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US Open: Sinner lotta quattro set per superare un ottimo Wawrinka. È negli ottavi (attende Zverev)

Un torneo dello Slam è una piccola maratona, non puoi pensare di arrivare sino alla fine con un “bicchiere di Martini in mano”, senza una crisi, senza dover superare dei momenti “no”. Per questo affrontare delle difficoltà e riuscire a reagire trovando soluzioni, riuscendo ad alzare il livello e gestendo la tensione dei momenti complicati è molto, molto importante, ancor più quando hai superato i primi match in modo agevole perché sono un test per gli incontri decisivi. Possiamo tracciare così il quadro della vittoria di Jannik Sinner al terzo turno di US Open contro Stan Wawrinka, un successo sofferto, forse più di quello che si poteva ipotizzare alla vigilia e ancor più di quello che racconta lo score conclusivo, 6-3 2-6 6-4 6-2 al termine di tre di tennis molto intenso.

Proprio la parola intensità è stata la chiave di una partita molto dura, giocata a ritmo elevato con tanta pressione e potenza sprigionata dai due tennisti. Alla fine la capacità di Jannik di tenere più a lungo la massima spinta, di imporre la propria progressione mettendo grande pressione in risposta ha scavato la differenza tra i due. Sinner ha condotto e vinto il primo set, complessivamente giocato meglio e bravo a salvare due palle break. Dall’avvio del secondo Wawrinka ha cambiato marcia, consapevole di non poter vincere una partita di corsa contro un rivale più giovane e attrezzato in quel tipo di gioco. Ha preso enormi rischi, ha lasciato correre il braccio a tutta. Perso per perso, me la gioco al massimo. La tattica ha funzionato benissimo, è riuscito a produrre una mezz’ora di tennis stellare, non lontano da quello che gli ha consentito di vincere tre Slam, US Open incluso nel 2016. Sotto le mazzate terrificanti di uno Stan “in the zone”, Jannik si è irrigidito, ha perso il controllo del tempo di gioco innescando quella catena di eventi perversa che deprime il suo gioco: tensione, braccio rigido, prima palla che non va, arrivano i primi errori, poi colpi più corti e meno intensi. È una situazione che Sinner affronta spesso contro i migliori e sulla quale deve assolutamente lavorare per crescere. Quando hai un tennis molto rischioso che richiede velocità di braccio, la gestione della tensione è decisiva. Nel secondo set questi problemi, sotto gli eccezionali colpi di Wawrinka, sono tornati prepotentemente a galla.

Lo svizzero si è meritato il secondo set, ma per fortuna l’inerzia cambia di nuovo all’avvio del terzo set. Stan ha tenuto una spinta così forsennata che un suo calo era prevedibile. Jannik qua è stato bravo, ha gestito le difficoltà non crollando, è stato pronto a scattare in avanti subito e riprendersi il tempo di gioco, anticipare di nuovo la palla, aprire l’angolo e far correre il rivale. Bravo anche ad avanzare spesso a rete, e pure inserire delle smorzate che hanno costretto Wawrinka a correre in avanti, scatti che alla lunga hanno pesato sulle sue gambe. Tutto si è complicato maledettamente con un break subito all’ottavo game, per il 4 pari, ma di nuovo è venuta fuori la reazione di Sinner, bravissimo ad alzare di nuovo il livello, tirare fortissimo, prendersi il campo e un altro break, quello che ha definitivamente spaccato la partita a suo favore. Qua è venuto fuori il miglior Sinner, per intensità di gioco e schemi offensivi che stanno diventando sempre più sicuri ed efficaci.

21 punti su 26 discese a rete, numeri molto importanti per due motivi: 1) sono un numero di punti cospicuo; 2) è andato a prenderseli in momenti delicati, mai sul 40-0 o situazioni comode. È un passo in avanti decisivo questo, non solo verso la rete ma verso un livello di prestazione superiore. Quando hai bisogno del punto, andare a prenderselo di petto, non lasciando che sia il rivale a poterlo impostare e gestire, è segnale non solo di personalità ma anche di fiducia. In tutto il torneo sta avanzando molto più spesso verso la rete, i tempi dell’attacco sono migliorati, come la posizione e le chiusure. Segnali molto importanti.

Non bene invece il rapporto tra vincenti ed errori (33/61), ma scambiando a ritmi così alti è quasi normale che si finisca per sbagliare molto. Al servizio è stato bravo Jannik a trovare punti vincenti e prime solide in alcuni momenti chiave, ma la percentuale di prime in campo resta non soddisfacente (59%) con un rendimento troppo altalenante. Molto bene il rovescio dal 4 pari del terzo set: è stato coraggioso ma anche scaltro a sfidare Wawrinka sulla diagonale di rovescio, perché tirando molto forte incrociato e pure profondo non ha lasciato al rivale il tempo per caricare il colpo in lungo linea, e quindi spesso l’ha poi fatto correre a destra per un diritto giocato in corsa e quindi con poco equilibrio. In generale, Sinner è stato più bravo nell’anticipare il colpo e far correre Wawrinka. Quando c’è riuscito – tutte le fasi in cui ha controllato l’incontro – la differenza a suo favore è stata netta.

Una vittoria sofferta ma molto importante, un gran test sulle proprie capacità che sicuramente gli darà ancor più fiducia. Agli ottavi attende Alexander Zverev. Due italiani negli ottavi a New York. Non accade ogni anno, bravi Jannik e Matteo.

Marco Mazzoni

La cronaca

Sinner alza la prima palla del match. Un buon turno di servizio, senza problemi muove lo score, il servizio sembra già in ritmo. Wawrinka è invece costretto a lottare già nel suo primo turno: appena si entra nello scambio Jannik con grande profondità sposta lo svizzero, e le gambe non sono più quelle che hanno consentito di vincere 3 Slam, tra cui questo nel 2016 vs. Djokovic in finale. Con qualche bordata a tutto braccio e grandissimo rischio Stan impatta 1 pari. Jannik non sembra soffrire la palla di Stan, ma il terzo game è complicato per l’altoatesino. Doppio fallo sul 15 pari, un diritto mal centrato e quindi un altro diritto di poco lungo. 30-40 e palla break Wawrinka! Se la gioca a viso aperto Jan, grande profondità col diritto, un buono smash (nemmeno facilissimo). Scampato il pericolo e avanzato sul 2-1, Sinner incrementa sempre più il ritmo nello scambio, è rapidissimo nell’arrivare sulla palla e in risposta sul 3-2 cambia marcia. Con un gran passante di rovescio vola 0-30, un doppio fallo di Stan lo porta al 15-40, prime palle break a favore nel match. Jannik sfrutta la seconda: ribalta uno scambio con un gran diritto lungo linea, apre il campo col rovescio cross e Stan arriva pesante, e sbaglia. BREAK Sinner, 4-2 e servizio. Wawrinka trova un rovescio vincente da metri fuori dal campo da cineteca, ma Jannik, forte del vantaggio, colpisce con sciolto e produce grande velocità. Con due Ace di fila (curva stretta perfetta e poi botta al T) consolida il vantaggio per il 5-2. Wawrinka resta in scia (3-5), Sinner serve per il primo set. La palla corre velocissima, dritto per dritto. 30-0, poi 30 pari con Stan che libera tutta la potenza del suo braccio con due bordate micidiali. Bravo Sinner ad aprire l’angolo, mette il pilota automatico col rovescio cross e strappa il primo set point. Regge stavolta nello scambio lo svizzero, e poi Jannik rischia una palla corta mal eseguita e anche tatticamente errata. Palla del contro break per Stan. Se la gioca con coraggio l’azzurro, si butta avanti e chiude la porta di volo. Con un Serve and Volley perfetto si procura il secondo Set Point e stavolta chiude con un Ace esterno. 6-3. 71% di prime palle in campo, vincendo il 64% dei punti. Ottimo il 6 punti a rete su 6 discese.

Secondo Set, Wawrinka mette il turbo e spacca la palla, cercando non solo il vincente ma di tenere fermo Sinner che se inizia a lavorare lo scambio lo mette in grande difficoltà. Questa tattica rischiosissima funziona: nel secondo game vola 0-40, tre palle break consecutive per lo svizzero. Molto solido Jannik, non trova punti facili con la prima palla ma scambia a grande ritmo, alzando leggermente la parabola e non cercando la riga, una morsa che produce gli errori del rivale. Con servizio e diritto annulla anche una quarta PB Jannik, e col servizio anche una quinta. Il BREAK arriva alla sesta chance, con una bordata di diritto dello svizzero. Male col servizio Sinner, paga immediatamente il primo calo alla battuta, 2-0 e poi 3-0 Wawrinka, impennata di qualità, ora l’azzurro è costretto a rincorrere. Sinner ha accusato lo strappo di Wawrinka, la battuta non va, anche col diritto ha perso intensità, mentre il rivale disegna il campo col magnifico rovescio, come il clamoroso l’angolo stretto imprendibile  che gli vale il punto del 4-1. Brutto momento per Jannik, è incerto, visibilmente teso. Alterna qualche buona giocata ed errori, Ace e doppi falli. Qualcosa nella sicurezza si è incrinato, non riesce più a far correre l’elvetico e costringerlo all’errore sotto pressione. Per questo nel sesto gioco cerca di spezzargli il ritmo, tra palle corte e discese a rete. A fatica, 2-4. Servendo sotto 2-5, Sinner incappa in un pessimo momento, un errore dopo l’altro per lo 0-40. Il secondo set point gli è fatale, doppio fallo, che chiude 6-2 il parziale. Bravo lo svizzero ad alzare al massimo la sua spinta e prendersi i tempi di gioco, metto il calo di Sinner, dal servizio all’intensità di gioco.

Terzo set, Wawrinka continua a martellare con buona sicurezza, 1-0. Ritrova qualche punto col servizio Jannik, parlotta col suo angolo dopo essersi portato 1 pari. “Gioca il tuo tennis” gli dice Darren Cahill, ossia intensità, apri l’angolo, sposta Stan. L’input funziona: risponde più profondo, non sbaglia e provoca gli errori di Wawrinka, per lo 0-40, tre importantissime palle break. Con un doppio fallo sul 15-40 ecco il BREAK per Sinner, 2-1 e servizio. L’allungo ha liberato la testa e quindi il braccio di Jannik, la prima di servizio torna a funzionare, pure la palla corta. 3-1 Sinner, ora può fare corsa di testa nel parziale. L’inerzia in campo è passata di nuovo dalla parte dell’azzurro, più rapido nell’aggredire la palla, un anticipo che manda in difficoltà la potenza di Stan, non ha più il tempo per spingere a tutta. Il ritmo di Jan è infernale nel quinto game, clamoroso il forcing imposto sul 30 pari che, palla dopo palla, demolisce la resistenza dello svizzero. Purtroppo Sinner non trasforma la palla break, e nemmeno altre due. Con due Ace di fila, si salva lo svizzero, portandosi 2-3. Fantastico gli ultimi due punti vinti da Sinner nel game seguente sul 30 pari, prima smorzata e lob perfetto, quindi volée in contro tempo con controllo del corpo da manuale. 4-2 Sinner. Servendo sul 4-3, Jannik si ritrova sotto 0-30. Grande reazione, Ace e demi-volée perfetta. Il terzo errore di diritto del game gli costa una palla break, che annulla di potenza, cacciando anche un urlo. Ma gli alti e bassi continuano, un doppio fallo gli costa un’altra palla break. Vola via il rovescio di Jannik, da possibile doppio break, ora siamo 4 pari. Continua la bagarre: ora è Stan a sbagliare, crolla 15-40. Si gioca male la seconda chance Jannik, cerca una risposta lungo linea totalmente fuori equilibrio, un regalo. Si riscatta con un diritto in corsa quasi impossibile, veloce e strettissimo, che gli vale la terza PB. È quella buona: spinge sul rovescio e si prende il punto che lo manda a servire per il set sul 5-4. Jannik vince un durissimo scambio sullo 0-15, con un diritto vincente sulla riga, quindi un bel serve and volley, perfetto anche per riprendere fiato. Un Ace provvidenziale lo porta a doppio Set Point sul 40-15. Chiude con una palla corta, mal rigiocato dal rivale. 6-4 Sinner. Un set duro, fisicamente e mentalmente, bravo l’azzurro a riprendere il vantaggio dopo essersi fatto riacciuffare.

Wawrinka inizia al servizio nel quarto set, ma è Jannik a dominare il campo. Splendido l’attacco chiuso di volo sullo 0-30, tre palle break immediate. Stan è pesante con le gambe sul rovescio che muore in rete, BREAK Sinner, 1-0. Con un solido turno di servizio si porta 2-0, e far corsa di testa per lui è importante per la gestione della pressione. Wawrinka continua a spingere molto, ma sulla velocità di palla alta i suoi piedi sono un filo in ritardo e il controllo del colpo ne risente. Un altro errore in spinta gli costa la palla break ai vantaggi. Non la gioca bene Jannik, in controllo dello scambio esagera col diritto lungo linea, c’era spazio per chiudere (forse anche il match, se trasformata…). Muove lo score Wawrinka, ma ora in risposta fa fatica, contro un servizio dell’azzurro tornato più efficace. Ci mette pure un’ottima smorzata l’allievo di Cahill, e ogni scatto a tutta in avanti svuota ancor più un serbatoio di energie che si avvicina al rosso per Stan. 3-1 Sinner, che resta al comando salendo 4-2, ottimi gli ultimi due punti del sesto gioco, attacchi sicuri che non lasciano scampo al rivale (20 punti su 25 discese a rete). È un buon momento per Jannik, braccio sciolto, aggredisce la palla col diritto e col rovescio. Con un attacco perfetto di rovescio dal centro si prende il punto per lo 0-40, tre palle break! Altro rovescio super aggressivo, Wawrinka non la rimette in campo. BREAK! 5-2, Sinner serve per il match. È un turno di servizio complicato, rimonta da 0-30 grazie all’efficacia del rovescio cross, davvero splendido nell’ultima fase del match. 40-30, Match Point, chiude con un servizio esterno! Tre ore di gioco, quarta vittoria di fila su Wawrinka, è di nuovo negli ottavi a US Open. Una vittoria sofferta, con qualche alto e basso di troppo e momenti di incertezza, ma a volte in uno Slam anche sapersi “cavare dal buco” ha la sua importanza. Applausi a un Wawrinka mai domo e tornato a grande livello. La sostanza di Jannik alla fine ha prevalso.

S. Wawrinka vs J. Sinner

StatisticheS. WawrinkaJ. Sinner
ACES812
DOUBLE FAULTS45
FIRST SERVE % IN53/107 (50%)73/124 (59%)
WIN % ON 1ST SERVE32/53 (60%)53/73 (73%)
WIN % ON 2ND SERVE29/54 (54%)23/51 (45%)
NET POINTS WON11/21 (52%)21/26 (81%)
BREAK POINTS WON3/12 (25%)5/13 (38%)
RECEIVING POINTS WON48/124 (39%)46/107 (43%)
WINNERS2233
UNFORCED ERRORS5861
TOTAL POINTS WON109122
DISTANCE COVERED13489.5 ft14170.3 ft
DISTANCE COVERED/PT.58.4 ft61.3 ft


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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