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    F1, Alonso ripensa alla Ferrari: “Mi è dispiaciuto non vincere il titolo”

    Alonso: “Se potessi tornare indietro…”
    “Se potessi tornare indietro nel tempo, sicuramente sceglierei di vincere il Mondiale con la Ferrari come prima cosa. In due occasioni, nel 2010 e nel 2012, mancavano pochi giri alla vittoria del Mondiale, che avrebbe potuto cambiare molte cose. Mi è dispiaciuto molto non vincere, ma in questi casi entrano in gioco diversi fattori che sono difficili da prevedere e controllare”. Il due volte campione del mondo di Formula 1, Fernando Alonso, ha parlato così del suo passato in Ferrari al podcast High Performance. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e Alonso al centro del mercato piloti

    Mentre i giochi per il mercato piloti sono quasi chiusi, emergono interessanti retroscena dietro ai possibili movimenti tra i top team come Ferrari, Mercedes, Aston Martin e McLaren.2023 Hungarian Grand Prix, Thursday – LAT ImagesLewis Hamilton e Fernando Alonso stanno condizionando il mercato piloti, da diversi mesi a questa parte.
    Il pilota inglese sta trattando con Mercedes il suo ultimo rinnovo contrattuale. Il sette volte campione del mondo ha intavolato i primi confronti con Toto Wolff già a inizio stagione. Le posizioni erano un po’ distanti e, a questo punto, l’entourage di Hamilton ha pensato bene di giocare il Jolly di colore Rosso. I contatti con Maranello hanno portato a formulare le prime ipotesi per un suo passaggio in Ferrari nel 2024. Un irritato Wolff è stato così costretto ad alzare la posta, andando incontro ad alcune bizzarre richieste del suo pilota.
    La mossa di Hamilton è stata sicuramente un diversivo per crearsi un’alternativa anche se la verità è che Hamilton sta ancora in Formula 1 per puntare a vincere l’ottavo titolo. E questo può farlo, nel breve, solo con il suo attuale team. I soldi contano ma non più così tanto. L’attrazione verso la Rossa c’è ma non dovrebbe essere tale da far cadere l’inglese in tentazione.
    Wolff però, dal canto suo, ha dovuto muovere i suoi uomini per pianificare un piano B, nel caso in cui Hamilton dovesse “perdere la testa”. In cima alla lista dei nomi per affiancare George Russell, l’astuto Team Principal della Mercedes ha messo Carlos Sainz.
    I rumors circolati all’interno della Gestione Sportiva Ferrari su un possibile arrivo di Hamilton avevano infastidito molto lo spagnolo che, tra Austria e Gran Bretagna, non ha esitato a manifestare qualche disappunto verso il compagno e la squadra, decisa a “puntare tutto” su Leclerc.
    Qualora Hamilton non dovesse arrivare a Maranello, a rimetterci sarebbe ancora una volta solo la Ferrari che uscirebbe indebolita nei rapporti tra gli attuali piloti e nella fiducia dello spagnolo verso il team.

    Il secondo nome sulla lista di Toto è Lando Norris. L’attuale pilota McLaren è stato contattato anche se sarebbe un po’ più difficile strapparlo ad Andrea Stella.
    E qui entra in gioco però Fernando Alonso. Lo spagnolo è molto apprezzato dall’attuale Team Principal della McLaren. Non dimentichiamo che fu proprio Alonso a “portare” l’italiano della Ferrari in Inghilterra come suo ingegnere di pista, nel team di Woking.
    Anche per Alonso la “rottura” con Aston Martin non sarebbe così semplice da ottenere ma alcune clausole giocherebbero a suo favore. Inoltre Alonso non sarebbe tanto gradito ad Honda che, dal 2026, sarà fornitore della Power Unit al posto di Mercedes.
    E con Hamilton in Ferrari, Norris in Mercedes, Alonso in McLaren, per Sainz si aprirebbero le porte proprio dell’Aston Martin.
    Fanta mercato? Lo scopriremo presto, forse già al rientro dopo la pausa estiva tra il Gran Premio d’Olanda a Zandavoort e quello d’Italia a Monza. LEGGI TUTTO

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    Aston Martin, esaurita la spinta iniziale resta solo Alonso

    Portrait, TS-Live, Red Bull Ring, GP2309a, F1, GP, AustriaFernando Alonso, Aston Martin F1 TeamDoveva essere la stagione del rilancio nelle posizioni nobili della classifica per Aston Martin, e per certi versi la è stata. Il terzo posto in classifica costruttori a metà 2023 è sicuramente un dato incoraggiante, viste le annate di purgatorio sportivo vissute in precedenza. Ma è fuor di dubbio che negli ultimi appuntamenti l’iniziale spunto sembra essere andato scemando, lasciando Fernando Alonso solo a lottare contro vetture ben più performanti.
    Un inizio di stagione incredibile
    Più di qualcuno, la passata stagione, vedendo Alonso accettare l’offerta di Lawrence Stroll, ha iniziato a pensare che dalle parti di Silverstone qualcosa stesse cambiando. E, in effetti, già dai primi test in Bahrain, con i tempi e soprattutto i sorrisi di Alonso sott’occhio, questo sospetto ha iniziato a prendere forme ben più definite. In sostanza, Aston Martin è da subito sembrata essere l’unica in grado di poter in qualche modo mettere i bastoni tra le ruote delle due Red Bull.
    E, in effetti, nei primi appuntamenti del Mondiale 2023 è stato veramente così. Sono ben sei i podi messi a referto fino ad ora da Fernando Alonso, vero valore aggiunto di questa squadra. Fino al GP del Canada, Aston Martin è sembrata essere nettamente superiore anche a Mercedes. Quando però i rivali hanno iniziato a sviluppare, a trovare nuove soluzioni sulle vetture, ecco che sono iniziati i problemi.
    Al ritorno dal nord America, ma già a partire da Barcellona, è parso evidente come la AMR 23 stesse iniziando a segnare il passo rispetto alle altre macchine in pista. E, in effetti, da quel momento in avanti, le difficoltà si sono fatte sempre più evidenti, con il minimo stagionale toccato in Ungheria, con il nono posto. Da qui, il sorpasso subito da parte del team di Brixworth: 247 punti contro i 196 di Aston Martin. In alcune occasioni (rare, per la verità), anche Ferrari è sembrata in grado di metterla in difficoltà, quando a inizio stagione era lontanissima.
    I piloti: Alonso è una garanzia, Stroll oggetto misterioso
    Che dire dei piloti Aston Martin? Di Fernando Alonso si è parlato e scritto tanto, forse troppo. Certo è che, a 42 anni suonati, il pilota asturiano resta uno dei migliori del lotto, e inizialmente pareva poter finalmente dire di aver vinto la sua ennesima scommessa. Sei podi sono certamente un bottino importante, che fa gola a tanti top drivers, e gli hanno concesso fino ad ora di issarsi al terzo posto in classifica Piloti con 149 punti.
    Certo, il mese di luglio è stato abbastanza difficile, complice il calo delle prestazioni rispetto ai rivali. Fernando però non molla, e vuole cercare a tutti i costi la vittoria in questo 2023. Accanto a lui, Lance Stroll non ha saputo sfruttare la crescita Aston Martin. Il canadese sembra essere sempre più smarrito; mai competitivo, va in vacanza con più di cento punti di distacco dal team mate. Non ci siamo certamente, e le voci che lo vogliono fuori dal Circus a partire dal 2024 si fanno sempre più importanti.

    Le prospettive: serve una ripresa rapida
    Difficile dire cosa riserverà la seconda parte di stagione al team in livrea British Green. Se si guarda ai primi mesi dell’anno, tutto pare roseo, ma in realtà il calo di luglio lascia più di una perplessità. Se Alonso e Stroll vogliono continuare a portare a casa risultati competitivi, vittoria compresa, tutta la squadra deve darsi una mossa importante, perché gli avversari non stanno fermi a guardare.
    In sostanza, Mercedes è il benchmark principale, ma Aston Martin non può perdere di vista il ritorno della competitività in casa McLaren, e anche della Ferrari, che probabilmente a Monza porterà un ulteriore step evolutivo per dare la caccia al secondo posto. Insomma, impossibile andare a prendere Red Bull, ma per il secondo posto nei Costruttori la battaglia è ancora apertissima. LEGGI TUTTO

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    F1, il bilancio di Alonso: “Prima metà di stagione incredibile”

    ROMA – Fernando Alonso è uno dei piloti più forti e più amati della Formula 1 e, nonostante la sua età avanzi, lui continua a regalare spettacolo in pista e anche fuori. Il suo futuro sembra essere ancora nel circus e probabilmente con l’Aston Martin, una scuderia che ha permesso all’asturiano di tornare sul podio. La speranza del pilota spagnolo è quella di poter tornare a lottare per la vittoria e, magari, anche per il titolo già nella prossima stagione, anche se Max Verstappen e la Red Bull sembrano essere inarrestabili.
    Le parole di Alonso
    “Secondo me questa prima parte di stagione è stata incredibile. Attualmente siamo terzi nel Mondiale Costruttori e in quello Piloti. Secondo me era impossibile pensare di raggiungere simili risultati ad inizio anno. C’è stata qualche preoccupazione dopo la gara in Gran Bretagna, ma ora è ampiamente superata grazie al grande lavoro del team”. Queste le dichiarazioni del due volte campione del mondo di Formula 1, Fernando Alonso, rilasciate dopo il quinto posto ottenuto nel Gran Premio del Belgio. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso punta il terzo titolo: “Non correrei se non ci credessi”

    ROMA – L’attuale Mondiale di Formula 1 ha un solo ed incontrastato padrone di nome Max Verstappen. Il pilota olandese, infatti, è reduce da sette vittorie consecutive ed occupa saldamente la prima posizione della classifica iridata. Nessuno sembra in grado di fermarlo e, con ogni probabilità, Max andrà a laurearsi per la terza volta campione del mondo, superando nell’albo d’oro un campione del calibro di Fernando Alonso. Quest’ultimo è tornato nel circus da qualche anno e alla guida dell’Aston Martin ha ritrovato una certa costanza nell’appuntamento con il podio.
    Alonso: “Serve posto giusto al momento giusto”
    Il pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, nel corso di un’intervista rilasciata ad AS, non ha nascosto il suo desiderio di conquistare il terzo titolo mondiale in Formula 1: “Credo nella possibilità di raggiungere il terzo titolo mondiale, se non fosse così non correrei perché una stagione di Formula 1 prevede tanti sacrifici, tra viaggi e preparazione. Per arrivare in alto in questa categoria non serve soltanto l’ambizione personale, ma bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. Ora sono in un buon posto e in un buon momento, ma non ho nessuna ossessione”. LEGGI TUTTO

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    F1 Speed Championship, Alonso al top. Red Bull ancora a secco

    “Speed Championship” è l’esclusivo Mondiale delle velocità massime di CircusF1, con tanto di Classifiche Piloti e Costruttori. A spingerci verso questa iniziativa è il desiderio di valorizzare il ruolo della velocità pura, che rappresenta l’essenza primordiale del motorsport.

    Ormai nello Speed Championship di CircusF1 le vittorie non Red Bull iniziano ad essere una regolarità. L’opposto di ciò che accade la domenica dove la scuderia campione del mondo in carica non sbaglia un colpo. A Silverstone è stato Fernando Alonso ad imporsi nelle maximum speeds bissando per l’Aston Martin il successo del compagno Stroll a Baku. Allo speed trap della leggendaria pista che fu un aeroporto militare il grande talento spagnolo ha lasciato tutti sul posto con 327,2 km/h precedendo la Ferrari di Sainz e la solita Williams di Albon. Dietro al terzetto di vertice la Red Bull di Verstappen mentre la vettura gemella di Checo Perez è sprofondata in 16° posizione. Quasi una conferma, quest’ultima, del periodo nero attraversato dal pilota messicano. E intanto Red Bull manca all’appuntamento con la vittoria dal Gp di Miami. Con questo successo Alonso compie un balzo eccezionale in classifica Piloti balzando dal quart’ultimo all’8° posto.
    Ma nello Speed Championship il risultato migliore in ottica Mondiale Piloti lo ottiene, pensate un po’, la Rossa dell’altro spagnolo della F1: Carlos Sainz. Con l’ottimo secondo posto in Inghilterra supera lo spento Perez nella generale e diventa adesso lui l’anti-Verstappen. In virtù dei piazzamenti di Silverstone si riscontrano importanti cambi di posizione anche tra i Costruttori. Grazie a super Alonso l’Aston Martin si mangia in un colpo solo Alpine, Mercedes e Mclaren portandosi dietro la Haas, questa volta a secco. Mercedes scavalca Mclaren con quest’ultima che, a fronte dell’ottimo weekend tra prove e gara, non è invece molto rapida in rettilineo. Ma, del resto, in questo ambito non ha mai brillato da inizio stagione se non a Monaco e in Spagna. Norris e Piastri hanno chiuso la zona punti con velocità bassine. Conferma in positivo, invece, per la Williams, performante come sempre. Albon, terzo con 326,3 km/h e ottimo ottavo nel Gp rafforza la quarta piazza nei Piloti e la terza assoluta del suo team nella classifica Costruttori.

    Ecco “l’ordine di arrivo” del Gp di Gran Bretagna dello Speed Championship con le maximum speeds del sabato allo speed trap–
    Le Classifiche Piloti e Costruttori riportate qui sotto, sono calcolate sulla base dei primi 10 piloti più rapidi nelle qualifiche del sabato. Il punteggio, attribuito per ogni Gp in calendario, riflette il sistema attualmente utilizzato per l’ordine di arrivo: 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1
    F1 2023, Speed Championship – Piloti
    Verstappen 139
    Sainz 128
    Perez 126
    Albon 100
    Sargeant 79
    Leclerc 71
    Hulkenberg 67
    Alonso 40
    Gasly 35
    Hamilton 35
    Magnussen 32
    Russell 28
    Piastri 27
    Norris 26
    Stroll 25
    Zhou 19
    Ocon 15
    De Vries 6
    Bottas 3
    Tsunoda 1
    F1 2023, Speed Championship – Costruttori
    Red Bull 265
    Ferrari 199
    Williams 179
    Haas 99
    Aston Martin 65
    Mercedes 63
    Mclaren 53
    Alpine 50
    Alfa Romeo 22
    Alpha Tauri 7 LEGGI TUTTO

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    Il podio di Montreal è la massima espressione di questa F1

    Podio Gp Canada F1 2023 – foto: twitter @alo_oficia

    Il GP andato in scena in quel di Montreal non ha di certo eccelso in termini di spettacolo offerto dall’azione in pista. C’è però un motivo per cui è destinato ad occupare una pagina importante dell’album di storia della F1. La cornice del podio ha riunito quattro monumenti del Circus iridato: Max Verstappen, Fernando Alonso, Lewis Hamilton ed Adrian Newey. 11 titoli mondiali sommati ai 23 conquistati dal tecnico inglese (fra piloti e costruttori). Passato, presente e futuro collegati da un unico fil rouge, quello di scrivere la storia.

    What an honor to share the podium with these F1 legends. Thanks Canada🇨🇦💚. Enjoyed every single lap . #f1 #canada #montreal #astonmartin pic.twitter.com/l5ZJtNLSTS
    — Fernando Alonso (@alo_oficial) June 18, 2023

    “È una top 3 iconica, non credo che ce ne sia mai stata una di questo genere prima d’ora”, ha affermato Lewis Hamilton, consapevole di essere protagonista di un momento storico, pur senza aver alzato il trofeo più importante. Gli occhi del sette volte campione del mondo hanno comunicato un profondo senso d’orgoglio, dovuto forse ad un’ulteriore motivazione nata sul circuito canadese. Il connubio fra un podio di tale portata e una Mercedes in crescita ha amplificato in Lewis la fame di vittoria. Se fino ad ora Hamilton non aveva mai smesso di svegliarsi ogni mattina nel segno dell’ottavo titolo, la prospettiva di poterlo conquistare battendo due campioni affermati non fa altro che aggiungere prestigio al suo sogno.
    Fra poco più di un mese taglierà il traguardo delle 42 candeline, ma se non conoscessimo la sua età anagrafica potremmo tranquillamente giudicarlo come uno dei più giovani in griglia. Nel sorriso di Fernando Alonso al termine di ogni GP c’è la consapevolezza che, dopo sei podi in otto gare, si trova finalmente nella realtà a cui aspirava dopo anni di scelte sbagliate. Un team che nell’arco di pochi mesi è passato da essere settima forza alla lotta per la seconda. Ad aggiungere valore è il fatto che questo salto sia stato compiuto in un’ottica di stabilità regolamentare. Alonso sa che negli ultimi dieci anni non si era mai trovato così vicino alla lotta per il vertice. Proprio come ha affermato con determinazione in un team radio durante il GP del Canada, il pilota asturiano ha un solo obiettivo: vincere.
    E poi c’è Max, il ragazzo che settimana dopo settimana sta sfidando gli addetti ai lavori nella ricerca degli aggettivi. Inarrestabile, cannibale, semplicemente perfetto in ogni condizione. In Quebec ne ha dato un’ulteriore prova. Neanche le condizioni insidiose del sabato hanno piegato l’olandese, che scandisce i suoi giri in pista con la precisione di un metronomo. La stessa precisione con cui guida in testa ai Gran Premi ormai da un mese e mezzo. La sigla “Ver” occupa la prima posizione in classifica dalla tappa di Miami, per un totale di 224 giri consecutivi. E se di numeri vogliamo parlare, forse non è una coincidenza che proprio salendo su questo podio Verstappen abbia ottenuto il 41° successo, quello che nell’olimpo dei vincitori lo affianca ad Ayrton Senna.

    Non sappiamo se sia solo una suggestione, ma ci piace pensare che la Red Bull su un podio di tale portata non ci abbia voluto mandare un uomo qualsiasi. In Canada a ricevere il trofeo dei costruttori c’era Adrian Newey. Il genio della F1, colui che ancora una volta è stato capace di sfornare una vettura cucita alla perfezione sull’uomo di punta della squadra. La RB19, una monoposto che dopo un terzo di stagione ha già il potenziale affermato per poter diventare una delle più vincenti della storia. LEGGI TUTTO

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    Il preparatore di Alonso: “Tre segreti dietro al fenomeno”

    Fabrizio è uno che quando lo chiami in causa si rintana nella conchiglia come il paguro bernardo: non schivo, di più, ma se lo prendi bene ti squaderna una Neverending Story. Il tema è naturalmente questo promettente ragazzino di quarantun anni, sotto contratto con Aston Martin per correre sino ai quarantaquattro (fine 2024). E poi chissà, sarà lui il primo a saperlo visto che ogni mattina si alza per scoprire qualcosa di nuovo dentro sé stesso. Borra lo segue da vent’anni, alternandosi con Edoardo Bendinelli. «E dobbiamo stare bene attenti – racconta Borra -, perché Fernando ha una memoria prodigiosa e se tu sgarri con un’inesattezza, un dettaglio che magari negli anni ha finito per sfuggirti, ti riprende e ti corregge».
    E allora non c’è domanda con cui si possa davvero incominciare. Spieghi lei chi è oggi Fernando Alonso. «Un pilota con un approccio rigorosamente scientifico da quando lo conosco, e di anni ne aveva diciassette, allievo nella Minardi. C’è un talento di base come i grandissimi campioni, gli Schumacher, gli Hamilton, i Verstappen; ma questo DNA conta fino a un certo punto, perché va applicato nell’ambito di un continuo aggiornamento scientifico».
    Da dove partiamo? «Da un discorso vecchio ma sempre valido, il triangolo della salute: strutturale, emotivo, chimico-nutrizionale. E partiamo dalla buona vecchia vita da atleta, che lui segue da sempre. Questa è la base».
    E sopra la base ci si monta… «La scienza, che fa passi da gigante e ci spinge di anno in anno a inserire qualcosa di nuovo nei programmi di preparazione. Preciso che io ed Edoardo non facciamo i tuttologi, ma sui diversi temi consultiamo i migliori esperti, poi le cose vanno spiegate per bene a Fernando che deve prima accettarle, altrimenti non se ne fa nulla. Quando lui dice sì noi partiamo, inserendo nuovi aspetti nella preparazione».
    Viene voglia di saltare subito all’ultimo gradino. «La nuova frontiera è l’aspetto cognitivo. Ricerche universitarie negli Usa hanno dimostrato come la neuroplasticità del cervello si possa allenare e possa migliorare a qualsiasi età, anche a ottant’anni. Parliamo di più aspetti: memoria, attenzione, velocità nel prendere decisioni, capacità di elaborazione, intelligenza selettiva, decisioni doppie, reattività. Se alleni tutto questo, puoi sfruttare la neuroplasticità per combattere l’invecchiamento e mantenere qualità che avevi a vent’anni. Ma bisogna cominciare da ragazzi, è troppo facile scoprirlo quando ne hai bisogno a quarant’anni. Fernando, su fronti avanzati come questo, sperimenta su sé stesso».
    D’accordo, ora torniamo un passo indietro, a scoperte già applicate da tempo. «Il sistema nervoso autonomo e il ritmo circadiano, sistema simpatico/parasimpatico. Di giorno dev’essere attivo il primo, di notte il secondo. Lui ogni mattina, appena sveglio, fa un test della variabilità cardiaca con un apparecchio; scopre così se di notte è stato attivo il sistema parasimpatico, che fa recuperare. Se, al contrario, è rimasto attivo il simpatico, è stato prodotto cortisolo, l’ormone dello stress: noi diciamo di aver dormito male. E’ come aver lasciato acceso un computer che non ha funzionato ma ha consumato. In quel caso adattiamo l’allenamento».
    Attento Borra, lei sta ammazzando la poesia. «Quella arriva alla fine della storia, quando uno dell’età di Fernando riesce a produrre quel livello di prestazioni, e a mantenerle. Alonso è Alonso anche perché, per fare un altro esempio, allena la reattività con un sistema di luci che alcuni hanno scoperto di recente, ma lui usa dal 2006. Giochiamo d’anticipo, prevenendo i problemi».
    E c’è l’aspetto emotivo. «Che è una parola generica, perché raccoglie studio del sistema nervoso autonomo, gestione neuromuscolare e motivazione. Tre cose che si completano tra loro e che continuiamo a studiare».
    Dunque: se la neuroplasticità si allena fino agli ottant’anni, avremo Fernando in Formula 1 per altri quaranta, giusto? (ride) «In realtà non sappiamo quanto correrà ancora, neanche lui lo sa perché, come dicevo, scopre sé stesso giorno dopo giorno. Fino a che il fisico e la testa gli danno queste risposte, continua. E la Formula 1 attuale lo aiuta, perché è sempre più importante la gestione delle risorse tecniche, a cominciare da gomme e benzina».
    Ultima cosa: come fa Fernando ad avere questa straordinaria lucidità in gara, a sapere sempre dove sono gli avversari e dov’è il suo compagno? «Guarda i maxischermi».
    Scusi? «Controlla la gara tenendo d’occhio i maxischermi per il pubblico, oltre a richiedere costantemente informazioni via radio».
    Le sue migliori armi? «Talento e approccio scientifico li abbiamo già detti; poi prodigiosa memoria, la capacità di elaborarla velocemente, la motivazione. Ma fondamentalmente: si diverte».  LEGGI TUTTO