More stories

  • in

    San Donà, il presidente Zuliani: “Soddisfatto della regular season”

    La prossima settimana la Personal Time San Donà comincerà il suo cammino nei Play Off Promozione andando a giocare sul campo del CUS Cagliari. Intanto il presidente Fabio Zuliani fa il punto della situazione: “Sono soddisfatto della regular season. L’obiettivo era la salvezza, i ragazzi hanno fatto qualcosa di stupendo dimostrandosi una squadra di eccellenza e ottenendo il terzo posto. Siamo stati ai vertici per tutta la stagione, la seconda piazza ci è stata soffiata solo all’ultima giornata, ma c’è soddisfazione da parte di tutti noi“.

    La sfida con il CUS Cagliari è il primo ostacolo della post season: “Come sempre andare in Sardegna è sempre una trasferta non facile. I Play Off sono un campionato a sé, ho visto i ragazzi in palestra molto carichi, si meritano questo palcoscenico e la chance di andare il più avanti possibile“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Bologna, il dg Cappelletti: “Dobbiamo lottare su ogni palla”

    Arriva lo snodo cruciale della stagione per la Geetit Bologna, che dovrà giocarsi la salvezza ai Play Out nella serie contro la Stadium Mirandola. Ne ha parlato Andrea Cappelletti, direttore generale della società, che è stato ospite di Matteo Fogacci durante il programma “Sport Day By Day” in onda su Made in Bo TV.

    “È una stagione che ci siamo rovinati da soli – ha detto Cappelletti – non c’è da recriminare sull’ultima partita in particolare, anche perché è stato un po’ lo specchio di tutta la stagione, con molti alti e bassi. Il nostro sport è basato molto sull’atletismo, sul fisico, ma anche molto su situazioni, psicologia e coordinazione. Niente è assolutamente scontato. Ci siamo scontrati con Mantova, che da prima in classifica ha fatto un leggero turn over e ci ha reso la partita infattibile. Noi dovevamo vincere due set per considerarci salvi, ma ne abbiamo vinto soltanto uno“.

    Bologna, però, dovrebbe arrivare al completo all’appuntamento decisivo: “Purtroppo – ha sottolineato il dg – abbiamo affrontato l’ultima gara con due defezioni: sia il nostro schiacciatore Mauro Sacripanti, sia il nostro centrale Samuele Aprile non hanno vissuto la loro annata perfetta per quanto riguarda gli infortuni, e speriamo di recuperarli per la partita di lunedì, al Palasavena alle 20“.

    Com’è il morale dei giocatori? “Sono una squadra di professionisti – ha risposto Cappelletti – quindi il morale conta fino ad un certo punto. Chiaramente loro, come tutta la società, speravano nel risultato. Devo dire la verità: si dovrà ricominciare ad allenarsi come se non fosse successo nulla, e guardare avanti alle partite che ci spettano. La situazione è gestibile, si dovranno curare molto i particolari, e soprattutto guardare all’obiettivo che è quello di riuscire a fare la nostra solita prestazione e non cadere nelle trappole dell’ansia, perché è la cosa peggiore“.

    Bologna, insomma, deve guardare a se stessa più che all’avversaria: “Sì, anche perché noi abbiamo fatto la differenza per tutti quest’anno, sia per noi sia per gli altri. Non è una squadra che deve rimanere in quelle posizioni, lo sappiamo benissimo, ma ci siamo e ce lo meritiamo. Quindi dobbiamo assolutamente lottare su ogni palla. Abbiamo la fortuna di giocare in casa la prima partita, il che ci aiuta molto nell’atto del servizio e dei riferimenti in campo. Speriamo di avere un pubblico numeroso come l’ultima partita in casa, che ci possa sostenere, anche se è il giorno di Pasquetta“.

    Cappelletti ha poi concluso parlando del nuovo podcast “Un salto a Bologna”, a cui partecipano i giocatori delle due formazioni cittadine di Serie A: “È un’idea nata da Andrea Brogioni (che è un po’ il nostro punto di riferimento per tutte queste idee), e da Erika Falasca, la nostra responsabile della comunicazione. L’iniziativa è nata perché volevamo cominciare ad ‘uscire dal campo’. In realtà è da quattro anni che lo facciamo, ma questa volta abbiamo voluto legare la pallavolo alla cultura, andando ad intervistare i campioni del nostro territorio in quattro posti di cultura di Bologna che non sono sotto l’occhio della lente di ingrandimento. Il primo luogo è stato il cinema Modernissimo, poi andremo avanti con Palazzo Re Enzo, la Torre dell’orologio e con il Paladozza. Abbiamo cercato di unire una specie di intervista doppia con la bolognesità degli attori che ci sono durante la puntata, e sarà sicuramente una cosa carina da vedere“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Belluno, la carica di capitan Bisi in attesa dei Play off: “Siamo in fiducia”

    Un trascinatore con la forza dell’esempio: il Belluno Volley ha trovato in Fabio Bisi un punto di riferimento, in grado di incidere sempre, ogni giorno della settimana. E a maggior ragione in partita: grazie alla pulizia della sua pallavolo, all’efficacia delle schiacciate mancine, al “peso” specifico dei suoi attacchi. Perché, nei momenti caldi, è sempre meglio affidarsi a chi ha il ghiaccio nelle vene: ovvero, al capitano. 

    Grazie a una scalata impetuosa, in un 2024 ad andatura elevatissima, i biancoblù sono riusciti ad affiancare il Personal Time San Donà, sul secondo scalino della classifica. E a superarlo, in virtù del miglior quoziente set: “Abbiamo lavorato parecchio, dopo un girone d’andata in cui non siamo riusciti a esprimerci sui nostri livelli – è il commento del ventinovenne opposto originario di Modena -. Ci tenevamo a fare meglio, a dare di più. Così abbiamo aumentato gli sforzi, anche in allenamento. E questo ha portato a raggiungere buoni risultati“. Buoni al punto da agguantare la piazza d’onore: “Ma a essere sincero non ho mai dato troppo significato al piazzamento della regular season, nonostante fosse difficile ipotizzare di raggiungere il secondo posto, in certe fasi dell’annata”. 

    Il momento della svolta, a detta del capitano, coincide con una data ben precisa: 21 gennaio. Il giorno del derby contro San Donà, vinto in tre set. Giorno in cui, peraltro, Bisi si è reso protagonista di uno spettacolare salvataggio di piede, a pochi centimetri dai tabelloni pubblicitari, e di 16 punti col 58 per cento in attacco: “Quella gara ci ha reso consapevoli delle nostre potenzialità e dello standard di gioco che potevamo raggiungere, esprimendoci al massimo”. 

    Ma con il mese di aprile si apre un nuovo capitolo. O meglio, una nuova storia: i playoff. E il primo ostacolo sulla strada dei rinoceronti si chiama Negrini Cte Acqui Terme. Per uno strano scherzo del destino, l’ultima trasferta di stagione regolare sarà la prima della post season. Perché lunedì 1 aprile (ore 19), il match d’andata andrà in scena a Valenza, in provincia di Alessandria: “Quello con Acqui Terme è un accoppiamento difficile, ma nei playoff non è una novità – riprende il capitano -. A qualificarsi sono solo squadre attrezzate. L’importante è riuscire a sfoderare due partite di altissimo livello. Siamo in fiducia, possiamo fare molto bene”. 

    Nella prima stagione in Serie A3 Credem Banca, Bisi ha confermato tutto il suo spessore. E non solo in ambito pallavolistico: “Non mi sono mai piaciute le auto-celebrazioni, però mi ritengo soddisfatto del mio rendimento. Anche se quanto fatto finora ha un peso relativo: ciò che conta è essere pronti nelle sfide decisive“. A cominciare dal lunedì dell’Angelo: “Dobbiamo continuare a esprimere questo tipo di volley. E avere la consapevolezza di potercela giocare contro tutti”. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il programma di Play Off e Play Out di Serie A3 maschile

    La Lega Pallavolo Serie A ha reso note date e orari della post season di Serie A3 maschile. Nei Play Off Promozione si comincia dagli ottavi di finale: si affrontano le squadre dello stesso Girone in sfide di andata e ritorno, la seconda in casa della miglior classificata. In caso di parità si disputerà il Golden Set di spareggio. I Play Out saranno invece due serie al meglio delle 2 vittorie tra terzultima e quartultima classificata del Girone Bianco e del Girone Blu.

    Le prime due classificate dei due gironi, Gabbiano Mantova e Banca Macerata, disputeranno infine lo Spareggio Promozione, sempre al meglio delle due vittorie: la vincente sarà direttamente promossa in Serie A2, la perdente tornerà in gioco nelle semifinali Play Off.

    Ecco tutte le date:

    PLAY OFF PROMOZIONE

    Ottavi di finaleGara 1Aurispa Delcar Lecce-Rinascita Lagonegro dom 31/3 ore 19.00Senini Motta di Livenza-Monge Gerbaudo Savigliano lun 1/4 ore 18.00Negrini CTE Acqui Terme-Belluno Volley lun 1/4 ore 18.00Avimecc Modica-Smartsystem Fano mar 2/4 ore 20.00CUS Cagliari-Personal Time San Donà di Piave mer 3/4 ore 19.00Erm Group San Giustino-OmiFer Palmi mer 3/4 ore 20.30

    Gara 2Monge Gerbaudo Savigliano-Senini Motta di Livenza sab 6/4 ore 18.00Personal Time San Donà di Piave-CUS Cagliari sab 6/4 ore 20.00OmiFer Palmi-Erm Group San Giustino dom 7/4 ore 18.00Belluno Volley-Negrini CTE Acqui Terme dom 7/4 ore 18.00Rinascita Lagonegro-Aurispa DelCar Lecce dom 7/4 ore 18.00Smartsystem Fano-Avimecc Modica dom 7/4 ore 19.00

    PLAY OUT

    Girone BiancoGara 1Geetit Bologna-Stadium Mirandola lun 1/4 ore 20.00

    Gara 2Stadium Mirandola-Geetit Bologna dom 7/4 ore 18.00

    Ev. Gara 3Geetit Bologna-Stadium Mirandola dom 14/4 ore 18.00

    Girone BluGara 1Leo Shoes Casarano-QuantWare Napoli dom 14/4 ore 18.00

    Gara 2QuantWare Napoli-Leo Shoes Casarano dom 21/4 ore 18.00

    Ev. Gara 3Leo Shoes Casarano-QuantWare Napoli dom 28/4 ore 18.00

    SPAREGGIO PROMOZIONE

    Gara 1Gabbiano Mantova-Banca Macerata dom 7/4 ore 19.30

    Gara 2Banca Macerata-Gabbiano Mantova dom 14/4 ore 18.00

    Ev.Gara 3Gabbiano Mantova-Banca Macerata dom 21/4 ore 19.30

    (fonte: Lega Pallavolo Serie A) LEGGI TUTTO

  • in

    Lagonegro suda sette camicie contro Casarano ma chiude la regular season al terzo posto

    Al termine di una partita tiratissima e decisamente equilibrata, la Rinascita Lagonegro strappa la sua ultima vittoria della regular season sul difficile campo di Cutrofiano, superando al tie-break (17-25, 25-22, 23-25, 25-20, 10-15) Leo Shoes Casarano. La squadra di coach Licchelli si conferma, dunque, squadra ostica per i biancorossi di Lorizio, che hanno avuto ragione soltanto con uno scatto di orgoglio (e maggiore tenacia) nel quinto e decisivo set. Il successo numero 16 corona una regular season di ottimo livello, chiusa al terzo posto in classifica con 48 punti alle spalle del duo tutto marchigiano Macerata-Fano. Ed ora, testa ai playoff.

    1° set – La storia della partita di Lagonegro, priva di capitan Miscione assente per infortunio, ha un inizio a dir poco efficace: in pochi minuti è 1-5 con Licchelli che chiama subito in panca i suoi. Al rientro, Armenante fa aumentare il vantaggio prima con un ace e poi con una pipe, ilvero  marchio di fabbrica dello schiacciatore originario di Praia a Mare. Casarano prova a rientrare nei ranghi (4-7), ma poi Vaskelis e ancora Armenante riportano la Rinascita sui binari di un cospicuo vantaggio (7-11). In questa fase le due compagini sbagliano molto a servizio, il che produce un cambio palla continuo. Sul finale, Molinari fa valere i suoi centimetri al centro (13-17), poi un preciso attacco di Armenante e un ace di Fioretti regalano il +5 (14-19). La Rinascita appare irresistibile: il bomber lituano col suo ficcante diagonale porta al massimo vantaggio (15-21), Fioretti sfrutta il mani fuori di Lugli per il set point conquistato grazie al puntuale ace di Armenante.2° set – Eccellente anche l’alba del secondo parziale (2-5), preludio ad una partita in discesa. Al centro Molinari sa il fatto suo (3-6), la diagonale Piazza-Vaskelis disegna trame impossibili da interpretare per gli avversari (3-7), Licchelli può soltanto spezzare il ritmo con un time out. Molinari si conferma uno dei migliori centrali della categoria, tra attacchi in primo tempo e muri (4-9), Vaskelis finalizza alla perfezione sfruttando la poderosa difesa di un Fortunato in stato di grazia: 7-14 e massimo vantaggio Lagonegro. Da qui in avanti, la partita cambia improvvisamente e senza colpo ferire. La Rinascita va inspiegabilmente in black out, Casarano ne approfitta per risalire nelle sue percentuali fino a quel momento deludenti: con tre muri consecutivi, i pugliesi si avvicinano sul 14-17, Lorizio percepisce il momento di difficoltà e chiama a raccolta la sua truppa. Cambia anche la diagonale (Mastrangelo-Bongiorno per Piazza-Vaskelis), ma la mossa non produce frutti. Due muri su Fioretti e Bongiorno regalano il primo vantaggio pugliese (19-18), poi è punto a punto fino alla fine, allorquando Giuliani chiude 25-22 con una gran pipe.3° set – Tornata mentalmente nel match, Casarano sorprende la Rinascita a inizio terzo set (5-2). Lorizio in panchina è una furia, vuole la scossa dopo la luce clamorosamente spenta della fase finale del secondo. E i suoi discepoli lo accontentano. Vaskelis ritrova sollievo prima col pari e poi col sorpasso (5-6), sfruttando un invasione del centrale Miraglia. Al servizio è Molinari a sostenere i compagni (5-9), il lituano deve ringraziare ancora un super Fortunato per il 7-12. Il punto numero 13 è un sigillo in diagonale di Fioretti, dopodichè i padroni di casa – grazie all’opposto Lugli – provano ad accorciare (12-14). I cambi palla sono costanti, la svolta avviene sul 21-23 Lagonegro, allorquando Pizzichini con un gran muro regala il set point, poi chiuso sul 23-25.4° set – Lagonegro viaggia sulle ali dell’entusiasmo e parte a razzo nel quarto: ace Armenante (1-3), attacco di Nicotra (2-5), primo tempo di Molinari (4-6), morbido pallonetto ancora del bomber praiese (7-9). Casarano, però, non si disunisce e dopo una serie di cambi palla sul +2 Lagonegro, trova il vantaggio (14-13). Sul 14-15, le vibranti proteste su una controversa decisione arbitrale valgono un rosso per Armenante e il conseguente punto avversario. L’evidente nervosismo sgretola le certezze della Rinascita, che si consegna a Casarano rimandando tutto al decisivo tie-break (25-20).

    5° set – Come detto all’inizio, la maggiore tenacia della Rinascita ha avuto il deciso sopravvento, brava a issarsi immediatamente sul +4 (3-7) e mantenere il margine fino alla fine. Belli da vedere i due muri consecutivi di Pizzichini prima (6-10) e Vaskelis poi (7-12), che chiuderà la sua performance con un magnifico 52% di efficacia (33 punti su 61 attacchi). La vittoria arriverà grazie a due errori al servizio dei padroni di casa.Un test così probante, e portato a casa con una girandola di emozioni da far tremare i polsi, può essere sicuramente da lezione in vista dei tanto attesi playoff promozione. Per via del terzo posto in classifica, l’avversario agli ottavi di finale sarà l’Aurispa DelCar Lecce dell’ex Tiziano Mazzone (settima in graduatoria). L’andata si giocherà in Puglia lunedì 1 aprile, il ritorno domenica 7 a Villa d’Agri. In questo turno, vige la regola del golden set in caso di parità.

    Leo Shoes Casarano – Rinascita Lagonegro 2-3 (17-25, 25-22, 23-25, 25-20, 10-15)Leo Shoes Casarano: Ciardo 3, Baldari 7, Pepe 5, Lugli 28, Giuliani 29, Miraglia 7, De Micheli (L), Martinelli 1, Peluso 1, Quarta 0, Carta (L), Licitra 0. N.E. Tommasi, Coppola. All. Licchelli.Rinascita Lagonegro: Piazza 0, Armenante 16, Pizzichini 7, Vaskelis 32, Fioretti 5, Molinari 7, Caletti (L), Fortunato (L), Bongiorno 0, Mastrangelo 0, Nicotra 6, Dietre 0. N.E. All. Lorizio.Arbitri: Colucci, Autuori.Note – durata set: 28′, 31′, 33′, 30′, 19′; tot: 141′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Brugherio si prende il derby lombardo, Garlasco saluta l’A3

    Si ferma qui l’avventura Moyashi in serie A3. Ci credono fino in fondo i neroverdi, ma contro una Brugherio già salva non riescono a mettere in campo un gioco preciso, cedendo la vittoria ai diavoli per 2-3 (21-25, 25-21, 25-21, 22-25, 7-15).

    Gli altri campi hanno dato la possibilità alla Moyashi di conquistare i play-out al tie-break, ma i troppi errori in battuta e la fatica in ricezione, presenti per buona parte della stagione, non hanno dato tregua ai neroverdi neanche in questa partita decisiva. Tanta amarezza per quest’ultima chance sprecata.

    Formazioni: Per l’ultima di campionato coach Galimberti schiera Peslac in regia con Martinez opposto, Chadtchyn e Cavalcanti in banda, Biasotto, e Orlando al centro con Calitri libero. Dall’altra parte della rete coach Delmati schiera Prada in regia con Meschieri opposto, Ichino e Prespov in banda, Compagnoni e Mellano in centro con Consonni libero.

    La cronaca

    L’ansia gioca brutti scherzi nella metà campo neroverde in cui cadono diversi palloni dovuti alla distrazione dei padroni di casa. Cavalcanti e Orlando provano a tenere testa ai diavoli (3-8). Riprende in mano la situazione la Moyashi, che con Chadtchyn e Cavalcanti riesce a portarsi a -3, ma la favola non dura molto: Brugherio non si lascia intimorire e si porta sul 16-11 approfittando della solidità a muro. I neroverdi, trainati da Chadtchyn, provano a tenere a bada i diavoli (17- 21). Galimberti chiama il doppio cambio con Vattovaz e Pedroni, ma le difficoltà dei neroverdi, soprattutto in battuta, consentono ai diavoli di prendere il primo set 21-25.

    Mossa dall’orgoglio la Moyashi prova a recuperare nel secondo parziale con capitan Puliti e Chadtchyn (8-5). Continua a martellare l’accoppiata Puliti–Chadtchyn, ma Brugherio non ci mette troppo a riportarsi in testa approfittando di un muro neroverde non efficace (16-14). Chiamati in campo Pedroni, Vattovaz e Tomassini la Moyashi riesce a dare una risposta decisa ai diavoli recuperando e portandosi sul 22-18 grazie ad una buona battuta e a un buon momento di Tomassini. Un errore in battuta dei diavoli regala ai neroverdi il set point, confermato da un altro errore rosa (25-21).

    Il derby lombardo si fa sempre più vivo. Confermati i cambi dello scorso set, i neroverdi si portano subito in testa grazie al contributo di tutti i membri in campo (8-6). I diavoli non si fanno però mettere i piedi in testa, e nonostante il buon apporto di Puliti e Vattovaz, trovano la quadra giusta con Meschiari e Mellano per portarsi sulla parità (16-16). Capitan Puliti non molla di un centimetro, riuscendo a condurre i suoi sul 21-18, vantaggio concretizzato da Vattovaz con il 25- 21 finale che assicura ai neroverdi un punto.

    Si fa sentire la pressione sulla Moyashi, che con diversi errori permette ai diavoli di avanzare (6- 8). Vattovaz dà il meglio di sé, ma non basta a contenere Brugherio che si porta sul 16-11. Ci prova Tomassini, ma i diavoli tirano fuori tutta la loro determinazione mettendo in grave difficoltà la

    ricezione neroverde (22-15). Con Vattovaz e Chadtchyn la Moyashi prova a recuperare Brugherio, ma non basta e Meschiari consegna ai suoi il set (22-25).

    Decisivo il tie-break per la Moyashi, sia per la vittoria che per la permanenza in campionato. I neroverdi vengono messi in difficoltà dal muro invalicabile dei diavoli (4-0), ma riescono a riprendersi con il buon apporto di Chadtchyn e Tomassini. Non è ancora sufficiente però, e al cambio campo è Brugherio ad essere in vantaggio (8-5). La situazione si fa pesante per la Moyashi che fatica in ricezione, e sul 5-12 coach Galimberti chiama il doppio cambio con Peslac e Martinez. Il cambio non sortisce però gli effetti desiderati e un errore in battuta neroverde detta la fine dell’esperienza Moyashi in serie A3.

    MOYASHI GARLASCO – GAMMA CHIMICA BRUGHERIO 2.3 (21-25, 25-21, 25-21, 22-25, 7-15)

    MOYASHI GARLASCO: Peslac 1, Tomassini 7, Cavalcanti 4, Pedroni 3, Chadtchyn 16, Martinez 3, Vattovaz 14, Calitri L, Accorsi, Orlando Boscardini 10, Puliti 11. All. Galimberti, vice Moro.GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Meschiari 21, Ichino 13, Prespov 19, Compagnoni 11, Consonni L, Mellano 13, Prada 3, Bevilacqua. All. Delmati, vice PiazzANote. Garlasco: 12 muri, 4 ace, 14 errori al servizio, 45% rice positiva (34% perfetta), 41% efficienza in attacco. Brugherio: 15 muri, 8 ace, 13 errori al servizio, 48% ricezione positiva (40% perfetta), 42% efficienza in attacco.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Mantova chiude la regular season con una vittoria che condanna Bologna ai play out

    La Gabbiano Mantova chiude la regular season battendo per 3-1 una Geetit Bologna che saliva a Mantova con la volontà di fare punti per evitare i playout e salvarsi direttamente.

    Così non è stato, per merito di una Gabbiano Mantova davvero debordante in certi tratti, con Novello e Parolari sugli scudi, trascinati da un ottimo Depalma, che ha alternato sostanza al servizio (e nei secondi tocchi) e creatività in fase di regia.

    La cronaca

    La Gabbiano è costretta a inseguire per diversi momenti del match, ma la forza e la convinzione del “sistema” creato dallo staff tecnico è tale che la squadra non perde mai la bussola nei momenti difficili (emblematico il recupero nel primo parziale) e riesce a ribattere colpo su colpo, pallone dopo pallone. Il primo set si chiude sul 25-21 per i padroni di casa, mentre il secondo è un monologo che termina 25-15. Gli ospiti hanno un sussulto di orgoglio e si aggiudicano il terzo parziale ai vantaggi, per 28-26. Nel terzo la questione è chiusa sul 25-21, con un doppio ace di Novello a sigillare la vittoria.

    La festa è in una cornice bellissima, con un PalaSguaitzer pieno di gente e finalmente “rumoroso” con tamburi, trombette a bandiere. Tutto quello che servirà in occasione dei playoff, al via il prossimo 7 aprile.

    Ma prima c’è un altro grande appuntamento: la finale della Del Monte Supercoppa di Serie A3 sul campo della Omifer Palmi. Una partita sicuramente difficile, ma che potrebbe regalare un’altra enorme soddisfazione a Gola e compagni.

    Il bilancio della regular season della Gabbiano Mantova è stratosferico: 21 vittorie, 3 sole sconfitte e 61 punti in classifica, a +14 su Belluno e San Donà, seconda e terza a quota 47. Inimmaginabile a inizio stagione, forse irripetibile: il sogno però continua, e c’è la voglia di continuare a sognare.

    Gabbiano Mantova – Geetit Bologna 3-1 (25-21, 25-15, 26-28, 25-21) –

    Gabbiano Mantova: Depalma 9, Yordanov 3, Miselli 1, Novello 20, Parolari 22, Ferrari 4, Catellani (L), Scaltriti 0, Tauletta 6, Sommavilla (L), Zanini 1, Gola 4, Massafeli lasi Pedroso O. N.E. Martinelli. All. Serafini. Geetit Bologna: Sitti 2, Baciocco 17, Giampietri 4, Listanskis 4, Maletti 15, Omaggi 2, Sacripanti 0, Ronchi 7, Brunetti (L), Minelli 1. N.E. Aprile, Serenari. All. Guarnieri. ARBITRI:Pernpruner, Pristerà. NOTE – durata tot: 108.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Mirandola vince il derby e andrà a giocarsi i play out con Bologna

    Mirandola onora il suo pubblico vincendo 3-0 nel derby e pareggiando lo storico con i rivali della WiMORE.

    Mescoli schiera Nasari e Rossatti in banda, Ǫuartarone e Albergati sulla diagonale principale e Rustichelli con Bombardi al centro. Subentra in seconda linea il libero Scarpi.

    La cronaca

    Dopo una prima fase all’inseguimento, Mirandola torna subito avanti grazie ad un ace di Nasari (5-4). Capitan Rustichelli e Ǫuartarone rilanciano 8-5, obbligando Mattioli al primo timeout dell’incontro. Salsomaggiore sorpassa grazie ad una ritrovata sicurezza a muro, costringendo Mescoli al timeout sul 10-13. Nel primo set è il fondamentale del muro a incidere di più sull’andamento dell’incontro: ai padroni di casa serve infatti un altro muro al centro per tornare avanti sul punteggio di 16-15. Albergati, da seconda linea, incrementa a cinque le lunghezze di vantaggio sia dai nove metri che in attacco, concludendo con un ace sulla riga.

    Seconda partita aperta da Ǫuartarone al servizio e immediatamente ribaltata dai termali, che devono però cedere la guida a una Stadium meno fallosa (6-3). I ducali si rifanno sotto e Mescoli chiede pausa (10-9), senza riuscire però a seminare efficacemente gli ospiti. L’ace di Bombardi mette nuovamente in discussione la parità (18-15). Vantaggio mantenuto e ampliato da Mirandola fino alla conclusione, con Albergati che si presenta al servizio con il tabellone che recita 24-20. Van Solkema annulla il primo, ma dai nove metri tira lungo e serve la seconda lunghezza ai padroni di casa.

    Il terzo viene aperto da un breve soliloquio di Albergati che segna il +2 e crea uno strappo che nella prima fase sembra solo destinato a crescere, soprattutto con Bombardi dai nove metri. Il centrale scorta infatti i suoi fino al 9-4 prima di cedere il passo a WiMORE. Mirandola inciampa durante il set e rischia in alcuni frangenti il pareggio, ma il suo +4 è ancora invariato ben oltre la metà del parziale (17-13). Il vantaggio di Stadium cresce in fase finale, e Mattioli è costretto ad un altro timeout quando il tabellone recita un difficile 22-16. Bombardi atterra il pallone del 24-18, e consegna 6 match point nelle mani dei suoi, che sbagliano però sia al servizio che in ricezione. Dopo il timeout invocato da Mescoli sul 25-20, ancora niente da fare sul servizio di Scita, che segna un altro ace. Prima di una possibile crisi, lo schiacciatore in forza ai ducali sbaglia il servizio, e regala i tre punti ai padroni di casa.

    A fine gara lo schiacciatore Elia Scita, autore di undici punti, che fino a dicembre militava tra le fila di Mirandola, spiega cosa non ha funzionato nell’ultima uscita stagionale. “Penso che loro ci abbiano messo in difficoltà, soprattutto, con la battuta perché hanno forzato molto il servizio giocando anche in casa e davanti al pubblico amico ci tenevano a partire subito forte. Infatti, già nei primi due set sono partiti fortissimo in battuta, noi abbiamo cercato di limitare il più possibile e successivamente si è perso per due-tre punti i primi parziali mentre nel terzo purtroppo hanno preso il largo sempre con le battute. Abbiamo attaccato peggio delle scorse partite, dovuto sicuramente al fatto che con una battuta forzata dovevamo giocare palla scontata e questo penso sia stato il fattore chiave. I due aces nel finale? Ci tenevo a fare un po’ meglio di così, ho provato il tutto per tutto perché eravamo sotto di cinque-sei punti e, di conseguenza, mi sono detto “le tiriamo tutte, se viene bene”. Ne sono venute due, la terza no. Tolta questa, le ultime erano state ottime partite, chiaramente oggi è sembrato che avessimo giocato peggio del solito ma dipendeva, in primis, dalla loro determinazione e dal fattore casa. Purtroppo la retrocessione era già arrivata ma tra di noi ci siamo detti che dovevamo onorare il campionato fino alla fine: l’avremmo fatto per noi, per la società perché ce lo meritavamo e se lo meritava la società. Abbiamo provato a dare il meglio di noi stessi ed è venuta fuori una striscia positiva di partite”.

    Stadium Mirandola-WiMORE Salsomaggiore Terme 3-0 (25-19, 25-21, 25-21)

    STADIUM MIRANDOLA: Quartarone 3, Albergati 17, Rossatti 6, Nasari 8, Bombardi 7, R.Rustichelli 7, Scarpi (L), Capua, Schincaglia. N.e. Gozzi, Bevilacqua, M.Rustichelli (L), Scaglioni. All.: Mescoli-PincaWiMORE SALSOMAGGIORE TERME: Leoni, Bulfon 13, Scita 11, Van Solkema 10, Bucciarelli 4, Alberghini 3, Zecca (L), Bussolari. N.e. Boschi, Cantagalli, Beltrami, Riccò, Monica (L), Conforti. All.: Mattioli-MontaniniARBITRI: Luca Cecconato (Treviso)-Michele Marotta (Prato)NOTE: Stadium Mirandola: servizi vincenti 7, servizi sbagliati 15, errori in ricezione 3, attacchi vincenti 51%, errori in attacco 6, muri 6. WiMORE Salsomaggiore Terme: s.v. 4, s.s. 13, errori in ricezione 7, a.v. 45%, errori in attacco 11, muri 5. Durata set: 22’, 25’, 28’: tot. 75’.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO