More stories

  • in

    Davis Cup: Delusione Sonego, non sfrutta due set point nel tiebreak del primo set e perde da Galarneau. Italia 0, Canada 1

    Lorenzo Sonego

    Inizia male per i colori azzurri la fase a gironi di Coppa Davis 2023. Un Lorenzo Sonego sotto tono è sconfitto a sorpresa dal canadese Alexis Galarneau (n.200 ATP) col punteggio di 7-6(8) 6-4 all’Unipol Arena di Bologna. Il team canadese conduce 1-0, decisiva ora la sfida tra i due n.1 delle squadre, Lorenzo Musetti per l’Italia e Gabriel Diallo per il Canada. Sonego ha disputato una partita mediocre, con poca energia nella spinta, molto falloso col diritto e senza l’aiuto del servizio, che non gli ha regalato punti facili e aperture di campo per gli affondi.
    La sconfitta è ancor più pesante perché Lorenzo, nonostante la giornata negativa, è stato in vantaggio nel primo set, un break che l’ha portato a servire per chiudere sul 5-4. Lì ha rischiato una smorzata senza successo quindi è rimasto passivo, subendo l’aggressività e l’ottimo rovescio del rivale. Nel tiebreak il torinese è andato sotto ma ha recuperato, quindi non ha sfruttato due set point (sul 6-5 e 8-7), non giocati in modo aggressivo e convincente. Perso il tiebreak, nel secondo set il suo tennis è andato via scemando di energia e convinzione, con un break subito sul 3-2 che ha pagato a caro prezzo, non riuscendo a rimontare, anzi rischiando il doppio break nel settimo game, salvato con grande sofferenza.
    Una sconfitta dolorosa e inattesa, Sonego era nettamente favorito alla vigilia, ma ha pagato una giornata davvero difficile, contro un avversario bravo a sfruttare il contesto della Davis per esaltarsi, cosa che accade spesso anche in questa versione stravolta della competizione. Galarneau è stato ordinato, ha risposto con qualità ed è stato molto veloce nel coprire il campo, trovando una notevole precisione nel palleggio. È stato pronto a cambiare ritmo con il suo rovescio, davvero incisivo sia lungo linea che incrociato, ma questa sua ottima prestazione è certamente dipesa anche da un Sonego mai davvero incisivo e continuo nella spinta, troppo corto nel palleggio e incerto. In molte situazioni di scambio favorevoli, l’azzurro non ha trovato quegli affondi micidiali di diritto che hanno messo in difficoltà tutti migliori su piazza, colpendo invece palle che rimbalzavano perlopiù centrali e sulla riga di servizio, tutto troppo comodo quindi per Alexis, rapido ad appoggiarsi sulla palla dell’azzurro e macinare angoli.
    Inoltre Lorenzo ha servito male, come dimostra il bilancio davvero negativo con la seconda di servizio. Senza l’aiuto della prima palla, con un diritto “ballerino” e poca energia, è arrivata una sconfitta a sorpresa e che mette il team azzurro in difficoltà. Siamo ora nelle mani di Musetti e speriamo quindi del doppio. Perdere contro il Canada metterebbe a serio rischio il passaggio del girone, con il Cile di Jarry  e Garin difficile da superare.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La prima sfida tra Italia e Canada scatta con Alexis Galarneau alla battuta. Sonego è molto aggressivo in risposta e il n.200 ATP non regge col diritto. 3 errori e 0-40. Non la sfrutta Lorenzo, e nemmeno una quarta chance. 14 punti per l’1-0 Galarneau. Ai vantaggi anche il primo game di Sonego, 1 pari dopo 12 minuti. Dopo le incertezze del primissimo gioco, il canadese mette in campo tutta la sua velocità di spostamento. Sonego stenta a imporre la sua maggior potenza e aggressività. Servendo sul 2-3, sbaglia una volée non impossibile e si ritrova 15-30. Va sotto nello scambio il torinese, ma trova il miglior diritto del match, in corsa, vincente lungo linea. 3 pari, carica il pubblico “Sonny” dopo un avvio un po’ sotto ritmo di partita. Quel diritto a tutta ha acceso l’agonismo di Sonego, che ora spinge finalmente a tutta col diritto e si butta a rete, e poi trova un pallonetto straordinario a chiudere uno scambio molto laborioso. 0-30. Con un’altra ottima risposta di diritto, l’azzurro vola 0-40, altre tre chance per l’allungo dopo quelle iniziali. Basta la prima con un diritto inside out a tutta. 7 punti di fila, uno meglio dell’altro, per il 4-3 e servizio Italia. Sonego serve sul 5-4 per chiudere il set, trova un Ace, ma non riesce a comandare e chiudere in scioltezza. Sbaglia una palla corta il piemontese, e Galarneau sul 30 pari comanda lo scambio buttandosi avanti, il passante di rovescio di Lorenzo è in rete. Il canadese si prende il contro break grazie ad una stecca di diritto dell’azzurro. 5 pari e poi sorpasso, 6-5 Canada. Ritrova il servizio Sonego, buon game, si va al tiebreak. Alexis trova una risposta profonda su di una seconda di servizio di Lorenzo un po’ morbida, 2-0. Regala poi col diritto il canadese, 3-2, poi trova un passante perfetto di rovescio (partito troppo dietro Lorenzo), si gira 4-2. Si lotta punto su punto, molto coraggioso il canadese, ma Sonego finalmente esplode a tutta il suo diritto, si riprende il “minibreak”, serve sul 4-5. Gladiatorio Sonny! Vince un punto difensivo assurdo, sembrava perso più volte, vale molto più del 5 pari. Altro scambio sofferto, di fisico e gambe sale 6-5, Set Point Sonego. Lo annulla Galarneau, bene col rovescio lungo linea e si porta poi 7-6. Ottima prima dell’azzurro sul set point da difendere, 7 pari. Out col diritto Alexis, 8-7 Italia, altro SP, ma la risposta di diritto è troppo corta e centrale. Ancora col rovescio lungo linea si apre il campo Galarneau, 9-8. Male col diritto in questo tiebreak Sonego, un errore in scambio gli costa il 10-8. Canada avanti 1-0.
    Sonego inizia discretamente il secondo set, alla battuta. Si scorre sui turni di servizio, il canadese al momento non ha cali di tensione, rapido nel coprire il campo ed attaccare seguendo il rovescio. Sul 2 pari Lorenzo sbaglia col diritto, in ritardo sulla palla, 30 pari e poi 30-40, largo un attacco un po’ affrettato col rovescio uscendo dal servizio. C’è una palla break pericolosissima da difendere per l’azzurro… Ritrova finalmente la prima di servizio, una bordata incontenibile, ma sul punto seguente di nuovo attacca molto corto, comodo il passante del rivale. San Servizio, altra prima esterna precisa. Da destra la prima non va, subisce e concede la terza PB del game. Stavolta va “di lusso”, il Alexis comanda ma tira in corridoio un diritto che sarebbe stato vincente. Male, davvero male il torinese, non è lucido in questa fase, impatta con poche corde un altro diritto e c’è la quarta palla break. Stavolta il BREAK arriva, Galarneau trova un lob fantastico e chiude poi sotto rete. Passivo e falloso l’azzurro, ora sotto 3-2 nel secondo. Al cambio campo si fa massaggiare la coscia e polpaccio destro, con la testa sotto l’asciugamano. Il canadese tira dritto sicuro, serve con precisione e non regala niente, 4-2. Purtroppo Lorenzo è in un momento molto negativo, il rivale impatta e risponde bene, l’azzurro impatta con braccio rigido e la palla, in un attacco affrettato, vola via. 30-40, una palla break che è quasi un match point… Stavolta il braccio tiene, l’attacco più preciso e annulla la chance. Ma sparacchia poi un altro diritto su di una palla “luna”, altra PB. Servizio e smash, si salva ancora Lorenzo. Con più di un brivido, Sonego resta in scia 3-4. Galarneau macina in sicurezza il suo tennis preciso, ordinato, che l’azzurro non riesce a scalfire per i troppi errori e la poca intensità. Purtroppo Lorenzo sul 5-3 sparacchia malamente un diritto lungo lunga in corridoio, ancora troppa fretta, come per scappare dalla situazione, e concede un Match Point. Niente prima palla in campo… regala stavolta col diritto il canadese, su di una palla dove poteva fare meglio. Con una fatica tremenda, Sonego si salva, resta aggrappato alla partita sul 4-5. C’è grande tensione, Alexis rischia di meno ma conduce lo scambio. Con un altro ottimo rovescio lungo linea, Galarneau strappa il punto del 40-15, doppio match point! Chiude con un bel diritto vincente, game set match Canada.

    Galarneau A. (Can) – Sonego L. (Ita)ITF Finals A. Galarneau76 L. Sonego64 Vincitore: A. Galarneau ServizioSvolgimentoSet 2A. Galarneau 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4L. Sonego 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-405-3 → 5-4A. Galarneau 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3A. Galarneau 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2L. Sonego 15-0 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 40-A2-2 → 3-2A. Galarneau 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2L. Sonego 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2A. Galarneau 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 3-2* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* 5-5* 5*-6 6*-6 7-6* ace 7-7* 7*-8 8*-8 9-8*6-6 → 7-6L. Sonego 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6A. Galarneau 15-0 ace 30-0 30-15 df 30-30 40-305-5 → 6-5L. Sonego 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-404-5 → 5-5A. Galarneau 15-0 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 3-5A. Galarneau 0-15 0-30 0-403-3 → 3-4L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3A. Galarneau 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2L. Sonego 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2A. Galarneau 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1L. Sonego 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1A. Galarneau 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup: Oggi l’Italia affronta il Canada alla Unipol Arena di Bologna (alle ore 15)

    La formazione canadese – Foto Sposito

    La Unipol Arena di Bologna ospiterà l’incontro di tennis tra Italia e Canada. La squadra italiana, anche in assenza di Sinner e Berrettini, è pronta per la sfida, come ha evidenziato il capitano canadese Frank Dancevic: “La squadra italiana ha tantissimo spessore e sono una formazione molto forte. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per passare il turno.”Dal lato canadese, l’assenza di Felix Auger Aliassime e l’incertezza sulla condizione fisica di Denis Shapovalov, che non gioca da due mesi, potrebbero influenzare le dinamiche del match. Il capitano italiano Filippo Volandri sottolinea l’importanza della flessibilità, sottolineando che la squadra ha diverse opzioni sia per il singolo che per il doppio.
    Ieri, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti hanno effettuato una sessione di allenamento presso l’Arena, seguiti dai rispettivi coach. Le scelte definitive sui giocatori saranno rese note un’ora prima dell’inizio del match.
    La squadra italiana selezionata da Volandri comprende Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Simone Bolelli, Matteo Arnaldi e Andrea Vavassori. Il team canadese, selezionato dal loro capitano, include Denis Shapovalov, Gabriel Diallo, Vasek Pospisil, Alexis Galarneau e Kelsey Stevenson.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Le avversarie dell’Italia: Elias Ymer, un Decennio di Leadership in Davis con la Svezia

    Elias Ymer (SWE) – Photo: Mathias Bergeld

    Quando Elias Ymer fu scelto per affrontare la Danimarca nelle semifinali del Gruppo I nel 2013, aveva solo 17 anni e divenne il più giovane svedese a competere in Coppa Davis da quando Mats Wilander fece il suo debutto nel 1981.Dieci anni dopo, Ymer rimane la fidata guardia della Svezia e indosserà ancora una volta i colori giallo e blu come leader della sua squadra nelle Finali della Coppa Davis, Gruppo A, a Bologna questa settimana.
    “Ricordo la mia prima partita come emozionante. Ho concluso con una vittoria in cinque set nella quinta partita decisiva, il che mi ha dato un buon inizio in Coppa Davis e mi ha portato molti benefici negli anni,” ha detto Ymer domenica.Il 27enne, che vanta un record di 15-14 in singolo nella Coppa Davis, sta partecipando per la terza volta consecutiva alle finals, avendo giocato per la Svezia in questa fase nel 2021 e 2022.L’anno scorso, sempre a Bologna, Ymer sconfisse l’argentino Sebastian Baez e il croato Borna Gojo prima di essere sconfitto dall’italiano Matteo Berrettini. La Svezia mancò di poco l’opportunità di avanzare alle Finals 8, terminando terza nel gruppo.
    Nonostante non siano riusciti a replicare quel successo, Ymer crede che la sua squadra abbia lasciato un segno duraturo, dimostrando il loro valore contro squadre difficili. “L’anno scorso, penso che la settimana a Bologna sia stata molto positiva per noi. Abbiamo dimostrato a molti paesi che la Svezia è una squadra con cui non si scherza,” ha dichiarato.Insieme a Ymer questa settimana all’Unipol Arena di Bologna ci saranno i debuttanti in Coppa Davis Karl Friberg, Leo Borg e Filip Bergevi, oltre ad Andre Goransson, che ha gareggiato per la Svezia in sette partite di doppio dal suo debutto nel 2019.Con campioni in carica come il Canada, i padroni di casa Italia e una formidabile squadra cilena che vanta il n° 25 del mondo, Nicolas Jarry, e l’ex n° 17 del mondo, Cristian Garin, la Svezia avrà una dura sfida, e Ymer ne è consapevole.
    “Ovviamente siamo gli sfavoriti, non c’è dubbio. Ma l’ho detto molte volte, nella Coppa Davis può succedere di tutto e l’ho visto con i miei occhi molte volte. Quindi dobbiamo solo darci da fare e giocare il nostro gioco,” ha detto.
    Il capitano svedese Johan Hedsberg è ansioso di vedere come i nuovi arrivati si comporteranno nella competizione e ha chiesto a Friberg e Borg di essere pronti per una convocazione in singolo contro avversari difficili questa settimana.“Saranno molto importanti per la squadra. Dico loro che devono essere pronti, devono crescere e prendersi le loro responsabilità perché uno di loro giocherà in singolo, quindi non è il momento di imparare, è il momento di agire,” ha dichiarato Hedsberg.L’ultimo dei sette titoli della Coppa Davis della Svezia risale al 1998. Inizieranno la loro campagna delle Finali della Coppa Davis martedì contro il Cile alle 15:00.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Novak Djokovic si alla Davis Cup e verso il no alla trasferta asiatica

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    C’è appena il tempo di godersi i successi ottenuti perché il tennis non si ferma e l’ambizione di Novak Djokovic è immensa. Tanto che il serbo non rinuncerà a competere nella Coppa Davis 2023 il prossimo weekend a Valencia, dove arriverà senza quasi nessun riposo, in un’ulteriore dimostrazione del suo forte impegno verso la Serbia e mostrando che questa competizione è una priorità per lui quest’anno.
    Goran Ivanisevic è stato interrogato sui prossimi passi e ha sorpreso con una franca confessione su Sportklub. “Avrà bisogno di tempo per riposarsi e riorganizzarsi dopo la Coppa Davis, quindi non parteciperà al tour asiatico, presumibilmente. Dovrà giocare qualcosa prima delle ATP Finals e il più probabile è che sarà Parigi-Bercy”, ha confessato il croato, delineando chiaramente quali eventi attendono il suo allievo.
    Calendario di Novak Djokovic per il resto del 2023:Fase a gironi delle Finali della Coppa Davis 2023 (Valencia): Dal 12 al 17 settembreATP Masters 1000 Parigi-Bercy 2023: Dal 30 ottobre al 5 novembreNitto ATP Finals 2023: Dal 12 al 19 novembreFinali della Coppa Davis 2023 (Malaga): Dal 21 al 26 novembre (se la Serbia supererà il turno) LEGGI TUTTO

  • in

    Davis, parlano gli azzurri. Volandri “L’Italia è squadra”. Musetti: “I campi sono più veloci dell’anno scorso”

    Il team di Davis azzurro a Bologna (foto Sposito/SuperTennis)

    Archiviato US Open con l’ennesimo straordinario trionfo di Novak Djokovic, tutta l’attenzione si concentra sulla Coppa Davis e in particolare su Bologna, dove l’Italia si gioca l’accesso alle Finali di Malaga affrontando le rivali nel girone A, Canada, Cile e Svezia. I campioni in carica nord americani sono privi della loro stella Auger-Aliassime, e schierano uno Shapovalov fermo da mesi per un problema al ginocchio. Non è comunque un impegno da sottovalutare, visto che anche il team azzurro è privo di due stelle come Jannik Sinner e Matteo Berrettini.
    Nel media day precedente all’avvio degli incontri, hanno parlato il capitano Volandri e i giocatori. Riportiamo da SuperTennis le dichiarazioni dei nostri portacolori.
    Volandri: “Due anni fa siamo partiti con la costruzione di un gruppo, oggi siamo una squadra. E’ lo step successivo e l’abbiamo completato anche prima di quanto mi aspettassi”. “Sono sicuro che l’avvicinamento non lascerà scorie. Bisogna affrontare insieme quello che succede, ma già da tempo parliamo solo di quello che ci aspetta da mercoledì in poi. Siamo tutti sereni, c’è un bellissimo clima in squadra come siete abituati a vedere in questi ultimi due anni”. “Ho chiesto a tutti grandissima disponibilità. Abbiamo più di un’opzione in doppio, e più di una in singolare. L’obiettivo è di essere tutti pronti a prescindere da chi giocherà. E la risposta che mi stanno dando in questi giorni va esattamente in questa direzione”. “Tutte le sfide sono diventate difficili, tutte le squadre si sono arrichite e poi in davis la classifica vale fino a un certo punto, l’abbiamo sperimentato anche a Malaga. Dobbiamo soltanto pensare a noi, alle nostre prestazioni. E poi tutti i match sono complicati per noi, ma anche per i nostri avversari sarà difficile giocare contro di noi. Il pubblico italiano, come l’anno scorso, ci darà una grande spinta”.
    Musetti parla delle condizioni di quest’anno all’Unipol Arena: “Sono un po’ più veloci, più simili a quelle di Malaga. Tutti noi noi disponiamo delle qualità per giocar bene qui, abbiamo trovato da subito buone sensazioni, siamo fiduciosi. L’ultimo torneo non è andato come speravo ma non c’è miglior posto come questo. Stare con questo gruppo che considero di amici, come una famiglia, mi fa bene, mi dà grande motivazione” conclude il toscano.
    Così Arnaldi, all’esordio in maglia azzurra: “E’ speciale essere qui. Mi hanno fatto sentire a casa da subito. Ci conosciamo bene tutti, è un bel gruppo. Sono felicissimo di essere qui, non vedo l’ora che iniziamo mercoledì”.
    Vavassori è pronto a dare il suo contributo in doppio: “Abbiamo fatto ottimi risultati insieme, poi ci troviamo benissimo a livello umano. Siamo molto amici e questo aiuta in campo. Siamo stati un po’ sfortunati nelle due finali che abbiamo giocato quest’anno, avremmo potuto vincere il torneo”.
    Bolelli torna a giocare a casa: “Non capita tutti i giorni di giocare nella tua città. Ci sono state polemiche, lo sport è fatto anche di questo ma le lasciamo in un cassetto. Siamo concentrati soltanto sul Canada, ci stiamo preparando al meglio con Filo e il team per questo incontro. Vogliamo vincere: è questo il nostro obiettivo, il resto lascia il tempo che trova”. LEGGI TUTTO

  • in

    Carlos Alcaraz dà forfait in Davis Cup

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz tornerà in Spagna dopo la sua avventura a New York, dopo aver perso contro Daniil Medvedev nelle semifinali degli US Open. Il prossimo impegno del tennista di Murcia erano le finali della Coppa Davis, che si terranno a Valencia tra martedì 12 settembre e domenica 17. Tuttavia, durante il torneo newyorkese, Carlos aveva lasciato intendere possibili dubbi sulla sua partecipazione: “Devo valutarlo perché è stato un tour lungo e intenso. Ascolterò il mio corpo e vedrò come mi sentirò domani. Vedremo cosa mi chiederà il corpo. È stata una tournée lunga e ho bisogno di riposare”, aveva dichiarato.
    Alla fine, infatti, Carlos Alcaraz non parteciperà alle finali della Coppa Davis. Lo spagnolo ha deciso di ritirarsi dal torneo dopo aver raggiunto le semifinali degli US Open, scegliendo così di riposare considerando le tante partite giocate. Al suo posto, Albert Ramos indosserà nuovamente la maglia rossa per unirsi alla squadra spagnola e iniziare la preparazione già da sabato sotto la guida di David Ferrer. LEGGI TUTTO

  • in

    Volandri risponde a Fognini: “Parole ingrate. Rispettata la sua volontà, non mi ha lasciato scelta”

    Filippo Volandri

    Acque a dir poco agitate in casa Italia alla vigilia dei gironi di Coppa Davis, al via a Bologna la prossima settimana. Il lungo sfogo social di Fabio Fognini, escluso dalle convocazioni da Capitan Volandri, non è passato inosservato all’opinione pubblica. Questa replica di Volandri in un comunicato rilasciato all’Agenzia Ansa, che riportiamo integralmente.
    “Mi dispiace leggere le parole di Fabio Fognini, per la scelta dei toni e dei termini, sopra le righe, che riserva non solo al sottoscritto, ma anche ad un team che lo ha sempre sostenuto e a una Federazione che ne ha sempre accettato virtù e debolezze. Trovo le parole di Fabio profondamente ingrate, anche se mi rendo conto che il mio ingresso da Capitano di Coppa Davis possa aver minato le sue sicurezze: sotto la mia gestione è sempre stato trattato come gli altri, e capisco che ne abbia potuto risentire”.
    “Ora, al netto delle modalità con cui ha deciso di raccontare questa storia, che non mi sorprendono anche se mi sarei aspettato, ripeto, un minimo di rispetto in più per la squadra, più che per me, va ristabilita la verità dei fatti. Nelle ultime sue apparizioni, Fognini ha inanellato ritiri e problemi fisici. Il suo rendimento negli ultimi tre mesi non rispondeva ai criteri che, a mio parere, vanno soddisfatti per ottenere una convocazione in Davis: massima integrità fisica e altissime motivazioni”.
    “Fognini ha accusato problemi al pettorale e al tendine del piede, che gli hanno compromesso il torneo di San Marino e lo hanno costretto al ritiro a Como. Tanto che, mentre ero a New York, ho ricevuto la telefonata di un membro del suo staff medico che già in quel momento mi parlava di un Fabio in pessime condizioni. A quel punto, a proposito di motivazioni, ha deciso di mettere il suo recupero prima di ogni altra cosa, Nazionale compresa, motivo per cui ha scelto di giocare a Genova, all’aperto e sulla terra, a dispetto di una Davis che a Bologna si gioca sul duro e al coperto. Nonostante gli sia stato proposto uno staff federale, con tecnici, preparatori atletici e medici a sua disposizione, proprio per tentare di recuperarlo”.
    “Ho rispettato la sua volontà ma non mi ha lasciato scelta, questa è la verità. Ripeto, auguro a Fabio di tornare ai livelli che gli appartengono e continuo a ringraziarlo per quello che ha fatto in passato in Coppa Davis. E’ l’ultima volta che affronto pubblicamente questo argomento, siamo alla viglia di un appuntamento importante, molto più dei nostri destini personali, perciò dobbiamo concentrarci tutti sull’obiettivo” conclude Volandri. LEGGI TUTTO

  • in

    Fabio Fognini amareggiato per la mancata convocazione in Davis: “improvvisamente non rientro più nei piani, senza spiegazioni giustificabili e con modalità che non ho condiviso, poco rispettose della mia storia e dei miei trascorsi azzurri”

    Fabio Fognini (foto Getty Images)

    Fabio Fognini ha parlato della sua mancata convocazione in Davis Cup dopo che era stato pre-convocato del Capitano Filippo Volandri.
    Dichiara l’azzurro: “Sono passati molti anni dalla mia prima volta in azzurro a Montecatini, nel 2008. Difendere i colori azzurri e rappresentare il mio paese in giro per il mondo è sempre stata una priorità, un sogno realizzato.Vestire l’azzurro, sentire il calore del pubblico, competere in arene gremite con i nostri tifosi al seguito anche in trasferte improponibili mi ha sempre stimolato a dare il 110%. E benché le trasferte fossero dure e la stagione lunghissima, con gli obiettivi di ranking da raggiungere, non ho mai avuto dubbi: giocare per l’Italia è la cosa più gratificante del mondo per un atleta e in particolar modo per me. Ora, alla vigilia dell’ennesima sfida di Davis, mi trovo, mio malgrado, fuori dalla rosa dei convocati. Leggo su alcuni organi di stampa che avrei deciso e richiesto di fare un passo indietro, per riposare e tirare il fiato. Falso e pruriginoso! È stato un anno impegnativo e logorante ma a prescindere ho appositamente deciso di prendere parte al Genoa Open Challenger, per arrivare pronto e carico ai match di Bologna, in un contesto a me storicamente favorevole, al di là della superficie: infatti sono a pochi chilometri da casa, in una città dove sono cresciuto, partecipo ad un torneo vinto in passato, attorniato dall’affetto di amici e familiari, insomma il meglio per me in questo preciso momento. Qui sapevo che avrei percepito il calore e l’affetto necessari per arrivare al top a Bologna. In tempi non sospetti, a dispetto di quanto trapelato, ho comunicato la mia voglia di far parte del gruppo per Bologna, mettendomi a disposizione del capitano, che mi ha chiesto di giocare doppi con gli altri compagni di nazionale nel frattempo, cosa che ho puntualmente fatto e di tenermi allenato e sul pezzo. E così ho fatto e sto facendo, oggi più che mai voglio aggredire ancora la classifica ATP, vincere età e dolori…”
    “Qualche settimana fa sono stato pre convocato e questa cosa mi ha reso ancora una volta felice e orgoglioso. Poi però lunedì, mentre ero a Genova, mi è arrivata la chiamata del capitano: improvvisamente non rientro più nei piani, senza spiegazioni giustificabili e con modalità che non ho condiviso, poco rispettose della mia storia e dei miei trascorsi azzurri, perché fino all’ultimo mi è stato comunicato che sarei stato in rosa e disponibile a scendere in campo e per questa ragione ho deciso di allenarmi e di giocare il Challenger al massimo delle mie forze per essere appunto pronto e a disposizione. Mi dispiace non sia stata usata chiarezza e sincerità. La mia storia non lo merita”. LEGGI TUTTO