Sin dal suo ingresso come detentrice dei diritti commerciali della Formula Uno, Liberty Media ha lavorato per aumentare lo spettacolo in pista e fuori. In ordine di tempo, l’ultima novità è stata l’introduzione di una terza zona DRS su alcuni circuiti (come Silverstone, Spielberg e Hockenheim) per facilitare i sorpassi, ma il lavoro degli americani si sviluppa in diverse direzioni.
Tra i temi che il Promoter dovrà affrontare insieme ai team c’è quello relativo al numero delle vetture in griglia. Secondo quanto affermato da Pat Symonds (ex direttore tecnico di Renault e Williams), entrato nello staff FOM insieme a Ross Brawn, Liberty starebbe valutando di consentire ai team di schierare tre vetture o anche una sola. Ecco le sue parole, pronunciate durante la conferenza stampa indetta dalla Motorsport Industry Association la scorsa settimana: “Non è ancora un argomento all’ordine del giorno, ma ne discuteremo nella prossima riunione. Abbiamo pensato che sarebbe una buona idea aumentare il numero dei partenti e ci siamo chiesti: meglio aumentare le vetture con i team presenti o accoglierne di nuovi?�.
In questa ottica, un problrma che Liberty si troverà ad affrontare sarà certamente la reazione dei team attuali all’eventuale ingresso in griglia di nuove squadre. Lo stesso Simonds ha posto l’accento su questa questione: “Penso che fino ad oggi uno dei problemi che hanno afflitto la F1 sia il grande potere esercitato dai team. Quando c’è un ristretto numero di team che detiene il potere, questo non porta a nessun cambiamento, mentre il mondo intorno a noi si sta evolvendo, e anche il nostro sport ha bisogno di cambiamento ed evoluzione�.
Quello di aumentare il numero dei partenti è un argomento che già da tempo circola nel Circus. Nel 2010, sotto la gestione di Bernie Ecclestone, si provò ad incrementare le vetture in pista con l’ingresso di tre nuovi team: HRT, Virgin Racing (in seguito diventata Marussia) e Lotus (in seguito Catheram). L’esperimento si rivelò un fallimento: le tre squadre non erano in grado di fornire ai loro piloti vetture capaci di combattere neanche per le posizioni di centro gruppo, soprattutto a causa di problemi di budget. Nel giro di poche stagioni si ritirarono tutte dal circus (l’ultima fu la Marussia nel 2015).
Al contrario, la bella realtà del team Haas mostra come sia possibile ottenere buoni risultati anche da new entry. Occorre però notare come le vetture di Kannapolis siano il risultato di una sinergia tra Haas, Ferrari e Dallara, quindi con alto potenziale a livello tecnico e di budget.
Per ovviare alle difficoltà relative all’ingresso di nuovi team, Liberty potrebbe optare per la possibilità di consentire alle squadre di schierare tre o una sola vettura. Quella della terza vettura potrebbe essere un’ottima idea, soprattutto per i top team, che avrebbero la possibilità di sfruttarla per far crescere i piloti del vivaio direttamente senza dover per forza farli passare da eventuali junior team (vedi Red Bull con Toro Rosso o Ferrari con Sauber-Alfa).
Probabilmente per avere una risposta a questi quesiti, bisognerà attendere che Liberty Media e i team delineino con precisione i regolamenti tecnici per il 2021, e vedremo se questi saranno in grado di attrarre nuove squadre e nuovi costruttori.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/JC2c0EcCaNo/pat-symonds-la-f1-ha-bisogno-di-cambiamento-e-torna-lipotesi-terza-macchina.php