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Finalmente Russell: sui giovani piloti, strategia Mercedes controcorrente

La stagione che prenderà il via in Bahrein vedrà finalmente George Russell esordire al volante della Mercedes. Dopo un triennio di apprendistato in Williams, con la breve parentesi del Gran Premio del Sakhir nel 2020, il giovane pilota inglese entrerà a far parte in pianta stabile del team che ha scommesso su di lui negli anni delle formule propedeutiche. Il ragazzo di King’s Lynn non ha tradito le attese, vincendo da rookie sia la GP3 che la F2 e presentandosi nella massima categoria con i numeri di una futura stella. La scarsa competitività della Williams non gli ha impedito di dare sfoggio del suo enorme potenziale, soprattutto in qualifica. Ricordiamo, ad esempio, le qualifiche bagnate del Gran Premio del Belgio della scorsa stagione, con un brillante secondo posto che è rimasto tale anche la domenica in virtù di una gara che non è praticamente partita.

Russell è il primo prodotto dell’academy Mercedes ad approdare nel team ufficiale. Forti di una partnership di grande successo tra Hamilton e Bottas, Wolff e i vertici della compagine di Brackley non hanno voluto apportare cambiamenti a una struttura molto solida né forzare la crescita del loro giovane pupillo. Negli anni, la strategia adottata dalla Mercedes sui giovani piloti è andata in controtendenza rispetto ad altri top team. Red Bull, che con la sua filiera di talenti ha fatto scuola, ha costruito il team attorno a Verstappen e, prima di scegliere l’esperto Perez come seconda guida, ha provato con scarso successo a promuovere Gasly e Albon dal team satellite. La Ferrari, che per tradizione ha sempre schierato piloti di esperienza e già titolati, ha promosso Leclerc dopo una sola stagione in Sauber. Le prestazioni del giovane prodotto della FDA hanno convinto Binotto a non rinnovare il contratto di Vettel al termine del 2020, lanciando Leclerc nel ruolo di leader del team. Anche la McLaren, impegnata in un lento percorso di risalita, ha scommesso sul debuttante Norris nel 2019.

La Mercedes, d’altro canto, ha lasciato libero Pascal Wehrlein e al termine del 2019 ha scelto di rinunciare anche a Esteban Ocon, diventato pilota ufficiale del team Alpine. Lo svezzamento di Russell avrebbe potuto durare anche una stagione in meno, ma i successi di Hamilton e l’affidabilità del connubio con Bottas hanno spinto Wolff a concludere lo scorso ciclo tecnico senza intervenire sulla line-up dei piloti. Nel 2021, le voci che indicavano un Russell in procinto di sostituire Bottas a stagione in corso non hanno mai trovato riscontro. È evidente però che, anche alla luce di un Hamilton che si avvia per ragioni anagrafiche a disputare le ultime stagioni della sua carriera, la promozione di Russell in Mercedes non poteva aspettare oltre.

Il 2022 darà al quasi 24enne inglese la grande occasione di lottare ai vertici della Formula 1. Il primo terreno di scontro sarà proprio quello con il compagno Hamilton, che presumibilmente si lancerà con grande determinazione a caccia dell’ottavo titolo iridato. La Mercedes sarà chiamata a gestire dinamiche molto diverse da quelle degli ultimi anni e lo stesso Russell dovrà sopportare la pressione derivante dal trovarsi in un team mai sazio di vittoria e con a fianco il pilota più vincente di sempre.

Fonte: https://www.circusf1.com/2022/01/finalmente-russell-sui-giovani-piloti-strategia-mercedes-controcorrente.php


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