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    Il GP dell’Arabia Saudita tra attese, proteste ed appelli

    Abu Dhabi, Bahrein, Marocco: nella lunga storia che lega la Formula 1 ai tracciati di lingua araba, da quest’anno verrà scritto un nuovo capitolo di questo rapporto con l’inserimento ufficiale in calendario del Gran Premio dell’Arabia Saudita. Il 5 dicembre 2021 il Circus farà infatti il suo esordio nel Paese di Re Salman sul circuito […] LEGGI TUTTO

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    F1, Aston Martin chiude i test fra incertezze e ambizioni

    Con la tre giorni di test in Bahrain si è ufficialmente aperto il nuovo capitolo per l’Aston Martin. Era risaputo in partenza che stabilire il livello di competitività di una squadra fosse complicato dopo soltanto 24 ore in pista. Quello che è emerso in questo assaggio di 2021 è una mischia di centro gruppo che sembra essere ancor più compatta. Un fazzoletto che racchiude almeno 5 scuderie, fra cui il team che torna a portare il classico verde inglese nel Circus iridato. Ma quali sono i punti di forza e debolezza che sono traspariti nel deserto di Sakir?
    Il tema che ha tenuto banco per tutta la scorsa annata nel paddock non finisce di sollevare sguardi indiscreti da parte di avversari e addetti ai lavori, sguardi che però al momento restano tali. A livello di quanto si è potuto vedere in pista, non sono emersi fattori che potessero sollevare dubbi o eventuali approfondimenti da parte della concorrenza, infatti possiamo affermare come per l’Aston non sia stata una tre giorni così lineare.
    L’incognita più grande che deve affrontare la squadra in vista del primo round, riguarda l’affidabilità. Nel corso dei test è stata un vero e proprio tallone di Achille, il tempo trascorso ai box per problematiche tecniche è tutt’altro che poco, considerando che la prossima volta che la AMR21 scenderà in pista, sarà per la prima sessione di libere del primo GP. A far spese di ciò, uno sfortunato Sebastian Vettel che si è trovato costretto a perdere l’intera mattinata di sabato, per un problema alla trasmissione, nonchè metà della sessione pomeridiana della domenica, per via di un problema di perdita di pressione.
    Sul lato delle prestazioni, risulta complicato giudicare se quelle sfoggiate dal team di Mr. Stroll siano o meno incoraggianti. Le simulazioni di giro secco sembrano aver lasciato impressioni positive a Lance Stroll, soprattutto nella seconda giornata in pista, quando ha potuto beneficiare delle migliori condizioni del pomeriggio per spingere più a fondo sull’acceleratore. Resta qualche dubbio invece legato al passo gara, dove in vista del primo GP dovranno perfezionarsi sul lato del consumo degli pneumatici.
    Il bagaglio tecnico da segni di incoraggiamento alla brigata di bandiera inglese, infatti come abbiamo accennato in precedenza, le soluzioni portate in pista che ricordano la W11 non possono che essere un punto a favore per chi come loro vuole alzare l’asticella delle performance. Interessante tra l’altro la concezione del fondo che ha debuttato in questi giorni, caratterizzato dal profilo esterno ondulato, sormontato da un’appendice. Soluzione innovativa che ha fatto debuttare anche la stella a tre punte. Non si può dire quindi che sul lato tecnico la squadra si farà trovare impreparata, considerando anche la grinta che era già stata esternata in fase di presentazione.
    Quali obiettivi porsi?
    Sebastian Vettel e Lance Stroll hanno quindi fra le mani un mezzo dal grande potenziale. In vista del primo weekend bisognerà analizzare i dati raccolti, che secondo quando affermato dal team principal Otmar Szafnauer a fine test, hanno soddisfatto i tecnici della scuderia. Il nodo dell’affidabilità andrà sciolto nei prossimi giorni. Il contatto stretto con la stella a tre punte sul lato power unit e trasmissione lascia però buoni spiragli da questo punto di vista. Bisogna ricordare come lo scorso anno la Mercedes, fra una sessione e l’altra di test, aveva risolto tutte le incertezze emerse nei primi giorni in pista.
    L’analisi dei dati permetterà inoltre di capire meglio i dubbi legati al passo che si sono espressi in questi giorni, con l’obiettivo di raggiungere la costanza che in diverse occasioni era mancata nel 2020. La concorrenza di quest’anno sarà ancora più intensa, non sarà facile disputare un campionato al top del midfield, ma il target è quello. Non sarà semplice dunque lottare per la top five di ogni GP, osando anche a qualche podio. A prima vista, una McLaren solida e veloce sembra essere il diretto avversario nella battaglia per la leadership di centro griglia. Non dimentichiamo però una Ferrari che ha lasciato intendere dei segnali di ottimismo, l’AlphaTauri e l’Alpine, che nei test hanno lasciato presagire buone prospettive. LEGGI TUTTO

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    Dopo i test, Leclerc e Sainz sono fiduciosi. La Ferrari gioca a nascondino?

    Dubbi, sentenze, problematiche di una squadra o di un’altra, di un pilota o di un altro. Tutto semplicemente troppo affrettato. Come ogni sessione di test pre campionato che si rispetti, c’è tanta voglia di sapere, di capire anche se non si può. Almeno non fino in fondo. Per quello ci saranno le qualifiche e la gara del Gran Premio del Bahrain in programma nel week end dal 26 al 28 marzo. Fino ad allora ci sarà spazio solo per le supposizioni. Una di queste è che la Ferrari stia nascondendo il suo vero potenziale.
    Ovviamente così come lo stanno facendo anche altri team, una su tutti la Mercedes che, però, ad oggi, deve risolvere qualche problemino di affidabilità e di assetto. La SF21 è sembrata un po’ in difficoltà in questa tre giorni di test; probabilmente anche a causa di aspettative troppo alte da parte di alcuni tifosi. La Ferrari soffre ancora di usura gomme e questo lo si è notato nelle simulazioni del passo gara, dove la macchina partiva con un buon tempo d’attacco per poi avvolgersi in una spirale di tempi sempre più alti a causa di una cattiva gestione pneumatici.
    Ci si può iniziare a disperare? No. Per alcuni motivi: innanzitutto la Rossa ha risolto i problemi di potenza del motore, come più volte ribadito dal team principal Mattia Binotto. Questo è già un ottimo passo in avanti, oltre ad aver trovato una buona affidabilità. Inoltre, la SF21 sembra in forma sulla prestazione pura. Lo testimonia, per quanto possa valere, il terzo tempo della tre giorni di test di Carlos Sainz, a 6 decimi dalla prestazione di Max Verstappen e della Red Bull. Non male.
    Poi, da non dimenticare il capitolo sulle mappature e la gestione del motore. Come evidenziato dagli onboard, sia Charles Leclerc che lo stesso Sainz difficilmente hanno utilizzato l’ottava marcia in rettilineo, oltre a non intervenire sulle regolazioni al differenziale e alla ripartizione di frenata nelle varie curve. Questo a riprova di quanto la Rossa si sia lasciata nel taschino molto del potenziale da mostrare già tra due settimane sempre qui in Bahrain.
    Le parole dei piloti possono dare qualche speranza ai tifosi anche se è vietato esaltarsi. Queste le parole di un Leclerc fiducioso e sorridente:

    “Non abbiamo spinto al massimo neanche col motore, quindi è difficile dire dove siamo. Ho buone sensazioni sugli stint lunghi e i dati sono quelli che ci aspettavamo”. 

    Ci pensa Sainz a gettare acqua sul fuoco pur senza essere negativo, ma solo giustamente realista:

    “Tutta la squadra vuole cambiare tendenza, anche se sappiamo che sarà difficile farlo da un anno all’altro. Ci aspettiamo pazienza dai tifosi e dalla stampa ma i risultati arriveranno”.

    Questo è quanto. La Ferrari ha ancora tanto da mostrare. Così come lo hanno Mercedes e Red Bull, oltre alle squadre di centro gruppo. Ma tutto l’ambiente sembra fiducioso e carico per poter far bene già dalla prima gara. Che non significa assolutamente puntare alla vittoria, ma a quei risultati che danno morale dopo un anno passato all’Inferno. Bisognerà passare dal Purgatorio per poi accedere al Paradiso. LEGGI TUTTO

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    F1, perché seguire il Mondiale 2021. Atto 6: La Ferrari sarà da podio?

    F1 noiosa? Per il Campionato 2021 CircusF1 vi ha già trovato 5 grandi attrattive che smentiscono in toto questo quotato luogo comune. E, come diceva il grande Corrado, non finisce qui. Della battaglia bestiale tra le grandi firme che, presumibilmente, si scatenerà nel Mondiale per la conquista del terzo posto nella classifica Costruttori, per esempio, ne vogliamo parlare? Anche perché mai come in questa stagione, la bagarre per il terzo gradino del podio è così vivace e ricca di spunti interessanti, tutti da vivere e seguire fino in fondo. Il più importante è rappresentato dalla Ferrari, chiamata a recitare finalmente un ruolo di maggior protagonista per cancellare l’andamento depressivo del 2020. A Maranello ce l’hanno messa tutta per recuperare consistenti quote di competitività sfornando la filante SF21. Fare peggio o come il sesto posto dell’anno scorso sembra davvero impossibile.
    Si può solo migliorare e con la nuova nata del Cavallino le intenzioni di recuperare sono lampanti grazie agli interventi massicci sulla power unit e sul retrotreno. Dai test di Sakhir sembra già che il problema della velocità pura sia stato risolto ma sono ancora da verificare al 100% i riscontri su altri elementi chiave quali bilanciamento del telaio, corretto sfruttamento delle gomme, passo gara e affidabilità. In ogni caso le armi per attaccare almeno la terza posizione alle spalle di Mercedes e Red Bull questa volta ci sono, assieme ad un ritrovato entusiasmo foriero di ulteriori spinte in avanti. Ma la Ferrari dovrà guadagnarsi con il sudore della fatica il suo obiettivo stagionale perché si troverà a combattere una vera e propria guerra senza quartiere con almeno tre scuderie della stessa fascia di performance: Mclaren, Alpine e Aston Martin.
    Il duello tra la Rossa e questi ambiziosi team si preannuncia davvero feroce nella F1 2021, senza contare che nella bagarre potrebbe inserirsi, stabilmente o meno, l’Alpha Tauri, che ormai non sembra più una sorpresa. Leclerc contro Vettel, Vettel contro Alonso, Ricciardo contro Vettel, Leclerc contro Sainz, Ricciardo contro Alonso, Leclerc contro Alonso, Sainz contro Alonso, Leclerc contro Ricciardo. Pensate a quanti gustosissimi duelli potremmo assistere quest’anno nel contesto di questa contesa, considerando il calibro prestigioso dei protagonisti in campo. Tutto questo è bellissimo e lo potrà essere ancora di più se queste quattro squadre, a furia di alzare l’asticella per il raggiungimento di un target che oltre al valore in sé frutta tanti bei soldini, vadano ad insidiare in più di un’occasione Mercedes e Red Bull. Dalla Ferrari, in particolare, è lecito aspettarsi un ulteriore guizzo se il pacchetto tutto nuovo aerodinamica-power unit funzionerà. LEGGI TUTTO