C’è il Mondiale Piloti, Costruttori e perché non quello riservato a chi è più rapido ad effettuare il pit-stop premiando i meccanici? Sì, proprio loro, quelli che storicamente faticano più di tutti in F1 assieme a chi doma il bolide da Gran Premio dentro l’abitacolo. Quelli che purtroppo, pur sbattendosi giorno e notte dormendo sovente pochissimo, sono anche coloro i quali ricevono meno attenzioni. Spesso i più trascurati, insomma, ma non per dirigenti, team principal e piloti i quali sanno benissimo che i loro destini ad ogni gara sono legati a doppio filo dal loro lavoro.
E allora CircusF1 vuole rendere merito alle grandi abilità di questa categoria così operosa e infaticabile, rappresentata nella maniera più visibile la domenica da quei 21 uomini (all’incirca perché il numero può variare) che entrano in azione al momento delle soste ai box. Sono quelle fasi cruciali in cui può decidersi il risultato di una corsa o di un piazzamento molto importante per una frazione di secondo. E, di conseguenza, i destini di uno stesso Campionato del Mondo. Da queste premesse è nata la nostra idea per valorizzare l’alacre impegno di questi membri superspecializzati di ogni team.
Come? Con un format molto semplice: stilare ad ogni Gp la classifica della sosta più veloce per ogni scuderia considerando anche il tempo di entrata e uscita dalla pit-lane, basandosi sul crono migliore in assoluto fatto segnare dal team tra tutti i pit-stop effettuati durante la gara. Il sistema di punteggio da adottare è lo stesso stabilito per i primi 10 piloti che giungono al traguardo. E, così, per ogni Gp si decide il relativo “Ordine d’arrivo” parallelo a quello determinato sotto la bandiera a scacchi. A questo punto vi chiederete giustamente qual è la situazione, ad oggi, di questo specialissimo Mondiale.
Ebbene, confermando il trend degli ultimi anni in tema di abilità e destrezza nelle operazioni di cambio gomme, la classifica generale parla Red Bull, autentica dominatrice 2022. Ma non mancano ugualmente sorprese, così come risultati davvero sorprendenti. Si scopre, infatti, che al di là delle schiaccianti vittorie Red Bull in Bahrain, Australia, Emilia Romagna, Miami, Spagna, Monaco e Gran Bretagna, gli altri successi “di tappa” sono appannaggio di quattro diversi team: Alfa Romeo, Aston Martin, Alpha Tauri e Williams, trionfatrici rispettivamente dei Gp di Arabia Saudita, Azerbaijan, Canada e Austria, domenica scorsa. Sono loro ad aver interrotto saltuariamente l’egemonia Red Bull.
A sorprendere in negativo, invece, sono Ferrari (un tempo molto efficiente in questo campo) e Mercedes con zero successi, per una classifica che fotografa questo scenario: Red Bull 229, Mclaren 121, Williams e Ferrari 119, Aston Martin 115, Alpha Tauri 109, Mercedes e Alpine 107, Alfa Romeo 64 e Haas fanalino di coda a quota 24.
Attualmente la media della velocità nei pit-stop è di 2-3″, un tempo mostruoso nonostante le limitazioni imposte dall’autorità sportiva nel 2021. Questo vero e proprio Mondiale delle soste ai box, su cui vi daremo aggiornamenti e analisi ad ogni Gp, abbiamo pensato di chiamarlo “Speedy pit”! Vi piace? E chissà che un giorno anche la FIA non decida di introdurlo in pianta stabile in via ufficiale accanto agli altri due tradizionali, riconoscendo le virtù di questa speciale categoria di meccanici?
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/07/circusf1-vi-regala-lesclusivo-speedy-pit-il-mondiale-dei-pit-stop.php