Nella notte delle “stelle cadenti”, il Masters 1000 di Toronto saluta la stella più brillante del nostro sport, Rafa Nadal, e quello che potrebbe diventarne il futuro campione, Stefanos Tsitsipas. Rafa stravince una finale che pareva già scritta, e che è diventata improvvisamente interessante proprio al momento di chiudere, quando Nadal si è imballato. E’ stato un momento, Rafa arriva al tiebreak e chiude. Da campione. Troppo più forte l’iberico, in ottima condizione fisica e ben centrato. Troppo stanco il greco, protagonista di un torneo incredibile (4 top10 battuti, record assoluto per un giovane della sua età) ma oggi svuotato. Il gap di intensità tra i due è stato palese, ma l’affermazione del n.1 non è da ricercare solo nella diversa efficienza fisica. La palla pulita di Tsitsipas è ideale per essere impattata con potenza e precisione da Nadal, non “gli fa male”. Troppo facile per lo spagnolo prendere ritmo, inserire il pilota automatico con drive potenti e precisi e con zero rischio, provocando gli errori del rivale. Questa banale spiegazione tecnico tattica spiega l’andamento di una finale che, purtroppo, ha deluso sul piano dello spettacolo, visto che non c’è stata letteralmente partita, eccetto il sussulto finale, con il break improvviso (per colpa di Rafa!) che ha rimesso in partita il giovane sfidante fino al tiebreak. Nadal ha giocato con grande tranquillità, aggressivo e veloce, eccetto il calo improvviso nel momento di chiudere.Ha dominato il campo con dritti potenti ed alcune accelerazioni di rovescio davvero notevoli. Però tutto è stato per lui troppo facile per l’incapacità del giovane rivale di rubargli il tempo di gioco. Un tennis brillante ed a tutto campo, come quello di Tsitsipas, può essere assai pericoloso per Nadal sul cemento quando il rivale riesce a giocarlo rapidamente, ad anticipare i colpi, partendo da buone prime di servizio. In questo è mancato Stefanos.Dopo un primo game da incorniciare, giocato quasi in trance, è crollato nella percentuale di prime, ha accelerato troppo i tempi di gioco per non finire della ragnatela del rivale, ma commettendo troppi errori. Invece di provare a muovere Nadal con palle meno “definitive” ma in grande anticipo, ha rischiato l’affondo, sbagliando troppe accelerazioni. Inoltre è stato quasi inesistente in difesa, praticamente mai è riuscito a ribaltare lo scambio dalla risposta, se non con un paio di giocate a tutto braccio, tanto belle quanto tatticamente inutili; e nel rocambolesco finale, quando ha iniziato a spingere di più e tenere di più. Il tennis di Tsitsipas è molto elegante, ed in settimana ha sorpreso per come è riuscito a giocarlo con quantità, e non solo qualità, trovando bei punti nei momenti importanti. Tuttavia ha sconfitto grandi giocatori che gli hanno lasciato il tempo di imbastire i suoi attacchi, senza che lui rubasse tempo gli avversari stessi. Nadal non ti consente questo, lui il campo se lo prende, di forza, e non lo molla più.
Rafael inizia quindi alla grande l’estate sul cemento USA, prendendo ancor più vantaggio nel ranking ATP. Tsitsipas questa settimana ha fatto ufficialmente l’ingresso nel grandissimo tennis, sarà curioso vederlo da qua in avanti, per confermare il salto di qualità di questi giorni. Ecco la cronaca della finale del Mastes 1000 di Toronto.
Si inizia con Tsitsipas alla battuta. Prima esterna, governa col dritto e via avanti a prendersi il punto. Ace violento e preciso. Si difende dall’aggressione di Nadal e strappa un 15 di lotta. Dritto vincente. 4 punti per Stefanos, a zero muove lo score nella prima finale Masters 1000 in carriera. Che inizio per il greco! Dimostra il piglio del campione, ma purtroppo sarà un incendio vivacissimo ma destinato a spengersi subito. Nadal al servizio. Con grande ritmo e palle lavorate forza l’errore del ventenne, facendogli colpire palle a sinistra più alte della spalla. Anche lui a zero tiene il servizio. Impressiona la tranquillità con cui Tsitsipas è entrato in campo, ma paga immediatamente la minor qualità della seconda, con Nadal che si avvicina alla riga e spinge in progressione. 30-40, prima palla break per Rafa. Rischia il doppio fallo, pizzicando la riga con la seconda, ma si salva. Di palle break ne arrivano altre due, è in difficoltà Stefanos a contenere la palla vivace e veloce di Nadal, soprattuto col dritto visto che impatta molto pulito in accelerazione. La terza chance vale al n.1 il break, un attacco troppo “leggero” è castigato da un passante difficile da gestire di volo. Break Nadal, avanti 2-1. Chiara la tattica del campionissimo: giocare dritto per dritto, con poco rischio; produrre una serie di palle pesanti e lavorate, non dando angolo al rivale e forzando l’errore martellando di ritmo. Consolida il vantaggio Rafa, in fuga 3-1. Più dello score, la sensazione è che Nadal sia entrato in controllo dello scambio. Tsitsipas deve prendersi grandi rischi per mettere in difficoltà l’iberico, e servire sempre prime di grande qualità, pena crollare in difesa. Una smorzata tanto estemporanea quanto tatticamente errata gli costa l’errore del 15-40, altre due chance per Rafael. Cancella la prima con un gran dritto lungo linea; ma affossa un dritto in scambio nella seconda. Altro break per Nadal, quarto game in fila. Il set è in cassaforte, Nadal sale 5-1 con il doppio di punti vinti rispetto all’avversario. Dopo un inizio pimpante del greco, adesso è tutto fin troppo facile per campione di Parigi, anche perché Tsitsipas sembra dimesso fisicamente, con le tante fatiche accumulate in un torneo per lui straordinario. Tiene un turno di servizio, bloccando l’emorragia, ma ora è Nadal a servire per il set. In totale sicurezza chiude 6-2 in 34 minuti.Un set ampiamente meritato, condotto da campione con il suo tennis solido, preciso, continuo. Troppo tosto per uno Tsitsipas capace di vincere un solo 15 alla risposta. Onestamente non si vede come il greco possa ribaltare il match.
Secondo set, Tsitsipas al servizio, ma la prima non lo aiuta. Il dritto scappa via, un’altra palla corta è un incubo. Regali di cui un Rafa così centrato non ha affatto bisogno. A 15 Nadal strappa il servizio al greco, ormai totalmente in balia dell’avversario, incapace di costruire una reazione tecnica e nemmeno nervosa. Tutto gira a puntino nel tennis dell’iberico, pure la prima di servizio. A zero Nadal sale 2-0. La partita sembra già in archivio, purtroppo per il pubblico non è nemmeno iniziata. Tsitsipas lascia partire il braccio, trova un paio di accelerazioni di qualità, e riesce a tenere un turno di servizio, …ma il problema è riuscire a fare gioco alla risposta, dove finora è stato totalmente in balia. Il set avanza seguendo i turni di servizio, con Tsitsipas che non molla, ma resta incapace di procurarsi chance di rientrare in partita. Gli unici sussulti arrivano da qualche bella giocata dell’iberico, accelerazioni di dritto in corsa o progressioni devastanti, chiuse “alla Nadal”. Sul 5-3 per Rafa, Tsitispas serve per restare in partita. Inizia sbagliando un dritto in spinta, l’ennesimo del suo match. Appare una statistica, impietosa: 22 winners Nadal, 20 errori Tsitsipas, fotografia esatta del match. Ma non crolla il greco, trova un paio di servizi precisi e sale 4-5. Adesso è Nadal che serve, per il 33esimo titolo Masters 1000 in carriera. Perde il primo punto, non trova il passante per “punire” un attacco fin troppo garibaldino di Stefanos. Arriva un errore di Rafa, uno dei pochissimi. 0-30, situazione totalmente anomala in un match che fino all’inizio di questo game vedeva Tsitsipas capace di strappare la miseria di 3 punti alla risposta… Doppio fallo Nadal! Dal niente, 15-40 e prime due palle break del match per il greco. E’ molto paziente Tsitsipas, si scambia a basso ritmo e clamorosamente è Rafa il primo a sbagliare! Quando tutti stavano preparando la cerimonia di premiazione, break Tsitsipas, impatta 5 pari e serve bene, salendo in attimo 6-5, per la prima volta in vantaggio nel secondo set. Rafa pare nervoso, sbaglia un paio di colpi e Stefanos si ritrova 15-30, a due punti dal set. Qua Nadal sale in cattedra, rompe gli indugi a va a prendersi due punti da campioni, non lasciando letteralmente giocare il rivale. Ma Tsitsipas adesso gioca rovesci lunghi e precisi, in anticipo, e Rafa sbaglia di nuovo. Set point Tsitsipas! Scambio rocambolesco, e doppio nastro favorevole all’iberico, che si salva di un niente. 6 pari, tiebreak. Stefanos parte bene, col servizio, 1-0. Rispode Rafa, molto aggressivo, avanti a chiudere. Nadal intuisce che adesso il rivale è sciolto, e pericoloso, quindi accelera lui i tempi e mette pressione. Bravo Tsitsipas nel terzo punto, ha pazienza, lavora col dritto e strappa un errore che lo manda avanti 2-1 e servizio. Esagera nella spinta, ancora il dritto lo tradisce. 2 pari. Sbaglia anche Nadal, adesso vistosamente infastidito. 3-2 Tsitsipas, e quindi 4-3 Nadal, aiutato dal servizio. Spinge il greco col dritto, ma sbaglia un’accelerazione inside out, che muore sul nastro. 5-3 Nadal. Stefanos, tiene, resta in scia 4-5, adesso due servizi per Rafa. Gioca discretamente corto l’iberico, ma è lento il greco nell’aggredire la palla, e sbaglia. 6-4 Nadal, primo match point. Dritto vincente, Rafa chiude 7-4. Quarto successo in Canada per il n.1, 1h e 42 di tennis. Tutto troppo facile, fino al finale a sorpresa. Tsitsipas bravissimo a stare lì, crederci, e regalarci un finale interessante.
Marco Mazzoni
@marcomazz