, e seppur andare a quella velocità sia stato pericoloso, di sicuro gli ha salvato la vita.
    Alcuni hanno riferito che sulle autostrade Ricchieri ed Ezeiza-Cañuelas sono “famosi” episodi del genere. Anzi, da quel che si apprende sembra che spesso i rapinatori viaggino su moto di grossa cilindrata e che quindi riuscire a sfuggire sia quasi impossibile. Sembra proprio che all’uomo sia andata veramente bene!
    Roma, grave incendio a Termini: bruciati moto e scooter LEGGI TUTTO

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    Venezia, l'inseguimento di barche tra i canali diventa virale

    Non sono pochi i film d’azione che hanno deciso di includere in sceneggiatura un inseguimento tra barche, con la città di Venezia a prestarsi come location ideale. Ma quello che è andato in scena il pomeriggio di lunedì 7 marzo, e ripreso dagli smartphone dei passanti, non è un set hollywoodiano bensì un vero inseguimento dei Carabinieri tra i canali del capoluogo veneto ai danni di un 30enne veneziano. Le immagini sono state poi divulgate dalla pagina Welcome to Favelas.Guarda la galleryVenezia, l’inseguimento di barche tra i canali sembra un film
    L’alt, il cambio di rotta, la fuga durata più di 30′
    Intorno alle 16 di lunedì pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Natanti impegnati in normali controlli di routine hanno intimato l’alt a un barchino che, invece di fermarsi, ha subito cambiato rotta fuggendo a tutta velocità. A quel punto è scattato l’inseguimento, durato oltre mezz’ora. Il barchino ha cambiato rotta in continuazione, toccando anche zone di basso fondale, nel tentativo di seminare le forze dell’ordine che però sono riuscite a stargli dietro. I Carabinieri alla fine lo hanno fermato tra i canali dell’isola di Murano.
    Motore rubato, nessuna assicurazione né patente
    I controlli hanno evidenziato che il motore della barca, un Yamaha da 70 cavalli, era privo della targhetta identificativa, e oltretutto era stato rubato. Il conducente della barca era invece senza assicurazione e la patente in suo possesso non era idonea alla guida del natante: è stato denunciato per i reati di resistenza, ricettazione e violazione delle norme di navigazione, mentre la barca è stata sequestrata. LEGGI TUTTO

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    Due ventenni in Lamborghini a 140 km/h: forano la gomma e la polizia li arresta

    Un inseguimento automobilistico avvenuto a Glendale, California, e immortalato dalle telecamere della polizia americana è divenuto virale in brevissimo tempo. “Colpa” anche della protagonista: una Lamborghini Aventador SuperVeloce. Al cui volante si trovavano Albert Tamrazian, 24 anni, e Erik Hovakimyan, 22.Guarda la galleryLamborghini, inseguimento shock a un’Aventador da 750 cv: la polizia arresta due ventenni
    Non una Lamborghini qualunque…
    I due ragazzi – alla guida della supercar rosso fiammante c’era Tamzarian – sono stati intercettati dalle pattuglie della polizia di Glendale mentre superaravano abbondantemente i limiti di velocità lungo le strade della cittadina californiana. Giovani e incoscienti, si sono lasciati ingolosire dalle prestazioni della loro SV, che è l’Aventador più potente mai costruita. La Casa di Sant’Agata presentò il modello a Ginevra nel 2015. Il suo V12 è aggiornato a 750 cavalli e 690 Nm di coppia, con un peso più leggero rispetto alla Aventador standard. Si tratta di una supercar in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi per una velocità massima di 350 km/h. Sostanzialmente, una F1 da strada. Che in mano a due irresponsabili avrebbe potuto compiere numerosi danni.
    A 140 orari su strada e autostrada
    La polizia ha così intimato l’alt ai due giovani, che però non si sono fermati e hanno proseguito a tutto gas, facendo così scattare l’inseguimento. Oltre a diversi agenti impegnati per le strade, la polizia ha fatto alzare un elicottero per monitoare la fuga dall’alto: una mossa rivelatasi poi decisiva. L’inseguimento ha visto la Lamborghini sfrecciare a velocità fino a 140 km/h lungo strade urbane e autostrade. Il tutto è stato ripreso da una telecamera piazzata sull’elicottero: dalle immagini si vedono chiaramente alcune scintille che fuoriescono dallo scarico della Aventador.
    Guida pericolosa: arrestati i due giovani
    Alla fine però i due sono stati costretti a fermarsi, probabilmente a causa di una foratura di una gomma. Hanno così parcheggiato la supercar in una zona residenziale e hanno proseguito a piedi. Le immagini mostrano i due ragazzi camminare disinvolti, quasi come se non fosse successo nulla, inconsapevoli dell’elicottero che proprio in quel momento li stava filmando. Una volta scesi dalla Aventador, per i poliziotti non è stato difficile arrestarli, grazie anche alle indicazioni del velivolo. Si è poi scoperto che il conducente, Albert Tamrazian, aveva già altri due mandati d’arresto a suo carico, di cui uno per guida pericolosa. Insomma, non proprio la persona ideale a cui far gestire un’auto da 750 cavalli.
    Lamborghini, il furto è clamoroso: lascia la supercar al parcheggio e gli rubano ruote e freni! LEGGI TUTTO

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    Scappa in auto inseguita dalla polizia: era ubriaca e con la figlioletta a bordo

    Qullo che più spaventa quando sentiamo la notizia di un folle ubriaco al volante è la totale ignoranza dei guidatori sulle disastrose conseguenze che potrebbe avere il loro gesto. Di sicuro, neanche questa mamma di Pordenone avrà pensato al pericolo in cui stava mettendo la sua bimba, seduta sui sedili posteriori, mentre lei si ribellava agli agenti della Polizia e fuggiva via a tutto gas per le vie del centro città, in evidente stato di ebbrezza.
    Inseguimento a 180 km/h e contromano: la BMW dei ladri evita il tir e la Polizia
    Mamma imprudente
    Se già di per se mettersi al volante dopo aver bevuto è ilegale oltre a essere pericoloso per la nostra sicurezza e quella degli altri, figuratevi farlo con una bimba a bordo. È quello che è accaduto nella città friulana dove la donna, parcheggiata in mezzo alla carreggiata in una delle strade del centro è stata avvicinata da alcuni poliziotti in servizio. Immediatamente ha abbassato il finestrino, inveendo contro gli agenti e urlando loro di togliere le mascherine perché inutili. Nel momento della richiesta di mostrare i documenti non solo si è rifiutata, ma è partita a tutto gas.
    L’inseguimento è durato per parecchio tempo, con le forze dell’ordine costrette a compiere particolari manovre per far sì che non accadessero incidenti e al tempo stesso fermare la fuga della donna, beffata soprattutto dai suoi strani comportamenti e dall’odore di alcool. Una volta fermata, è stata sottoposta al test che ha evidenziato un tasso alcolemico due volte superiore al massimo consentito dalla legge. Mentre la madre veniva denunciata per guida in stato di ebbrezza e le veniva ritirata la patente, la bimba è stata distratta dagli agenti e portata lontano da quella mamma che non si è minimamente preoccupata della sua incolumità.
    Ubriaco e senza patente, tenta la fuga dai Carabinieri su un’Ape 50 LEGGI TUTTO

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    Inseguimento a 180 km/h e contromano: la BMW dei ladri evita il tir e la Polizia

    “Fast & Furious” ha così tanto influenzato l’immaginario collettivo che ogni volta che si parla di un inseguimento d’auto, la celebre saga cinematografica con Vin Diesel viene subito citata. Ci sono però delle eccezioni, perché la vicenda avvenuta lo scorso venerdì 21 gennaio in Lombardia è così piena di avvenimenti, colpi di scena e adrenalina che sembra invece la sceneggiatura di un thriller d’azione ben scritto, con protagonisti dei ladri, una BMW e la Polizia. Ecco quello che è accaduto, scena dopo scena, tensione dopo tensione.

    Torino, tre giovanissimi arrestati: rubavano i volanti delle Bmw

    La BMW Serie 3 Station Wagon e i ladri

    Venerdì 21 gennaio. Ci troviamo a Canzo, comune in provincia di Como. Un agente di polizia in quel momento non in servizio si accorge di due individui incappucciati e con un passamontagna che salgono a bordo di una BMW Serie 3 Touring. L’agente dà l’allarme ai colleghi della vicina Peschiera Borromeo (provincia di Milano).

    Il furto commesso

    Nel frattempo, i due della BMW si recano a Bustighera, frazione di Mediglia (MI), dove rubano una borsa che si trovava incustodita all’interno di un’auto parcheggiata, a cui spaccano il vetro. Subito dopo il furto, si danno alla fuga via auto.

    La Polizia insegue la BMW

    Durante il furto, la Polizia di Peschiera allertata dall’agente a Canzo, invia un’auto civetta sulla SS 415 Paullese – strada statale che collega Milano a Cremona – nel tentativo di cogliere in flagrante la BMW. Cosa che è puntualmente avvenuta. La volante ha infatti intercettato i due malviventi e ha cominciato a inseguirli a distanza. Non appena la BMW se n’è accorta, è tornata indietro a tutto gas, facendo scattare l’inseguimento. Le auto sono così ritornate nel territorio di Mediglia, provocando la reazione della polizia locale, che a sua volta ha inviato un’altra pattuglia all’inseguimento. La Polizia di Peschiera e le Pantere di Mediglia contro i ladri sulla BMW. Le ruote hanno cominciato a mordere l’asfalto della strada provinciale che collega i comuni di Sordio e Bettola, teatro di un furioso inseguimento.

    La soluzione estrema: il tir di traverso

    A un certo punto, due colpi scena. Il primo: i ladri cambiano idea, girano bruscamente contromano e tornano verso Peschiera. A quel punto, ecco la trovata della Polizia: le forze dell’ordine hanno infatti messo un tir di traverso in mezzo alla strada per spingere i delinquenti a fermarsi.

    Tir evitato, fuga contromano sulla Paullese

    Ma i ladri, forti dei numerosi cavalli di potenza della loro BMW, non si sono dati per vinti e decidono di “dribblare” l’autocarro proseguendo fuoristrada, passando atotrno al mezzo pesante e tornando così sulla Paullese contromano, senza curarsi delle auto che marciavano in senso opposto.

    Polizia seminata a 180 km/h di velocità

    Con un rischio così elevato d’incidenti, la Polizia ha deciso di proseguire l’inseguimento a distanza, tallonando la BMW fino a che i ladri hanno deciso di rimettersi nel corretto ordine di marcia. Ma a quel punto la Station Wagon aveva ormai preso il largo. A oltre 180 km/h, senza mai alzare il piede dall’acceleratore, hanno imboccato la tangeziale est e sono riusciti a seminare definitivamente le autorità.

    Presa la targa della BMW

    Tutto finito? No. Perché le forze dell’ordine individuano la targa della BMW, scoprendo che si tratta di un’auto rubata già protagonista di altri furti nel territorio. Le indagini sono ancora in corso. Ma quei territori non dimenticheranno facilmente il giorno in cui le loro strade si sono trasformate in un set hollywoodiano.

    Come in GTA: ruba il furgone e poi scappa gettandosi dal ponte LEGGI TUTTO

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    Napoli, 14enni in fuga dalla Polizia su uno scooter rubato: arriva la denuncia

    Avevano attirato l’attenzione degli agenti di Polizia in servizio di controllo del territorio, i due 14enni che viaggiavano su uno scooter privo di targa lungo corso Secondigliano, periferia di Napoli. E nonostante gli avessero intimato l’alt, i due sono ripartiti a tutto gas, dando il via all’inseguimento per le strade del quartiere.
    Si fingevano “spazzini” per fare rapine sullo scooter: fermati
    Il motorino era stato rubato in estate
    Le volanti degli agenti sono riusciti a rimanere appresso allo scooter, tanto che a un certo punto i due hanno desistito, scendendo dal mezzo scaraventato a terra, dandosi alla fuga a piedi. Malauguratamente per loro, la Polizia è riuscita ad acciuffarli. Le indagini hanno così rilevato come lo scooter protagonista della fuga fosse stato rubato lo scorso 3 agosto.
    Denunciati i due 14enni
    I due 14enni sono così stati denunciati per ricettazione e in seguito affidati ai genitori. Altra notizia, inoltre, è che lo scooter è stato riconsegnato al suo legittimo proprietario.
    Pretende la moto senza avere la patente: picchia i genitori e viene arrestato LEGGI TUTTO

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    Napoli, 14enni in fuga su uno scooter rubato: denunciati per ricettazione

    Viaggiavano su uno scooter privo di targa lungo corso Secondigliano, quartiere della periferia di Napoli, attirando l’attenzione degli agenti di Polizia in servizio di controllo del territorio. Le forze dell’ordine hanno intimato lo stop per le verifiche, ma i due 14enni a bordo del mezzo hanno accelerato partendo a tutto gas, dando così inizio all’inseguimento per le strade di Secondigliano.
    Napoli, condannati i minorenni che avevano rubato lo scooter del rider
    Scooter rubato ad agosto
    Le volanti degli agenti sono riusciti a rimanere appresso allo scooter, tanto che a un certo punto i due hanno desistito, scendendo dal mezzo scaraventato a terra, dandosi alla fuga a piedi. Malauguratamente per loro, la Polizia è riuscita ad acciuffarli. Le indagini hanno così rilevato come lo scooter protagonista della fuga fosse stato rubato lo scorso 3 agosto.
    Denunciati, motorino restituito
    I due 14enni sono così stati denunciati per ricettazione e in seguito affidati ai genitori. Altra notizia, inoltre, è che lo scooter è stato riconsegnato al suo legittimo proprietario.
    Napoli, non ha la patente ma vuole la moto: picchia il padre e viene arrestato LEGGI TUTTO