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    F1, 2024 vs 2023. Ecco chi ha migliorato e quanto [ ANALISI ]

    16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 MSC Cruises Japanese Grand Prix 2024, 4th round of the 2024 Formula One World Championship from April 5 to 7, 2024 on the Suzuka International Racing Course, in Suzuka, Japan – Photo Antonin Vincent / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Le qualifiche del Gran Premio del Giappone sono state un ottimo banco di prova per aiutarci a comprendere meglio i valori in pista in questa prima fase del Campionato Mondiale 2024 di Formula 1. Sono state però anche l’occasione per avere un quadro molto ben definito del miglioramento che i 10 team hanno avuto da un anno all’altro.
    La sessione valida per lo schieramento di partenza della gara giapponese del 2023, si disputò lo scorso 23 settembre. A quella data, le monoposto 2023 erano praticamente arrivate alla fine del loro ciclo di sviluppo e quindi possiamo considerare molto significativi i delta di miglioramento che vediamo da un anno all’altro, visto che poi sono passati “solo” 196 giorni.
    A differenza quindi dei primi tre Gran Premi dell’anno, questo di Suzuka si può considerare come il vero banco di prova per capire chi ha migliorato e quanto, rispetto all’ultimo periodo dello scorso anno.
    Per prima cosa, vediamo il confronto tra i sei piloti che, sia quest’anno che nel 2023 hanno conquistato un posto in griglia nei primi dieci. Abbiamo dato priorità al primo pilota che, a parità di macchina, quest’anno ha fatto meglio del compagno di squadra e andando a confrontare il suo tempo con quanto fatto nel 2023.
    F1 2024 vs 2023
    Pilota (Team) Tempo 2024 Tempo 2023 | Delta
    VER (Red Bull) 1’28″197 (P1) vs 1’28″877 (P1) | -0″680
    NOR (McLaren) 1’28″489 (P3) vs 1’29″493 (P3) | -1″004
    SAI (Ferrari) 1’28″682 (P4) vs 1’29″850 (P6) | -1″168
    ALO (Aston M.) 1’28″686 (P5) vs 1’30″465 (P10) | -1″779
    HAM (Mercedes) 1’28″766 (P7) vs 1’29″908 (P7) | -1″142
    TSU (RB) 1’29″413 (P10) vs 1’30″303 (P9) | -0″890
    RED BULL | -0″680
    Dalla tabella qui sopra si può evincere come la Red Bull, pur mantenendo la pole position e un buon vantaggio sui suoi più diretti avversari, è il team che ha migliorato meno rispetto a McLaren, Ferrari, Aston Martin, Mercedes e Racing Bulls. Il tempo che ha permesso a Verstappen di centrare la quarta pole position di quest’anno, è di “soli” 680 millesimi più rapido di quello dello scorso anno. Guardano i tempi di Perez, secondo oggi e solamente quinto nel 2023, il miglioramento salirebbe a 1″387. Una media tra i due porterebbe a un miglioramento di 1″033 ma riteniamo che il confronto più corretto possa essere fatto considerando i tempi dell’olandese.
    MCLAREN | -1″004
    Dietro alle due Red Bull troviamo oggi la McLaren di Lando Norris. L’inglese partiva dalla stessa posizione anche nel 2023 e il suo miglioramento risulta di poco superiore al secondo (1″004). Lo scorso anno, il suo compagno di squadra riuscì a fare meglio di lui in qualifica (-0″035): il miglioramento di Piastri è stato di 0″698 e questo porterebbe ad un miglioramento medio del team inglese di 0″851.
    FERRARI | -1″168
    Proseguendo nella griglia di partenza, troviamo al quarto posto Sainz e la Ferrari. Lo spagnolo, sesto nel 2023, ha migliorato il suo miglior crono di 1″168, riducendo il distacco dal pole man da 973 a 485 millesimi di secondo. Un po’ meno marcato il miglioramento Ferrari, guardando alla prestazione di Leclerc: il monegasco ha chiuso quest’anno con un pessimo ottavo tempo, inferiore di 0″756 al tempo che nel 2023 gli valse la partenza dalla seconda fila (P4). Anche qui, calcolando un delta medio di miglioramento, il risultato sarebbe -0″962.
    ASTON MARTIN | -1″3
    L’ottimo quinto tempo di oggi di Alonso equivale ad un miglioramento di 1″779 rispetto al tempo dello spagnolo dello scorso anno. Vero è che nel 2023, Alonso ottenne il suo tempo migliore in Q2, non migliorando poi in Q3. Un miglioramento più realistico potrebbe quindi attestarsi intorno al 1″3 / 1″4.
    MERCEDES | -1″142
    Il team anglo tedesco ha conquistato, sia quest’anno che nel 2023, la settima posizione con Hamilton. Il distacco dal pole man si è però ridotto da +1″031 a +0″569, il che equivale ad un miglioramento in termini cronometrici sul giro di 1″142.
    RACING BULLS | -0″890
    Grazie all’ottima prestazione del pilota di casa, sia nel 2024 che lo scorso anno, siamo stati in grado di calcolare anche il miglioramento della Racing Bulls (ex Alpha Tauri). 890 millesimi di secondo il delta tempo di Tsunoda da un anno all’altro.
    Per gli altri quattro team, i miglioramenti, confrontando i tempi di Q2, sono stati i seguenti: Sauber (ex Alfa Romeo) -1″5, Haas -1″2, Williams -0″8 e Alpine -0″8.

    Qualifiche Gp Giappone F1 2024 | 06/04/24
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’28″866 1’28″740 1’28″197
    2 S. Perez Red Bull 1’29″303 1’28″752 1’28″263 +0″066
    3 L. Norris McLaren 1’29″536 1’28″940 1’28″489 +0″292
    4 C. Sainz Ferrari 1’29″513 1’29″099 1’28″682 +0″485
    5 F. Alonso Aston Martin 1’29″254 1’29″082 1’28″686 +0″489
    6 O. Piastri McLaren 1’29″425 1’29″148 1’28″760 +0″563
    7 L. Hamilton Mercedes 1’29″661 1’28″887 1’28″766 +0″569
    8 C. Leclerc Ferrari 1’29″338 1’29″196 1’28″786 +0″589
    9 G. Russell Mercedes 1’29″799 1’29″140 1’29″008 +0″811
    10 Y. Tsunoda RB 1’29″775 1’29″417 1’29″413 +1″216
    ——————————————————————–
    11 D. Ricciardo RB 1’29″727 1’29″472
    12 N. Hulkenberg Haas 1’29″821 1’29″494
    13 V. Bottas Kick Sauber 1’29″602 1’29″593
    14 A. Albon Williams 1’29″963 1’29″714
    15 E. Ocon Alpine 1’29″811 1’29″816
    ————————————————————-
    16 L. Stroll Aston Martin 1’30″024
    17 P. Gasly Alpine 1’30″119
    18 K. Magnussen Haas 1’30″131
    19 A. Albon Williams 1’30″139
    20 G. Zhou Kick Sauber 1’30″143
    Qualifiche Gp Giappone F1 2023 | 23/09/23
    Nr Pilota Team –Q1– –Q2– –Q3– Gap
    1 M. Verstappen Red Bull 1’29″878 1’29″964 1’28″877
    2 O. Piastri McLaren 1’30″439 1’30″122 1’29″458 +0″581
    3 L. Norris McLaren 1’30″063 1’30″296 1’29″493 +0″616
    4 C. Leclerc Ferrari 1’30″393 1’29″940 1’29″542 +0″665
    5 S. Perez Red Bull 1’30″652 1’30″965 1’29″650 +0″773
    6 C. Sainz Ferrari 1’30″651 1’30″067 1’29″850 +0″973
    7 L. Hamilton Mercedes 1’30″811 1’30″040 1’29″908 +1″031
    8 G. Russell Mercedes 1’30″811 1’30″268 1’30″219 +1″342
    9 Y. Tsunoda AlphaTauri 1’30″733 1’30″204 1’30″303 +1″426
    10 F. Alonso Aston Martin 1’30″971 1’30″465 1’30″560 +1″683
    ——————————————————————–
    11 L. Lawson AlphaTauri 1’32″425 1’30″508
    12 P. Gasly Alpine 1’30″843 1’30″509
    13 A. Albon Williams 1’30″941 1’30″537
    14 E. Ocon Alpine 1’30″960 1’30″586
    15 K. Magnussen Haas 1’30″976 1’30″665
    ————————————————————-
    16 V. Bottas Alfa Romeo 1’31″049
    17 L. Stroll Aston Martin 1’31″181
    18 N. Hulkenberg Haas 1’31″299
    19 G. Zhou Alfa Romeo 1’31″398
    20 L. Sargeant Williams – — — LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “Per battere i nostri rivali a Suzuka, bisogna essere perfetti”

    Va in scena questa settimana il Gran Premio del Giappone, una delle gare più attese di tutto il calendario, anche dagli addetti ai lavori. Suzuka è speciale non solo per lo splendido circuito a forma di otto, ma anche per l’atmosfera elettrizzante che solo gli appassionati locali sanno creare, con adulti e bambini vestiti da pilota sugli spalti, per non parlare dei bizzarri copricapi molto diffusi sulle tribune e a volte anche nel paddock.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Rolex Australian Grand Prix 2024, 3rd round of the 2024 Formula One World Championship from March 22 to 24, 2024 on the Albert Park Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Eric Alonso / DPPI

    Alla vigilia del quarto appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Andiamo in Giappone sull’onda dell’entusiasmo per la doppietta conseguita in Australia. Le sensazioni uniche legate alla vittoria ci spingono a impegnarci ancora di più per cercare di riassaporarle il prima possibile. La pista di Suzuka costituisce un banco di prova particolarmente impegnativo per le vetture così come per i piloti, che infatti la amano”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi anche aggiunto: “Noi crediamo di avere un pacchetto competitivo ma sappiamo anche che per riuscire a battere i nostri rivali bisogna essere perfetti. Come sempre in Giappone, e quest’anno anche di più dal momento che per la prima volta corriamo a Suzuka a inizio primavera, le condizioni meteo potrebbero fare la differenza, ma ci siamo preparati bene a casa e siamo determinati a giocarci le nostre carte”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hakkinen: “Nel 1999, Schumacher non voleva che Irvine vincesse”

    Mika Hakkinen Italian GP, Monza 5-8 September 2019

    Quest’anno ricorrono i 25 anni dalla sofferta seconda vittoria mondiale di Mika Hakkinen nel Campionato del Mondo F1 1999 contro la Ferrari di Eddie Irvine e Michael Schumacher. In un’ampia serie di interviste rilasciate in esclusiva a PlanetF1.com, il pilota finlandese ha raccontato l’intera storia di quella drammatica stagione.
    Nella prima metà della stagione, Hakkinen e la McLaren hanno affrontato la sfida di una Ferrari molto competitiva con Michael Schumacher, ma il campionato è cambiato quando il pilota tedesco si è rotto una gamba in un incidente nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, ottavo appuntamento in un calendario che prevedeva 16 gare.
    Prima delle ultime due gare, in Malesia e Giappone, la classifica mondiale pilota vedeva Hakkinen a quota 62 punti e Irvine a sole due lunghezze dietro il finlandese.
    Mika Hakkinen – 62 punti
    Eddie Irvine – 60 punti
    In vista della penultima gara del campionato, Schumacher ebbe il via libera per tornare nell’abitacolo della sua Ferrari. Pur essendo fuori dalla contesa per il titolo, Schumacher avrebbe aiutato Irvine per cercare di aiutare il suo compagno di squadra a vincere il titolo per la Ferrari. E così successe che l’irlandese vinse davanti al compagno di squadra e al rivale per il titolo. La classifica, ad una sola gara dalla fine del mondiale, vedeva quindi Irvine in testa con 70 punti e 4 di vantaggio su Hakkinen.
    Eddie Irvine – 70 punti
    Mika Hakkinen – 66 punti
    Nell’ultima gara in Giappone, il finlandese doveva puntava alla vittoria. In qualifica, Hakkinen non riuscì a fare quello che aveva fatto in tante occasioni nel corso dell’anno, visto che la pole position gli sfuggì di mano: Schumacher ebbe la meglio per tre decimi di secondo. Coulthard e Frentzen conquistarono la seconda fila, con Irvine staccato di oltre un secondo in quinta posizione.
    Al via alla gara, Hakkinen balzò in testa alla corsa davanti a Schumacher, dopo che il pilota tedesco provò a fare le sua classica mossa per cercare di bloccare Hakkinen.
    Si trattava di una situazione insolita per Hakkinen, che gareggiava contro Schumacher nonostante il suo vero rivale per il titolo fosse Irvine, ma il finlandese non si preoccupò delle posizioni e si concentrò nel portare a casa la vittoria. Questa fu facilitata dal fatto che Schumacher non volesse davvero aiutare Irvine a vincere il titolo e a prendersi tutta la gloria di essere il primo campione piloti Ferrari dal 1979.
    “Non ero preoccupato perché sapevo che Michael non mi avrebbe fatto fuori”, ha detto Hakkinen a PlanetF1 poi ha anche aggiunto: “Potevo fare manovre molto aggressive, qualsiasi cosa, ma lui non mi avrebbe eliminato perché lo avrebbe messo in una luce incredibilmente negativa. E sapevo che Michael non voleva che Eddie diventasse campione del mondo”.

    Hakkinen ha poi anche rivelato: “Sono sicuro che, in cuor suo, era felice che io vincessi il titolo. Sentivo che c’era un grande rispetto reciproco nelle aree in cui eravamo bravi. Credo che Michael fosse anche fiducioso che la Ferrari avrebbe costruito una vettura in grado di eguagliare le prestazioni che stavamo ottenendo con la nostra auto”.
    La gara si chiuse con la vittoria di Hakkinen (10 punti) davanti a Schumacher (6) e Irvine (4). Questo permise al finlandese di sopravanzare in classifica l’irlandese e di conquistare il suo secondo titolo mondiale.
    Mika Hakkinen – 76 punti
    Eddie Irvine – 74 punti
    La classifica mondiale piloti F1 1999 LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1 2024, le pagelle: Sainz e Ferrari da sogno, Haas sugli scudi, notte fonda per Mercedes

    Il mondo sotto-sopra. Il Gran Premio d’Australia riporta indietro di vent’anni i tifosi della Ferrari, che riassaporano il gusto della doppietta a Melbourne grazie alla vittoria di Carlos Sainz e al secondo posto di Charles Leclerc. Un trionfo su tutta la linea, incentivato anche dal primo ritiro dopo 44 gare di Max Verstappen, riscopertosi umano come la sua Red Bull, naufragata a un minuto dalla SF-24 con Sergio Perez. Ottima la McLaren, sul podio con Lando Norris e chiaramente terza forza in griglia. Altra prestazione solidissima della Haas, con entrambi i piloti a punti, mentre naufraga la Mercedes, che torna dall’Oceania con un doppio ritiro, a suggellare un inizio di stagione da incubo. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio d’Australia.
    Australia F1 2024, le pagelle
    VOTO 10 A CARLOS SAINZ, DALL’OSPEDALE AL TRIONFO
    Una montagna russa dolce, dal sapore del trionfo. Due settimane fa Carlos Sainz era in un letto d’ospedale, costretto a saltare il Gp d’Arabia Saudita per l’operazione all’appendicite. Oggi è protagonista principesco nel nuovo mondo: dominio netto, incontrastato, costruito con una qualifica solidissima e concretizzato con una gara d’antologia. Svernicia Verstappen al secondo giro, di cui veste i panni per 3/4 di gara inanellando giri veloci a ripetizione. Si esalta con una Ferrari d’altri tempi, e porta a casa una vittoria leggendaria. The Smoothest Operation ever.
    VOTO 9 A FRED VASSEUR, CHE STA CUCINANDO
    Un anno di assestamento, a tirar fuori un potenziale inesistente dalla SF-23. Un anno di messa a punto del team, dilaniato dalla scellerata gestione Binotto. E ora i risultati iniziano a vedersi: Fred Vasseur ha restituito credibilità e dignità alla Ferrari. La sua “prima figlia”, la SF-24, ha mandato in pensione con disonore la sua progenitrice, tornando ad assaporare il gusto della vittoria netta, mai in discussione per tutti i 58 giri. Che riporta la Rossa a -4 dalla Red Bull nella classifica costruttori. Se sarà vera gloria lo dirà il tempo, ma dall’Australia il Team Principal e tutti gli uomini di Maranello tornano con una consapevolezza diversa: si può lottare. Let him cook…
    VOTO 8 ALLA MCLAREN, LA TERZA FORZA IN GRIGLIA
    Con una Red Bull e una Ferrari, ad oggi, inarrivabili, dietro la lotta è per capitalizzare ogni occasione. E a Melbourne la McLaren sfrutta l’occasione come meglio non potrebbe: eccellente terzo posto di Lando Norris, davanti all’idolo di casa Oscar Piastri. E nella seconda parte di gara prova a infastidire da vicino persino Charles Leclerc per la seconda posizione. Una conferma, dopo due gare un po’ anonime: la McLaren è a tutti gli effetti la terza forza in griglia. Solidità.
    VOTO 7 A TSUNODA E HAAS, “VINCITORI” DEGLI ALTRI
    Da una parte cinque team (quasi) sempre a punti, dall’altra cinque team costretti ad accontentarsi delle briciole. E in una gara costellata da defezioni eccellenti, ecco che le occasioni si presentano. A coglierle sono Yuki Tsunoda e i due piloti della Haas. Il giapponese bastona Daniel Ricciardo sin dal venerdì nel suo giardino, trascinando la Racing Bulls all’ottavo posto e ai primi punti stagionali. Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen completano la top-10, confermando le ottime sensazioni messe in mostra dalla Haas a Jeddah. Grasso che cola, in un campionato dove non ci saranno così tante chances di affacciarsi in zona punti.

    VOTO 6 A LECLERC, ANCORA BATTUTO DA SAINZ
    Ancora un secondo posto, ancora un giro veloce, -4 in classifica da Max Verstappen. Numeri forse fantasiosi prima del via del mondiale, ma oggi quantomai concreti (e positivi, ça va sans dire). Eppure, Charles Leclerc forse è il più scontento degli uomini Ferrari in questo momento. Perché torna dall’Australia con una sonora sconfitta nel confronto col compagno di squadra, superiore (per distacco) a lui sia al sabato che alla domenica. Tra setup non ottimali e lotte malsane con le due McLaren, il monegasco non ha mai avuto la chance di stare vicino a Sainz, e provare a battagliare con lui. Si conferma inossidabile uomo squadra, quello sì. Ma le ultime vittorie rosse non portano la sua firma.
    VOTO 5 ALLA RED BULL, TORNATA SUL PIANETA TERRA
    La pole position mostruosa di Max Verstappen al sabato aveva illuso un po’ tutti, probabilmente. Già dal venerdì, infatti, la Red Bull ha palesato difficoltà su tutta la linea, dal passo gara alla gestione del graining. Il resto, poi, l’ha fatto l’affidabilità, che ha tradito l’olandese per la prima volta dopo 44 gare (secondo ritiro in Australia negli ultimi tre anni). E quando manca il campione del mondo, allora sono dolori: Sergio Perez rimedia quasi un minuto di distacco dalla Ferrari, roba impensabile anche dal più ottimista dei tifosi della Rossa. Non cambia la gerarchia, quello sì: il team austriaco resta nettamente favorito per la vittoria di entrambi i mondiali. Ma gli scricchiolii interni, oggi, si sono trasferiti tutti sul tracciato di Melbourne.
    VOTO 4 A RICCIARDO, SUL VIALE DEL TRAMONTO
    Se da una parte Yuki Tsunoda sfodera una prestazione tutta cuore e solidità, dall’altra parte del box della Racing Bulls Daniel Ricciardo incassa un’altra sonora batosta dal compagno di squadra. Con l’aggravante di essere di fronte al pubblico di casa. L’ex Red Bull continua a dare segnali sconfortanti, come testimonia l’orribile qualifica che lo relega in ultima fila, mentre il giapponese trascina la macchina fino all’ottavo posto. Un ulteriore segnale di un lento e inesorabile declino, che potrebbe indurre Helmut Marko a prendere decisioni forti, chissà, magari già a stagione in corso.
    VOTO 3 ALLA MERCEDES, ALLA FINE DI UN’ERA
    Sembrano lontani anni luce gli anni di dominio a Melbourne della Mercedes e di Lewis Hamilton. Un’era ormai alle spalle, che ha lasciato spazio a una mediocrità imbarazzante e oltraggiosa alla forza di quel team ormai inesistente. Dall’Australia le Frecce d’Argento tornano con uno sconcertante “zero” alla voce “punti”: il sette volte campione del mondo paga un problema tecnico nelle prime fasi della corsa, mentre il compagno di squadra è vittima di un pauroso incidente all’ultimo giro, che lo fa finire mezzo cappottato in piena traiettoria. Una parabola discendente, che ha riportato gli uomini di Toto Wolff nel limbo dell’anonimato. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Australia ci giocheremo le nostre carte”

    E’ un Fred Vasseur molto fiducioso quello che, alla vigilia del Gran Premio d’Australia 2024 di Formula 1, ha dichiarato: “A Melbourne ci giocheremo le nostre carte”.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    “Dopo le prime tre intense settimane in Bahrain e Arabia Saudita e un weekend di pausa, affrontiamo ora la trasferta più lunga fino in Australia”, ha detto oggi Fred Vasseur.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi aggiunto: “La pista di Albert Park è tra le più amate dai piloti e come squadra pensiamo di poterci giocare le nostre carte in una terra nella quale possiamo contare su un gran numero di tifosi. Quello di Melbourne è un tracciato che potrebbe riproporre valori simili a quelli visti sul circuito della Jeddah Corniche. Dal canto nostro siamo decisi ad assumere un approccio aggressivo per cercare di mettere sotto pressione i rivali che hanno avuto la meglio nelle due gare fin qui disputate”.

    Le gare a due soste vanno per la maggiore a Melbourne, sia per le caratteristiche del circuito che per la frequenza con la quale la Safety Car viene mandata in pista, il che tiene gli esperti di strategia costantemente sulla corda. Il Gran Premio d’Australia è spesso tra le corse più spettacolari della stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Merzario: “Leclerc potrebbe andare via dalla Ferrari”

    In occasione del suo 81esimo compleanno, Arturo Merzario è stato intervisto da Paolo Ciccarone. L’ex pilota Ferrari ha parlato della Scuderia di Maranello e di Charles Leclerc che “potrebbe andare via”.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, box ,stand, during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Antonin Vincent / DPPIOliver Bearman ha esordito in Formula 1 su una Ferrari esattamente come Arturo Merzario, oltre 50 anni fa. L’81enne ex pilota, intervistato da Paolo Ciccarone per AutoMoto.it, ha parlato del giovane diciottenne inglese che, causa indisponibilità di Carlos Sainz, ha fatto il grande saldo, passando dalla F2 alla F1 in poche ore.
    “È stato fantastico Bearman”, ha detto Merzario che poi ha aggiunto: “Purtroppo ti dico come la penso: è arrivato al posto giusto ma al momento sbagliato. Come per me in Formula 1 in Ferrari. Nei prototipi sono arrivato al posto giusto al momento giusto ed ho vinto anche dei mondiali. In F1, invece, ci sono arrivato nel momento sbagliato con la Ferrari che era limitata nelle prestazioni. Bearman la stessa cosa perché non ha futuro nel team di Maranello, salvo imprevisti catastrofici che non sappiamo. Il prossimo anno arriverà un certo signor Lewis Hamilton e Leclerc è stato confermato”.

    Merzario ha poi però concluso dicendo: “L’imprevisto potrebbe solo essere Leclerc che, non accettando il confronto con Hamilton in squadra dato che fino adesso è stato abituato ad essere il numero 1, potrebbe decidere magari di lasciare per andare da altri parti”. LEGGI TUTTO

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    F1, La Ferrari vince la lotta per il secondo posto in Bahrain

    Il giorno dopo la prima gara della stagione 2024 regala un sapore diverso rispetto alla passata stagione ai tifosi della Ferrari. Le Rosse, infatti, nonostante una gara tutt’altro che facile, si sono ritrovate ad essere la seconda forza del Mondiale, in attesa di avere i riscontri delle prossime trasferte, a partire da quella di Jeddah. Dietro di loro, le due McLaren hanno chiuso praticamente negli scarichi delle due Mercedes, e in questo momento paiono essere un gradino sotto Ferrari.Carlos Sainz e Charles Leclerc | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Leclerc influenzato dai problemi ai freni, Sainz molto aggressivo
    La seconda posizione dietro il solito Verstappen e il passo gara mostrato nelle prove libere avevano fatto ben sperare i tifosi della Rossa, in particolare per quanto riguardava Charles Leclerc. Il monegasco della Ferrari ha provato ad impensierire Max, ma poi si è subito trovato a dover fare i conti con i problemi all’impianto frenante anteriore, che lo ha costretto a diversi bloccaggi deleteri, in particolare nella prima fase di gara.
    Sainz, invece, ha avuto uno start poco felice, ma nel corso della gara è riuscito ad avere la meglio del team mate e di George Russell. Nel complesso, le due Ferrari hanno mostrato un ottimo passo, anche costante, con le gomme bianche, le più dure del lotto. Detto dell’imprendibile Max, è risultato evidente come l’altra Red Bull di Perez non fosse in realtà così imprendibile, e il passo tra i due non era poi così diverso, considerando anche le gomme rosse montate dal messicano nel finale.
    Ferrari seconda forza, dunque, almeno per il momento. Restano da sistemare i soliti problemi che hanno afflitto la vettura di Leclerc. Certo che, nonostante tutto, il monegasco ha avuto la meglio di Russell; questo è sicuramente il dato più positivo del sabato bahrainita, insieme al podio di Sainz.
    McLaren e Mercedes, lotta aperta
    Dietro le Ferrari, ecco che la lotta si fa particolarmente accesa tra le scuderie motorizzate Mercedes. La casa madre, nel finale, ha portato a casa un quinto posto poco soddisfacente con George Russell, che nel finale non è riuscito a tenere dietro la Rossa “azzoppata” di Leclerc. Con le gomme bianche, il pilota di King’s Lynn non è riuscito a tenere il passo dei rivali, e si è dovuto accontentare di seguirli sotto la bandiera a scacchi, nonostante uno start aggressivo e promettente.
    Il weekend di Lewis Hamilton, invece, è stato totalmente da dimenticare. Tanti i problemi per il sette volte campione, che in gara ha anche lamentato un sedile poco “confortevole”. Tra i due ha chiuso Lando Norris, con una McLaren anch’essa forse meno competitiva di quello che si aspettava. Le vetture Orange papaya non sono mai state in grado di avvicinarsi al podio, facendo quindi, almeno per il momento, un passo indietro rispetto al finale della passata stagione.

    Aston Martin ai margini della top ten
    Per chiudere la carrellata, va segnalata un’Aston Martin molto meno competitiva di quello che ci si attendeva. Le vetture in livrea British Green, sostanzialmente, hanno viaggiato ai margini della top ten per tutto il sabato di gara, mai in grado di attaccare i rivali davanti, ma più attente a quanto accadeva dietro.
    Insomma, almeno per il momento, la vettura molto estrema portata in pista dalla squadra di Lawrence Stroll non ha impressionato come nel 2023, anzi. La strada sembra essere tutta in salita per Alonso e Lance, e la faccia dello spagnolo a fine gara era tutta un programma. A Jeddah, su una pista totalmente diversa, potrebbero essere espressi valori diversi; al momento, però, a Silverstone c’è poco da essere allegri. LEGGI TUTTO

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    F1 2024: Chi ha migliorato di più sul giro veloce in qualifica? L’analisi

    La prima sessione di qualifiche di ieri in Bahrain ha mostrato, per la prima volta quest’anno, i veri valori in pista dei dieci Team di Formula 1. Il confronto dei migliori tempi del 2024 con quelli ottenuti esattamente 12 mesi fa, ci fornisce una prima indicazione di chi e di quanto si è migliorati.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    In questo nostro articolo metteremo a confronto i tempi ottenuti durante la sessione di qualifiche in Bahrain nel 2024 con quelli realizzati esattamente un anno fa. Dei dieci piloti F1 che quest’anno occuperanno le prime dieci posizioni in griglia, ben otto sono rientrati tra i primi 10 anche lo scorso anno. Per gli altri, ove possibile, proveremo a confrontare i migliori tempi a parità di Q, come avremo modo di spiegarvi qui sotto.
    RED BULL: -0″419
    Il team campione del mondo e Max Verstappen hanno ottenuto la pole position, sia quest’anno che nel 2023. Il confronto è quindi molto semplice e vede un miglioramento sul giro di poco superiore al mezzo secondo (+0″529). Analizzando i tempi di Sergio Perez, 2° lo scorso anno e 4° quest’anno, il miglioramento è di poco superiore ai 3 decimi di secondo (+0″309) che porta a un miglioramento medio del team di 0″419.
    2023 2024
    – M. Verstappen Red Bull 1’29″708 (Q3) | 1’29″179 (Q3) | -0″529
    – S. Perez Red Bull 1’29″846 (Q3) | 1’29″537 (Q3) | -0″309
    MERCEDES: -0″765
    Il team anglo-tedesco, secondo nel mondiale costruttori dello scorso anno, ha ottenuto un ottimo terzo posto in griglia con George Russel (6° nel 2023) e un nono posto con Lewis Hamilton (7° nel 2023). Il confronto, anche in questo caso, è semplice e vede un miglioramento sul giro di +0″855 per il giovane pilota inglese e di 0″674 per il sette volte campione del mondo. Questo porta a un miglioramento medio del team di 0″765.
    2023 2024
    – G. Russell Mercedes 1’30″340 (Q3) | 1’29″485 (Q3) | -0″855
    – L. Hamilton Mercedes 1’30″384 (Q3) | 1’29″710 (Q3) | -0″674
    FERRARI: -0″845
    La Scuderia di Maranello, terza nel mondiale costruttori 2023, ha ottenuto quest’anno un secondo posto in griglia con Charles Leclerc (3° nel 2023) e un quarto posto con Carlos Sainz, lo stesso dello scorso anno. Il confronto, anche in questo caso, è consistente. Per il monegasco però prenderemo come riferimento il tempo che ha ottenuto quest’anno in Q2 (1’29″165), in quanto migliore di 242 millesimi rispetto al tempo finale di Q3 (1’29″407). Il miglioramento sul giro di Leclerc risulta di 0″835 (0″593, se considerassimo il tempo di Q3). Per il pilota spagnolo invece sono 854 i millesimi di miglioramento da un anno all’altro. Questo porta a un miglioramento medio del team di 0″845.
    2023 2024
    – C. Leclerc Ferrari 1’30″000 (Q3) | 1’29″165 (Q2) | -0″835
    – C. Sainz Ferrari 1’30″361 (Q3) | 1’29″507 (Q3) | -0″854
    MCLAREN: N.A.
    Per il team di Woking, il confronto con lo scorso anno non è significativo, visto il difficile inizio di stagione 2023.

    ASTON MARTIN: -0″705
    Il team inglese, protagonista di un’ottimo inizio di stagione lo scorso anno, ha ottenuto un buon sesto posto in griglia con Fernando Alonso (5° nel 2023), mentre il compagno Lance Stroll ha chiuso al 12° posto (8° nel 2023). Nonostante questo, il confronto vede un miglioramento sul giro di +0″794 per il pilota spagnolo e di 0″615 per il canadese, confrontando il miglior tempo di quest’anno in Q2 con quello del 2023 di Q3. Questo porta a un miglioramento medio del team di 0″705.
    2023 2024
    – F. Alonso Aston Martin 1’30″336 (Q3) | 1’29″542 (Q3) | -0″794
    – L. Stroll Aston Martin 1’30″836 (Q3) | 1’30″221 (Q2) | -0″615
    ALPINE: N.A.
    Il team francese ha chiuso la prima qualifica 2024 occupando l’ultima fila dello schieramento. Lo scorso anno, Esteban Ocon chiuse al 10° posto mentre Pierre Gasly fu eliminato in Q1. Questo però non permette di avere un confronto corretto. Si può dire che anche Alpine ha migliorato rispetto allo scorso anno ma sicuramente in misura minore rispetto ai Top Team ma anche alle altre scuderia in griglia.
    HAAS: -0″958
    Il team americano ha ottenuto sia quest’anno che lo scorso un ottimo 10° posto sulla griglia con Nico Hulkenberg. Come Leclerc, il pilota tedesco ha realizzato il suo miglior crono in Q2 (1’29″851) e fu così anche nel 2023. Il confronto vede un miglioramento sul giro di +0″958 per la Haas. Il confronto dei tempi di Kevin Magnussen non lo riteniamo “significativo”: nel 2023 non passo il taglio in Q1 mentre quest’anno i tempi di Q1 e Q2 sono risultati molto vicini tra loro.
    2023 2024
    – N. Hulkenberg Haas 1’30″809 (Q2) | 1’29″851 (Q2) | -0″958
    KICK SAUBER: -0″770
    Per il team elvetico, il confronto con lo scorso anno non è un po’ difficile in quanto nel 2023, sia Bottas che Zhou superarono il Q1 mentre ieri sono stati subito eliminati. Al di là di questo, lo scorso anno i tempi dei due piloti Alfa Romeo furono compresi in poco più di un decimo di secondo: tra 1’31″443 e 1’31″615 (considerando sia Q1 che Q2). Nel 2024 il loro tempo è stato praticamente identico: 1’31″756 per Bottas (1’30″757 per Zhou). Questo ci porta a valutare un miglioramento del team Kick Sauber di circa 0″770.
    RACING BULLS: -1″371
    Il team con base a Faenza ha piazzato una monoposto in Q2 con Yuki Tsunoda (11° nel 2024, 14° nel 2023). Il pilota giapponese quindi può essere preso come un buon riferimento per valutare il miglioramento del team es AlphaTauri. Il suo miglior crono in Q2 (1’30″129) risulta migliore di oltre un secondo rispetto a quello ottenuto lo scorso anno (1’31″510).
    2023 2024
    – Y. Tsunoda AlphaTauri 1’31″510 (Q2) | 1’30″129 (Q2) | -1″371
    WILLIAMS: -0″973
    Il team inglese, lo scorso anno, realizzò tempi solo in Q1. Confrontando quindi i tempi dei due piloti con quelli realizzati in Q1 anche quest’anno, possiamo valutare il miglioramento della Williams in 1″.
    2023 2024
    – A. Albon Williams 1’31″461 (Q1) | 1’30″397 (Q1) | +1″064
    – L. Sargeant Williams 1’31″652 (Q1) | 1’30″770 (Q1) | +0″882
    Concludendo, possiamo dire che il team che ha migliorato di più sul giro secco, rispetto allo scorso anno, è la Racing Bulls. La ex AlphaTauri è l’unica scuderia ad aver migliorato di oltre un secondo. Alle sue spalle la Haas con 958 millesimi e la Williams con 973 millesimi di miglioramento da un anno all’altro. Appena “giù dal podio” la Ferrari (-0″845) seguita da Kick Sauber (-0″770), Mercedes (-0″765), Aston Martin (-0″705). A chiudere la classifica Red Bull con un miglioramento di soli 419 millesimi. Per ora, non possiamo valutare i miglioramenti di Alpine e McLaren. LEGGI TUTTO