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    F1, GP Imola e Monza: da lunedì in vendita 150mila biglietti

    ROMA – Al via a breve la seconda fase di vendita dei biglietti per il GP dell’Emilia Romagna e il GP d’Italia. Le due tappe della Formula 1 2023 sulla penisola sono in programma rispettivamente il 21 maggio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola e il 3 settembre all’Autodromo Nazionale di Monza. Da lunedì 30 gennaio sarà disponibile un quantitativo totale di 150mila biglietti, divisi tra 90mila per Imolza e 60mila per Monza. I tagliandi messi in vendita dall’Aci saranno disponibili all’indirizzo www.ticketone.it, o in alternativa sui siti dei due GP: www.monzanet.it e www.autodromoimola.it.Guarda la galleryFerrari 812 Competizione di Carlos Sainz
    I risultati del 2022
    Lo scorso anno, a trionfare al Gran Premio di Imola fu Max Verstappen, che si aggiudicò la Sprint davanti a Charles Leclerc e la gara della domenica davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Successo dell’olandese anche a Monza, stavolta davanti a Leclerc che il giorno prima nel Gran Premio d’Italia si era preso la pole position. LEGGI TUTTO

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    F1, è morto Tambay: la rossa e quel fil rouge con Villeneuve e Pironi

    Si è spento Patrick Tamabay. Per lui 114 GP in F1, conditi da due vittorie con la rossa nel biennio 1982-83. Un personaggio indimenticabile anche per il fil rouge che intreccia la sua vita a quelle di Gilles Villeneuve e Didier Pironi.Patrick Tampay – Foto: FerrariTambay, francese, classe 1949, esordì in F1 nel 1977 con la con la Surtees, prima di passare alla Theodore Racing per la seconda metà della stagione. In seguito corse per McLaren nel 1978, giungendo poi in Ferrari nel 1982, in sostituzione dell’amico Gilles Villeneuve, scomparso l’8 maggio nelle qualifiche di Zolder in Belgio. Conclusa l’esperienza con la rossa, militò un biennio con la Renault, prima di chiudere la carriera nel 1986, tra le fila della scuderia inglese Lola racing cars.Associare Tambay alla figura di Gilles Villeneuve potrebbe sembrare alquanto riduttivo. Ma quella vettura numero 27 ereditata alla scomparsa dell’amico e il rapporto privilegiato che lo ha legato al figlio di Gilles, Jacques, di cui fu padrino e mentore, sono richiami emotivamente troppo forti per passare inosservati.
    Ad accentuare ancor di più questo intreccio di destini, per gli appassionati e soprattutto per i tifosi della rossa, ci sono le due vittorie ottenute da Tambay con la Ferrari. Due successi dal valore ben più simbolico che sportivo.
    Il primo, nel gran premio di Germania del 1982. Nell’anno in cui la Ferrari perse Gilles, nel gran premio in cui Didier Pironi, causa un grave incidente nelle qualifiche, dovette dire addio al mondo della Formula Uno. Lui, Patrick Tambay, vinse tra le ceneri di una delle pagine più dolorose e leggendarie della storia della Formula Uno.
    Il secondo, ancora più evocativo se vogliamo, quello di Imola 1983. Passato il traguardo, Tambay sfiorò con la vettura numero 27 una bandiera canadese disegnata sulla pista in omaggio a Gilles. Lì, Proprio a Imola, dove la vittoria strappata a tradimento dall’ex amico Didier Pironi iniziò a uccidere il genio canadese. Quello di Imola, fu un evento che colpì così profondamente Gilles, da portarlo alla morte tredici giorni dopo, a Zolder, mentre cercava di soffiare la pole proprio a lui, Didier Pironi. Compagni in pista e nella sventura, anche Didier infatti morì precocemente, poco dopo il ritiro nel 1987, causa un incidente in una gara di motonautica.

    Quella di Imola fu una vittoria liberatoria, tagliare il traguardo con quella rossa numero 27 era un modo di saldare i conti con il perfido destino e rendere omaggio a Gilles. Patrick lo sapeva e infatti in seguito dichiarò:
    “Mi commossi a vedere lo striscione “Tambay vendica Gilles”. Per venti minuti piansi, incapace di controllare le mie emozioni. Era più forte di me, mi dicevo di smettere, ma non ce la facevo. I meccanici se ne accorsero e mi lasciarono tranquillo. Non sapevo se sarei riuscito a partire“.
    Ora, mi piace pensare che Gilles, Didier e Patrick siano lì, nel paradiso del circus, a gareggiare oltre le nuvole di un comune destino, in cui sono racchiuse alcune tra le pagine più leggendarie della nostra amata Formula Uno. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso a Imola: prima vince con la Ferrari, poi viene arrestato!

    Prima, la gioia di salire sul podio di un circuito storico come quello di Imola; subito dopo, la consapevolezza di finire dietro le sbarre di un carcere. Una vicenda clamorosa, che ha visto protagonista il 49enne Roman Ziemian, arrestato per truffa aggravata, riciclaggio e associazione criminale ad alta tecnologia. Queste le accuse a carico del polacco, pilota di una 488 Challenge Evo e vincitore della Coppa Shell, tappa del Ferrari Challenge, il campionato monomarca della Casa di Maranello. 
    Era ricercato dall’Interpol: l’accusa
    Ziemian ha debuttato nella competizione nel 2020, e aveva disputato 43 gare. Fino al clamoroso arresto sotto il podio dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Il pilota infatti aveva a suo carico un mandato di arresto internazionale emesso a Seul e diramato dall’Interpol. Secondo l’accusa, il pilota, insieme ad altri complici, avrebbe frodato 950 investitori in Corea del Sud, per 2 miliardi di won – circa 16 milioni e mezzo di dollari, pari a poco più di 16,3 milioni di euro -. In pratica, ha venduto dei pacchetti pubblicitari su internet invitando sempre più persone a investire sulla piattaforma Futurenet con la promessa che avrebbero guadagnato di più. La verità è che gli unici a ricevere soldi sono stati proprio Ziemian e soci, mentre gli investitori sono rimasti con un pugno di mosche in mano.
    Dopo il podio di Imola, il carcere di Bologna
    Il portale in questione sarebbe già stato oscurato nel 2017 in Polonia, e le autorità avevano anche invitato i cittadini a non investire nel sistema. Ziemian ha però proseguito la sua truffa in altri Paesi, e nel 2020 ha dato il via ai suoi loschi affari in Corea del Sud. Fino ad essere acciuffato dalle forze dell’ordine, che lo hanno condotto al carcere bolognese della Dozza. Una vittoria a Imola diventa indimenticabile per qualsiasi pilota: per Roman Ziemian è stata anche l’ultima della carriera.
    Usa, con i soldi delle truffe si compra Ferrari e Tesla per 45 milioni LEGGI TUTTO

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    Oltre 1500 ragazzi all’autodromo di Imola per il tour del Volley S3

    Foto Diffusione Sport Imola Di Redazione Anche Imola si innamora del Volley S3. Un successo che va oltre ogni più rosea aspettativa, anche numerica, il terzo appuntamento del tour 2022 del volley per ragazzi organizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo con la collaborazione della scuola di pallavolo Diffusione Sport. Ospite iridato sulle rive del Santerno, Andrea Lucchetta, […] LEGGI TUTTO

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    Las Vegas, nuovo termine di paragone. In Europa (anche in Italia) bisognerà tenerne conto

    TORINO – Il GP a Las Vegas rappresenta un’altra novità del nuovo corso della Formula 1. Volendo, si potrebbe dire che la vera novità è la permanenza del GP di Montecarlo in calendario, visto che mai come nelle scorse settimana il celebre appuntamento sulla Costa Azzurra è stato vicino ad essere tagliato. Ma ormai è stato confermato, dunque la questione è superata.
    LA TASSA – La gara a Las Vegas è un punto di svolta perché è la prima gara ad essere allestita in proprio dalla società che organizza il Mondiale. Non è un dato da poco: ogni paese che vuole una tappa del campionato di Formula 1 deve pagare una tassa di ingresso (era proprio questo il peso che gravava sul rinnovo di Montecarlo) cosa che porta a lunghe negoziazioni con la proprietà della Formula 1. Saltare questo passaggio è ovviamente un fatto nuovo, si vedrà se resterà un unicum o se farà scuola.
    SABATO – Quel che è certo è che a Las Vegas, magari oggi un po’ meno di moda di qualche anno fa, ma sempre località “glam”, la Formula 1 compirà un altro passo in avanti sulla via che porta verso un intrattenimento più intenso. La corsa (per la prima volta sarà di sabato, alla sera) sarà l’evento culminante e conclusivo di una settimana di festa e spettacolo. Un po’ quel che si è visto (con successo) a Miami, ma ancora più dilatato nel tempo. Fatalmente quel che avviene in America, dove le risorse sono maggiori rispetto all’Europa, diventa un termine di paragone anche per tutte le altre corse. E se alcune (ad esempio in Medio Oriente) non temono paragoni, sono proprio gli appuntamento storici europei a mostrare i segni del tempo, anche a causa di infrastrutture inadeguate, spesso vecchie e poco confortevoli. Anche gli appuntamenti italiani, che pure sono ben due il calendario (Imola e Monza), devono esserne consapevoli. Tenere il passo sarà necessario e imprescindibile, pena l’uscita dal circuito iridato. LEGGI TUTTO

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    F1, Una ritrovata McLaren conferma un trend in crescita

    Fra quelli disputati finora, il weekend andato in scena sul circuito del Santerno è stato il più complesso in termini di interpretazione. Non solo il format della gara sprint, che porta con sé le insidie legate ad una veloce ricerca del setup ottimale, ma anche delle condizioni non facili che hanno ulteriormente nutrito le incognite […] LEGGI TUTTO