More stories

  • in

    Gp Miami F1, Vasseur fiducioso: “Vogliamo continuare a fare progressi”

    Alla vigilia del Gran Premio di Miami, Fred Vasseur ha rilasciato delle dichiarazioni ottimistiche in vista del fine settimana made in USA.Fred Vasseur – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Il Team Principal della Scuderia Ferrari, alla vigilia del sesto appuntamento stagionale, ha rilasciato oggi le prime dichiarazioni alla stampa: “Dopo qualche giorno trascorso a Maranello, utile per analizzare i dati raccolti nella prima tripletta stagionale, siamo pronti per scendere in pista a Miami, una gara particolare per molti aspetti, nella quale noi avremo modo di celebrare un anno di collaborazione con il nostro title partner HP”.
    Le tute di Hamilton e Leclerc non avranno il classico colore rosso ma bianco-blu

    Get a better look at the blue vibe⚪🔵 pic.twitter.com/0lnkTIB3Pa
    — Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) April 30, 2025

    Parlando del fine settimana di Miami, caratterizzato dal formato Sprint, Vasseur ha poi aggiunto: “In Florida ci attende il secondo weekend Sprint della stagione, per il quale ci siamo preparati al meglio in fabbrica dal momento che avremo a disposizione soltanto un’ora di prove libere prima di andare in qualifica per la gara Sprint del sabato, e dunque il peso specifico del lavoro fatto al simulatore e nei briefing preparatori è ancora più elevato. Vogliamo continuare a fare progressi sul piano della prestazione, sull’onda delle incoraggianti prove offerte dalla SF-25 nelle gare di Bahrain e Gedda”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, La Ferrari al Gp di Miami con una livrea speciale

    Per celebrare il primo anno di partnership con HP, le due Ferrari SF-25 scenderanno in pista a Miami con una livrea speciale. E i due piloti avranno tute bianco-blu.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 Louis Vuitton Australian Grand Prix 2025, 1st round of the 2025 FIA Formula One World Championship from March 14 to 16, 2025 on the Albert Park Grand Prix Circuit, in Melbourne, Australia – Photo Antonin Vincent / DPPI – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    La Formula 1 parte per il primo dei tre viaggi stagionali negli Stati Uniti, in vista del Gran Premio di Miami presso il Miami International Autodrome. Si tratta della sesta gara dell’anno e del secondo weekend Sprint.
    Il weekend di Miami segna il primo anniversario della collaborazione tra Scuderia Ferrari e HP nel ruolo di title partner. Per celebrare la ricorrenza, le due SF-25 scenderanno in pista con una livrea speciale, che sarà presentata oggi a Miami.

    Get a better look at the blue vibe⚪🔵 pic.twitter.com/0lnkTIB3Pa
    — Scuderia Ferrari HP (@ScuderiaFerrari) April 30, 2025

    La carrozzeria, svelata dai piloti titolari, Charles Leclerc e Lewis Hamilton, sollevando un telo sul quale i tifosi hanno avuto l’opportunità di lasciare messaggi dedicati grazie all’iniziativa “Messages of Forza” promossa da HP in occasione del primo anniversario con la Scuderia. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 2025, Ferrari costretta a rivedere al ribasso gli obiettivi stagionali

    Team Ferrari – credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo i primi cinque appuntamenti in calendario, la Ferrari si trova solo al quarto posto della classifica costruttori con 78 punti, dietro a McLaren (188), Mercedes (111) e Red Bull (89). Nella classifica piloti, Charles Leclerc ha 47 punti ed occupa la quinta posizione mentre Lewis Hamilton è al settimo posto, con soli 31 punti all’attivo. I due piloti Ferrari, insieme, hanno meno punti dei piloti che occupano le prime tre posizioni in classifica: Oscar Piastri (99), Lando Norris (89) e Max Verstappen (87).
    Dopo l’ottimo finale di stagione 2024, gli obiettivi dichiarati della Scuderia Ferrari per il Campionato Mondiale 2025 di Formula 1 erano, giustamente, ambiziosi. Fred Vasseur non aveva nascosto di voler puntare al titolo mondiale. Anche le parole di Benedetto Vigna andavano in questa direzione e tra i piloti c’era molto entusiasmo e voglia di ritornare presto in pista per raccogliere vittorie e titoli che mancavano da troppo tempo a Maranello.
    I test in Bahrain prima e le prime gare poi hanno però riportato il team Ferrari con i piedi per terra e Leclerc ed Hamilton hanno subito capito che con la SF-25 non si poteva certo pensare di poter lottare per la conquista di vittorie e titoli mondiali. L’unico podio in cinque gare è la dimostrazione più evidente di quanto siano lontani gli obiettivi stagionali.
    Qual è l’obiettivo della Ferrari per la stagione 2025?
    Da Miami alla fine del mondiale mancano ancora 19 gare e 5 Sprint. In palio ci sono una quantità tale di punti da far sembrare pochi i 110 che la Ferrari ha già di ritardo dalla McLaren. E’ però poco realistico immaginare che la Scuderia di Maranello possa ripetere un’impresa simili a quanto fatto lo scorso anno dal team papaya. Norris e Piastri riuscirono nell’impresa di recuperare un divario dalla Red Bull che sembrava incolmabile. Alcuni fattori però giocarono a favore di questa rimonta: la vincenda Chris Horner, l’addio di Adrian Newey, il calo di Sergio Perez e i sostituti che non portarono i punti sperati. E poi c’è il merito di un team, la McLaren, che fu capace di mettere in pista una serie di sviluppi che gli permisero di avere la miglior monoposto del Circus.
    Conoscendo l’ambiente di Maranello, il “miracolo McLaren” non vediamo come possa essere replicato. La stagione 2025 è poi molto diversa dallo scorso anno: subito dopo l’estate, la maggior parte dei team metterà in pista gli ultimi sviluppi tecnici per poi dedicare il 100% delle risorse in chiave 2026. Questo vuol dire che nei prossimi quattro mesi, gli ingegneri di Maranello si giocheranno tutte le carte che hanno ancora nel mazzo per provare a raddrizzare un pessimo inizio di mondiale.

    Al di là degli sviluppi che potrebbero permettere alla SF-25 di ritrovare un po’ di competitività, la Ferrari si vede comunque costretta a rivedere gli obiettivi stagionali. Realisticamente riteniamo che i sogni mondiali debbano già essere rimessi nel cassetto, per provare invece a puntare ad obiettivi più realistici. Il secondo posto nel mondiale costruttori, lo stesso occupato nel 2024, potrebbe essere il nuovo obiettivo per il 2025. Le gare devono essere condotte con una strategia atta a massimizzare il punteggio nei confronti dei più diretti rivali per il secondo posto, ovvero Mercedes e Red Bull.
    Sono loro gli avversari contro cui “combattere” per arrivare all’ultima gara dell’anno con almeno un punto in più e il secondo posto nella classifica mondiale costruttori. Se da un lato l’attuale classifica non fa ben sperare, dall’altra guardando le ultime tre gare, la lettura è già un po’ diversa. In Giappone, Bahrain e Arabia Saudita, Leclerc ed Hamilton hanno totalizzato 61 punti, 7 in più di Russell e Antonelli e 8 in più della coppia di piloti Red Bull.
    Occorre continuare così, con gare “perfette” e pulite, in marcatura sui diretti avversari. Oltre a questo sarà necessario portare sviluppi, tali almeno da avere un miglioramento paragonabile a quello dei più diretti avversari, in termini di tempo sul giro. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, ecco cosa può fare Hamilton per colmare il gap da Leclerc

    BAHRAIN, BAHRAIN – FEBRUARY 26: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 on track during day one of F1 Testing at Bahrain International Circuit on February 26, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli Motorsport

    Un velo di mistero sembra avvolgere le prestazioni di Lewis Hamilton, in questa sua prima parte di stagione con la Ferrari. Un distacco di circa mezzo secondo da Charles Leclerc in qualifica solleva interrogativi e alimenta un dibattito tra appassionati e addetti ai lavori: il sette volte campione del mondo è davvero al crepuscolo della sua straordinaria carriera? La risposta, analizzando i dati telemetrici con occhio critico e passione per la Formula 1, sembra essere più complessa e affascinante, di quanto si possa pensare.
    Chi affrettatamente liquida Hamilton come un pilota “bollito” commette un errore di valutazione. La sua classe cristallina e la sua meticolosa attenzione ai dettagli rimangono elementi distintivi. La chiave per comprendere questo divario prestazionale risiede, con ogni probabilità, in una peculiarità tecnica della Ferrari SF-25 che, al momento, non si sposa perfettamente con lo stile di guida del fuoriclasse inglese.
    L’analisi telemetrica rivela un dato cruciale: Hamilton accusa una perdita di circa tre decimi di secondo, in media, nelle fasi di frenata e rilascio dell’acceleratore. Questa indicazione suggerisce che potrebbe essere il freno motore (engine braking) della monoposto italiana a penalizzare l’approccio di guida dell’inglese.
    Hamilton, notoriamente un pilota dalla frenata “dolce” e progressiva, tende a rilasciare gradualmente l’acceleratore per poi modulare la frenata in maniera precisa. Il freno motore più aggressivo della Ferrari, rispetto alle monoposto guidate in precedenza (leggi Mercedes), potrebbe generare un effetto di “bloccaggio” o di instabilità al retrotreno in fase di decelerazione, costringendo Hamilton a una gestione meno fluida e, di conseguenza, meno rapida della percorrenza di curva.

    Charles Leclerc, al contrario, sembra trarre vantaggio da questa caratteristica della vettura. Il monegasco, noto per il suo stile di guida più aggressivo e con monoposto più “puntate” sull’anteriore, potrebbe sfruttare il freno motore per stabilizzare la vettura in ingresso curva e massimizzare la rotazione, guadagnando tempo prezioso.
    Ma cosa può fare Hamilton per colmare questo gap? Le opzioni sul tavolo sono diverse e richiedono un lavoro sinergico tra il pilota e il team di Maranello:
    – Adattamento dello stile di guida: Hamilton potrebbe lavorare per anticipare ulteriormente la frenata e modulare il rilascio dell’acceleratore in modo più rapido e meno progressivo, cercando di “assecondare” il comportamento del freno motore della SF-25. Questo, tuttavia, richiede tempo e un affinamento millimetrico della sensibilità al pedale.– Ottimizzazione della mappatura del freno motore: il team di ingegneri Ferrari potrebbe intervenire sulla centralina per rendere la risposta del freno motore meno aggressiva, cercando un compromesso che si adatti meglio alle preferenze di guida di entrambi i piloti. Trovare il giusto bilanciamento è fondamentale per non penalizzare però Leclerc.– Modifiche al set-up della vettura: interventi sull’assetto, come la distribuzione dei pesi e la rigidità delle sospensioni, potrebbero contribuire a rendere la vettura più stabile in fase di frenata e rilascio, offrendo a Hamilton maggiore fiducia e controllo.
    La sfida che attende Lewis Hamilton e la Ferrari è affascinante e ricca di implicazioni. Dimostra come, nella Formula 1 moderna, la simbiosi perfetta tra pilota e macchina sia un elemento imprescindibile per raggiungere la massima performance. Non si tratta di decretare la fine di un’era, ma piuttosto di comprendere le dinamiche sottili che regolano il complesso mondo della competizione automobilistica.
    La passione per la rossa e l’ammirazione per un campione come Hamilton ci spingono a seguire con attenzione ogni sviluppo, nella certezza che la sua leggendaria tenacia e l’ingegno degli uomini di Maranello sapranno trovare le soluzioni per riportare il sette volte campione del mondo a lottare per le posizioni che contano. Il cronometro, giudice severo ma imparziale, ci darà presto le risposte definitive. LEGGI TUTTO

  • in

    I motivi della crisi di Hamilton e il piano Ferrari per aiutare il pilota inglese

    Proviamo ad analizzare i motivi della crisi di quest’anno di Lewis Hamilton e il piano della Scuderia Ferrari per aiutare il pilota inglese ad uscire dalla crisi.HAMILTON Lewis (gbr), Scuderia Ferrari SF-25, portrait during the Formula 1 Aramco pre-season testing 2025 of the 2025 FIA Formula One World Championship from February 26 to 28, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Antonin Vincent / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    La crisi di Lewis Hamilton è sotto gli occhi di tutti. Il sette volte campione del mondo, passato alla corte di Maranello dopo dodici anni in Mercedes, non è ancora riuscito a trovare la via per ottenere un rendimento degno del suo palmares.
    Dopo cinque appuntamenti mondiali, Hamilton occupa la settima posizione nella classifica mondiale piloti, ovvero la penultima considerando i piloti dei quattro top team: McLaren, Mercedes, Ferrari e Red Bull.
    I punti complessivi sono solamente 31, sei in meno di un debuttante come Andrea Kimi Antonelli che lo ha anche sostituito in Mercedes. Salgono a 16 se li confrontiamo con quelli del compagno di squadra che, per dirla in un altro modo, ha già totalizzato il 50% in più dei punti dell’inglese.
    Al di là della vittoria nella gara Sprint in Cina – che comunque c’è stata – Hamilton, nella gara lunga, non è mai riuscito ad andare oltre il quinto posto del Bahrain.
    Quali sono i veri motivi della crisi del pilota inglese, arrivato alla corte di Maranello con l’obiettivo di riportare la Ferrari ai fasti mondiali?
    LA “FAME” E LE MOTIVAZIONI NON SON PIU’ QUELLE DI UNA VOLTA
    Hamilton, sin da bambino, è sempre stato un pilota con una “fame” e una voglia di “riscatto” superiore a molti suoi compagni di squadra e rivali. Sin dai tempi dei Kart, il gliovane pilota inglese, sentiva forte la voglia di vittoria per ricompensare il padre di tutti gli sforzi fatti per farlo correre. Il talentuoso Lewis è arrivato alle sette corono ididate, mosso sempre da questo fuoco che, forse dopo tanti successi, pare sia venuto un po’ meno.
    LA FIDUCIA IN SE STESSO
    Già negli anni scorsiquanche segnale lo avevamo cominciato ad intravedere. Il confronto per esempio con George Russell, spesso a favore di quest’ultimo, ha cominciato a insinuare qualche dubbio nella testa del campione inglese. Ora quando dice, parlando dei suoi attuali problemi ad adattarsi alla Ferrari, che sarà così per tutto l’anno, svela il lato debole delsuo carattere che implica una mancanza di fiducia in se stessi e nei propri mezzi.
    UN SUPER COMPAGNO DI SQUADRA
    Un terzo fatto che può aver contribuito alla crisi di Hamilton si può ricercare nel compagno di squadra che si trova quest’anno al suo fianco. Il Leclerc in versione 2025 è forse il miglior Leclerc di sempre e, in questo momento, è secondo solo a Max Verstappen. Se a questo uniamo il fatto che il monegasco è comunque al suo settimo anno in Ferrari, il vantaggio per quest’ultimo può essere “doppio”.
    L’ETA’ C’E’ E SI FA SENTIRE
    Attenzione, non stiamo dicendo che Hamilton sia “vecchio” ma sicuramente l’età ha un suo peso nel facilitare un rapido adattamento a un cambiamento. Lo dimostrano quest’anno i tanti giovani piloti che hanno approcciato da rookie al mondiale di Formula 1. Antonelli, Hadjar, Bearman, per citarne solo alcuni, hanno subito dimostrato di sapersi meglio adattare al cambiamento. Hamilton invece, dopo tantissimi anni nello stesso team, ha cambiato tutto: squadra, power unit, ingegneri, procedure, simulatore.

    La fame, la fiducia, il compagno, l’età. Al di là di questi quattro “aspetti”, la domanda verà è: quanta pazienza potrà avere la Ferrari? Se fosse un rookie, al giorno d’oggi Hamilton rischierebbe di essere già senza un sedile. Forse non in Ferrari ma quasi sicuramente in un team come Red Bull, dove la pazienza non è mai stata di casa.
    Scherzi a parte, a Maranello non possono nemmeno lontanamente pensare in questi termini e Fred Vasseur e i vertici Ferrari, sentito anche l’AD Benedetto Vigna, stanno preparando una task force per (ri)portare a bordo Hamilton, il più velocemente possibile, il che significa assecondare gli input dell’inglese e modificare la SF-25 secondo le sue indicazioni, anche se questo vorrà dire prendere due direzioni di sviluppo diverse, per i due piloti. Leclerc pare riesca ad adattarsi meglio e più velocemente ad una monoposto “non perfettamente bilanciata”, cosa che invece non riesce proprio a fare Hamilton. Problemi di fame a parte che ci sono e ci saranno sempre, a Maranello sono consapevoli del rischio di una duplice strada di sviluppo per la SF-25, soprattutto in un anno in cui, tra qualche mese, gli sviluppi si dovranno arrestare per pensare al profondo cambio di regolamento del 2026. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Arabia Saudita: per Ferrari tre podi in quattro edizioni

    Nelle quattro edizioni sin qui disputate del Gran Premio dell’Arabia Saudita, la Scuderia Ferrari ha colto tre podi.Muretto Ferrari – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo i Gran Premi del Giappone e del Bahrain, il Circus della Formula 1 si appresta a disputare il quinto appuntamento del Calendario F1 2025: il Gran Premio dell’Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah, un circuito cittadino noto per la velocità e le sfide tecniche che presenta sia per i 20 piloti che per le 19 squadre.
    Il primo Gp dell’Arabia Saudita fu disputato nel 2021 e la Scuderia di Maranello chiuse al settimo e all’ottavo posto, rispettivamente con Charles Leclerc e Carlos Sainz.
    Nelle altre tre edizioni disputate, la Ferrari ha visto i suoi piloti per tre volte sul podio: nel 2022, Leclerc e Sainz chiusero al secondo e al terzo posto, dietro al vincitore, Max Verstappen. Nel 2024 fu nuovamente il monegasco a cogliere un piazzamento a podio, con il terzo posto dietro alle due Red Bull di Verstappen e Perez.

    FERRARI STATS, GP DELL’ARABIA SAUDITA
    GP disputati: 4Debutto: 2021 (C. Leclerc 7°; C. Sainz 8°)Vittorie: 0Pole Position: 0Giri più veloci: 2 (50%)Podi: 3 (25%)
    Il 2025 è iniziato “un po in salita” per la Scuderia di Maranello: né Leclerc né Hamilton sono ancora riusciti a salire sul podio di una gara classica. Al quinto appuntamento stagionale, Ferrari arriva a Jeddah con la determinazione necessaria per far bene. Il podio però, in condizioni “normali”, non sembra ancora poter essere un target alla portata. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Vasseur: “Dobbiamo estrarre il massimo dal pacchetto a nostra disposizione”

    Alla vigilia del Gran Premio dell’Arabia Saudita, Fred Vasseur ha parlato di come la Ferrari debba progredire costantemente per colmare il gap che ancora la separa da chi li precede in classifica.Fred Vasseur – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo il Gran Premio del Giappone a Suzuka e quello del Bahrain a Sakhir, il Campionato Mondiale 2025 di Formula 1 resta in Medio Oriente per il quinto appuntamento dell’anno: il Gran Premio dell’Arabia Saudita sul circuito della Jeddah Corniche, un tracciato cittadino noto per la velocità e le sfide tecniche che presenta per piloti e squadre.
    “La prima tripletta stagionale – ha dichiarato oggi il Team Principal della Scuderia di Maranello – si conclude in Arabia Saudita, sul circuito della Jeddah, che presenta caratteristiche molto diverse sia per layout che per asfalto rispetto al Bahrain dove abbiamo corso meno di una settimana fa”.
    Tornando sul risultato di domenica scorsa, Vasseur ha aggiunto: “A Sakhir abbiamo fatto dei piccoli passi avanti in termini di competitività, sia grazie a una miglior performance della vettura che per merito di una solida prestazione di squadra in qualifica e in gara”.

    In Ferrari, si lavora per provare a colmare il gap dai più diretti avversari: “In questi pochi giorni a Maranello – ha concluso Vasseur – abbiamo continuato a lavorare intensamente sull’analisi dei dati e vogliamo affrontare la gara di Gedda con lo stesso obiettivo. Vogliamo rimanere concentrati su noi stessi, perché è il modo migliore di estrarre il massimo dal pacchetto a nostra disposizione e progredire costantemente per colmare il gap che ancora ci separa da chi ci precede in classifica. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton e quella fame di vittoria che resta inappagata

    Lewis Hamilton – Credits: @Scuderia Ferrari Press Office

    Bahrain – Un leone ferito ruggisce ancora, ma la sua preda è ancora lontana. Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo, ha offerto una prestazione di tenacia e abilità nel Gran Premio del Bahrain, rimontando dalla nona posizione in griglia fino a conquistare un solido quinto posto finale. Un risultato che per molti piloti rappresenterebbe un successo, ma che per l’asso britannico della Ferrari lascia un retrogusto di insoddisfazione, come traspare dalle sue dichiarazioni post-gara: “Va bene così, non mollerò di sicuro.”
    Queste parole, pronunciate con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, non celano una frustrazione latente. Hamilton, pur riconoscendo i progressi compiuti dalla sua vettura nel corso della gara, non può nascondere l’ambizione di lottare per posizioni più nobili. La rimonta, orchestrata con sorpassi chirurgici, ha messo in luce il talento cristallino del campione, ma la distanza dai primi, in particolare dalla McLaren, rimane un divario significativo.
    Nonostante la mancata soddisfazione piena, la gara di Hamilton in Bahrain non è priva di elementi positivi. La capacità di recuperare posizioni in un circuito notoriamente difficile dimostra la competitività della monoposto in configurazione gara e la maestria del suo pilota. La gestione strategica del team e la performance costante di Hamilton hanno permesso di massimizzare il risultato, portando a casa punti preziosi per il campionato costruttori.
    “Non mollerò di sicuro”. Un monito per la concorrenza
    La frase chiave pronunciata da Hamilton risuona come un avvertimento per i suoi rivali. Il sette volte iridato non ha intenzione di arrendersi e continuerà a spingere al limite per colmare il gap con i leader. La sua fame di vittoria è intatta e la sua determinazione a riportare la Ferrari ai vertici della formula 1 è più forte che mai.

    Prospettive future: la sfida continua
    Per Hamilton e la Ferrari, il quinto posto è un punto di partenza, una base su cui costruire e migliorare. Il lavoro di sviluppo sulla vettura sarà cruciale per ridurre il distacco. Hamilton, dal canto suo, continuerà a dare il massimo in pista, sfruttando la sua esperienza e il suo talento per conquistare ogni opportunità.
    La passione e la grinta di Lewis Hamilton sono un motore inesauribile. La sua rimonta in Bahrain, pur non appagando la sua sete di vittoria, è un segnale chiaro: il campione è ancora in gioco e non ha alcuna intenzione di abdicare. La formula 1 può prepararsi a una stagione avvincente, con un Hamilton pronto a dare battaglia fino all’ultima curva. LEGGI TUTTO