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    Imparato: “Un'Alfa Romeo nuova all'anno fino al 2030”

    Italia e Alfa Romeo. Un binomio che sa di storia italiana e che rappresenta anche la doppia passione del francese Jean-Philippo Imparato, AD del brand e anche l’uomo che Carlos Tavares ha scelto per rilanciare il Biscione. Un ruolo importante visto il “peso” di Alfa Romeo e la volontà di posizionarla seriamente tra i brand premium.Guarda la galleryImparato: “Il futuro di Alfa Romeo parte da Tonale”
    I tre concetti di Tonale
    Il messaggio di Imparato è stato subito chiaro: “Quando a gennaio del 2021 Tavares mi chiese di occuparmi di Alfa Romeo non ho avuto dubbi nell’accettare, e dopo tre giorni ero già a Torino. Da quella data ho avuto solo ossessioni. Prima di tutto il rispetto. Non volevo sentire nessuno che dicesse che avevamo tradito la concept car Tonale mostrataa Ginevra, ma anche rispetto della storia e del design Alfa. Quindi abbiamo lavorato su Tonale con Alejandro Mesonero (Responsabile del Centro Stile Alfa Romeo) e la squadra di Alessandro Marcolini (Responsabile di Design di Progetto) fino a settembre per fare il punto su tutti i dettagli della vettura, analizzando quello che era stato pensato nel progetto iniziale. L’altro tema che mi ossessionava era modernità. Alfa Romeo è sportività e quindi era necessario avere un contenuto d’infotainment e software all’avanguardia per supportare il valore residuo futuro delle vetture e dare informazioni al guidatore di cui ha bisogno per avere un’esperienza di guida particolare. Ultimo la sostenibilità. Era necessario avere dei nuovi motori elettrificati per essere competitivi sul mercato e pensare agli sviluppi futuri”.
    Alfa Romeo Tonale, Suv con doppio ibrido per il rilancio
    “Le Alfa tutte su ordinazione”
    Tonale è nata da un lavoro di squadra, solo 49 persone lavorano su questo brand e la vettura è italiana visto che verrà prodotta a Pomigliano. La qualità è quindi un punto di forza dell’Alfa Romeo di Imparato. “Sì, non lanceremo mai un modello se non abbiamo un buon livello di qualità!”. Gli obiettivi della Tonale per il 2023, sono ambiziosi. “Pensiamo di vendere circa 20-30 mila vetture ma molto dipenderà dall’andamento del mercato. Pomigliano è in grado di produrre fino a 70 mila Tonale l’anno”. Per Imparato, Alfa Romeo si posiziona anche non facendo stock. “Lo stock danneggia la qualità delle vetture. Il mio messaggio alla rete è ‘non avrete auto ferme in un parcheggio’, costruiremo su ordinazione”.
    Un’Alfa all’anno fino al 2030
    Imparato guarda già oltre la Tonale. “Per il futuro di Alfa Romeo, c’è un piano per i prossimi cinque anni. Ogni anno avremo un modello o una novità prodotto e si andrà avanti fino al 2030. Il nostro obiettivo è che quando questa generazione di alfisti, lo staff attuale, lascerà l’azienda il brand sarà a posto con motorizzazioni, sostenibilità, software e, soprattutto, profittabilità”. Un piano chiaro per Alfa Romeo era importante e forse mancava da anni. Lo stesso Marchionne prima e Manley dopo, non avevano lavorato così tanto su questo brand, forse anche per mancanza di fondi.
    Guarda la galleryAlfa Romeo Tonale, il Suv della Metamorfosi del Biscione LEGGI TUTTO

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    Alfa Romeo, Imparato tuona: “Non vendiamo un iPad con un’auto costruita attorno”

    Durante la trasmissione francese Good Morning Business, il CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha chiarito in prima persona alcuni piani in programma per il Biscione. Tuttavia, oltre alle novità che coloreranno il prossimo futuro dell’Azienda italiana, Imparato ha anche tuonato contro la tecnologia di bordo, dichiarando che le auto del prossimo futuro in Casa Alfa Romeo non accantoneranno il piacere di guida per far posto alla troppa tecnologia.
    Alfa Romeo Tonale e Stelvio, muletti a confronto
    Il guidatore al centro di tutto
    La notizia è subito rimbalzata online e ha suscitato grande clamore. Imparato, infatti, oltre ad aver fornito alcuni interessanti dettagli sul futuro di Alfa Romeo, ha spiegato come le auto del Biscione saranno sempre, anche in futuro, incentrate esclusivamente sul guidatore e avranno allo stesso tempo il compito di trasmettere emozioni.
    “Il guidatore è e sarà sempre al centro di tutto. In macchina ci saranno il minor numero di schermi possibile. Non vendiamo un iPad con un’auto costruita attorno. Vendiamo un’Alfa Romeo”, ha spiegato il CEO. 
    Meno tecnologia per un maggior piacere di guida
    Insomma, quella del numero uno del Biscione è stata una vera e propria presa di posizione netta nei confronti dei molti marchi concorrenti. Quegli stessi marchi che nell’ultimo periodo hanno lasciato forse troppo spazio alla tecnologia di bordo, dimenticando che a guidare le auto sono ancora persone in carne ed ossa che spesso desiderano ancora provare emozioni nel guidare una vettura.
    L’obiettivo della Casa italiana, quindi, resta quello di ridurre la digitalizzazione all’interno dell’abitacolo per concentrarsi di più sul piacere di guida. Punto di forza, questo, su cui verterà quasi sicuramente l’attesissima Alfa Romeo Tonale, attesa per la presentazione ufficiale all’inizio del 2022.
    Alfa Romeo Tonale, i muletti pre-serie in strada LEGGI TUTTO