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    Andy Murray cuore d’oro: i guadagni di Wimbledon andranno ai bambini colpiti dalla guerra in Ucraina

    Andy Murray nella foto

    In buone condizioni di salute, dopo la semifinale nel Challenger di Surbiton e la finale nell’ATP 250 di Stoccarda, lo scozzese Andy Murray (n.51 del ranking ATP) si appresta ad affrontare l’australiano James Duckworth al primo turno del torneo di Wimbledon, vinto nel 2013 e nel 2016. Il tennista di Dunblane sogna in grande e, infatti, sui prati dell’All England Club di Londra vorrebbe provare a raggiungere la finale: “Non sono qui con l’obiettivo di arrivare al secondo turno, ma mi piacerebbe arrivare in fondo per giocare grandi partite con tennisti come Djokovic, Nadal e Berrettini. Negli ultimi anni è stato frustrante il fatto di non aver potuto disputare sfide di questo calibro“.
    Murray, tra l’altro, ha deciso di devolvere l’intero montepremi guadagnato a Wimbledon in favore dei bambini colpiti dalla guerra in Ucraina: “Sarà una motivazione in più per provare a fare un buon torneo. Ci sono famiglie con bambini che cercano di lasciare l’Ucraina ed altre famiglie che si ritrovano con le abitazioni completamente distrutte dal conflitto, dunque ho deciso di prendere questa iniziativa“. LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Stoccarda: Berrettini supera Murray in tre set, primo titolo del 2022 per Matteo

    Matteo Berrettini

    Che rientro per Matteo Berrettini! Al primo torneo dopo il lungo recupero per l’operazione alla mano destra effettuata lo scorso marzo, il romano sconfigge Andy Murray all’ATP 250 di Stoccarda vincendo il primo torneo della sua difficile stagione. Il punteggio finale di 64 57 63 non spiega a pieno la superiorità dell’azzurro che avrebbe potuto chiudere anche in due set se non si fosse distratto (e/o innervosito) sul 6-5, quando ha giocato un pessimo game di fatto regalando il secondo set al rivale. Nel terzo set è andato subito in vantaggio e poi Murray ha chiamato 2 volte il trainer per dolori all’anca e al fianco. Matteo ha servito come un treno, ingiocabile in gran parte dei suoi turni di servizio. Un buonissimo Murray, tornato davvero a buoni livelli, ma il Berrettini così potente e centrato col diritto oggi è stato per la maggior parte del match incontenibile. Qualche errore di troppo invece cercando la smorzata. Forse se si fosse buttato più spesso a rete e sfidare il passante dello scozzese avrebbe anche potuto chiudere prima l’incontro. Resta una settimana eccellente, con un crescendo sul piano del gioco e della fiducia che ci restiuisce un Berrettini da corsa. La prossima settimana c’è da difendere il titolo al Queen’s e poi via a Wimbledon. L’importante è che Matteo, finalmente, c’è.

    La partita inizia con Murray alla battuta, senza problemi vince il primo gioco dell’incontro. Berrettini parte con discreto ritmo con la prima di servizio, ma nello scambio vengono fuori le qualità difensive dello scozzese, bravo a far giocare sempre un colpo in più all’italiano, tagliare col rovescio in back e spostare lateralmente Matteo a sinistra con palle così basse che non consentono al romano di spostarsi e spingere col diritto. 1 gioco pari. Andy non trova la prima di servizio nel terzo game, Matteo spinge forte col diritto e strappa le prime due palle break del match sul 15-40. Con una splendida risposta cross di diritto e chiusura in lungo linea a campo aperto vale il Break all’azzurro, avanti 2-1 e servizio. Appena in vantaggio, incappa in brutto game Berrettini, tra un doppio fallo e poche prime in campo. Concede quattro palle del contro break, ma ritrova servizio e diritto e respinge l’assalto del britannico, salendo 3-1. Scampato il pericolo, in risposta Matteo martella col diritto e tocca alla perfezione con la palla corta, strappando tre palle break (complice anche un doppio fallo di Murray). Si aggrappa alla prima di servizio Andy e si salva, ma che fatica. Il set scorre sui turni di servizio, fino al 5-4 Berrettini. Senza problemi serve con precisione, tocca con delicatezza sotto rete e si porta 40-0. Chiude al secondo set point, con un diritto violentissimo dopo esser indietreggiato per un lob dello scozzese. Un ottimo Berrettini nel parziale, veloce, potente, preciso, perfetto nel cancellare le palle break concesse, tutte in unico game.
    Nel secondo set l’incontro scorre senza sussulti sui turni di servizio. Qualche errore di Matteo cercando la palla corta all’uscita dal servizio, ma ha compensato ogni errore con qualche martellata imprendibile col diritto o col servizio. Un buon Murray nel set, molto attento da fondo campo e preciso col rovescio. 3 Ace addirittura per l’azzurro nel turno di servizio che gli vale il 4 pari. Il secondo parziale si decide al rush finale. Sul 15 pari, Murray sbaglia un rovescio a campo aperto da due passi dalla rete, un errore grave che gli costa il 15-30, situazione di pericolo per lo scozzese. Il gioco si ferma per un minuto, per soccorrere uno spettatore in difficoltà sugli spalti. Non entra la prima palla ad Andy, sente la tensione e sbaglia malamente col diritto in rete. 15-40 e due palle break per Berrettini, le prime del set. Annulla da destra con una prima esterna perfetta; anche la seconda, con una prima palla sulla riga che Matteo non rimanda oltre la rete. Non molla la presa l’italiano, con una risposta a tutta col diritto incrociato strappa la terza chance per andare a servire per il match. E stavolta la prima di Andy è in rete. Si scambia sulla diagonale di rovescio, il primo a sbagliare è Matteo. Con uno scambio durissimo, Murray si porta avanti 5-4. Sul 6-5 Murray, Berrettini inizia malissimo con una smorzata sbagliata ed un errore di diritto, 0-30. Con il primo doppio fallo concede tre palle break che sono altrettanti set point. Con un altro errore di diritto, Matteo cede il turno di servizio, ed il secondo set.
    Nel terzo scatta malissimo Murray. Errori, si becca un warning per time violation e con un dirittaccio sparacchiato in rete crolla 0-40. Con una risposta profonda, Matteo ottiene il break immediato, 1-0 e servizio. Al cambio di campo lo scozzese chiama il trainer, Matteo mangia una banana. Il fisioterapista lavora sull’anca sinistra. Il braccio di Berrettini non si raffredda affatto per la pausa, 3 Ace per il 2-0. Murray sul 4-2 si blocca di nuovo, torna il trainer per un problema stavolta al fianco. Dolorante, torna in campo e lotta sino alla fine, ma subisce un altro break per il 6-3 definitivo. Chiude al secondo match point Matteo, è il sesto titolo in carriera e secondo a Stoccarda, dove il suo gioco lo rende semplicemente imbattibile (9-0 nel torneo!)

    Andy Murray vs [2] Matteo Berrettini (non prima ore: 15:00)ATP Stuttgart Andy Murray473 Matteo Berrettini [2]656 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 3A. Murray 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-152-4 → 3-4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-3 → 2-4A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace1-2 → 1-3A. Murray 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 0-2A. Murray 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 df6-5 → 7-5A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5A. Murray 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace ace4-3 → 4-4A. Murray 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace3-2 → 3-3A. Murray 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2A. Murray 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1A. Murray 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6A. Murray 15-0 ace 30-0 40-0 ace ace3-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5A. Murray 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4A. Murray 0-15 0-30 0-40 df 15-40 ace 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-3 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 40-A 40-40 ace 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3A. Murray 0-15 15-15 15-30 df 15-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0
    7 ACES 193 DOUBLE FAULTS 368/100 (68%) FIRST SERVE 52/83 (63%)45/68 (66%) 1ST SERVE POINTS WON 42/52 (81%)20/32 (63%) 2ND SERVE POINTS WON 18/31 (58%)7/10 (70%) BREAK POINTS SAVED 4/5 (80%)16 SERVICE GAMES PLAYED 1510/52 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 23/68 (34%)13/31 (42%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 12/32 (38%)1/5 (20%) BREAK POINTS CONVERTED 3/10 (30%)15 RETURN GAMES PLAYED 1665/100 (65%) SERVICE POINTS WON 60/83 (72%)23/83 (28%) RETURN POINTS WON 35/100 (35%)88/183 (48%) TOTAL POINTS WON 95/183 (52%) LEGGI TUTTO

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    Andy Murray colpito da intossicazione alimentare. Questo il motivo del suo forfait a Madrid

    Andy Murray nella foto

    Andy Murray ha iniziato a sentirsi male ieri e oggi non è potuto scendere in campo per giocare contro Novak Djokovic nel terzo turno del Mutua Madrid Open.
    La stampa britannica ha spiegato il motivo del suo ritiro. Andy ha avuto un’intossicazione alimentare. “Ieri pomeriggio Andy mi ha detto che non si sentiva bene. Qualcosa che aveva mangiato il giorno prima e anche se si sentiva meglio questa mattina, non era pronto a giocare contro Novak”, ha detto Feliciano Lopez al Daily Mail. Come sottolinea il direttore del torneo, Murray non è riuscito nemmeno a lasciare la sua stanza ieri a causa di quanto male stava. LEGGI TUTTO

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    Torna il super classico “Djokovic vs. Murray” a Madrid

    Andy Murray, classe ’87

    A volte…ritornano. Il super classico Novak Djokovic vs. Andy Murray torna domani al Masters 1000 di Madrid. È dal torneo di Doha 2017 che in un tabellone del tour ATP non si incrociavano i due campioni, quasi coetanei, protagonisti di mille battaglie. 36 sono stati i confronti diretti tra i due classe ’87, con Novak in netto vantaggio con 25 vittorie a 11. Pesano soprattutto quelle negli Slam, come le 4 finali vinte dal serbo agli Australian Open sullo scozzese. Murray ha sconfitto Djokovic nella finale del Masters 2016 (quando Andy riuscì a chiudere l’annata dal n.1) e soprattutto in quella di Wimbledon 2013 e US Open 2012, le uniche due occasioni in cui Andy ha battuto Nole in finale di uno Slam.
    Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quel torneo di Doha 2017… Andy veniva da una cavalcata pazzesca nella seconda metà del 2016, che lo portò in cima al mondo tennistico, ma che pagò terribilmente con un logorio che l’ha pure portato sotto ai ferri, con una protesi all’anca e un recupero difficilissimo, quasi miracoloso. Djokovic attraversò anni non facili dopo quella vittoria su Murray negli Emirati, per poi rinascere, tornare n.1, scrivere record assoluti issandosi a migliore della sua generazione e tra i più forti di ogni epoca.
    I due grandi campioni hanno scritto pagine memorabili, battaglie feroci in cui la maggior durezza e completezza tecnica del serbo hanno prevalso nella maggior parte dei casi, ma sempre dopo match assai sofferti, lottati. Non sempre “belli” dal mero punto di vista estetico, ma di una intensità e agonismo di altissimo livello.
    Cosa aspettarsi da questo prossimo incontro di Madrid? Le parole di Andy, dichiarate a caldo dopo aver disposto del “solito” evanescente Shapovalov, sono tanto brutali quanto veritiere: “In teoria non dovrei avere alcuna possibilità. Lui è il numero 1 al mondo e io sto giocando con una protesi metallica all’anca, quindi non dovrei avere una chance. È una grande opportunità per me di vedere a che punto è il mio gioco e di poter giocare di nuovo contro di lui”. Secco e diretto, in puro “Rusty-style”. Continua Murray: “Abbiamo avuto così tante grandi battaglie nel corso degli anni in alcuni dei più grandi tornei del mondo. Abbiamo giocato in finale in tutti e quattro i Grandi Slam, abbiamo giocato anche qui in finale, e non ho avuto questa opportunità giocare contro di lui per molto tempo, non sapevo se avrei mai avuto di nuovo questa possibilità. Scenderò in campo per divertirmi, avrò un atteggiamento fantastico in partita, darò il massimo e vedrò a che punto sono”.
    Anche Djokovic si è detto felice di poter sfidare di nuovo Murray: “Ho visto alcune sue partite di recente. L’ho visto contro Dominic l’altro giorno e si è mosso bene, giocando sempre meglio. È fantastico poterlo vedere perché è una risorsa importante per il nostro sport. Ha fatto la storia vincendo diversi tornei dello Slam e diventando numero uno. È fantastico vederlo competere di nuovo ed è impressionante vederlo giocare a un livello così alto considerando il suo intervento chirurgico e tutto ciò che ha passato negli ultimi anni. Il suo spirito combattivo e la sua resilienza sono stimolanti”.
    Cosa aspettarsi da questa partita? Molto probabilmente una vittoria comoda di Djokovic, ma Murray di sicuro ci proverà, e magari giocherà molto offensivo, con tante palle tagliate e qualche discesa a rete. Sarà un piccolo revival di un’epoca d’oro, per il 37esimo episodio di una rivalità che ha segnato in modo indelebile il nostro sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO