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    F1, Gp della Cina (Shanghai): il ritorno del dragone

    BAHRAIN, BAHRAIN – FEBRUARY 26: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 on track during day one of F1 Testing at Bahrain International Circuit on February 26, 2025 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Zak Mauger/LAT Images) – Credits: Pirelli MotorsportIl gran premio d’Australia 2025 di formula 1, disputato sul circuito cittadino di Albert Park a Melbourne, ha inaugurato la stagione con una gara ricca di colpi di scena. Lando Norris, su McLaren, ha conquistato una non facile vittoria, seguito da Max Verstappen su Red Bull e George Russell su Mercedes. Sorprendente l’ottimo piazzamento del rookie Kimi Antonelli, 4° con la sua Mercedes. La gara è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche variabili, con la pioggia che ha reso la strategia fondamentale. La Ferrari ha faticato, con Charles Leclerc ottavo e Lewis Hamilton decimo.

    Dopo l’emozionante apertura in Australia, il circus della formula 1 si sposta in oriente per il secondo round della stagione 2025: il gran premio cinese. L’iconico circuito di Shanghai, con la sua architettura avveniristica e le curve mozzafiato, è pronto a ospitare un weekend di gara che promette scintille.
    Shanghai International Circuit: un capolavoro di ingegneria
    Cina, Circuito di Shanghai | racingcircuits.info
    Il Shanghai International Circuit è un tracciato unico nel suo genere, progettato dall’architetto Hermann Tilke. La sua caratteristica principale è la lunga curva 1, un tornante a spirale che mette a dura prova le gomme e le abilità dei piloti. Il circuito offre anche lunghi rettilinei, ideali per i sorpassi, e una serie di curve tecniche che richiedono precisione e controllo.
    I protagonisti attesi
    Piloti F1 2025 – Credits: Pirelli
    Dopo la prima gara del campionato, i piloti sono pronti a dare il massimo per conquistare la vittoria in terra cinese. I campioni dovranno difendersi dagli attacchi dei giovani talenti, determinati a dimostrare il loro valore. La griglia di partenza del 2025 si preannuncia più competitiva che mai, con piloti agguerriti e scuderie pronte a lottare per il titolo.

    Ecco il programma del weekend di gara che si terrà dal 21 al 23 marzo 2025
    Venerdì 21 marzoProve libere 1Qualifiche Sprint
    Sabato 22 marzoSprint RaceQualifiche
    Domenica 23 marzoGara
    LEGGI ANCHE: GLI ORARI TV DEL GRAN PREMIO DELLA CINA F1 2025In Cina ci sarà la prima delle 6 gare sprint della stagione 2025, un format che ha guadagnato popolarità negli ultimi anni. La gara sprint è una corsa più breve rispetto alla gara principale della domenica, tipicamente della durata di circa 100 km. Offre ai piloti e alle scuderie un’ulteriore opportunità di guadagnare punti per il campionato.
    Il formato del weekend di gara viene modificato quando è prevista una gara sprint. Le qualifiche per la gara sprint, denominate “Sprint Shootout”, si svolgono il venerdì. La gara sprint si svolge il sabato mattina, seguita dalle qualifiche per la gara principale nel pomeriggio.
    Il primo Gp della Cina nel 2004
    Il Gran Premio della Cina di Formula 1 ha una storia relativamente recente, ma ha rapidamente guadagnato un posto di rilievo nel calendario della F1. Ecco alcuni punti salienti della sua storia. La Cina ha fatto il suo debutto nel campionato mondiale di Formula 1 nel 2004. L’evento si svolge sul circuito internazionale di Shanghai, un tracciato moderno e tecnicamente impegnativo, progettato dall’architetto Hermann Tilke. Il circuito è noto per la sua lunga curva 1, un tornante a spirale che mette a dura prova le gomme e le abilità dei piloti.
    Sfide e ritorni
    Come molti eventi sportivi globali, il Gran Premio di Cina ha dovuto affrontare sfide significative negli ultimi anni, in particolare a causa della pandemia di covid-19. Dopo un periodo di assenza dal calendario, la Formula 1 è tornata in Cina. Il ritorno nel 2024, ha segnato un momento di rinascita per l’evento, riaccendendo la passione dei fan cinesi per la Formula 1.
    GP Cina F1 2024: Verstappen domina, Norris e Perez completano il podio
    Il Gran Premio della Cina 2024, quinta prova del campionato mondiale di Formula 1, è stato un evento emozionante che ha visto il dominio di Max Verstappen su Red Bull. L’olandese ha conquistato la sua 58ª vittoria in carriera, precedendo Lando Norris su McLaren e il compagno di squadra Sergio Perez.
    Curiosità e statistiche
    La vittoria di Verstappen è stata la prima per la Red Bull a Shanghai dal 2018. Il Gp della Cina 2024 ha fatto registrare un nuovo record di presenze, con oltre 200.000 spettatori nel corso del weekend. Charles Leclerc ha fatto segnare il giro più veloce della gara, con un tempo di 1:37.810. LEGGI TUTTO

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    F1, Formato Sprint: cos’è e cosa cambia rispetto a un weekend tradizionale

    Il prossimo fine settimana andrà in scena il Gran Premio della Cina di Formula 1, il primo weekend F1 con il formato Sprint. Cos’è e cosa cambia rispetto a un weekend tradizionale.during the Formula 1 Aramco pre-season testing 2025 of the 2025 FIA Formula One World Championship from February 26 to 28, 2025 on the Bahrain International Circuit, in Sakhir, Bahrain – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    F1, Formato Sprint
    L’attuale fine settimana con il formato Sprint si differenzia da un normale fine settimana di gara perché dopo la sessione di prove libere che apre il weekend si svolgono una qualifica, il venerdì nel tardo pomeriggio, e una gara della lunghezza di cento chilometri il sabato mattina, al posto dunque di due sessioni di prove libere della durata di sessanta minuti ciascuna.
    La qualifica è suddivisa in tre segmenti, di durata decrescente: dodici minuti per SQ1, dieci per SQ2 e otto per SQ3. Immutato rispetto alla qualifica tradizionale il numero di piloti (cinque) eliminati alla fine dei primi due segmenti. Nei primi due segmenti è obbligatorio usare la mescola Medium mentre nell’ultimo si deve montare la Soft. Libera, invece, la scelta della mescola per la gara “corta”.
    Rispetto ad un weekend tradizionale, cambia l’allocazione per pilota delle gomme slick: ognuno ha a disposizione sempre due set di Hard ma ne ha uno in più di Medium (da tre a quattro) e due in meno di Soft (da otto a sei), per un totale di dodici invece di tredici.

    Introdotta per la prima volta nel 2021 a Silverstone, la gara Sprint è stata disputata 18 volte. Il grande mattatore del sabato è stato finora Max Verstappen, che ha conquistato undici successi. Il circuito di Shanghai ospiterà per la seconda volta un fine settimana con questo formato: lo scorso anno vinse Max Verstappen. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Cina: la terna di mescole Pirelli per Shanghai

    La terna di mescole nominate da Pirelli per il Gran Premio della Cina è la stessa del 2024: C2 come Hard, C3 come Medium e C4 come Soft. Le ultime due sono state protagoniste lo scorso fine settimana a Melbourne mentre la prima è stata utilizzata in maniera estensiva durante i tre giorni di test in Bahrain alla fine di febbraio.

    Rispetto allo scorso anno va considerato però che tutte le mescole sono nuove e, in particolare, la C2 risulta essere più morbida e, quindi, più vicina alla C3 rispetto al passato.
    Un fattore importante da tenere presente durante il fine settimana saranno le temperature. Per la prima volta Shanghai ospita il Gran Premio nel mese di marzo, quando la temperatura media raramente supera i 18 °C. Peraltro, le previsioni per questa settimana vedranno un significativo rialzo oltre i 20 °C proprio a cominciare da venerdì, con una massima di 26 °C prevista per sabato; quindi, sensibilmente più calde del solito e abbastanza simili a quelle, ad esempio, registrate lo scorso anno, quando la gara si disputò nella terza settimana di aprile.

    Un weekend pieno di sfide e novità in Cina
    Una pista completamente riasfaltata e una sola ora di prove libere per scoprire se le caratteristiche saranno mutate rispetto al passato. La diciottesima edizione del Gran Premio della Cina pone subito già alla seconda gara delle sfide particolari non soltanto per squadre e piloti ma anche per la Pirelli. L’estate scorsa sul tracciato e sulla pit-lane dello Shanghai International Circuit è stato steso un nuovo manto stradale che è stato utilizzato solamente poche volte nella parte finale del 2024 e dovrebbe essere più liscio rispetto al precedente. Questo fine settimana ci sarà il primo evento in calendario al SIC nel 2025 quindi è lecito aspettarsi una pista che si evolverà molto rapidamente.

    Peraltro, l’appuntamento di Shanghai sarà, com’era accaduto nel 2024, anche quest’anno il primo con il formato Sprint, che prevede una sola sessione di prove libere il venerdì. Ci saranno quindi solamente sessanta minuti per trovare il miglior assetto delle vetture e valutare il diverso rendimento delle mescole in termini di prestazione sulla lunga distanza, anche se la gara corta del sabato rappresenta comunque un ottimo banco di prova per valutarne appieno almeno una. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali traccia il futuro: Thailandia e Argentina nel mirino

    Stefano Domenicali, l’uomo che sta ridisegnando il volto della Formula 1, non si ferma mai. Fresco di rinnovo quinquennale del suo contratto con F1 Group, il Presidente e CEO è già proiettato verso il futuro, con l’obiettivo di plasmare un calendario che possa entusiasmare i fan di tutto il mondo. La sua visione è chiara: un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, con l’aggiunta di nuove tappe esotiche che possano espandere l’orizzonte di questo sport globale.
    Gp di Thailandia e Argentina nel mirino: un nuovo capitolo per la F1
    La Thailandia è uno dei principali obiettivi di Domenicali. Un paese con una passione innata per i motori, dove il motorsport è vissuto con un’intensità unica. L’idea di portare la Formula 1 sulle strade di Bangkok o su un circuito appositamente costruito è un sogno che potrebbe presto diventare realtà.
    Il potenziale di un nuovo mercato: La Thailandia rappresenta un mercato inesplorato per la F1, con un potenziale di crescita enorme. L’interesse per il motorsport è in costante aumento, e un Gran Premio in Thailandia potrebbe attrarre nuovi fan.
    Un’esperienza unica per i fan: immaginate l’atmosfera vibrante di un Gran Premio nel cuore di Bangkok, con il rombo dei motori che si fonde con il calore e l’energia del pubblico thailandese.

    Sfide e opportunità: ovviamente, ci sono sfide da superare, come la costruzione di un circuito all’avanguardia e la logistica di un evento di tale portata. Ma le opportunità ci sono, e Domenicali è determinato a coglierle.
    Un calendario innovativo: 20 gare fisse e 8 in alternanza
    La visione di Domenicali per il futuro della Formula 1 prevede un calendario con 20 gare fisse e altre 8 in alternanza. Questo modello permetterebbe di mantenere un equilibrio tra i circuiti tradizionali e le nuove tappe, garantendo al contempo un’esperienza sempre fresca e coinvolgente per i fan.
    La rotazione dei circuiti permetterebbe di dare spazio a nuove tappe, senza sacrificare quelli storici, con un calendario dinamico e flessibile che permetterebbe di adattarsi alle esigenze del mercato e di cogliere nuove opportunità.
    Argentina: un sogno che potrebbe realizzarsiOltre alla Thailandia, un’altra tappa che Domenicali vorrebbe riportare in calendario è l’Argentina. Il Gran Premio d’Argentina ha una storia gloriosa, e il ritorno della Formula 1 a Buenos Aires sarebbe un evento epocale.
    Il circuito della capitale del paese sudamericano ha ospitato in passato alcune delle gare più emozionanti della storia della Formula 1, e il suo ritorno in calendario sarebbe un omaggio alla tradizione di questo sport.
    Il futuro della F1: un mix di tradizione e innovazione
    La visione di Domenicali per il futuro della Formula 1 è chiara: un mix perfetto di tradizione e innovazione, con l’obiettivo di espandere l’orizzonte di questo sport globale. La Thailandia e l’Argentina sono solo alcune delle tappe che potrebbero arricchire il calendario della F1 nei prossimi anni.. LEGGI TUTTO

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    Gp Australia F1 2025, le pagelline di Giorgio Terruzzi [ PODCAST ]

    Il GP d’Australia ci ha regalato emozioni forti e momenti tragicomici, e le prime Pagelline dell’anno di Giorgio Terruzzi non fanno sconti a nessuno! Dalla prova di maturità di Andrea Kimi Antonelli alla furia di Max Verstappen, passando per i guai di Charles Leclerc e la disfatta di Fernando Alonso, fino alla FIA che trasforma la pista in una stazione degli autobus. Chi ha brillato e chi ha deluso? Scopri i voti senza filtri, nel podcast “Terruzzi Racconta” che trovate embeddato qui sotto.

    Gp Australia F1 2025, le pagelline di Giorgio Terruzzi [ PODCAST ]

    Tutti gli episodi di Terruzzi Racconta, li puoi trovare su Spotify LEGGI TUTTO

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    F1, Antonelli impressiona al debutto in Australia. Wolff e la Mercedes ci hanno visto giusto

    Kimi Antonelli First Test – Austria | credit: Mercedes-AMG Petronas Motorsport media

    Se da una parte l’Italia del motorsport si è risvegliata con una gara da incubo della Ferrari in Australia, teatro del primo appuntamento stagionale del nuovo mondiale di Formula 1, dall’altra ha potuto assistere al debutto magistrale di Andrea Kimi Antonelli al volante della Mercedes. Il pilota bolognese, infatti, si è reso protagonista di una grande rimonta, dal 16° al 4° posto finale, ripristinato dalla FIA dopo l’iniziale penalizzazione per unsafe release che aveva avvantaggiato Alex Albon. Un risultato ben oltre le aspettative, dunque, che aumenta le già elevate speranze degli appassionati italiani nei confronti del classe 2006.
    Maturità e lucidità: l’esordio di Antonelli è da incorniciare
    La prima gara di Andrea Kimi Antonelli in Formula 1 è come un diesel che, alla lunga, riesce a carburare. All’inizio deve resistere alle grosse insidie presentate dal tracciato di Melbourne, che man mano estromette quasi tutti i rookie dalla corsa, tra incidenti ed errori. Giro dopo giro, poi, il portacolori italiano inizia a trovare il giusto ritmo e a prendere confidenza con le condizioni della pista, dando il via a una poderosa rimonta che, entro la metà di gara, lo porta in zona punti. Il tutto nonostante un testacoda che, per poco, non fa finire anche lui contro le barriere dell’Albert Park.
    La vera svolta della corsa, poi, arriva con il ritorno della pioggia, che costringe i team a tornare sulle gomme intermedie dopo il precedente passaggio sulle slick. In questa fase così delicata, Antonelli riesce a mantenersi lontano dai pericoli, guidando in maniera accorta e senza sbavature, scegliendo il tempismo giusto per rientrare ai box e fare la sua sosta. Una chiamata perfetta che, complici anche gli errori altrui, fa balzare il classe 2006 fino al 5° posto. Negli ultimi giri, poi, sferra l’attacco decisivo alla Williams di Albon, per assicurarsi un fantastico 4° posto finale. Tradotto: il miglior risultato per un pilota italiano in Formula 1 negli ultimi 16 anni, quando nel Gp del Giappone del 2009 Jarno Trulli conquistò il 2° posto con la sua Toyota.

    La qualifica, unico “neo” del weekend australiano
    In ogni caso, il primo weekend di Andrea Kimi Antonelli tra i grandi del Circus non è stato proprio tutto da incorniciare. Infatti, la qualifica del sabato si è rivelata ben al di sotto delle aspettative, come testimonia l’eliminazione già in Q1 con il 16° posto finale. Un risultato, sì, frutto di danni al fondo della sua Mercedes, tuttavia causati da alcune sue ripetute escursioni sulla ghiaia in curva 6. Un segno inequivocabile di come, sul giro secco, ci sia ancora del lavoro da fare, per trovare il giusto ritmo senza dover rinunciare alla prestazione pura. Il tempo, comunque, è tutto dalla parte di AKA, che in Australia ha già assaporato le zone alte della classifica. In attesa di ulteriori conferme dalla Cina, su una pista e con delle condizioni completamente diverse. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Australia: il peccato mortale della Rossa

    Non sarà un gran premio a darci il quadro definito della stagione e tantomeno quello di Melbourne. Un circuito già atipico di per sé, condizionato quest’anno da un meteo proibitivo, che ha influenzato la gara e nascosto (in parte) le prestazioni delle vetture in pista. In questo quadro un po’ astratto, si coglie però un comportamento delle Ferrari, giunte ottava e decima in gara, non solo insufficiente, ma anche molto preoccupante.Leclerc, Vasseur e Hamilton – Credits: Ferrari

    LA SQUADRA
    Il sistema Ferrari ha mancato in toto il primo appuntamento mondiale. I tecnici della Rossa non sono riusciti a mettere in pista una vettura competitiva per l’intero weekend, faticando sia nel trovare un assetto efficace per qualifica e gara, sia nell’elaborare una strategia vincente in almeno uno dei due appuntamenti. È mancato infatti sia il giro veloce, che il passo gara. Nonostante la delusione, è difficile pensare che questa sia la prestazione pura della Rossa. Tuttavia, il fatto di non aver intravisto neanche un lampo ferrarista a Melbourne fa temere che il progetto di Maranello non sia così competitivo come ci era stato descritto.
    I PILOTI
    La responsabilità di questo flop però è da imputare principalmente alla coppia Leclerc-Hamilton, che è stata incapace non solo di comprendere la vettura e quindi di aiutare i tecnici nella ricerca del bilanciamento, ma anche di leggere la gara, consigliando la strategia corretta al muretto. Vero che Leclerc sicuramente gode di un certo credito e che l’aura di Hamilton, sette volte campione del mondo, si fa sentire. Tuttavia, chi è al muretto è pagato per prendere decisioni, non per limitarsi ad assecondare i piloti. Il feeling in pista è importante, ma chi lavora ai box o a Maranello ha accesso a dati, telemetrie e previsioni meteo, strumenti essenziali per anticipare e interpretare scenari che il pilota, dalla monoposto, non può cogliere.

    IL PECCATO MORTALE
    Poi ci sono le aspettative, il vero peccato mortale della scuderia di Maranello. Quelle che da quasi un ventennio trasformano ogni caduta in un dolorosissimo flop. Tra presentazioni faraoniche, proclami, fiumane rosse e mega eventi mediatici al castello Sforzesco, la Ferrari si lancia sempre nella stagione senza alcun paracadute.Tanto clamore, per poi vedere Hamilton discutere con l’ingegnere di pista su automatismi e funzioni dello sterzo che dovrebbero essere ormai consolidati. Un pluricampione del mondo non può restare bloccato dietro una Williams per più di mezza gara senza nemmeno tentare un sorpasso.
    Una Rossa che ormai patologicamente vede nel suo motto “Essere Ferrari” non un segnale identitario, ma un testardo limite ideologico di presunta superiorità. Arroganza che ti porta a non fermarti ai box, neanche quando a rientrare è un certo Max Verstappen. Arroganza che fa dire a Charles, nel post qualifica, che si è sacrificato il Q3 per una presunta superiorità in gara, come se gli altri fossero tutti dei polli. Insomma, non è tanto la prestazione a preoccupare, quanto la direzione. Perché presentarsi così non è solo sbagliato, presentarsi così è un peccato mortale. LEGGI TUTTO

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    Ford Kuga, Puma e Focus: tre auto per ogni stile di vita

    Tra le vetture più vendute del segmento, la Nuova Ford Kuga è disponibile in tre allestimenti: Titanium, ST-Line e ActiveIl Suv best-seller della Casa americana si conferma tra le vetture più vendute del segmento, offrendo grande efficienza, performance grintose, tecnologie avanzate, soluzioni di design e comfort di guida senza precedenti.Iniziamo dal design. La nuova Ford Kuga è disponibile in tre allestimenti: l’elegante Titanium, la sportiva ST-Line e la versione Active dal profilo più avventuroso. Sul frontale trova spazio la nuova barra luminosa a LED a tutta larghezza, che enfatizza il logo e il dinamismo della vettura.
All’interno, i sedili scorrevoli della seconda fila possono aumentare lo spazio posteriore per le gambe fino a oltre 1 metro o creare fino a 536 litri di spazio extra nel bagagliaio.Per quanto riguarda la tecnologia, nuova Ford Kuga è dotata del sistema di infotainment SYNC 4, con una potenza di calcolo doppia rispetto al sistema precedente. Il SYNC 4 – che lavora su uno schermo touch da 13,2” – si integra perfettamente con gli smartphone, dispone di connettività 5G per un accesso rapido alle informazioni in cloud, e integra la navigazione connessa con avvisi su traffico, meteo e pericoli. Il sistema include inoltre la connettività wireless ad Apple CarPlay e Android Auto per un accesso wireless alle app e alle informazioni dei propri dispositivi. Di serie anche l’assistente vocale Alexa.
Nuova Ford Kuga vanta una suite completa di sistemi di assistenza alla guida. Da segnalare l’Intelligent Cruise Control di nuova generazione, che può azionare automaticamente i freni in prossimità di curve, incroci e nel traffico, mentre il sistema di telecamere a 360° offre una visione aerea ideale per rendere più semplici operazioni come il parcheggio. LEGGI TUTTO