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    Stelle del Tennis Unite per l’Ucraina: McEnroe, Alcaraz, Berrettini e altri si scontrano allo “Stars of the Open”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Il mondo del tennis mostra ancora una volta il suo cuore d’oro. Alcune delle stelle più luminose di questo sport, tra cui il leggendario John McEnroe, il n.1 del mondo Carlos Alcaraz, Frances Tiafoe, Chris Eubanks, Matteo Berrettini, Elina Svitolina e Jessica Pegula, hanno confermato la loro partecipazione al “Stars of the Open”, un evento benefico organizzato in occasione dell’US Open. Questa manifestazione ha lo scopo di raccogliere fondi per le operazioni di soccorso umanitario in Ucraina. L’evento avrà luogo il 23 agosto alle ore 19:00.
    Ma non è solo una questione di vecchie guardie contro nuovi arrivati. Alcaraz, definito da molti come l’erede di Rafael Nadal, ha già dimostrato di avere quello che serve per affrontare e superare i grandi nomi del tennis essendo il n.1 del mondo e vincitore già di due tornei del Grand Slam, compresi gli Us Open.
    Il talento in mostra promette spettacolo. Con giocatori come McEnroe, che ha dominato il circuito ATP negli anni ’80 con il suo stile unico e la sua personalità carismatica, ed il nostro Matteo Berrettini, una delle stelle italiana che ha impressionato con le sue prestazioni negli ultimi anni, conquistando tra l’altro nel 2021 la finale a Wimbledon.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz conquista le semifinali nel Masters 1000 di Cincinnati. Purcell gli mette paura ma nel momento decisivo si spegne

    Carlos Alcaraz nella foto

    Carlos Alcaraz, attualmente il numero uno al mondo, ha raggiunto le semifinali dell’ATP Masters 1000 di Cincinnati per la prima volta nella sua carriera. Questa è solo la seconda volta che il giovane spagnolo, 20 anni, partecipa al tabellone principale del torneo americano. Ricordiamo che nel 2022, Alcaraz era riuscito a raggiungere i quarti di finale, ma quest’anno ha superato quel traguardo. Questa è la decima volta nella stagione che si qualifica per le semifinali, su un totale di 12 tornei giocati. Un risultato davvero straordinario!
    Nonostante le difficoltà incontrate nelle ultime tre partite, in cui ha sempre avuto bisogno di tre set per vincere, Alcaraz è riuscito a prevalere sul sorprendente qualificato australiano Max Purcell, attualmente 70° nel ranking ATP e una delle grandi rivelazioni di questo torneo. Il punteggio finale del match è stato 4-6, 6-3 6-4. Anche se non ha mostrato il suo miglior tennis, Alcaraz ha dimostrato ancora una volta la sua incredibile capacità di reagire e portare a casa la vittoria. Con questo successo, raggiunge un totale di 52 vittorie in 57 incontri disputati quest’anno. Stasera il break decisivo è arrivato sul 4 pari del terzo set quando lo spagnolo ha piazzato il break a zero e poi ha vinto la partita nel gioco successivo per 6 a 4.
    Nelle semifinali di sabato, l’atteso avversario di Alcaraz sarà Hubert Hurkacz, numero 20 ATP e che sta vivendo la sua migliore settimana nella stagione. Tuttavia, è interessante notare che l’atleta spagnolo conduce i confronti diretti contro Hurkacz per 2-0.
    ATP Cincinnati Carlos Alcaraz [1]466 Max Purcell634 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-4 → 6-4M. Purcell 0-15 0-30 0-40 df4-4 → 5-4C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4M. Purcell 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 df 40-40 A-403-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 df2-3 → 3-3M. Purcell 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-402-1 → 2-2M. Purcell 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-0 → 2-1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-301-0 → 2-0M. Purcell 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A df0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3M. Purcell 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-305-2 → 5-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-154-2 → 5-2M. Purcell 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-404-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 4-1M. Purcell 15-0 30-0 ace 40-03-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 30-30 df 40-302-0 → 3-0M. Purcell 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Purcell 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5M. Purcell 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-4 → 3-5C. Alcaraz30-40 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4M. Purcell 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-302-2 → 3-2M. Purcell 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1M. Purcell 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df 40-40 ace A-401-0 → 1-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz arriva a 50 vittorie nel 2023

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il 2023 sta diventando un anno indimenticabile per Carlos Alcaraz. Dopo la sua recente vittoria contro Jordan Thompson nel torneo di Cincinnati, Alcaraz è diventatp il primo giocatore a raggiungere le 50 vittorie in questa stagione. Questa cifra è particolarmente impressionante se consideriamo che nel 2022, l’anno scorso, “Carlitos”, come è affettuosamente chiamato, ha registrato un totale di 57 vittorie. Con soli sette trionfi mancanti per eguagliare quel record, sembra probabile che supererà quella cifra quest’anno.
    Ma non è solo il numero di vittorie, infatti, Il nativo di Murcia ha già conquistato sei titoli quest’anno, uno in più rispetto ai cinque dell’anno scorso. Queste conquiste mettono in evidenza la sua straordinaria crescita e maturità come giocatore, soprattutto se teniamo conto del fatto che nel 2022 è diventato il numero 1 più giovane nella storia del tennis.
    Con un tale elenco di risultati e performance, non c’è dubbio che Alcaraz sia attualmente uno dei giocatori più in forma nel circuito ATP. Tuttavia, non è l’unico a lottare per la corona di “miglior giocatore della stagione”. Daniil Medvedev non è molto lontano, con un totale di 48 vittorie. Tuttavia, se Alcaraz continuerà su questa striscia vincente, sembra destinato a terminare il 2023 come il giocatore con il maggior numero di vittorie.Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Quanto rischia Sinner contro “LaMonf”?

    Gael Monfils a Toronto (foto Getty Images)

    Dopo la splendida partita notturna tra Alcaraz e Hurkacz, è stato un dispiacere veder entrare sul Centrale di Toronto un Andy Murray in tuta per annunciare il suo forfait, problema addominale. Visto l’indomabile spirito combattivo dello scozzese e il suo sguardo torvo al momento dell’annuncio in campo, deve essere un problema abbastanza serio. Un vero peccato, perché la partita tra lui e Sinner prometteva spettacolo e sarebbe stato un buon test per l’azzurro, ma in fondo, ha risparmiato energie. La notte canadese si è chiusa così, senza l’incontro di ottavi di Jannik che, senza fatica, si ritrova nei quarti del 1000 nordamericano, suo ottavo in carriera in tornei di questa categoria (4-3 il bilancio). Tra lui e una nuova semifinale in America, probabilmente contro Alcaraz, c’è Gael Monfils, prossimo avversario. Quanto il funambolico francese può impensierire Jannik? Sulla carta l’altoatesino è piuttosto favorito, per classifica, per storia recente della loro attività, per la buona forma mostrata dall’italiano nel derby contro Berrettini. I confronti diretti recitano 3-1 a favore di Sinner, con l’unico successo del francese datato 2019, ottavi nell’indoor di Vienna; quindi due vittorie per Jannik, quella molto sofferta a US Open 2021 (cinque set ricchi di alti e bassi) e poi la finale a Sofia sempre targata 2021. Sinner è certamente favorito, ma quella di stanotte sarà una partita da prendere assolutamente con il dovuto rispetto, anzi, con le molle…
    Intanto non va mai sottovalutato l’aspetto “underdog”: Gael non ha assolutamente niente da perdere. Ha già vinto il suo torneo, dando spettacolo, prendendosi lo scalpo prezioso di Tsitsipas, a tratti brutalizzato da colpi di una violenza totale. Quindi il parigino scenderà in campo senza niente da perdere e tutto da guadagnare. Con i suoi 36 anni suonati e appena rientrato dopo un lunghissimo stop per problemi al piede, Monfils si sta godendo il momento e da provato showman si ritrova nella condizione ideale per essere avversario molto, molto scomodo. “Sono stanco, ovviamente, ma per ora va bene. Cercherò di recuperare per essere davvero competitivo domani. Amo questo gioco e mi impegno ogni giorno. Non so se durerà qualche settimana, qualche mese, qualche anno…”, ha dichiarato il francese dopo il suo successo di ieri contro Vukic, aggiungendo “Ho esperienza, so come giocare le partite che contano, credo di poter esser ancora un rivale difficile per tutti là fuori…”. Parole minacciose che hanno del vero.
    Geal è da sempre un personaggio divisivo, o lo ami per la sua estrosa diversità, quei colpi estemporanei che ti lasciano di sasso, o lo odi perché spesso in campo oltre a grandi giocate porta delle sceneggiate un po’ stucchevoli, passando dall’esser con un piede nella fossa a sprizzare energia da tutti i pori. Questo è l’altro fattore che Sinner dovrà assolutamente gestire: l’ambiente e gli atteggiamenti mutevoli che Monfils metterà in scena. O Jannik è talmente bravo e forte da scappare via e travolgerlo – può succedere, soprattutto se servirà molto bene fin dall’avvio e farà la voce grossa anche in risposta, imponendo il suo pressing mortale – oppure se la partita si giocherà punto su punto potrebbe diventare complicata. È noto come l’azzurro non ami i contesti troppo “caldi”, con il pubblico che sicuramente sarà molto dalla parte del vecchio agonista. Sinner non ama la bagarre, tende a subirla e deprimere il suo gioco. Tiafoe a Vienna, altro esempio evidente, o in parte anche Rune a Monte Carlo la scorsa primavera. Jannik ha maturato varie esperienze, ma i giocatori imprevedibili e che possono far diventare il match una rissa agonistica lui proprio non li ama. Stanotte il rischio che questo accada è concreto, se Monfils riuscirà a stare a contatto. Per questo sarebbe ideale evitare i rush finali, o i tiebreak. Sinner è più forte del francese in questo momento, è bene che imponga i suoi ritmi e schemi staccando e deprimendo l’avversario, senza portarselo dietro troppo a lungo.
    È corretto anche aggiungere una considerazione tecnica. Monfils sta servendo come un treno. Non ha mai perso un turno di battuta negli ultimi due match, contro Tsitsipas e Vukic. Non gli accadeva dal 2016 ed è per lui la terza volta in carriera in un M1000.

    3. Pour la troisième fois de sa carrière, @Gael_Monfils a disputé deux matchs consécutifs en Masters 1000 sans concéder son service :🇫🇷 Paris 2014 vs Sousa (1/32) & Isner (1/16)🇺🇸 Miami 2016 vs Ito (1/32) & Cuevas (1/16)🇨🇦 Toronto 2023 vs Tsitsipas (1/16) & Vukic (1/8) pic.twitter.com/JWOAg2g5nT
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) August 11, 2023
    Questo dato è significativo: se Gael serve così bene, può concentrare tutte le sue risorse fisiche, agonistiche e mentali in risposta. Questo per Jannik potrebbe essere un problema, vista la tendenza del nostro ad subire qualche calo nei propri turni di servizio. Come già scritto, Sinner deve partire a “manetta”, far sentire la sua freschezza mettendo in moto la sua progressione, quell’intensità mostruosa che può stroncare la resistenza di ogni rivale. Sarà certamente più fresco, anche per il non aver sudato una goccia ieri notte, quindi è bene far capire fin dai primi punti chi è oggi il top10, chi ha maggior capacità di pressione, chi è il più forte. Monfils ha grande capacità difensiva, è molto bravo nell’incasinare gli scambi e poi tirare un’improvvisa mazzata col diritto. Jannik deve pressarlo tanto sul rovescio, alternando degli scambi a grande velocità sul diritto, 2-3 colpi diagonali per poi cambiare in lungo linea e farlo correre sul rovescio, dove Geal sarebbe costretto a rischiare una giocata con poco equilibrio. I colpi d’inizio gioco saranno molto importanti: se Jannik serve con buoni numeri ed è rapido ad aggredire la risposta del francese, può comandare e giocarsela in scioltezza.
    La partita di stanotte è una partita da vincere, Jannik deve rispettare il suo ruolo di favorito e imporre il suo tennis, conquistando la semifinale. Alcaraz non ha affatto convinto contro Hurkacz, si è salvato con grande classe ma ha avuto più di un momento no. Vediamo come oggi affronterà Tommy Paul. Un nuovo capitolo di Sinner-Alcaraz è quello che tutto il mondo della racchetta aspetta, eccellente aperitivo (o dolce) da abbinare allo spettacolo senza tempo delle stelle cadenti d’agosto…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Murray elogia Alcaraz: “Amo la libertà con cui gioca. Come descriverlo? Un kamikaze!”

    Andy Murray e Carlos Alcaraz

    Dall’alto della sua esperienza e arguta visione del gioco, Andy Murray al sito ATP ha speso belle parole per il n.1 Carlos Alcaraz. Lo scozzese era stato immortalato sugli spalti del centrale di Wimbledon in occasione della finale degli ultimi Championships, rivelando poi di essersi assai divertito assistendo al grande spettacolo offerto, prendendo pure qualche nota per migliorare il suo tennis. Davvero encomiabile l’amore dello scozzese per il gioco e la voglia di fare, nonostante i problemi fisici e le 36 primavere…
    Interpellato a Toronto dal sito ufficiale del tour su Carlos, ecco come Andy si espresso, trovando anche una definizione originale per descriverne il gioco.
    “La cosa che amo di Alcaraz quando lo guardo in campo è proprio la libertà con cui gioca, parte di ciò è la giovinezza, credo. Spero solo che non la perda perché questo lo distingue da tutti e il pubblico lo percepisce. Mi piacerebbe vederlo continuare a giocare quel suo tipo di tennis attuale. I drop shot o i colpi al volo, soluzioni a volte un po’ estreme. Per questo sembra un po’ Kamikaze, è totalmente istintivo. E lo adoro“. afferma Murray.
    “Nel febbraio del 2022, quando Carlos era ancora una giovanissima promessa, parlai di lui con JC Ferrero. Gli chiesi ‘Ama il tennis? Lavora sodo?’. Il coach mi rispose assolutamente di sì, e che in campo mai aveva visto una simile applicazione e voglia di imparare. Questo è stato abbastanza per me dopo aver visto una sua partita e aver sentito il suo allenatore. A quel punto non avevo più dubbi sul fatto che avesse davanti a se una grande carriera”, conclude il due volte campione di Wimbledon.
    Murray e Alcaraz si sono affrontati in due occasioni, entrambe nel 2021: l’esperto britannico ha vinto la prima sfida, in tre set nell’edizione autunnale di Indian Wells; l’iberico si è preso la rivincita poche settimane dopo all’indoor di Vienna, una vittoria più netta in due set. Intanto Andy stanotte sarà l’avversario di Jannik Sinner negli ottavi di finale del M1000 di Toronto, ultimo match sul Centre court. Anche in questo caso, 1 a 1 i precedenti: Andy vinse nell’indoor di Stoccolma a fine 2021, mentre Jannik si è rifatto a Dubai nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Paolo Bertolucci: ‘Carlos Alcaraz, il grande erede dei Big3″

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Potenti dichiarazioni quelle rilasciate in una chiacchierata con Jotdown da Paolo Bertolucci, che segue attentamente tutto ciò che succede nel circuito ATP come rinomato analista. Interrogato sul livello e sul futuro di Carlos Alcaraz, l’ex numero 12 del mondo non ha esitato a fare affermazioni incisive. “È il grande erede del Big3. Ho passato tutta la mia vita nel tennis e non avevo mai visto nulla di simile. Nessuno è stato così completo a 20 anni. Non penso ci sia un altro tennista che possa oscurarlo nei prossimi dieci anni”, ha affermato prima di approfondire il suo atteggiamento in campo. “Sorride sempre. Nadal soffriva molto in campo, Federer aveva una tecnica perfetta, ma non sorrideva. Carlos si diverte a giocare a tennis”, ha detto.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Medvedev a 360°: “Le palle quest’anno sono lente in ogni torneo. Il segreto di Alcaraz? Può farti il punto da ogni posizione”

    Daniil Medvedev

    Daniiel Medvedev è sbarcato a Toronto carico di grandi aspettative. Dopo il suo ottimo Wimbledon (mai era giunto in semifinale nel più storico degli Slam, con modesti risultati su erba), inizia adesso la parte di stagione a lui più congeniale, dove ha spiccato il volo nel 2019 e dove ha alzato il suo unico Slam in carriera, a US Open, interrompendo ad un passo il clamoroso sogno “Grande Slam” di Djokovic nel 2021. Lui è consapevole di dover “monetizzare” le prossime settimane con il suo miglior tennis, e per questo ha scelto come compagno di allenamenti per presentarsi al massimo all’Open del Canada proprio il n.1 Alcaraz. Ne ha parlato nella press conference pre torneo, nella quale ha spaziato anche su altri temi. A suo dire per esempio, quest’anno le palle sono lente in ogni evento, un netto peggioramento della velocità rispetto alla scorsa edizione.
    “Non so se sono solo io a percepirlo, e non credo, ma ho notato dall’inizio dell’anno che le palle sono più lente in tutti i tornei che giochiamo, e qui succede la stessa cosa” commenta il russo. “La palla diventa rapidamente grande e pesante. Non è qualcosa che mi avvantaggia, ma devi adattarti e, fortunatamente, il campo invece è veloce e quello sì penso che si adatti bene al mio stile di gioco”.
    “Sono molto felice che questa fase della stagione sia arrivata. Finalmente posso giocare su quella che è la mia superficie preferita e dove il mio tennis scorre facilmente. Inoltre, mi sento davvero bene fisicamente e su questi campi il mio corpo non soffre quanto sulla terra battuta o sull’erba. Questo non significa che devo vincere ogni partita, tutt’altro. Sono consapevole che sono gara bravi giocatori in grado di battermi, ma certo anche del livello di gioco che posso raggiungere in questo periodo dell’anno. Adoro questo torneo, ma ovviamente sento una certa pressione a sentirmi candidato alla vittoria perché il fatto di aver ottenuto ottimi risultati in questi eventi mi spinge a dover sfruttare quest’opportunità. Non conta quel che ho fatto finora, 1uesto è un nuovo inizio, tutto può cambiare velocemente e devo essere pronto ad affrontare ogni situazione”.
    Ecco il suo pensiero su Alcaraz: “È stato molto interessante potermi allenare con lui, spero che potremo farlo anche più avanti, vorrebbe dire che sono ancora in corsa nel torneo! Cosa mi impressiona del suo gioco? La potenza dei suoi colpi, senza dubbio. Ogni volta che tira una palla, può essere un vincente. Sono abituato a difendere e neutralizzare gli attacchi dei miei avversari, rimettere loro una palla molto incisiva, inchiodarli in un lungo scambio per poi cambiare passo. Ma lui è diverso, può colpire un vincente da qualsiasi posizione e questo è il suo segreto, quel che lo distingue. Sono convinto che se facessimo il test per misurare l’uno il colpo più potente dell’altro, il suo sarebbe di circa 25 km/h più veloce del mio”.
    Carlos e Daniil sono le prime due teste di serie del torneo canadese, quindi un loro scontro potrebbe avvenire solo in finale. Sarebbe una finale da sogno, ma i potenziali avversari sono molti. E agguerriti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz “Re Mida” anche sui social: più 700mila follower Instagram il giorno della vittoria a Wimbledon. E i guadagni volano

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    “Re Mida” del tennis, tutto quel che tocca diventa oro. Così Lorenzo Musetti aveva definito Carlos Alcaraz nell’intervista che abbiamo riportato ieri. C’è assolutamente del vero in questa simpatica considerazione del nostro azzurro. Gli incredibili successi ottenuti dal più giovane n.1 ATP della storia fruttano enorme popolarità e, di conseguenza, enormi guadagni. Sponsor ovviamente, ma anche attraverso i social network. Ormai i social non sono più solo un mezzo per stare in contatto con i fans, ma anche fondamentale veicolo di promozione della propria immagine e di prodotti, con un valore economico tutt’altro che irrilevante. Basta un semplice dato dei giorni scorsi per fare due conti.
    Alcaraz con il suo trionfo a Wimbledon ha registrato un aumento straordinario dei follower su Instagram: ha guadagnato poco più di 700.000 nuovi follower in un solo giorno, quello della finale, ulteriore soddisfazione dopo aver vinto il primo titolo ai Championships sconfiggendo Djokovic in una finale che resterà agli annali come una delle più interessanti e storicamente significative. Prima della finale, Alcaraz aveva 2,8 milioni di follower sul più popolare dei social network; il giorno successivo, lunedì 17 luglio, è passato a 3,5 milioni di follower. Oggi il conto complessivo dei suoi seguaci è 3,9 milioni.
    Tutto questo ha un potenziale economico non indifferente: secondo le stime di esperti di social media britannici, il valore della sua presenza su Instagram può fruttargli un potenziale di guadagno di 42.600 dollari per post Instagram sponsorizzato, 21.300 $ per ogni storia Instagram e 55.300 $ per ogni “reel” Instagram. In pratica, ogni suo “reel” Instagram vale quanto sbarcare nei quarti di finale dell’ATP 500 di Washington in corso questa settimana (51.055 $, per l’esattezza, l’assegno per arriva tra i migliori otto del torneo). Niente male…
    Dopo la vittoria a Wimbledon, Alcaraz ha accumulato un Prize money complessivo in carriera di 19.644.057 dollari, con 7.814.414 dollari solo in questa prima parte del 2023. Se non è Re Mida lui…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO