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    Ferrari: un alleato forte, degli avversari fragili

    Leclerc – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Con la vittoria di Sainz nel Gp del Messico sono solo 29 i punti che separano nel Campionato Costruttori il team di Maranello dalla McLaren. Un obiettivo complesso, ma non per questo irraggiungibile. Ma per regalarsi un’affermazione che manca da oltre 16 anni, Vasseur e compagni dovranno spingere al massimo in queste ultime quattro gare, rasentando la perfezione e sfruttando l’ingenuità e le lacune del team di Woking.
    OBIETTIVO CONCRETO
    Negli ultimi due weekend la Ferrari ha mangiato ben 46 punti al team papaya, una rincorsa che parte dal vittorioso weekend di Monza e che sta caratterizzando tutto il segmento finale del campionato. Una stagione che ha vissuto almeno di tre fasi: il dominio Red Bull di inizio stagione, la rincorsa della McLaren a cavallo tra primavera ed estate e la fioritura della Ferrari di fine stagione. Una fioritura autunnale, ma forse non tardiva, che nella migliore delle ipotesi potrebbe regalare alla Rossa un successo insperato e inaspettato dopo una stagione di alti e bassi.
    CREDERCI
    A Maranello devono necessariamente crederci. In primis perché 29 punti non rappresentano una montagna insormontabile, in secondo luogo perché la squadra da battere è la McLaren. Sì, perché se il competitor fosse uno tra Red Bull e Mercedes, squadre abituate a vincere, allora la scalata si farebbe realmente ardua.L’ingenuità del team di Woking unita alla pressione di fronte alla prospettiva di chiudere il campionato a zero titoli potrebbero giocare a favore della Rossa.

    L’ALLEATO
    La Ferrari poi ha un alleato nascosto (ma non troppo) in Max Verstappen. L’olandese punta a difendere il titolo piloti dall’assalto di Lando Norris. Max ormai, visto il naufragio tecnico di Red Bull, corre ogni domenica solo e soltanto per battere il pilota britannico. Conoscendo l’indole dell’olandese per Lando sarà dura, Max infatti metterà in campo ogni arma a sua disposizione, lecita o illecita, per distruggere il suo avversario. Un grande assist per la Ferrari che potrà approfittare di questa lotta per massimizzare i propri risultati. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Puntiamo ad avere un finale di campionato da protagonisti”

    Carlos Sainz è arrivato nel paddock dell’Autodromo Hermanos Rodriguez molto motivato dopo la doppietta di Austin. Le parole dello spagnolo.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Azerbaijan Grand Prix 2024, 17th round of the 2024 Formula One World Championship from September 13 to 15, 2024 on the Baku City Circuit, in Baku, Azerbaijan – Photo DPPI

    “Avevamo detto che il Circuit of the Americas sarebbe stato il banco di prova per capire quanto buono fosse il lavoro di sviluppo fatto sulla SF-24 e direi che l’esame è stato superato – ha detto Sainz –. Come abbiamo visto in qualifica, nelle curve veloci a lungo raggio non siamo ancora i più forti, ma indubbiamente c’è stato un netto passo avanti, anche perché in configurazione gara eravamo i più veloci di tutti pure nel primo settore”.
    Sainz e la prospettive per la fase finale del mondiale
    Il pilota spagnolo della Ferrari si è detto fiducioso per il futuro: “Credo che siamo tornati ad avere una vettura che su tutte le piste che ci aspettano, ad eccezione forse di quella del Qatar, possa puntare alla vittoria anche se questo non vuol dire che vinceremo necessariamente delle gare. Come dicevo, in qualifica non siamo i più forti e su certi tracciati, come Abu Dhabi, sorpassare è molto difficile. E pensare di finire primi partendo dalla quarta posizione non è sempre possibile. Di sicuro però puntiamo ad avere un finale di campionato da protagonisti”.

    Sainz sul Gp del Messico
    Per questo weekend Sainz ha detto di puntare “ad essere lì con i migliori” e ha poi aggiunto: “Se ci riusciremo, e quindi se saremo in grado di piazzarci nelle prime due file in qualifica, avremo delle carte da giocarci. Sarebbe bello continuare il buon momento iniziato ad Austin perché sono convinto che il per titolo Costrittori ci siano ancora parecchie possibilità. Da domani con le prove libere ne sapremo di più, ma di sicuro noi ci metteremo tutto il nostro impegno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Le ambizioni di Leclerc alla vigilia del Gp del Messico

    Le ambizioni di Charles Leclerc, alla vigilia del Gran Premio del Messico di Formula 1, ventesimo appuntamento del mondiale F1 2024.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Gran Premio de la Ciudad de Mexico 2024, 20th round of the 2024 Formula One World Championship from October 25 to 27, 2024 on the Autodromo Hermanos Rodriguez, in Mexico City, Mexico – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Charles Leclerc è entrato nel paddock dell’Autodromo Hermanos Rodriguez con una tenuta insolita: il monegasco si è infatti presentato vestito da mariachi – il tipico musicista messicano –, retaggio del “team dinner” di mercoledì sera: “Ad Austin avevamo avuto poco tempo per stare insieme, perché il volo per il Messico era la mattina successiva, così ieri tutta la squadra si è ritrovata insieme per una serata in allegria. Per l’occasione io ho scelto un costume messicano perché questa terra mi piace molto, la gente è simpatica e c’è molto supporto anche se ovviamente il beniamino di casa è un altro”.
    Le ambizioni di Leclerc per il Messico
    “Dopo la doppietta di Austin – ha detto il monegasco – l’ambizione è di continuare il buon lavoro portato avanti negli Stati Uniti anche a Città del Messico: “Sulla carta ci aspettiamo di essere competitivi e siamo in fiducia, me è meglio restare coi piedi per terra. Questa Formula 1 è talmente imprevedibile che fino a quando non avrò guidato la macchina in FP2 – in FP1 sulla sua vettura ci sarà Oliver Bearman – preferisco non sbilanciarmi. Ciò che di certo non cambierà sarà il nostro approccio: affrontiamo gara dopo gara focalizzandoci su noi stessi e curando al massimo l’esecuzione delle varie fasi, poi guardiamo la classifica e verifichiamo dove siamo”.

    Il Messico, l’altura e la fatica per i piloti
    Leclerc ha parlato delle condizioni particolari di questa gara: “Per noi piloti non direi proprio che questa sia una pista impegnativa. Al contrario sappiamo che lo è molto per le vetture: si corre in altura e in aria rarefatta è critico raffreddare la monoposto in tutte le sue componenti. In fase di messa a punto devi cercare di far combaciare il più possibile la necessità di preservare l’affidabilità senza sacrificare troppo la prestazione. Per quanto riguarda le sensazioni alla guida, i primi giri sono un po’ strani, perché hai un set-up da Monte-Carlo e sensazioni simili a quelle di Monza, ma poi ti ci abitui e impari a convivere con la situazione”. LEGGI TUTTO

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    In Messico, deportanza e resistenza si riducono del 30%

    La bassa densità dell’aria in Messico comporta una riduzione del 30% sia del carico aerodinamico verticale (deportanza) che della resistenza all’avanzamento all’aria.16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Xavi Bonilla / DPPI

    Edoardo Bosco, Head of Chassis Reliability and Development di Ferrari, ha risposto a tre domande, alla vigilia del Gran Premio del Messico che, come sappiamo, si corre in altura.
    1. Quali sono le caratteristiche della pista di Città del Messico?Edoardo Bosco: “Il tracciato dell’Autódromo Hermanos Rodríguez non è particolarmente lungo ma molto tecnico e impegnativo. In qualifica la prima difficoltà è riuscire a scaldare le gomme anteriori preservando il più possibile le posteriori nel giro di lancio. L’alternanza di lunghi rettilinei e curve lente e serrate fa sì che l’attenzione alle gomme sia fondamentale: se non si controlla accuratamente lo slittamento delle gomme in accelerazione, si rischia di surriscaldarle irrimediabilmente e perdere trazione e quindi molto tempo non solo nel giro ma anche nei successivi”.
    2. Il circuito Hermanos Rodríguez è impegnativo soprattutto per le vetture. Perché e quali sono gli aspetti più critici anche considerato che siamo giunti a gara 20 della stagione?Edoardo Bosco: “Il Gran Premio di Città del Messico fa rima con altitudine. Ci troviamo a quasi 2.300 m di quota, dove la densità dell’aria è inferiore di circa il 30% rispetto al livello del mare.Questo ha due effetti sulle monoposto: il primo è che, a pari geometria, la portata di aria che entra nella macchina attraverso le pance, le prese aria dei freni e lo snorkel è inferiore. Questo comporta la necessità di adottare strategie specifiche per garantire il raffreddamento delle componenti della monoposto, nonché uno stress maggiore per il turbo, che deve lavorare al limite superiore della sua specifica di funzionamento per riuscire a fornire l’aria necessaria al motore. La seconda conseguenza della bassa densità dell’aria è anche che il carico aerodinamico verticale e la resistenza all’avanzamento opposta dall’aria si riducono del 30%. Per avere un’idea di cosa questo significhi, la differenza di carico tra un assetto aerodinamico per Monaco (Max) e per Monza (Min) è circa il 20% oppure che, se il GP di Città del Messico si svolgesse a livello del mare, la velocità a fine rettilineo delle vetture sarebbe circa 25 km/h inferiore”.

    3. Raccontaci un po’ di te. Come si è evoluto il tuo percorso nella Scuderia Ferrari HP e come ti senti a rappresentare questo brand nel mondo?Edoardo Bosco: “Ho iniziato a lavorare in Scuderia Ferrari nel 2012 come giovane ingegnere in Dinamica veicolo, prima di spostarmi nel gruppo di ingegneria di pista, nel ruolo di Performance Engineer, che ho mantenuto fino al 2019 dopo anni bellissimi passati in pista in cui ho lavorato con piloti e ingegneri da cui ho imparato moltissimo. Oggi sono responsabile del gruppo Affidabilità e Sviluppo Autotelaio. Da quando lavoro in Scuderia Ferrari sono cambiate molte cose: la struttura, gli uffici, i banchi prova, ovviamente sono cambiate anche molte facce, ma c’è qualcosa che non cambia mai, ed è la qualità tecnica e la passione sportiva di tutte le persone che ci lavorano. Quando si vince la gara, torni in ufficio il lunedì e vedi la luce negli occhi dei tuoi colleghi, tutti si sentono parte di un progetto più grande. Credo sia questo che mi rende orgoglioso di lavorare qui dentro: sentirmi parte di un progetto e lavorare fianco a fianco a persone che danno tutto per migliorarsi sempre e cercare di fare meglio dei nostri avversari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Messico, massima concentrazione e cura dei dettagli”

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La tripletta americana del Mondiale di Formula 1 continua con il Gran Premio del Messico. Le 10 squadre e i 20 piloti del Circus della Formula 1 si sono spostati dagli Stati Uniti al Messico dove nel prossimo fine settimana andrà in scena il quarto Gran Premio di Città del Messico all’Autódromo Hermanos Rodríguez.
    Alla vigilia del ventesimo appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Arriviamo in Messico carichi dopo la doppietta di Austin che è stata un moltiplicatore di motivazione per tutta la squadra. Al circuito Hermanos Rodriguez ci attende una sfida completamente diversa nella quale sarà la gestione della vettura in condizioni ambientali uniche a fare la differenza”
    Il Team Principal della Ferrari ha portato l’attenzione sulle caratteristiche della gara in altura: “L’aria rarefatta che si trova ai 2200 metri di Città del Messico mette particolarmente sotto stress le componenti vettura che necessitano di disperdere calore e quindi impiantistica, freni, power unit e ovviamente anche le gomme. Trovare il giusto bilanciamento tra queste esigenze e la ricerca della miglior prestazione è un esercizio non facile da compiere ma ci siamo preparati bene a casa e siamo pronti a fare del nostro meglio”

    Infine il solito mantra del francese: “Dal punto di vista dell’approccio tratteremo questa gara come le precedenti, quindi con la massima concentrazione e cura dei dettagli, focalizzandoci soprattutto su noi stessi. Mi aspetto come al solito livelli molto ravvicinati tra i top team, a fine weekend tireremo le somme e potremo valutare il livello della prestazione offerta come squadra”. LEGGI TUTTO

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    Formula 1 | Ferrari, grazie a Vasseur, mette definitivamente alle spalle l’era Binotto

    Dopo la doppietta al Gran Premio degli Stati Uniti, possiamo fnalmente e definitavamente affermare che, quella vista ad Austin, non è più la Ferrari dell’era Binotto.Foto: Ferrari Media Center

    Dobbiamo analizzare! Una seconda parte di stagione in calando, con pochi sviluppi e dai risultati deludenti. Fortunatamente tutto questo è alle spalle e la Scuderia del Cavallino Rampante dell’era Fred Vasseur ha ripreso a galoppare verso il posto che merita in questa Formula 1. “Tremate tremate, le Rosse son tornate“, recitavano storici titoli di giornali che tanto piacevano ad Enzo Ferrari e che Leo Turrini ha pensato di riprendere nel suo consueto e seguitissimo articolo post #USGP, sul suo blog “Profondo Rosso“.
    Il Team Principal francese, arrivato alla guida della Ferrari a inizio gennaio 2023, ha lavorato con metodo e dedizione, consapevole che il percorso sarebbe stato “lungo” e anche irto di difficoltà. Vasseur non ha però guardato in faccia a nessuno, lasciando andare chi non era funzionale al progetto e puntando su uomini chiave che sapessero fare squadra e lavorare nella direzione di un’unica squadra corse. Già, una squadra corse, non un’azienda troppo gerarchica dove le “cose” non accadano mai.
    Una Scuderia, nel vero senso del termine, un po’ più snella e rapida nel reagire e nel saper mettere in pista aggiornamenti efficaci e in grado di fare la differenza, analizzando sì ma conoscendo la direzione e rispettando una pianificazione puntuale e condivisa tra i reparti. E’ su queste solide basi che la Ferrari è tornata a fare la Ferrari, con un crescendo in questa stagione che l’ha portata ad Austin ad essere la monoposto e la squadra da battere.
    Già perché ora Charles Leclerc e Carlos Sainz sono ancora più consapevoli che questa è la loro chance. La loro chance di scrivere la storia del Cavallino, riportando a Maranello un titolo costruttori che manca dal lontano 2008! Un’era geologica fa, quando bastavano 172 per chiudere davanti a tutti, nella classifica mondiale costruttori.

    Una Ferrari come quella vista negli USA è un toccasana per questa Formula 1, complicata nei regolamenti, cervellotica nelle penalità, inadeguata nel riuscire a far rispettare un troppo complesso regolamento. Sopra tutto però c’è la voglia di rivincita di uomini in rosso, con due eroici piloti in pista e un condottiero dall’accento francese alla guida.
    Grazie Fred, grazie per aver riportato la Ferrari dove merita e grazie anche per aver messo definitivamente alle spalle l’era Binotto. LEGGI TUTTO

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    Le parole di Fred Vasseur, alla vigilia del Gp di Austin (USA)

    Dopo l’insolita pausa autunnale, la Formula 1 tornano in gara attraversando l’Oceano Atlantico per la prima tappa della tripletta americana, il Gran Premio degli Stati Uniti, che va in scena sull’iconico Circuit of the Americas (COTA) di Austin, teatro del 19° appuntamento stagionale.VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Gulf Air Bahrain Grand Prix 2024, 1st round of the 2024 FIA Formula One World Championship from February 29 to March 2, 2024 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI | credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari, alla vigilia del Gran Premio di Austin ha detto: “Con la gara di Austin inizia l’intenso finale di stagione fatto di sei gare organizzate su due triplette in sole otto settimane. Per quanto ci riguarda vogliamo verificare sui curvoni da alta velocità di questa pista la bontà di quanto abbiamo portato già nelle gare precedenti”.
    Il format sprint della gara a stelle e strisce costringerà tutti a sfruttare al meglio i remote garage nelle sedi dei team: “In questo weekend sarà inoltre particolarmente importante la preparazione fatta a casa prima di arrivare in circuito”, ha detto Vasseur che poi ha anche aggiunto: “Torna infatti il formato Sprint e questo significa che avremo un’unica sessione di prove libere prima di andare in qualifica per la corsa da cento chilometri del sabato. Charles e Carlos si sono preparati bene e la squadra è carica e come sempre ci concentreremo su noi stessi per portare a casa il meglio dal pacchetto a nostra disposizione. Dobbiamo mettercela tutta, perché i valori in campo sono molto ravvicinati e nelle classifiche è ancora tutto aperto”. LEGGI TUTTO

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    Best Global Brands 2024 | Ferrari è il migliore brand per crescita, secondo Interbrand

    Ferrari è risultato il migliore brand per crescita, secondo Interbrand che anche quest’anno ha stilato la classifica “Best Global Brands” per l’anno 2024.

    Come ogni anno, Interbrand ha stilato la classifica dei 100 brand che valgono di più al mondo. Il marchio Ferrari, al 62esimo posto assoluto, è però quello che fatto segnare il maggior incremento del valore: +21%, rispetto allo scorso anno.
    A guidare la classifica c’è Apple, con un valore che sfiora i 500 miliardi di dollari anche se in calo del 3% rispetto al 2023. Sul podio troviamo poi Microsoft ($ 352,5 bln | +11%) e Amazon ($ 298,1 bln | +8%). Appena giù dal podio troviamo nell’ordine Google ($ 291,3 bln | +12%) e Samsung ($ 100,8 bln | +10%). Il primo brand di una casa automobilistica è Toyota (6° – $ 72,8 bln | +13%) mentre a seguire troviamo Mercedes-Benz (8° posto), BMW (10°), Tesla (12°), Honda (26°), Hyunday (30°), Porsche (43°), Audi (45°), Ford (56°), Nissan (59°) e finalmente Ferrari al 62° posto con una valutazione di $ 13,1 bln, in crescita del 21%.
    L’Italia è rappresentata da altri marchi come Gucci (41°) e Prada (83°).
    Il grafico qui sotto mostra il trend di crescita del brand Ferrari, dal 2008 ad oggi. LEGGI TUTTO