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    Estathé 3×3 Streetbasket Circuit: tredici tornei nell’ultimo weekend prima delle Finals

    Tredici le tappe previste nel prossimo fine settimana: nel circuito Elite, “Shock Da Ground” (Marsala, 24-27 luglio), “Valtrighe Basketball Tournament” (Valtrighe, 24-27 luglio), “Sardegna Str33tball Finals 2025” (Mogoro, 25-27 luglio), “Streetball Livorno” (Livorno, 23-27 luglio); nel circuito Classic, i tornei “Where Amazing Happens Memorial Jordan Chillemi” (Terme Vigliatore, 21-27 luglio), “Farmacity 3×3 Viareggio” (Viareggio, 24-25 luglio), “Streetball Bovari 2025 – Towards Infinity” (Palmi, 24-27 luglio), “Topspot” (Anzio, 24-27 luglio), “Torneo Due Mari” (Taranto, 25-27 luglio), “Basilicata Coast to Coast 3×3 Bernalda” (Bernalda, 25-26 luglio), “3° Torneo 3×3 Fantini Club” (Cervia, 26-27 luglio), “Sun and Sport – Special Edition Memorial Peppe Foti” (Acireale, 26-27 luglio) e “Basket Boom Challenge VII Edizione” (Vado Ligure, 27 luglio).

    Estathé 3×3 Streetbasket, da quest’anno due circuiti distinti

    Estathé, da quattro anni Title Sponsor della manifestazione, che condivide con la FIP i valori fondamentali di lealtà, rispetto e integrità, sarà presente in tutte le iniziative del circuito 2025 intrattenendo il pubblico di appassionati e turisti con la sua irrefrenabile allegria e voglia di divertirsi, proponendo animazioni e giochi a premi e rinfrescando tutti con il suo gusto unico e inconfondibile, quest’anno anche in versione ghiacciolo con Estathé Ice.

    In particolare, appuntamento da giovedì 24 a domenica 27 luglio a Marsala, in Piazza della Vittoria, con il torneo “Shock Da Ground”, dove Estathé animerà le pause tra una partita e l’altra proponendo, proprio come durante le sfide di NBA, giochi per poter vincere tanti premi, sorteggiando i partecipanti tra i presenti sulle tribune. La mascotte Estatheo, inoltre, sarà pronta a incitare il pubblico e a tifare le squadre in campo e consegnerà un omaggio firmato Estathé ai primi due classificati del Torneo. Per i più piccoli, infine, verrà allestito – accanto allo stand Estathé – uno spazio con mini-canestri per cimentarsi nel gioco del basket e vincere numerosi gadget firmati Estathé.

    Novità nella formula dell’Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit 2025, con la suddivisione in due circuiti distinti: il circuito Elite, di cui faranno parte i tornei Master e Top, e il circuito Classic. Una struttura pensata per valorizzare ogni sfida e permettere a ogni team di scegliere il percorso più adatto. Sempre più rilevante, inoltre, la presenza dell’attività giovanile all’interno del circuito, a sottolineare il senso di appartenenza e la voglia di creare un tour ancora più inclusivo e coinvolgente. Come per il Circuito Open, anche a livello giovanile è stato introdotto un sistema di ranking (regionale) e le tappe Top e Master includeranno obbligatoriamente l’attività giovanile.

    Estathé 3×3 Streetbasket, le Finals

    L’Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit, iniziato ad Alba con l’Opening Tournament il 31 maggio, in due mesi ha toccato 18 regioni italiane per un totale di oltre 100 tornei e si concluderà a Riccione, in Piazzale Roma (evento organizzato in collaborazione la Regione Emilia-Romagna e con il Patrocinio del Comune di Riccione), con le Estathé 3×3 Italia Finals dove, dal 30 luglio al 2 agosto, si assegneranno i titoli di Campioni di Italia 3×3.

    Gli aggiornamenti sull’evento e sul circuito Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit 2025 saranno disponibili sul sito ufficiale 3x3italia.fip.it, sulla pagina Instagram 3x3ita e su quella Facebook 3×3 Italia (hashtag ufficiali #3x3Italia e #3x3Estathé). Tutte le statistiche delle gare del circuito su FIP Stats.

    Qui l’elenco completo dei tornei dell’Estathé 3×3 Italia 2025. Scopri di più su www.estathe.it/evento/estathe-3×3-italia-streetbasket-circuit-summer-2025.

    Estathé dal 1972 disseta la voglia di sport. Avvicinarsi al basket 3×3 rappresenta per Estathé l’opportunità di esprimere tutta la sua anima solare. Essere sul territorio da nord a sud della penisola con il Basket 3×3 significa vicinanza a chi pratica il basket, non solo come attività agonistica, ma soprattutto come gioco che muove i suoi primi passi nelle piazze, nei cortili, nei rioni di grandi città ma anche di quelle cittadine della bella provincia italiana, uno sport immediato coinvolgente e socializzante, un pallone un canestro e tanti amici. LEGGI TUTTO

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    L’Italia Under 20 di basket vince l’Europeo, la risposta agli insulti razzisti è da applausi

    Chiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itabbonatiLeggi il giornaleNaviga le sezioniSegui le DiretteLiveI nostri socialFacebookInstagramTwitterTelegramContinua ad esplorareContattaciFaqRSSMappa del SitoLa RedazioneEdizione DigitaleAbbonamentiFaqCookie PolicyPrivacy PolicyCondizioni generaliNote legaliPubblicitàChiudi menuCorriere dello Sport.itCorriere dello Sport.itLoginregistratiabbonatiLeggi il giornale LEGGI TUTTO

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    Basket, dagli Europei under 20 ai successi della femminile: si rivede la luce sotto canestro

    Non avrà i numeri del tennis o della pallavolo, ma anche il basket in Italia inizia di nuovo a vedere la luce. Lo dimostra l’approdo in finale l’Italia dell’Under 20, guidata da Alessandro Rossi, che ha ottenuto il pass per la finale degli Europei, superando nettamente la Serbia. Un risultato che non si vedeva da 12 anni e che attesta la crescita soprattutto delle categorie giovanili. Ma a far sorridere la Federazione è anche l’Italia femmin LEGGI TUTTO

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    Da Polonara a DiVincenzo, cuore e tanta NBA nell’Italbasket che punta gli Europei

    Cuore, grinta, ma anche tanta NBA. Sono gli ingredienti dell’Italbasket che si avvicina a grandi falcate agli Europei. Gli azzurri debutteranno il 28 agosto a Limassol, Cipro, contro la Grecia, mentre la fase a eliminazione diretta è in programma a Riga, in Lettonia, dal 6 al 14 settembre. Diciotto i convocati da coach Pozzecco per il training camp di Folgaria, che darà il via ufficiale alla marcia di avvicinamento alla rassegna continentale, in vista del quale il gruppo v LEGGI TUTTO

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    Chi è Donte DiVincenzo, il campione NBA al servizio dell’Italbasket

    Un campione NBA pronto a mettersi al servizio della Nazionale italiana di basket. Dopo una lunga attesa, supportata dalla reciproca volontà di incontrarsi, Donte DiVincenzo ha ottenuto la cittadinanza italiana. Una grande notizia per la nostra pallacanestro e per coach Gianmarco Pozzecco, che si ritrova tra le mani un elemento di assoluta qualità. E, soprattutto, un giocatore molto motivato, visto che da tempo DiVincenzo ha espresso il suo forte desiderio di vestire la casacca a LEGGI TUTTO

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    Luigi Abete esclusivo: “Il mio basket è dei giovani che studiano”

    ROMA – Due ore. Due ore in cui Luigi Abete, presidente della Luiss Business School e dell’Associazione sportiva Luiss, ha raccontato con l’entusiasmo del ragazzino – oltre a quanto sia orgoglioso di come lo sport viaggi di pari passo con lo studio alla Luiss – come la squadra di basket, nell’ultima stagione in B1, sia il cardine di tutto il progetto. L’Associazione sportiva Luiss nasce nel 1999 dalla volontà di favorire la pratica sportiva tra gli studenti dell’ateneo e veicolare, tramite lo sport, valori come la socializzazione, il rispetto delle regole e il fairplay. Sono 20 le squadre dell’AS che competono a livello agonistico e 13 gli sport praticati.  Il basket è l’oggetto dell’intervista. Circondato dalle immagini di una carriera straordinaria, sempre in prima fila, Abete ha messo insieme aneddoti, obiettivi, sogni e progetti.  Sorridendo ha ammesso di non portare da sempre la cravatta, ma vent’anni fa in Confindustria fu Scaroni, attuale presidente del Milan, a suggerirlo per «risparmiare energia e aria condizionata». Si è fatto tremendamente serio nell’affrontare il tema che gli sta più a cuore: i giovani, lo sport e lo studio. «So di non essere più giovanissimo, ma il presente e il futuro sono dei ragazzi, sempre, e noi siamo qui a dimostrarlo». 

    In che modo? 

    «Per prima cosa ci tengo a dire che negli anni, in particolare negli ultimi cinque, è cambiata la prospettiva. Prima si parlava di ragazzi che studiavano e poi si allenavano. Ora si parla di ragazzi che si allenano, giocano e studiano. Sport e laurea sono sullo stesso piano». 

    La squadra di basket è un esempio in Italia e in Europa. 

    «Confermo, ci sono tante richieste da parte di giovani anche europei per venire da noi. Il nostro target è 19-23 anni e vogliamo che sia il più elevato di tutti i campionati. Cosa significa? Più minuti e più partite possibili. Ovviamente nel roster ci sono anche dei senior che aiutano i ragazzi a crescere perché l’esperienza è importante. Siamo al momento la prima squadra di Roma, visto che quest’anno abbiamo fatto le semifinali playoff, e vorremmo continuare ad esserlo. Magari tornando in A2». 

    Avete cambiato allenatore. 

    «Sì. Dopo dieci splendidi anni di crescita con Paccariè, siamo passati a Alex Righetti, argento olimpico con l’Italia ad Atene 2004. Era con noi nello staff, adesso è il coach». 

    I vostri ragazzi giocano e studiano, le due carriere vanno di pari passo, non è scontato.  

    «E se permettete neppure immediato, c’è voluto tempo. Il discorso è semplice: qui giocano, poi dopo la laurea possono salire di livello ma hanno comunque un titolo di studio e un certo tipo di formazione. Faccio un esempio: un nostro giocatore si laurea e prende il master, poi ha magari 10 anni di basket davanti. E dopo? Che succede? Ecco noi pensiamo all’atleta di oggi e al professionista di domani». 

    Avete anche un discreto seguito. 

    «E sapete qual è la cosa bella? Che i più appassionati spesso sono i professori. Non è affatto scontato. E poi noi vorremmo che il tifo crescesse sempre di più, questi ragazzi lo meritano. Un tifo a favore, positivo, mai contro qualcun altro». 

    Obiettivi per il prossimo anno? 

    «Vogliamo essere competitivi e fare un passo in avanti strutturale rispetto alla stagione precedente. Il nostro progetto è in crescita, anche se per realizzare tutto quello che vorremmo avremmo bisogno di una seconda squadra nazionale: un A2 e una B1, solo così potremo essere permanentemente attrattivi. Perché ci sarebbe la possibilità di avere non 10 giocatori giovani a disposizione, ma 25. Faccio un esempio: dei 150 giocatori che disputano le finali U.19, la maggioranza potrebbe essere parte attiva delle nostre rose. Avere quindi un’altra squadra sarebbe fondamentale». 

    Ci sono tanti giovani italiani forti? 

    «Sì, solo che non li fanno giocare. Nei top club si preferiscono americani, europei o giocatori senior. E sapete perché? Perché i coach rischiano di meno. Se perdi con uno esperto in campo puoi sempre dire: “Io l’ho schierato, è lui che ha giocato male”. Se butti dentro un ragazzo, a cui devi anche dare la possibilità di sbagliare, ti assumi più responsabilità in prima persona. E non tutti vogliono farlo. Ecco: noi non dobbiamo avere paura di assumerci responsabilità. Per noi è un passaggio strategico». 

    Abete, lei ha un sogno tutto suo? 

    «Un obiettivo: che un giorno ci siano in campo 10 Under 22 in A per 20’ sempre, ogni partita. Nel nostro caso obiettivo e sogno coincidono: vogliamo un gruppo sempre più forte, giovane, che vuole vincere e restare possibilmente la prima squadra di Roma. In cinque anni vorremmo un secondo roster e in altri cinque successivamente vorremmo dimostrare il resto». 

    Non perde una partita dei suoi ragazzi. 

    «O dal vivo o collegato, ci sono sempre. Quando siamo andati in A2 un dirigente della Lega mi ha detto: “Siete arrivati qui come una favola, uscite che siete una leggenda”. Vogliamo rendere questa leggenda strutturale e poi sarà il campo a dare le risposte. A volte saremo stati più bravi, altre meno». 

    Anche gli sponsor vi seguono. 

    «La Luiss Business School è partner della Luiss perché è necessario che si abbia la stessa mentalità. Ma sì, ogni disciplina ha il suo partner». 

    E poi si possono “adottare” gli atleti.

    «Sì, quelli che dopo la laurea vogliono continuare a giocare sono indirizzati da noi verso aziende che possano consentire loro di lavorare e giocare insieme». 

    Lei da sempre è fautore della combinazione sport e studio. 

    «In Luiss oltre mille persone fanno sport attivo, vorremmo arrivare a 2500».  

    C’è qualcosa che ancora non la soddisfa? 

    «La nostra mentalità prevede che si possa migliorare sempre. E lo faremo. Ma una cosa vorrei dirla: noi siamo diventati competitivi e professionali, ma gli arbitri ci vedono ancora come amatoriali. Lo eravamo, forse, ma ora siamo professionali, anche se abbiamo giocatori che preferiscono prendere un titolo di laurea invece che essere pagati cash. Ci sottovalutano oppure pensano che ci prendiamo un fischio in più senza fiatare. Noi siamo corretti, ma non meritiamo arbitraggi amatoriali. Dobbiamo farlo comprendere bene questo». 

    Il prossimo campionato partirà nel weekend del 21-22 settembre, già pronti? 

    «Lo saremo. Intanto stiamo costruendo un “settore giovanile allargato” cioè stiamo collaborando con le squadre giovanili top che operano nell’area metropolitana ed anche con un club in Piemonte, e presto in altre regioni. I giovani in base a questo accordo possono avere il doppio tesseramento. Come ho detto prima: tanto abbiamo fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Non intendiamo fermarci». LEGGI TUTTO

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    Virtus VGM Roma scatenata sul mercato: quattro colpi in due settimane per puntare alla Serie A2

    ROMA – La Virtus GVM Roma 1960 non perde tempo e dimostra la sua voglia di crescere velocemente: il club guidato da Massimiliano Pasqualini ha messo a segno quattro colpi di spessore in appena due settimane, confermando con i fatti l’ambizione dichiarata di voler tornare ai vertici del basket nazionale, con l’obiettivo di centrare la promozione in Serie A2 già dalla prossima stagione. LEGGI TUTTO