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    Fognini schietto a Buenos Aires: “Non credo che vedrò il tennis del futuro, bombe di servizio e diritto, è tutto uguale”

    Fabio Fognini

    Molte volte in carriera Fabio Fognini è stato criticato per atteggiamenti in campo un po’ sopra le righe, ma nessuno può negare la schiettezza delle sue dichiarazioni. Mai si è fatto problemi a dire quel che pensa, anche se esterna pensieri “scomodi”.
    Dopo il successo in due set su Pedro Martinez a Buenos Aires (che lo porta nei quarti del 250 argentino vs. Del Bonis), Fabio ha rilasciato una breve conferenza stampa in cui parla del ritiro dell’idolo di casa “DelPo” ma anche sul tennis italiano e generale. Un tennis che, a detta del campione di Montecarlo 2019, non gli piace più come un tempo.

    “Del Potro? “È un amico, un grande collega, mi rattrista molto quello che gli è successo e vederlo com’era l’altro giorno. Conosco il vero Juan Martín, uno dei pochi in grado di combattere contro i Big 4 quando erano al loro meglio. Non ho potuto parlargli in questi giorni, ma gli auguro il meglio con tutto il cuore perché lo considero un amico”.
    “Djokovic? Ho parlato con lui quando è stato espulso dall’Australia. Tutto è stato folle. Ha combattuto perché sapeva di poterlo fare. Solo lui sa se ha avuto il covid, una cosa molto privata. Si parlava più di questo che di un Grande Slam. Non voglio dire altro. Mi sarebbe piaciuto vederlo giocare”.
    “Come vedo il tennis nel futuro? Guarda, sarò onesto. Forse è perché vengo da una generazione più vecchia, ma non mi piace il futuro di questo sport. È tutto uguale, l’unica cosa che vedi sono dei ragazzi che colpiscono a tutta col diritto e servono bombe, non mi piace per niente. Mi piace la lotta, mi piace vedere Nadal correre su tutti i punti. Quando mi ritirerò dal tennis professionistico non guarderò nulla di questo sport in televisione, né pagherò un biglietto per vederlo, non credo ne valga la pena. Pagherei un biglietto per vedere Federer. Vorrei che potessimo vederlo ancora come ai vecchi tempi, lo adoro, fa sembrare quel fa tutto semplice, ma non lo è. Non so se potremo rivedere la sua versione migliore”.
    Ultime considerazioni sul futuro del tennis italiano, anche per Fabio abbiamo prospettive eccellenti. “Il tennis italiano ha tutto per essere felice nei prossimi 10 anni. Io? Voglio ancora giocare per l’Italia in Coppa Davis, ma non so se sarò utile. Avendo due top 10 nella stessa squadra, penso che sia abbastanza difficile essere il capitano italiano in questo momento. A maggio compirò 35 anni e dovrò vedere come sto. Cercherò di combattere fino alla fine”.

    Oltre alle sue dichiarazioni molto schiette, il talento, genio e diversità di Fognini sarà sempre utile al tennis azzurro, in Davis e non solo. Quando Fabio sta bene in campo, pochi riescono a regalare le sue magie e puro divertimento. E non c’entra niente l’essere “della vecchia guarda”. È una questione di estro, di talento, di sensibilità, di fantasia. Quella che Fognini ha creato e pennellato per molti anni in giro per il mondo e che, a chi ama il tennis vario, mancherà moltissimo quando deciderà di appendere la racchetta al chiodo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Fognini si ferma ai quarti, sconfitto da Ruud in due set

    Fabio Fognini, campione 2019 a Monte Carlo

    Si ferma ai quarti la difesa di Fognini del titolo 2019 a Monte Carlo. Il norvegese Ruud lo supera 6-4 6-3, più solido dell’azzurro nel corso del match, girato su un paio di games decisivi e sull’aver trasformato 3 palle break su 7, mentre Fabio solo 1 su 7. L’azzurro è stato costretto a rincorrere per tutto l’incontro, mai è riuscito a mettere la testa avanti nello score, e questo è stato un fattore importante nell’economia della partita. Infatti Fognini sapeva benissimo di aver di fronte un rivale per lui molto complicato da sconfiggere (i confronti diretti recitavano 2-0 Ruud, due match del 2020, uno sul rosso). Il classico tennista solido, che non ti regala quasi niente, che ti pressa ad ogni punto, che non riuscirai a battere sul piano della sostanza e della spinta.
    Fognini doveva tirar fuori dalla sua racchetta il miglior tennis creativo, che comporta prendersi molti rischi. Era necessario per Fabio restare concentratissimo per tutto il match, qualora si fosse giocato punto su punto, e cercare in tutti i modi l’allungo per “ripararsi” da un eventuale calo. Purtroppo così è andata: nel primo equilibratissimo set Fognini non ha trasformato nessuna delle quattro palle break avute (tutte nel quinto game, nessuna consecutiva); Ruud si è preso due rischi sul 5-4, capitalizzando un paio di diritti forzati out dall’azzurro. Quel set perso così, al rush finale, quando in più occasioni si aveva la sensazione che l’allungo di Fognini fosse “maturo”, ha frustrato a tal punto l’azzurro da farlo crollare all’inizio del secondo, con un parziale di 0-3 e possibile 0-4. Qua Fabio è stato bravo a reagire, non crollare, riprendersi e riportarsi 3 pari. Tornato l’equilibrio, il momento sembrava tornato favorevole all’azzurro… ma nell’ottavo game, da 40-0, di nuovo un paio di errori hanno avvicinato pericolosamente Ruud, che ai vantaggi si è preso due rischi in risposta, ha sfondato e via verso il successo.
    Bravo Ruud, ha condotto la partita con solidità, fisica e mentale, concedendo solo le briciole all’azzurro e portandolo a giocare nel territorio a lui preferito, quello dello scambio di ritmo in progressione nelle fasi delicate del match. Soprattutto Casper è stato chirurgico nella difesa delle palle break (annullate 6 su 7), e nel prendersi i pochi rischi in alcune risposte aggressive risultate decisive.
    Fognini non ha giocato una brutta partita, ha variato, ha creato tennis, ha prodotto diversi cambi di ritmo micidiali. Purtroppo ha ricavato poco dal servizio nei momenti in cui era sotto pressione, e ha pagato il finale del primo set, scomponendosi all’avvio del secondo. Forse la sua unica vera lacuna oggi (oltre al nervosismo all’avvio del secondo, recuperato poi) è stata una posizione fin troppo arretrata in risposta nelle palle break. Di fatto ha sempre “remato” in quelle occasioni, troppo campo da difendere, finendo per cedere al pressing di Ruud, bravo a chiudere l’angolo con alcune accelerazioni in contro piede dopo aver spostato l’azzurro. Forse Fabio in scambio avrebbe potuto provare a giocare dei cross stretti sulla diagonale del diritto, accelerando poi all’improvviso sempre sulla diagonale, perché quella è la situazione tecnica che Ruud gestisce peggio. Più facile a dirsi, che a farsi.
    Resta il rammarico per una partita tutt’altro che facile ma non impossibile, anche perché dal punto di vista tecnico e fisico Fognini era in buona forma. La prospettiva di andare a sfidare (probabilmente) di nuovo Nadal in semifinale era allettante…

    La cronaca dell’incontro

    Il quarto di finale scatta alle 15:45, c’è un bel sole ma anche un vento teso sul MCCC, come segnalano anche le onde del mare adiacente al club. Ruud inizia alla battuta. Il primo 15 lo strappa Fognini, ma poi il norvegese trova due ottime prime esterne. Il primo lungo scambio lo vince Fabio con un bel cambio di ritmo col rovescio incrociato, direttrice in cui l’azzurro è tecnicamente superiore al rivale. Ai vantaggi Ruud muove lo score. Fognini serve per la prima volta nel match. Fabio cerca di forzare il rivale alla difesa col diritto nell’angolo destro, in corsa, dove il controllo del norvegese non è sempre perfetto, soluzione che l’azzurro cerca spingendo col diritto inside out e cambiando all’improvviso in lungo linea. Un doppio fallo e un errore cercando quello schema costano a Fabio una palla break sul 30-40. Un nastro aiuta Fognini, deviando lunga la palla di Ruud. Già diverse “stecche” da parte di entrambi, la palla è veloce, arrotata, ed il vento non aiuta. 1 pari. Ruud è il prototipo del giocatore solido: poca fantasia, tutta sostanza nella spinta, continua e precisa. Il classico tennista “scomodo” perché devi batterlo, e se ti prendi una pausa mentale è prontissimo ad approfittarne e scappare via. Fognini deve variare, creare, inventare tennis per far valere le sua superiorità tecnica, ma anche prendersi rischi… Il match scorre sui turni di servizio, Fognini accelera dopo un paio di colpi, Ruud macina tennis in progressione. Nel quinto game sul 30 pari Ruud sbaglia un banale rovescio in scambio, c’è la prima palla break del match per Fognini. Sfonda col diritto Casper, un po’ troppo dietro l’azzurro fin dalla risposta, molto campo da difendere. Con un bell’attacco col diritto lungo linea Fabio si procura un’altra chance per l’allungo. Come la precedente: troppo lontano alla risposta l’azzurro, Ruud taglia il campo col diritto cross. Fognini intuisce che col diritto Ruud qualcosa concede, martella lì il rivale, portandolo all’errore. Stavolta si scambia non così da dietro, Fognini ha una chance ma non cambia ritmo col diritto, finendo per sbagliare per primo di rovescio. Terza palla break non sfruttata. Insiste Fabio, un altro lungo linea è devastante, quarta palla break! Niente, Casper martella dal centro e stringe l’angolo inside out con precisione. Soffrendo moltissimo, Ruud si salva, portandosi 3-2. “Fogna” inizia ad usare anche la smorzata, con successo. L’obiettivo è non dare ritmo al rivale, il suo martellamento palla su palla è pericoloso. Settimo game, Fognini punge in risposta: Il secondo punto è spettacolare: lob perfetto e poi passante cross micidiale. 0-30 per Fabio. Reagisce spingendo a tutta Ruud, cerca di togliere l’iniziativa all’azzurro. Un nastro beffardo respinge il rovescio di Fognini, che sarebbe stato probabilmente vincente. 4-3 Ruud, con 4 punti consecutivi. I punti di fila diventano sei, un paio di errori del ligure (sfortunato col vento nel primo 15 del game), pericoloso 0-30 per Fabio. Accelera i tempi Fognini, più si scambia più Ruud diventa pericoloso. Fognini taglia, fa correre il rivale, lo porta “sovra ritmo”. Molto bene Fabio, con 4 punti di fila si porta 4 pari. L’azzurro sembra superiore, sembra maturo il momento dell’allungo, ma il match dice 30 punti pari, totale equilibrio. “Fogna” sente che è il momento decisivo del set, con i piedi sulla riga anticipa a tutta col rovescio e trova un lungo linea perfetto, dei suoi. 15-30, e niente prima per Casper… Ci prova Fabio ma l’accelerazione di diritto in contro piede gli esce di poco. Come sopra: Fabio è ad un passo dall’allungo, ma Casper regge e resta avanti 5-4. Decimo game, Ruud è solidissimo nello scambio e Fabio sbaglia qualcosa. Ai vantaggi, Casper si prende un rischio col diritto e chiude in contro piede. Set Point Ruud! Non entra la prima a Fabio… altra risposta a tutta col diritto, sfonda Ruud e si prende il set. Un parziale equilibrato, deciso al fotofinish, all’unica chance. Un set perso da Fabio per un paio di errori col diritto nel decimo game.
    Secondo set, Ruud alla battuta. Solido come sempre, tiene il game a 30. Fabio sembra aver fretta, sbraccia a tutta anche se non in pieno equilibrio, e sbaglia col diritto. 0-30, momento delicato del match per l’azzurro. Arriva un altro errore in spinta, ancora col diritto, davvero gratuito. 3 immediate palle break per Ruud. Fabio attacca, ma viene ricacciato indietro e poi torna avanti con un chop di diritto troppo docile. Break Ruud, 2-0 e quarto game di fila. Sembra esser finito fuori posizione l’azzurro, non riesce più a difendere la sua posizione sulla riga di fondo, e quando spinge lo fa con troppo rischio, senza quelle due palle di scambio grazie a cui (di solito) riesce a trovare la miglior posizione per piazzare il cambio di ritmo. Il match si è spostato esattamente sui binari preferiti dal norvegese: spinge con il rivale fuori posizione, che finisce per forzare e sbagliare. Chirurgico Casper, servizio e diritto, solido come una roccia. 3-0, cinque games di fila per lui. Un allungo che ha spaccato la partita. Finalmente Fognini ritrova efficacia con la sua fantasia, cambia ritmo e smorza, ma commette ancora errori per troppa frenesia. Il muro del norvegese l’ha innervosito. Cancella tre palle per il 4-0 Fabio, prendendosi rischi col diritto. A fatica e con molta frustrazione muove lo score nel set, sotto 1-3. Quando il norvegese pareva in totale controllo, commette tre errori in fila (parziale di 8-2 per l’azzurro) e concede tre palle del contro break a Fognini. Si gioca benissimo la seconda, comanda lo scambio, allontana dal campo Ruud e lo porta all’errore con un bel forcing lungo linea. Break Fognini, che sembra finalmente tornato sereno, più vicino alla riga di fondo e sicuro nei propri colpi. 3 pari, con un bel parziale di 11 punti a 1. Ruud riprende a spingere, zero errori e tanta sostanza, si porta 4-3. Ottavo game, Fabio inizia bene (40-0) ma poi la difesa del norvegese prende il sopravvento. Con quattro punti di fila si procura una palla break delicatissima. Risponde bene Ruud, e rischia un contro piede col diritto, che sorprende l’azzurro. Break Ruud, serve per il match sul 5-3. Fabio si mette in modalità difensiva, respinge il pressing del rivale con palle veloci, e stavolta è Ruud a sbagliare. 0-30, e poi 30-40, ultima chiamata per l’azzurro per allungare la partita. Seconda di servizio… si scambia. Fognini comanda ma esagera nella spinta col diritto lungo linea. Arriva il Match Point. Chiude Ruud con un errore di Fognini in risposta.
    Una partita che Fognini ha dato la sensazione di poter girare a suo favore, ma senza riuscire mai a mettere la testa avanti nel match. Bravo Ruud a concedere pochissimo e prendersi rischi importanti nei due games decisivi, decimo nel primo parziale e ottavo nel secondo set. Casper strappa la seconda semifinale Masters 1000 dopo quella a Roma 2020. Peccato per Fabio, era una partita difficile ma non impossibile.

    Marco Mazzoni

    Casper Ruud vs [15] Fabio Fognini ATP ATP Monte Carlo Ruud C.66 Fognini F.43 Vincitore: Ruud C. ServizioSvolgimentoSet 2Ruud C. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3Fognini F. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3Ruud C. 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 4-3Fognini F. 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Ruud C. 0-15 0-30 0-40 15-403-1 → 3-2Fognini F. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-0 → 3-1Ruud C. 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0Fognini F. 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0Ruud C. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Fognini F. 15-0 15-15 30-15 40-30 40-40 40-A5-4 → 6-4Ruud C. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4Fognini F. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-3 → 4-4Ruud C. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3Fognini F. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3Ruud C. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2Fognini F. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2Ruud C. 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Fognini F. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1Ruud C.0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0
    2 Aces 21 Double Faults 264% (45/70) 1st Serve 67% (42/63)62% (28/45) 1st Serve Points Won 57% (24/42)64% (16/25) 2nd Serve Points Won 52% (11/21)86% (6/7) Break Points Saved 57% (4/7)10 Service Games Played 943% (18/42) 1st Serve Return Points Won 38% (17/45)48% (10/21) 2nd Serve Return Points Won 36% (9/25)43% (3/7) Break Points Converted 14% (1/7)9 Return Games Played 1063% (44/70) Service Points Won 56% (35/63)44% (28/63) Return Points Won 37% (26/70)54% (72/133) Total Points Won 46% (61/133) LEGGI TUTTO

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    Alberto Mancini è il nuovo allenatore di Fabio Fognini

    Annuncio a sorpresa per Fabio Fognini. L’azzurro ha postato una foto sui propri social, scrivendo “Day One 🎾 @mancini_alberto @alelacour” L’ex top10 argentino Alberto Mancini è il nuovo coach del ligure, insieme al preparatore fisico Alejandro Lacour, oggi si è svolto il primo allenamento insieme, come testimonia la foto postata direttamente da Fabio. Il nome di […] LEGGI TUTTO

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    Fognini ancora positivo al Covid, non giocherà più nel 2020

    Fabio Fognini

    Si chiude qua un 2020 davvero sfortunato per Fabio Fognini. L’azzurro, risultato positivo al Covid-19 in Sardegna durante l’ATP 250, ha rivelato oggi nel corso di una diretta Instagram che l’ultimo controllo effettuato non è andato bene, il tampone non è negativo. Per questo ha deciso di chiudere anticipatamente la sua stagione.

    Dopo l’intervento subito alle caviglie la scorsa primavera, Fabio non è riuscito a recuperare una buona condizione nei pochi eventi disputati dalla ripartenza del tour in agosto, e la positività dal coronavirus ha “affossato” definitivamente un’annata che gli ha regalato ben poche soddisfazioni. Per lui 6 vittorie e 10 sconfitte nel 2020, con la miglior prestazione all’Australian Open, dove ha raggiunto gli ottavi di finale.
    Auguriamo a Fognini di recuperare prima possibile dal “maledetto” Covid-19 e così preparare in inverno la ripartenza nel 2021. LEGGI TUTTO

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    Open Court: promossi e bocciati, il meglio ed il peggio del 2018 (di Marco Mazzoni)

    Istantanee di fine 2018: Cilic e compagni regalano alla Croazia l’ultima Coppa Davis della storia. Grande emozione, ma anche rabbia. Applausi sportivi per i vincitori in trasferta; bordate di fischi all’ITF, con Mahut che alla consegna della medaglia “ne dice quattro” ad Haggerty, visibilmente sorpreso (e scosso) dalle parole del francese. Immagini forti, come gli abbracci […] LEGGI TUTTO

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    ATP Stoccolma: Tabellone principale. Fognini è la seconda testa di serie

    (1) Isner, John vs ByeKlahn, Bradley vs Copil, Marius Qualifier vs QualifierSandgren, Tennys vs (5) Pouille, Lucas (4) Sock, Jack vs Bye(WC) Ymer, Elias vs Marterer, Maximilian (WC) Ymer, Mikael vs QualifierQualifier vs (7) Shapovalov, Denis (8) Verdasco, Fernando vs Ebden, Matthew de Minaur, Alex vs Kohlschreiber, Philipp Millman, John vs Gojowczyk, Peter Bye vs […] LEGGI TUTTO

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    Il titolo può sembrare provocatorio, perché quando un giocatore numero 14 al mondo e con ambizioni da top10 salta un torneo Masters1000 sicuramente c’è un problema, e che si tratti di un piccolo infortunio o di stanchezza poco importa perché c’è una condizione psico fisica che ovviamente non è ottimale. Sto parlando ovviamente di Fabio […] LEGGI TUTTO