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    Bergamo accoglie gli eredi di Sinner e Rune

    David Goffin nella foto

    I tre migliori ragazzi del 2005 saranno tra le attrazioni principali del Trofeo Faip-Perrel: Jakub Mensik, “Jerry” Shang e Dino Prizmic vogliono confermare la tradizione secondo cui Bergamo lancia una futura superstar. Un’entry list da sogno è completata dall’ex top-10 David Goffin e quattro italiani: attesa per Zeppieri e Vavassori.
    La presenza di un ex finalista del Masters è sufficiente per mettersi sull’attenti, ma la storia recente del Trofeo FAIP-Perrel porta a sfrugugliare l’entry list a caccia di un nuovo baby-fenomeno da battezzare a Bergamo, come accaduto nel 2019 con Jannik Sinner e nel 2021 con Holger Rune. Esito positivo: si ritroveranno alla Palestra Italcementi i tre migliori ragazzi nati nel 2005, tutti in ascesa impressionante. I bergamaschi potranno scegliere se affezionarsi al talento di Jakub Mensik (ceco, n.151 ATP), la creatività di Juncheng “Jerry” Shang (cinese, n.156) o la tigna di Dino Prizmic (croato, n.168). I tre non hanno in comune soltanto l’anno di nascita, ma vantano anche una finale junior nei tornei del Grande Slam. Nel caso di Prizmic è arrivato addirittura il successo, quattro mesi fa al Roland Garros. Ma la carriera giovanile è ormai alle spalle: i tre puntano forte ai top-100 ATP e Bergamo offrirà loro una bella chance per avvicinarli, con il miraggio di agguantare l’ammissione diretta per l’Australian Open 2024. La suggestione è enorme: dopo che il 2003 ci ha regalato Alcaraz e Rune, il 2005 si propone come la nuova grande annata del tennis mondiale. E i suoi migliori esponenti saranno a Bergamo, laddove fioriscono le stelle. Senza dimenticare che per Mensik sarà la prova generale per le Davis Cup Finals, laddove la sua Repubblica Ceca sarà outsider e lui punta deciso a un posto da titolare. Il recente terzo turno allo Us Open e la netta vittoria contro Dusan Lajovic nella fase a gironi sono ottime credenziali.
    STELLA GOFFINNel rispetto della sua tradizione, Bergamo avrà altri grandi nomi. Su tutti, l’ex top-10 David Goffin. Il belga non ha bisogno di presentazioni: finalista alle ATP Finals 2017, ha vinto sei titoli ATP (il più importante a Tokyo 2017), vanta quattro quarti di finale nei tornei del Grande Slam (due a Wimbledon, l’ultimo nel 2022) e la finale al Masters 1000 di Cincinnati. È stato uno degli immediati rincalzi durante l’epopea dei Big Three e vanta almeno una vittoria contro Federer, Nadal, Djokovic… e anche su Alcaraz. Come se non bastasse, nel 2015 e nel 2017 ha trascinato il Belgio a giocarsi per due volte la finale di Coppa Davis. Un grande campione appena rientrato tra i top-100, segno che il suo tennis leggero e talentuoso ha ancora parecchio da dare. L’entry list è guidata dal rampante britannico Jack Draper, numero 92 soltanto perché quest’anno ha saltato quattro mesi per acciacchi vari. A inizio anno era entrato tra i top-40 e lo scorso anno era giunto in semifinale alle Next Gen Finals. Perse al tie-break del quinto contro Brandon Nakashima, che quel torneo lo vinse… ed è tra gli altri giocatori presenti a Bergamo. Impreziosirà un’entry list di ottimo livello, una delle migliori che si ricordino nella quasi ventennale storia del torneo, con il cut-off collocato al numero 193 ATP. Significa che i giocatori sotto tale soglia saranno costretti a giocare le qualificazioni.
    QUATTRO ITALIANI GUIDATI DA ZEPPIERIMa Bergamo è in Italia, dunque è doveroso un occhio di riguardo per i nostri giocatori. In attesa dell’assegnazione delle tre wild card, per ora sono in quattro già certi di esserci Giulio Zeppieri, Andrea Vavassori, Matteo Gigante e Francesco Passaro. Attesa soprattutto per i primi due: il laziale è prossimo all’ingresso tra i top-100 e – pur essendo cresciuto sulla terra battuta – ha dimostrato di essere molto forte sul cemento indoor, come hanno dimostrato la vittoria a Cherbourg e la finale a Rovereto. Quanto a Vavassori, il suo serve and volley è perfetto per le condizioni di gioco di Bergamo e punterà a migliorare i quarti di finale dello scorso anno. Attesa anche per i giovani Matteo Gigante (classe 2002) e Francesco Passaro (2001). Ci sono poi buone possibilità che riescano a entrare in tabellone gli esperti Stefano Travaglia, Federico Gaio e Alessandro Giannessi, fuori di pochissime posizioni dal cut-off. Nel rispetto delle norme ATP in vigore dal 2023, c’è anche posto in tabellone per alcuni dei migliori junior dell’anno precedente. A Bergamo ne ha approfittato il belga Gilles Arnaud Bailly, campione del mondo ITF junior nel 2022 (che giusto qualche settimana fa ha vinto un torneo ITF a Santa Margherita di Pula). Ci sono tutte le premesse per un torneo storico, in linea con i gioielli sfornati nelle passate edizioni. Bergamo è pronta.
    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Bergamo (MD) Inizio torneo: 30/10/2023 | Ultimo agg.: 13/10/2023 10:04Main Draw (cut off: 193 – Data entry list: 12/10/23 – Special Exempts: 0/0)

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    Bergamo 2023: linea di passaggio verso il futuro

    L’ultimo sold-out fatto registrare dallo storico palazzetto di Bergamo, dal 2023 destinato ad altre attività

    La diciottesima edizione del Trofeo Perrel-Faip si giocherà presso la Palestra Italcementi, accogliente impianto a due passi dal centro città, in attesa che la città abbracci il nuovo Chorus Life. Appuntamento dal 29 ottobre al 5 novembre, col pieno sostegno delle istituzioni e l’obiettivo di trovare i nuovi Berrettini, Sinner e Rune.
    Non c’è dubbio che l’edizione 2023 del Trofeo Faip – Perrel di Bergamo rappresenterà un unicum nella sua lunga storia. La riorganizzazione delle strutture cittadine, infatti, ha destinato ad altro uso lo storico palazzetto, laddove hanno giocato – e vinto – decine di campioni e future leggende. In ordine di tempo, gli ultimi sono stati Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Holger Rune. Senza dimenticare Otto Virtanen, campione in carica che nei giorni scorsi ha trascinato la Finlandia a uno storico piazzamento nei quarti di finale di Coppa Davis. I ricordi rimarranno indelebili, scolpiti nella memoria di decine di migliaia di appassionati che dal 2006 contribuiscono al successo di uno dei più longevi tornei italiani. A differenza di altre realtà cittadine che sono emigrate in provincia, il Trofeo Faip – Perrel resterà a Bergamo e rafforzerà – se possibile – un legame indissolubile con la città. La 18esima edizione si giocherà presso la Palestra Italcementi, storico “secondo campo” del torneo e in grado di ospitare circa 1.100 spettatori, capienza perfettamente in linea con i tornei di categoria. Si tratta di una struttura accogliente, distante appena un chilometro dal centro città e situata proprio sotto i colli che conducono verso la Città Alta. Detto che il secondo campo tornerà a essere il palazzetto di Alzano Lombardo (l’ultima volta era stato utilizzato nel 2020), l’edizione 2023 rappresenterà una linea di passaggio verso il futuro. Nel 2024, infatti, dovrebbe essere pronto il nuovissimo Chorus Life, impianto di ultima generazione che cambierà le abitudini degli sportivi bergamaschi (e non solo). Gli organizzatori sono già in contatto con la proprietà e si è aperto il dialogo per inaugurare una collaborazione che possa iniziare già nel 2024 (anno in cui il torneo diventerà “maggiorenne”) e portare l’evento a vette ancora più alte. Ma ci sarà tempo per pensare al futuro: l’appuntamento è dal 29 ottobre al 5 novembre, confermando la data inaugurata nel 2021 che si è rivelata perfetta e ha garantito un sostanzioso “upgrade”, impreziosendo il campo di partecipazione.
    CAMPI DI PROPRIETÀAncora una volta, le istituzioni sono vicine al torneo. Anche per quest’anno la Regione Lombardia ha garantito il proprio supporto grazie alla disponibilità della Sottosegretaria Lara Magoni, senza dimenticare sia il Comune di Bergamo tramite l’Assessora allo Sport Loredana Poli, sia Bergamo Infrastrutture tramite l’Avv. Attilio Baruffi, il cui contributo è ancora più prezioso in un anno particolare come questo. La continuità del torneo, l’entusiasmo degli organizzatori e la capacità di rinnovarsi non sono sfuggite a partner di livello come Banca IntesaSanpaolo, che quest’anno tornerà a essere presenting sponsor, così come il brand Decathlon Artengo continuerà ad essere il partner tecnico. Una bella novità di questa edizione riguarda la scelta – che rappresenta un vero e proprio investimento – di acquistare direttamente i campi di gioco anziché ricorrere al tradizionale sistema dell’affitto. L’iniziativa esalta lo spirito del Trofeo Faip – Perrel, proteso a una sincera e concreta promozione del tennis. L’acquisto dei campi permetterà di riutilizzarli nel contesto della città di Bergamo, laddove uno sponsor ne garantirà la possibilità di utilizzi di vario genere. E nulla vieterà l’organizzazione di altri eventi o esibizioni, senza dimenticare la possibilità di affittarlo ad altri tornei, in modo da recuperare ancora più rapidamente l’investimento. Più in generale, si tratta di una scelta che certifica le intenzioni di Olme Sport e del suo storico Direttore Marco Fermi: dare sempre più lustro a un torneo che rappresenta un piccolo gioiello nel calendario dei Challenger italiani. Sul piano tecnico gli obiettivi non cambiano: accogliere un giusto mix tra giocatori d’esperienza e giovani di belle speranze, a partire dagli italiani. In questo momento ci sono ben dodici azzurri tra la centesima e la duecentesima posizione del ranking ATP, dunque potenziali partecipanti a un torneo che vivrà il suo primo atto ufficiale martedì 10 ottobre, quando uscirà l’entry list che presenterà il parco giocatori. Ma la storia insegna che Bergamo ha sempre il top. Non c’è dubbio che sarà così anche nel 2023. LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Il ragazzo che corre sotto la pioggia (con il programma di domani)

    Matteo Arnaldi (foto Antonio Milesi)

    Un aneddoto raccontato da coach Alessandro Petrone ben descrive lo spirito di Matteo Arnaldi, protagonista al Trofeo Perrel-Faip. Il ligure domina Barrere e sogna un piazzamento importante: “Quello che faccio non mi pesa, anche perché non vedo il tennis come un lavoro” dice il sanremese, che sarà prima riserva alle Next Gen Finals. Avanza anche Andrea Vavassori.
    Risultati a parte, uno degli obiettivi di Matteo Arnaldi era la competitività sul cemento indoor. Ha trovato questa condizione a Bergamo per il Trofeo Perrel-Faip, presented by BPER Banca (45.730€, Slam Court). “L’idea era sfidare e battere giocatori della mia classifica, possibilmente anche superiori”. Lo ha fatto alla perfezione nel pomeriggio del PalaIntred, in cui ha lasciato quattro giochi a Gregoire Barrere, numero 93 ATP e reduce dal successo al Challenger di Brest, ma già sconfitto da Arnaldi a Saint Tropez: “Il mio gioco gli dà molto fastidio, anche nella precedente partita veniva da un buon momento – racconta Arnaldi – poi oggi ho giocato particolarmente bene e sono contento di come sono stato in campo. Speriamo di mantenere questo livello anche nei prossimi match”. L’avversario si chiama Liam Broady, giocatore forte ed esperto. E mancino. “Ma per me non cambia niente. Non l’ho mai affrontato, sarà una partita da preparare bene. Per fortuna il campo è piuttosto lento e riesco a esprimermi al meglio”. Arnaldi fa parte della Next Gen italiana, un gruppo di ragazzi che quest’anno ha fatto un importante salto di qualità. A inizio anno era numero 364 ATP, oggi “vede” i top-100. Vien da domandarsi se si aspettasse una crescita così repentina, peraltro condita da una vittoria Challenger (Francavilla al Mare) e altre due finali. “Sono contento della mia stagione soprattutto pensando a come era iniziata – riflette il sanremese – tutti abbiamo aspettative, ma nei primi due mesi dell’anno ho giocato male, quindi non mi aspettavo di salire così tanto. Sono arrivato a un passo dalle Next Gen Finals, infatti la prossima settimana sarò a Milano come alternate nella speranza che qualcuno non giochi… Scherzi a parte, non era un obiettivo. Quest’anno abbiamo puntato soprattutto sul lavoro e sul miglioramento su questa superficie. E oggi è arrivata la prima vittoria indoor con un top-100”.
    L’ARIA DI CASAÈ piacevole parlare con Arnaldi, forse perché non vive la sua professione – e tutto quello che gli ruota intorno, compresi gli impegni con la stampa – come un lavoro. Ama davvero il tennis e la vita nel circuito, anche se qualche anno fa ha lasciato il Centro FIT di Tirrenia per tornare a San Remo. “Che però è un posto in cui ci si allena molto bene – precisa – ma io ho l’esigenza di staccare un po’ quando termina l’allenamento. A Tirrenia, invece, trascorri tutto il tempo dentro il centro, perché è un po’ isolato. Per uscire ero in balia degli altri, non avendo ancora la macchina. Inoltre, stando lontano da casa, faticavo a fare altro e prendere la patente. Ma se devi fare un periodo di allenamento intensivo di 1-2 settimane rimane un buon posto, in cui hai tutto a disposizione. Io avevo piacere a tornare a casa e stare con la mia famiglia. Per fortuna ho trovato una buona struttura, non ancora sviluppata come oggi, con Matteo Civarolo, il mio coach Alessandro Petrone (che aveva appena smesso di giocare) e il preparatore Diego Silva. Lo scorso anno ho avuto una crescita impressionante in classifica (da 900 a 350 circa, ndr), ma non perchè fossi migliorato troppo tennisticamente: semplicemente ero più libero mentalmente”. Classe 2001, Arnaldi è uno dei pochi giocatori che non risponde “Federer” quando gli si chiede dell’idolo d’infanzia. Il suo preferito è sempre stato Novak Djokovic (“Che emozione quando l’ho visto giocare per la prima volta a Monte Carlo”), anche se si sente più simile a Nadal come atteggiamento. “Ma prendi con le pinze questo paragone!” afferma, come a sincerarsi di non sembrare troppo presuntuoso. La sua spiegazione convince. “Mi capita di incitarmi quando la partita è particolarmente combattuta, un po’ come Nadal – dice – difficilmente mi arrabbio come Djokovic, a cui ogni tanto parte l’embolo. Sul campo riesco a essere abbastanza tranquillo, anche se non è sempre stato così”.
    DIVENTARE UN “GIOCATORE”Già, perché fino a qualche anno fa Arnaldi si arrabbiava parecchio sul campo da tennis. “Ho cercato di eliminare questi momenti, quest’anno sono migliorato molto. Mi sento più tranquillo: in precedenza dovevo gestire la mia mente, perché magari avrei voluto esprimere il mio nervosismo ma cercavo di contenermi. Adesso, invece, la rabbia non emerge più. La verità è che sono maturato un po’ tardi, anche sul piano fisico. Questo passaggio poteva arrivare prima, ma sto facendo un percorso in cui sono un po’ indietro, ma mi sento più piccolo rispetto alla mia età. Potrei avere 18-19 anni”. In altre parole, sta cercando di ripetere quanto fatto da Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, coetanei (o quasi) che hanno effettuato il salto di qualità prima di lui. “Quando li ho affrontati nelle categorie giovanili facevano parte del gruppo, semplicemente sono maturati prima. Intendiamoci, giocano molto bene. Ma in tanti giocano bene: loro sono diventati giocatori prima. Molti hanno effettuato questo passaggio quest’anno. Anche io mi sento più “giocatore”: magari l’anno prossimo scendo al numero 500, ma sento di avere questa consapevolezza”. È il giusto premio per chi ha sempre inseguito il suo obiettivo, senza perdere mai di vista le giuste priorità. Coach Alessandro Petrone ha raccontato di averlo visto correre sotto la pioggia, nel bel mezzo di una pista ciclabile. “Ho una fortuna: non mi pesa fare queste cose – conclude Arnaldi – se mi dedico a qualcosa, perché non devo farla? A maggior ragione se riguarda il mio lavoro, per quanto io non veda il tennis come un lavoro. Anzi, è tutto il contrario. Certamente capitano i giorni in cui non ho troppa voglia, ma spengo la sveglia, mi alzo e vado”.
    PROSEGUE L’ONDA DI “WAVE” VAVASSORIAncora un successo per Andrea Vavassori: nonostante stia giocando da un mese senza pause, spesso in condizioni diverse, continua a sfornare ottime prestazioni. Dopo aver superato le qualificazioni, ha vinto un match di valore contro Nicolas Jarry, ex top-40 ATP. Il doppio 7-6 per il piemontese è stato un match tattico, in cui entrambi hanno tenuto conto delle caratteristiche dell’avversario: l’azzurro sapeva che Jarry risponde molto bene, dunque ha ridotto la percentuale di serve and volley, tratto distintivo del suo tennis, mentre Jarry ha cercato di presentarsi a rete il più possibile. Ne è uscita una partita interessante, con scambi brevi, soluzioni interessanti e decisa dai dettagli. Per la verità, Jarry ha commesso alcuni errori di misura nei momenti cruciali, permettendo a Wave (storico soprannome di Vavassori) di prendere un piccolo vantaggio in entrambi i tie-break. Il pregio di Vavassori è stata la continuità: non ha avuto cali, è rimasto fedele al suo piano tattico e ha chiuso con un bella volèe vincente, dopo che peraltro aveva mostrato buone cose anche con il passante, stimolato dalla condotta tattica di Jarry. Tornerà in campo giovedì in un altro match affascinante: sfiderà Borna Gojo, reduce dal primo titolo Challenger in carriera, a Ortisei. Tra i due c’è un precedente, giocato lo scorso giugno sull’erba britannica di Ilkley: vinse nettamente il croato, dunque per Vavassori è una bella chance di rivincita. Il primo a centrare i quarti di finale è stato il portoghese Nuno Borges, che nel primo match di giornata aveva usufruito del ritiro di Dennis Novak: con le sconfitte di Majchrzak, Barrere e Zhizhen Zhang, è rimasto l’unica testa di serie in gara. Nel rispetto dell’equilibrio regnante dei tornei Challenger.
    PalaIntred – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. [Q] Andrea Vavassori vs [SE] Borna Gojo 2. [Q] Altug Celikbilek vs Jurij Rodionov 3. [WC] Andrea Vavassori / Matteo Vavassori vs Fabian Fallert / Hendrik Jebens 4. Jan-Lennard Struff vs [WC] Luca Nardi (non prima ore: 17:00)5. Matteo Arnaldi vs Liam Broady 6. Henri Squire / Jan-Lennard Struff vs Purav Raja / Divij Sharan OR [2] Jonny O’Mara / Philipp Oswald
    Italcementi – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [3] Jonathan Eysseric / Albano Olivetti OR Alibek Kachmazov / Grigoriy Lomakin vs Nicolas Barrientos / Sergio Martos Gornes 2. [1] Denys Molchanov / Aisam-Ul-Haq Qureshi OR Sander Arends / Franko Skugor vs Vit Kopriva / Vitaliy Sachko LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Luca Nardi mette fine alla maledizione azzurra

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Milesi

    985 giorni. Un’attesa eterna, parsa ancora più lunga perché in mezzo c’è stata una pandemia. È stato il tempo necessario affinché un italiano tornasse a vincere un match di tabellone principale al Trofeo Perrel Faip di Bergamo, presented by BPER Banca. A rompere l’incantesimo ci ha pensato il talento di Luca Nardi, che nell’ultimo match di martedì ha superato un avversario ostico come Tomas Machac, tenendo viva la speranza di raggiungere i top-100 ATP entro la fine anno. Avrà bisogno di un risultato di rilievo, e chissà che non arrivi al PalaIntred. Quanto mostrato contro il giovane ceco fa ben sperare, anche se – va detto – Machac è stato un po’ sprecone sul finire di entrambi i set. Ha servito sul 5-4 sia nel primo che nel secondo, e si è sempre fatto riprendere. Il match è terminato col punteggio di 7-5 7-6 e sarà ricordato per una serie di giocate – come si diceva un tempo – di pregevole fattura. Nardi possiede un tennis elegante, bellissimo da vedere, perché costruisce i punti con la tecnica e non con la potenza. Sa trovare gli angoli con entrambi i fondamentali ed esprime una naturalezza impressionante. È impossibile non restare affascinati dal suo tennis, mentre Machac è un giocatore più costruito ma molto potente. In particolare, fa ottime cose con il rovescio, un colpo a cui chiede tantissimo. Forse troppo. Machac recrimina per un clamoroso errore (un dritto da metà campo) sulla palla break che ha dato a Nardi il 5-5 nel primo set. Non a caso, dopo quel punto si è disunito e ha perso il servizio anche nel turno successivo. Storia simile nel secondo: dopo aver brekkato il pesarese al quinto gioco, ha commesso un paio di pasticci sul più bello e ha permesso a Nardi di rientrare nel set. Stavolta si è rifugiato nel tie-break, ma lo ha perso piuttosto nettamente. Di Nardi piace anche l’atteggiamento posato, maturo, forse fin troppo tranquillo per un ragazzo di 19 anni. Ma col tempo, probabilmente, sarà un vantaggio. Intanto il 1 novembre 2022 sarà ricordato – simbolicamente – come il giorno in cui anche il torneo di Bergamo si mette alle spalle le pandemia, visto che le ultime vittorie, firmate da Marcora e Arnaboldi il 20 febbraio 2020, arrivarono poche ore prima dell’individuazione del primo caso di Covid-19 in Italia. Negli ottavi avrà un test molto complicato contro Jan-Lennard Struff, pericolosissimo su questi campi. La chiave sarà la sua capacità di neutralizzare il servizio-bomba del tedesco: più lo scambio si allungherà, più avrà chance di portare a casa il punto.
    MALINCONIA VERDASCOTermina al primo turno l’avventura di Fernando Verdasco. In cerca di un posto tra i top-100 per l’ammissione diretta all’Australian Open, si è arreso all’austriaco Jurij Rodionov con un netto 6-2 6-3. Gli ultimi risultati giustificavano un po’ di preoccupazione. Purtroppo per lui, il campo lo ha confermato. Lo spagnolo compirà 39 anni tra un paio di settimane e l’età è emersa in una partita così così, in cui ha evidenziato una certa lentezza negli spostamenti e scarsa esplosività nei colpi. Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha simboleggiato una partita in cui è sempre stato in rincorsa e non ha mai dato l’impressione di poter vincere. Contro un avversario mancino come lui non è riuscito a vincere scambi che solitamente portava a casa, soprattutto quando poteva spingere con il dritto. Al contrario, Rodionov ha ha giocato una partita attenta e precisa. Verdasco esprime lo stesso tennis di anni fa, ma i segni del tempo sono evidenti, punto dopo punto. Dovesse continuare a esprimere il livello mostrato a Bergamo, per lui non sarà semplice ritrovare i top-100 ATP. Si è comunque preso l’abbraccio di un pubblico numerosissimo, oltre mille persone che hanno riempito il PalaIntred in ciascun settore.
    TROFEO PERREL – FAIP BERGAMO (45.730€, Slam Court)
    Primo Turno SingolareDennis Novak (AUT) b. Cem Ilkel (TUR) 6-2 6-4Altug Celikbilek (TUR) b. Alibek Kachmazov (RUS) 6-4 2-6 7-5Alexander Shevchenko (RUS) b. Kamil Majchrzak (POL) 6-4 7-5Zhizhen Zhang (CIN) b. Giulio Zeppieri (ITA) 3-6 6-3 6-4Jan-Lennard Struff (GER) b. Flavio Cobolli (ITA) 6-1 6-2Liam Broady (GBR) b. Zizou Bergs (BEL) 7-5 4-1 ritiroOtto Virtanen (FIN) b. Manuel Guinard (FRA) 6-4 7-5Jurij Rodionov (AUT) b. Fernando Verdasco (SPA) 6-2 6-3Luca Nardi (ITA) b. Tomas Machac (CZE) 7-5 7-6(3)
    Primo Turno DoppioAndrea Vavassori / Matteo Vavassori (ITA-ITA) b. Dustin Brown / Szymon Walcow (JAM-POL) 7-6(4) 5-7 10-4Vit Kopriva / Vitaliy Sachko (CZE-UCR) b. Zvonimir Babic / Petros Tsitsipas (CRO-GRE) 7-5 6-2Fabian Fallert / Hendrik Jebens (GER-GER) b. Roman Jebavy / Adam Pavlasek (CZE-CZE) 6-4 6-3 LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Zhang, i top-100 e gli scherzi con Berrettini (con il programma di domani)

    Giulio Zeppieri nella foto – Foto Antonio Milesi

    Un match deciso dai dettagli punisce Giulio Zeppieri e premia Zhizhen Zhang, primo cinese di sempre a entrare tra i top-100 ATP. Lui si allena in Croazia, vede un bel futuro per il tennis cinese e svela un simpatico aneddoto riguardante Berrettini. KO anche Flavio Cobolli, va fuori il numero 1 Kamil Majchrzak.
    Avrebbe potuto scrivere un po’ di storia a Bergamo, invece Zhizhen Zhang (da buoni occidentali, scriviamo prima il nome e poi il cognome…) ha voluto fare le cose in fretta. Con i quarti di finale a Napoli, è diventato il primo cinese a entrare tra i top-100 ATP. Ma il Trofeo Perrel-Faip, presented by BPER Banca (45.730€, Slam Court) è il primo torneo in cui si presenta con una classifica a due cifre. Ed è da solo, visto che il suo coach Luka Kutanjac è rimasto in Croazia, mentre sua moglie si trova in Cina. Ma lui c’è abituato, e lo ha dimostrato vincendo un match non semplice contro Giulio Zeppieri. L’azzurro è in un buon periodo e ha avuto le sue chance in una partita velocissima (un’ora e trentaquattro minuti per tre set), ma un game sciagurato sul 2-2 nel terzo lo ha condannato. Era avanti 40-0 ma ha perso cinque punti di fila, tra cui un doppio fallo e un ardito tentativo di smorzata. E così il tabellone ha fissato il punteggio sul 3-6 6-3 6-4 per il 26enne di Shanghai, che tornerà in campo mercoledì contro il qualificato Otto Virtanen. “Nel primo set Giulio è stato incredibile al servizio, impedendomi di rispondere bene – ha detto Zhang – mi ha brekkato in un game in cui ho sbagliato tre palle facili. Perso il primo, ho cercato di rispondere meglio, soprattutto dal lato del rovescio, e mi sono concentrato ancora di più sui miei turni di battuta, evitando di buttare via punti facili. Sono contento di essermi ripreso”. Per la verità, il match poteva avere anche un altro esito: sull’1-0 al terzo, Zeppieri ha avuto una palla break dopo averne cancellate tre (da campione) nel game precedente. Lì è stato bravo Zhang, con un bel rovescio lungolinea. Insomma, una partita decisa dai dettagli. E i dettagli sono andati a favore di un tennista che a gennaio era numero 321 ATP e quest’anno ha vinto 51 partite, dando una svolta cruciale alla sua carriera. La fiducia aiuta ad avere fiducia, e Zhang lo ha dimostrato.
    IL MATRIMONIO E LE BATTUTE DI BERRETTINIGli chiediamo se sente il peso del grande risalto avuto dal suo piazzamento tra i top-100, tra storia e orgoglio nazionale. “Un po’ lo sento, ma non si tratta di pressione – racconta – è bello perché nessuno pretende che io vinca, ma sono molto contenti dei miei successi. Per me è facile gestire il tutto, sono rilassato e vivo tutto questo in modo positivo”. È forse aiutato dal fatto di fare base in Europa già da un po’, dunque vive da lontano la realtà cinese. Ci è tornato lo scorso settembre per un match di Coppa Davis, in cui la Cina ha dominato l’Uruguay e sembra pronta a lottare per piazzamenti importanti. “Vero, siamo un’ottima squadra. Con Yibing Wu mi trovo molto bene (i due conversano spesso su WeChat, ndr), anche se sul campo non sono ancora riuscito a batterlo. Juncheng Shang è mancino, lo conosco meno bene ma è giovane e ha tanto spazio per migliorare. Diventeremo forti, ma non abbiamo un doppio….”. E giù una risata simpatica, proprio come è simpatico ZZZ (il modo in cui si fa chiamare da chi fatica a pronunciare il suo nome). Gli suggeriamo che potrebbe allenarsi un po’ per il doppio, e non perde il sorriso: “Eh, abbiamo tre ottimi singolaristi, ma bisogna trovare un sistema per costruire una buona coppia di doppio…”. Grazie a questo trio di giocatori, il tennis maschile cinese si sta svegliando da un letargo infinito. A parte l’assenza di top-100, è da ben ventisette anni che un cinese non raggiunge una semifinale nel circuito ATP (Bing Pan a Seul 1995). Curioso, visto che le donne hanno colto risultati straordinari. “Onestamente neanche noi sappiamo il motivo di tutto questo – dice Zhang, di nuovo serio – stiamo cercando di trovare una risposta, e credo che l’unica strada sia la presenza di giocatori di livello che suggeriscano ai giovani la strada da percorrere. Bisogna effettuare una programmazione internazionale e non restare sempre in Cina. Se non viaggi, non ti alleni in modo adeguato”. Lui ha interpretato al massimo questa idea, visto che da anni fa base in Europa: è stato in Francia, dove ha condiviso l’accademia con Daniil Medvedev (“Ci siamo allenati insieme, lui vinceva il 65-70% delle volte”), mentre adesso fa base presso la Ljubicic Tennis Academy di Veli Losinj, in Croazia. Non a caso, è rappresentato dalla LJ Sports Group dell’ex numero 3 ATP, stessa agenzia che rappresenta Matteo Berrettini. “Lo conosco, e con lui c’è un aneddoto simpatico. Sapeva che l’anno scorso mi sono sposato, e quando ci siamo visti allo Us Open, ogni singola volta che ci vedevamo faceva il gesto di indicare l’anulare sinistro”. Il fatto curioso è che Zhang ha lasciato l’anello nuziale in Cina, il che rendeva ancora più divertente la situazione. Mentre lo racconta, Zhang ride di gusto. “Lo faceva ogni singola volta, era diventato un tormentone!” insiste. Può sorridere. D’altra parte, con una stagione come la sua, ridere viene molto semplice.
    COBOLLI CEDE A STRUFF, VA FUORI IL N.1 MAJCHRZAKSubito dopo l’eliminazione di Zeppieri, è arrivata anche quella di Flavio Cobolli. Accompagnato da papà Stefano, aveva un match molto complicato contro lo specialista Jan-Lennard Struff, decisamente favorito dalla rapidità della superficie. Finalista nel 2013 e nel 2014, il tedesco conferma che l’attuale 168esima posizione ATP non è veritiera. Un netto 6-1 6-2 in 54 minuti lo ha spinto negli ottavi, anche se Cobolli ha avuto le sue chance in avvio di entrambi i set: ha avuto due palle break sull’1-1 del primo set e una sull’1-0 nel secondo. Le condizioni di gioco, tuttavia, erano troppo favorevoli al tedesco, che negli ottavi troverà il vincente di Nardi-Machac. Prosegue la piccola maledizione per il tennis italiano a Bergamo: è dal 20 febbraio 2020 che un azzurro non vince una partita. Quel giorno, Andrea Arnaboldi e Roberto Marcora si qualificavano per i quarti di finale. Da allora, soltanto sconfitte. Un incantesimo che i tre azzurri ancora in gara nel 2022 sono chiamati a sfatare. Il torneo, nel frattempo, registra l’uscita di scena del numero 1 del tabellone Kamil Majchrzak: il polacco si è fatto sorprendere dal rampante russo Alexander Shevchenko, classe 2000, la cui intensità di gioco è davvero notevole. È finita 6-4 7-5 e non è una grande sorpresa, poiché il livello nei tornei Challenger è molto equilibrato e non c’è da stupirsi che il numero 144 sconfigga il numero 82. Di certo, è un torneo molto, molto difficile da pronosticare.
    PalaIntred – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. Dennis Novak vs [2] Nuno Borges 2. [7] Nicolas Jarry vs [Q] Andrea Vavassori 3. [4] Gregoire Barrere vs Matteo Arnaldi 4. [Q] Otto Virtanen vs [3] Zhizhen Zhang (non prima ore: 16:00)5. Alexander Shevchenko vs Yannick Hanfmann 6. Dominic Stricker vs Vit Kopriva (non prima ore: 20:00)
    Italcementi – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. [Q] Evgeny Karlovskiy vs [SE] Borna Gojo 2. Nicolas Barrientos / Sergio Martos Gornes vs Ivan Sabanov / Matej Sabanov 3. [WC] Davide Baccala / Simone Puleo vs Henri Squire / Jan-Lennard Struff 4. Purav Raja / Divij Sharan vs [2] Jonny O’Mara / Philipp Oswald 5. [1] Denys Molchanov / Aisam-Ul-Haq Qureshi vs Sander Arends / Franko Skugor 6. [3] Jonathan Eysseric / Albano Olivetti vs Alibek Kachmazov / Grigoriy Lomakin LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Quattro baby azzurri all’assalto

    Luca Nardi – Foto Antonio Milesi)

    Nati tra il 2001 e il 2003, gli italiani in gara al Trofeo Perrel-Faip hanno primi turni delicati, ma si presentano con legittime ambizioni. Tre top-100 ATP, un cut-off al numero 166 e un match-copertina tra Van Rijthoven e Stricker sono gli ingredienti di un torneo che promette spettacolo. E nelle qualificazioni c’è Jason Kubler.
    La presenza di Fernando Verdasco, accreditato della sola ottava testa di serie (esordirà contro l’austriaco Rodionov), è forse l’immagine più suggestiva del tabellone del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (45.730€, Slam Court), ma il torneo si annuncia più affascinante che mai. Il cut-off al numero 166 ATP è da brividi, peraltro impreziosito dalla presenza di tre top-100: Kamil Majchrzak, Nuno Borges e Zhizhen Zhang. In attesa dell’esito delle qualificazioni ci sono quattro italiani, e la bella notizia è che sono tutti giovanissimi, essendo nati tra il 2001 e il 2003. Già diversi match di livello al primo turno: dovendo scegliere, l’evento clou sarà la sfida tra Tim Van Rijthoven e Dominic Stricker: da una parte il talentuoso olandese, dall’altra il funambolico svizzero, che userà Bergamo come prova generale per le Next Gen Finals della prossima settimana, agganciate all’ultimo respiro. Ma ci sono altri match di sicuro interesse: Flavio Cobolli (classe 2002) sfida l’esperto Jan-Lennard Struff, due volte finalista di questo torneo, in un interessante scontro generazionale. Il vincente potrebbe trovare negli ottavi l’atteso Luca Nardi (classe 2003), che però ha un test molto delicato contro il ceco Tomas Machac (n.6 del tabellone). A proposito di italiani, impegno difficile anche per Matteo Arnaldi (classe 2001), opposto a Gregoire Barrere, e per la wild card Giulio Zeppieri (classe 2001, invitato dopo che Mikael Ymer ha scelto di andare a Parigi Bercy nonostante avesse chiesto e ottenuto la wild card). Il laziale è opposto a Zhizhen Zhang, primo cinese di sempre a entrare tra i top-100 ATP. Tra gli altri giocatori da seguire, si segnala il gigante cileno Nicolas Jarry, ex top-40 ATP e nipote del mitico Jaime Fillol (nostro avversario nella finale di Coppa Davis 1976), senza dimenticare Borna Gojo (finalista a Ortisei) e Yannick Hanfmann, che pochi giorni fa ha messo fine alla carriera di Andreas Seppi.
    Md(1) Majchrzak, Kamil vs Shevchenko, Alexander Hanfmann, Yannick vs Piros, Zsombor Qualifier vs QualifierRodionov, Jurij vs (8) Verdasco, Fernando
    (4) Barrere, Gregoire vs Arnaldi, Matteo Bergs, Zizou vs Broady, Liam Cobolli, Flavio vs Struff, Jan-Lennard (WC) Nardi, Luca vs (6) Machac, Tomas
    (5/WC) van Rijthoven, Tim vs Stricker, Dominic (Alt) Kuzmanov, Dimitar vs Kopriva, Vit Qualifier vs Guinard, Manuel (WC) Zeppieri, Giulio vs (3) Zhang, Zhizhen
    (7) Jarry, Nicolas vs QualifierQualifier vs (SE) Gojo, Borna Qualifier vs Novak, Dennis Kovalik, Jozef vs (2) Borges, Nuno
    CHE SORPRESA: KUBLER NELLE QUALIFICAZIONI!Il torneo scatterà domenica mattina con le qualificazioni, e sarà una partenza col botto: grazie a una wild card dell’ultim’ora, parteciperà al tabellone cadetto l’australiano Jason Kubler, numero 101 ATP, la cui storia è straordinaria: fenomeno junior, numero 1 del mondo tra i ragazzi, ha un problema ereditario che ha reso fragilissime le sue ginocchia. Si è sottoposto a ben sei interventi chirurgici (cinque al destro, uno al sinistro) e per diversi anni ha potuto giocare esclusivamente sulla terra battuta. Da qualche tempo i problemi sembrano risolti, e si è tolto grandi soddisfazioni. Non solo è entrato tra i top-100 ATP, ma quest’estate si è regalato una favola a Wimbledon, cogliendo un clamoroso ottavo di finale partendo dalle qualificazioni. I suoi risultati gli sono valsi anche una convocazione in Coppa Davis, giocando nel girone di settembre, e adesso sogna di artigliare un posto anche per le Finals di Malaga. Il Trofeo Perrel-Faip potrebbe essere importante in questo senso. Esordirà contro il bulgaro Alexandar Lazarov. In un tabellone a 24 giocatori, che mette in palio sei posti per il tabellone principale, ci sono cinque italiani. Gli occhi sono puntati soprattutto sul pisano Francesco Maestrelli, reduce da una stagione straordinaria che lo ha issato tra i top-200 ATP (esordirà contro il russo Karlovskiy), e Andrea Vavassori. Il piemontese continua a svolgere una coraggiosa programmazione in cui combina singolare e doppio, specialità in cui è entrato tra i primi 50 al mondo. Sarà impegnato contro la wild card Leonardo Borrelli. Gli altri due azzurri in gara sono l’altra wild card Filiberto Fumagalli, a caccia del suo primo punto ATP (esordio difficile contro Antoine Bellier) e Giovanni Oradini, impegnato contro il serbo Hamad Medjedovic. Curiosità: partecipano alle qualificazioni i finalisti delle ultime due edizioni. In campo l’ucraino Illya Marchenko (2020, anno in cui la finale non si è giocata per l’inizio della pandemia) e il turco Cem Ilkel, che dodici mesi fa si arrese a Holger Rune.
    Q(1/WC) Kubler, Jason vs Lazarov, Alexandar Kachmazov, Alibek vs (7) Fatic, Nerman (2) Ritschard, Alexander vs Ilkel, Cem Marchenko, Illya vs (11) Valkusz, Mate
    (3) Bellier, Antoine vs (WC) Fumagalli, Filiberto Squire, Henri vs (10) Virtanen, Otto (4/WC) Maestrelli, Francesco vs Karlovskiy, Evgeny Copil, Marius vs (8) Krutykh, Oleksii
    (5) Vavassori, Andrea vs (WC) Borrelli, Leonardo Royer, Valentin vs (12) Sachko, Vitaliy (6) Celikbilek, Altug vs De Schepper, Kenny Oradini, Giovanni vs (9) Medjedovic, Hamad LEGGI TUTTO

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    Challenger Bergamo: Il Tabellone Principale e di Qualificazione. Otto azzurri al via tra Md e Quali

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Lolli

    Challenger Bergamo – Tabellone Principale – indoor hard(1) Majchrzak, Kamil vs Shevchenko, Alexander Hanfmann, Yannick vs Piros, Zsombor Qualifier vs QualifierRodionov, Jurij vs (8) Verdasco, Fernando
    (4) Barrere, Gregoire vs Arnaldi, Matteo Bergs, Zizou vs Broady, Liam Cobolli, Flavio vs Struff, Jan-Lennard (WC) Nardi, Luca vs (6) Machac, Tomas
    (5/WC) van Rijthoven, Tim vs Stricker, Dominic (Alt) Kuzmanov, Dimitar vs Kopriva, Vit Qualifier vs Guinard, Manuel (WC) Zeppieri, Giulio vs (3) Zhang, Zhizhen
    (7) Jarry, Nicolas vs QualifierQualifier vs (SE) Gojo, Borna Qualifier vs Novak, Dennis Kovalik, Jozef vs (2) Borges, Nuno

    Challenger Bergamo – Tabellone Qualificazione – indoor hard(1/WC) Kubler, Jason vs Lazarov, Alexandar Kachmazov, Alibek vs (7) Fatic, Nerman
    (2) Ritschard, Alexander vs Ilkel, Cem Marchenko, Illya vs (11) Valkusz, Mate
    (3) Bellier, Antoine vs (WC) Fumagalli, Filiberto Squire, Henri vs (10) Virtanen, Otto
    (4/WC) Maestrelli, Francesco vs Karlovskiy, Evgeny Copil, Marius vs (8) Krutykh, Oleksii
    (5) Vavassori, Andrea vs (WC) Borrelli, Leonardo Royer, Valentin vs (12) Sachko, Vitaliy
    (6) Celikbilek, Altug vs De Schepper, Kenny Oradini, Giovanni vs (9) Medjedovic, Hamad

    PalaIntred – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. [1/WC] Jason Kubler vs Alexandar Lazarov 2. [2] Alexander Ritschard vs Cem Ilkel 3. [6] Altug Celikbilek vs Kenny De Schepper 4. [5] Andrea Vavassori vs [WC] Leonardo Borrelli (non prima ore: 14:00)5. [3] Antoine Bellier vs [WC] Filiberto Fumagalli 6. [4/WC] Francesco Maestrelli vs Evgeny Karlovskiy
    Italcementi – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)1. Alibek Kachmazov vs [7] Nerman Fatic 2. Illya Marchenko vs [11] Mate Valkusz 3. Giovanni Oradini vs [9] Hamad Medjedovic 4. Valentin Royer vs [12] Vitaliy Sachko (non prima ore: 14:00)5. Marius Copil vs [8] Oleksii Krutykh 6. Henri Squire vs [10] Otto Virtanen LEGGI TUTTO

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    Un’altra stella a Bergamo: arriva Tim Van Rijthoven

    Tim Van Rijthoven04 (@Libema Open)

    La seconda wild card del Trofeo Perrel-Faip va all’olandese, quest’anno capace di vincere il suo primo titolo ATP e raggiungere gli ottavi a Wimbledon. Ha battuto Auger-Aliassime e Medvedev, oltre a togliere un set a Djokovic e Ruud. Vuole diventare il primo “tulipano” a vincere il torneo.
    C’era un motivo se Tim Van Rijthoven aveva giocato una sola partita nel circuito ATP fino allo scorso giugno: infortuni su infortuni, con due interventi chirurgici piuttosto delicati, uno al polso e uno a un nervo del braccio. Senza contare uno stop di nove mesi per una patologia al gomito. A 25 anni di età, ha finalmente messo insieme i pezzi della sua carriera ed è tra le novità più interessanti del 2022 in virtù del successo al torneo ATP di ‘s-Hertogenbosch, in cui ha battuto in finale l’allora numero 2 del mondo Daniil Medvedev, a cui è seguito uno splendido ottavo di finale a Wimbledon, dove si è tolto lo sfizio di giocare sul Centre Court e togliere un set a Novak Djokovic. A Londra era stato ammesso con una wild card: con la stessa formula, parteciperà al Trofeo Perrel-Faip di Bergamo. Dopo Luca Nardi, dunque, il torneo dà il benvenuto a un altro giocatore di grande talento, in piena lotta per entrare tra i top-100 ATP e dunque garantirsi l’accesso al main draw dell’Australian Open. In questo momento è numero 113 ATP dopo essere stato 101 in estate, ma il suo tennis vale di più. Elegante, vario, con un rovescio a una mano che è un colpo in via d’estinzione.
    UN OLANDESE A BERGAMOTra i top-100 ATP sono rimasti solo in otto a giocarlo, ma Van Rijthoven è tra quelli che tengono in vita uno dei gesti tecnici più belli del nostro sport. La sua classifica attuale non rispecchia il suo valore, come peraltro ha dimostrato allo Us Open, in cui ha annullato sette matchpoint a Zhizhen Zhang (altro protagonista a Bergamo) prima di strappare un set al futuro finalista Casper Ruud. Inoltre si è qualificato ai recenti tornei ATP di Firenze e Anversa: insomma, un nome di prestigio che arricchisce un parco giocatori già molto importante. Il torneo di Bergamo non è mai stato vinto da un tennista olandese, ma Van Rijthoven non è il primo tulipano di prestigio ad approdare al PalaIntred: nella primissima edizione ci fu Sjeng Schalken, ex semifinalista allo Us Open, che giunse in semifinale. Curiosamente, la sconfitta contro Simone Bolelli fu l’ultima partita della sua carriera. Per Van Rijthoven, al contrario, il Trofeo Perrel-Faip presented by BPER Banca potrebbe rappresentare un nuovo inizio per una carriera che ha iniziato a splendere in questo magico 2022.
    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Bergamo (MD) Inizio torneo: 31/10/2022 | Ultimo agg.: 25/10/2022 08:01Main Draw (cut off: 154 – Data entry list: 11/10/22 – Special Exempts: 0/0)

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