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    Gaudenzi: “I tabelloni da 96 su 12 giorni aiutano la salute fisica dei giocatori”. Norman e Wawrinka pensano l’opposto

    Andrea Gaudenzi (foto ATPtour.com)

    Il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi è presente al Masters 1000 di Shanghai, in un’edizione che segna i 25 anni del tennis Pro nella metropoli cinese. Parlando alla stampa (come riportano alcuni portali internazionali), il capo dell’ATP si è detto molto soddisfatto di come il tennis in Asia sia tornato dopo il Covid, con ottimi risultati, e si è anche soffermato sulla prima edizione del 1000 di Shanghai col formato a 96 giocatori e più giorni di partite. A suo dire questo è il miglior format per aiutare la salute dei tennisti.
    “Dal punto di vista della salute fisica e mentale dei giocatori, penso che avere un tabellone da 96 giocatori che si disputa nell’arco di 12 giorni sia una situazione assai migliore rispetto al dover giocare sei partite in sette giorni consecutivi come nel classico tabellone di una settimana, perché è lì che nascono davvero gli infortuni. Con questi tornei più lunghi i giocatori possono prendersi un giorno libero tra una partita e l’altra e questo, a lungo termine, diminuisce le possibilità di avere infortuni” afferma Gaudenzi.
    Di parere opposto invece l’ex n.2 al mondo Magnus Norman, che pochi giorni fa – quando uscì la notizia del giorno in più agli Australian Open 2024 – aveva scritto un tweet preoccupato su come il tennis continui a richiedere sempre più ai giocatori. Commento immediatamente re-twittato da Stan Wawrinka. “Masters da 7 a 10 giorni, Slam da 14 a 15 giorni. Il tennis continua ad aggiungere sempre più. 25 anni fa la questione tra i giocatori erano Indian Wells e Miami per quella lunga swing. È preoccupante per la saluta fisica e mentale dei giocatori.”

    Masters 1000 from 7 to 10 days. Grand Slam from 14 to 15 days. Tennis just adds more and more. 25 years ago topic among players were IW and Miami to long of a swing. Worried for players physical and perhaps even more mental health
    — Magnus Norman (@normansweden) October 3, 2023

    Il dibattito sulla stagione troppo lunga continua. Ma forse, più che sul numero delle partite, dovrebbe anche concentrarsi sulla durezza del gioco, ancor più quando tutti i giocatori ormai si lamentano per le condizioni troppo lente e palle così pesanti da procurare molti fastidi a muscoli e tendini. LEGGI TUTTO

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    US Open: Sinner lotta quattro set per superare un ottimo Wawrinka. È negli ottavi (attende Zverev)

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un torneo dello Slam è una piccola maratona, non puoi pensare di arrivare sino alla fine con un “bicchiere di Martini in mano”, senza una crisi, senza dover superare dei momenti “no”. Per questo affrontare delle difficoltà e riuscire a reagire trovando soluzioni, riuscendo ad alzare il livello e gestendo la tensione dei momenti complicati è molto, molto importante, ancor più quando hai superato i primi match in modo agevole perché sono un test per gli incontri decisivi. Possiamo tracciare così il quadro della vittoria di Jannik Sinner al terzo turno di US Open contro Stan Wawrinka, un successo sofferto, forse più di quello che si poteva ipotizzare alla vigilia e ancor più di quello che racconta lo score conclusivo, 6-3 2-6 6-4 6-2 al termine di tre di tennis molto intenso.
    Proprio la parola intensità è stata la chiave di una partita molto dura, giocata a ritmo elevato con tanta pressione e potenza sprigionata dai due tennisti. Alla fine la capacità di Jannik di tenere più a lungo la massima spinta, di imporre la propria progressione mettendo grande pressione in risposta ha scavato la differenza tra i due. Sinner ha condotto e vinto il primo set, complessivamente giocato meglio e bravo a salvare due palle break. Dall’avvio del secondo Wawrinka ha cambiato marcia, consapevole di non poter vincere una partita di corsa contro un rivale più giovane e attrezzato in quel tipo di gioco. Ha preso enormi rischi, ha lasciato correre il braccio a tutta. Perso per perso, me la gioco al massimo. La tattica ha funzionato benissimo, è riuscito a produrre una mezz’ora di tennis stellare, non lontano da quello che gli ha consentito di vincere tre Slam, US Open incluso nel 2016. Sotto le mazzate terrificanti di uno Stan “in the zone”, Jannik si è irrigidito, ha perso il controllo del tempo di gioco innescando quella catena di eventi perversa che deprime il suo gioco: tensione, braccio rigido, prima palla che non va, arrivano i primi errori, poi colpi più corti e meno intensi. È una situazione che Sinner affronta spesso contro i migliori e sulla quale deve assolutamente lavorare per crescere. Quando hai un tennis molto rischioso che richiede velocità di braccio, la gestione della tensione è decisiva. Nel secondo set questi problemi, sotto gli eccezionali colpi di Wawrinka, sono tornati prepotentemente a galla.
    Lo svizzero si è meritato il secondo set, ma per fortuna l’inerzia cambia di nuovo all’avvio del terzo set. Stan ha tenuto una spinta così forsennata che un suo calo era prevedibile. Jannik qua è stato bravo, ha gestito le difficoltà non crollando, è stato pronto a scattare in avanti subito e riprendersi il tempo di gioco, anticipare di nuovo la palla, aprire l’angolo e far correre il rivale. Bravo anche ad avanzare spesso a rete, e pure inserire delle smorzate che hanno costretto Wawrinka a correre in avanti, scatti che alla lunga hanno pesato sulle sue gambe. Tutto si è complicato maledettamente con un break subito all’ottavo game, per il 4 pari, ma di nuovo è venuta fuori la reazione di Sinner, bravissimo ad alzare di nuovo il livello, tirare fortissimo, prendersi il campo e un altro break, quello che ha definitivamente spaccato la partita a suo favore. Qua è venuto fuori il miglior Sinner, per intensità di gioco e schemi offensivi che stanno diventando sempre più sicuri ed efficaci.
    21 punti su 26 discese a rete, numeri molto importanti per due motivi: 1) sono un numero di punti cospicuo; 2) è andato a prenderseli in momenti delicati, mai sul 40-0 o situazioni comode. È un passo in avanti decisivo questo, non solo verso la rete ma verso un livello di prestazione superiore. Quando hai bisogno del punto, andare a prenderselo di petto, non lasciando che sia il rivale a poterlo impostare e gestire, è segnale non solo di personalità ma anche di fiducia. In tutto il torneo sta avanzando molto più spesso verso la rete, i tempi dell’attacco sono migliorati, come la posizione e le chiusure. Segnali molto importanti.
    Non bene invece il rapporto tra vincenti ed errori (33/61), ma scambiando a ritmi così alti è quasi normale che si finisca per sbagliare molto. Al servizio è stato bravo Jannik a trovare punti vincenti e prime solide in alcuni momenti chiave, ma la percentuale di prime in campo resta non soddisfacente (59%) con un rendimento troppo altalenante. Molto bene il rovescio dal 4 pari del terzo set: è stato coraggioso ma anche scaltro a sfidare Wawrinka sulla diagonale di rovescio, perché tirando molto forte incrociato e pure profondo non ha lasciato al rivale il tempo per caricare il colpo in lungo linea, e quindi spesso l’ha poi fatto correre a destra per un diritto giocato in corsa e quindi con poco equilibrio. In generale, Sinner è stato più bravo nell’anticipare il colpo e far correre Wawrinka. Quando c’è riuscito – tutte le fasi in cui ha controllato l’incontro – la differenza a suo favore è stata netta.
    Una vittoria sofferta ma molto importante, un gran test sulle proprie capacità che sicuramente gli darà ancor più fiducia. Agli ottavi attende Alexander Zverev. Due italiani negli ottavi a New York. Non accade ogni anno, bravi Jannik e Matteo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla del match. Un buon turno di servizio, senza problemi muove lo score, il servizio sembra già in ritmo. Wawrinka è invece costretto a lottare già nel suo primo turno: appena si entra nello scambio Jannik con grande profondità sposta lo svizzero, e le gambe non sono più quelle che hanno consentito di vincere 3 Slam, tra cui questo nel 2016 vs. Djokovic in finale. Con qualche bordata a tutto braccio e grandissimo rischio Stan impatta 1 pari. Jannik non sembra soffrire la palla di Stan, ma il terzo game è complicato per l’altoatesino. Doppio fallo sul 15 pari, un diritto mal centrato e quindi un altro diritto di poco lungo. 30-40 e palla break Wawrinka! Se la gioca a viso aperto Jan, grande profondità col diritto, un buono smash (nemmeno facilissimo). Scampato il pericolo e avanzato sul 2-1, Sinner incrementa sempre più il ritmo nello scambio, è rapidissimo nell’arrivare sulla palla e in risposta sul 3-2 cambia marcia. Con un gran passante di rovescio vola 0-30, un doppio fallo di Stan lo porta al 15-40, prime palle break a favore nel match. Jannik sfrutta la seconda: ribalta uno scambio con un gran diritto lungo linea, apre il campo col rovescio cross e Stan arriva pesante, e sbaglia. BREAK Sinner, 4-2 e servizio. Wawrinka trova un rovescio vincente da metri fuori dal campo da cineteca, ma Jannik, forte del vantaggio, colpisce con sciolto e produce grande velocità. Con due Ace di fila (curva stretta perfetta e poi botta al T) consolida il vantaggio per il 5-2. Wawrinka resta in scia (3-5), Sinner serve per il primo set. La palla corre velocissima, dritto per dritto. 30-0, poi 30 pari con Stan che libera tutta la potenza del suo braccio con due bordate micidiali. Bravo Sinner ad aprire l’angolo, mette il pilota automatico col rovescio cross e strappa il primo set point. Regge stavolta nello scambio lo svizzero, e poi Jannik rischia una palla corta mal eseguita e anche tatticamente errata. Palla del contro break per Stan. Se la gioca con coraggio l’azzurro, si butta avanti e chiude la porta di volo. Con un Serve and Volley perfetto si procura il secondo Set Point e stavolta chiude con un Ace esterno. 6-3. 71% di prime palle in campo, vincendo il 64% dei punti. Ottimo il 6 punti a rete su 6 discese.
    Secondo Set, Wawrinka mette il turbo e spacca la palla, cercando non solo il vincente ma di tenere fermo Sinner che se inizia a lavorare lo scambio lo mette in grande difficoltà. Questa tattica rischiosissima funziona: nel secondo game vola 0-40, tre palle break consecutive per lo svizzero. Molto solido Jannik, non trova punti facili con la prima palla ma scambia a grande ritmo, alzando leggermente la parabola e non cercando la riga, una morsa che produce gli errori del rivale. Con servizio e diritto annulla anche una quarta PB Jannik, e col servizio anche una quinta. Il BREAK arriva alla sesta chance, con una bordata di diritto dello svizzero. Male col servizio Sinner, paga immediatamente il primo calo alla battuta, 2-0 e poi 3-0 Wawrinka, impennata di qualità, ora l’azzurro è costretto a rincorrere. Sinner ha accusato lo strappo di Wawrinka, la battuta non va, anche col diritto ha perso intensità, mentre il rivale disegna il campo col magnifico rovescio, come il clamoroso l’angolo stretto imprendibile  che gli vale il punto del 4-1. Brutto momento per Jannik, è incerto, visibilmente teso. Alterna qualche buona giocata ed errori, Ace e doppi falli. Qualcosa nella sicurezza si è incrinato, non riesce più a far correre l’elvetico e costringerlo all’errore sotto pressione. Per questo nel sesto gioco cerca di spezzargli il ritmo, tra palle corte e discese a rete. A fatica, 2-4. Servendo sotto 2-5, Sinner incappa in un pessimo momento, un errore dopo l’altro per lo 0-40. Il secondo set point gli è fatale, doppio fallo, che chiude 6-2 il parziale. Bravo lo svizzero ad alzare al massimo la sua spinta e prendersi i tempi di gioco, metto il calo di Sinner, dal servizio all’intensità di gioco.
    Terzo set, Wawrinka continua a martellare con buona sicurezza, 1-0. Ritrova qualche punto col servizio Jannik, parlotta col suo angolo dopo essersi portato 1 pari. “Gioca il tuo tennis” gli dice Darren Cahill, ossia intensità, apri l’angolo, sposta Stan. L’input funziona: risponde più profondo, non sbaglia e provoca gli errori di Wawrinka, per lo 0-40, tre importantissime palle break. Con un doppio fallo sul 15-40 ecco il BREAK per Sinner, 2-1 e servizio. L’allungo ha liberato la testa e quindi il braccio di Jannik, la prima di servizio torna a funzionare, pure la palla corta. 3-1 Sinner, ora può fare corsa di testa nel parziale. L’inerzia in campo è passata di nuovo dalla parte dell’azzurro, più rapido nell’aggredire la palla, un anticipo che manda in difficoltà la potenza di Stan, non ha più il tempo per spingere a tutta. Il ritmo di Jan è infernale nel quinto game, clamoroso il forcing imposto sul 30 pari che, palla dopo palla, demolisce la resistenza dello svizzero. Purtroppo Sinner non trasforma la palla break, e nemmeno altre due. Con due Ace di fila, si salva lo svizzero, portandosi 2-3. Fantastico gli ultimi due punti vinti da Sinner nel game seguente sul 30 pari, prima smorzata e lob perfetto, quindi volée in contro tempo con controllo del corpo da manuale. 4-2 Sinner. Servendo sul 4-3, Jannik si ritrova sotto 0-30. Grande reazione, Ace e demi-volée perfetta. Il terzo errore di diritto del game gli costa una palla break, che annulla di potenza, cacciando anche un urlo. Ma gli alti e bassi continuano, un doppio fallo gli costa un’altra palla break. Vola via il rovescio di Jannik, da possibile doppio break, ora siamo 4 pari. Continua la bagarre: ora è Stan a sbagliare, crolla 15-40. Si gioca male la seconda chance Jannik, cerca una risposta lungo linea totalmente fuori equilibrio, un regalo. Si riscatta con un diritto in corsa quasi impossibile, veloce e strettissimo, che gli vale la terza PB. È quella buona: spinge sul rovescio e si prende il punto che lo manda a servire per il set sul 5-4. Jannik vince un durissimo scambio sullo 0-15, con un diritto vincente sulla riga, quindi un bel serve and volley, perfetto anche per riprendere fiato. Un Ace provvidenziale lo porta a doppio Set Point sul 40-15. Chiude con una palla corta, mal rigiocato dal rivale. 6-4 Sinner. Un set duro, fisicamente e mentalmente, bravo l’azzurro a riprendere il vantaggio dopo essersi fatto riacciuffare.
    Wawrinka inizia al servizio nel quarto set, ma è Jannik a dominare il campo. Splendido l’attacco chiuso di volo sullo 0-30, tre palle break immediate. Stan è pesante con le gambe sul rovescio che muore in rete, BREAK Sinner, 1-0. Con un solido turno di servizio si porta 2-0, e far corsa di testa per lui è importante per la gestione della pressione. Wawrinka continua a spingere molto, ma sulla velocità di palla alta i suoi piedi sono un filo in ritardo e il controllo del colpo ne risente. Un altro errore in spinta gli costa la palla break ai vantaggi. Non la gioca bene Jannik, in controllo dello scambio esagera col diritto lungo linea, c’era spazio per chiudere (forse anche il match, se trasformata…). Muove lo score Wawrinka, ma ora in risposta fa fatica, contro un servizio dell’azzurro tornato più efficace. Ci mette pure un’ottima smorzata l’allievo di Cahill, e ogni scatto a tutta in avanti svuota ancor più un serbatoio di energie che si avvicina al rosso per Stan. 3-1 Sinner, che resta al comando salendo 4-2, ottimi gli ultimi due punti del sesto gioco, attacchi sicuri che non lasciano scampo al rivale (20 punti su 25 discese a rete). È un buon momento per Jannik, braccio sciolto, aggredisce la palla col diritto e col rovescio. Con un attacco perfetto di rovescio dal centro si prende il punto per lo 0-40, tre palle break! Altro rovescio super aggressivo, Wawrinka non la rimette in campo. BREAK! 5-2, Sinner serve per il match. È un turno di servizio complicato, rimonta da 0-30 grazie all’efficacia del rovescio cross, davvero splendido nell’ultima fase del match. 40-30, Match Point, chiude con un servizio esterno! Tre ore di gioco, quarta vittoria di fila su Wawrinka, è di nuovo negli ottavi a US Open. Una vittoria sofferta, con qualche alto e basso di troppo e momenti di incertezza, ma a volte in uno Slam anche sapersi “cavare dal buco” ha la sua importanza. Applausi a un Wawrinka mai domo e tornato a grande livello. La sostanza di Jannik alla fine ha prevalso.

    S. Wawrinka vs J. Sinner Slam Us Open S. Wawrinka3642 J. Sinner [6]6266 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6S. Wawrinka 0-15 0-30 0-402-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4S. Wawrinka 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3S. Wawrinka 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-2 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2S. Wawrinka 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-5 → 4-6S. Wawrinka 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 40-A df3-4 → 4-4S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4S. Wawrinka 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace1-3 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3S. Wawrinka 0-15 0-30 0-40 15-40 ace df1-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1S. Wawrinka 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 df5-2 → 6-2S. Wawrinka 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 ace 40-40 df A-40 ace 40-40 df A-40 ace4-1 → 4-2S. Wawrinka 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-5 → 3-6S. Wawrinka 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-302-5 → 3-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace ace2-4 → 2-5S. Wawrinka 0-15 0-30 15-30 15-40 df 30-402-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-301-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2S. Wawrinka 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    S. Wawrinka
    J. Sinner

    ACES
    8
    12

    DOUBLE FAULTS
    4
    5

    FIRST SERVE % IN
    53/107 (50%)
    73/124 (59%)

    WIN % ON 1ST SERVE
    32/53 (60%)
    53/73 (73%)

    WIN % ON 2ND SERVE
    29/54 (54%)
    23/51 (45%)

    NET POINTS WON
    11/21 (52%)
    21/26 (81%)

    BREAK POINTS WON
    3/12 (25%)
    5/13 (38%)

    RECEIVING POINTS WON
    48/124 (39%)
    46/107 (43%)

    WINNERS
    22
    33

    UNFORCED ERRORS
    58
    61

    TOTAL POINTS WON
    109
    122

    DISTANCE COVERED
    13489.5 ft
    14170.3 ft

    DISTANCE COVERED/PT.
    58.4 ft
    61.3 ft LEGGI TUTTO

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    “Stan The Man!” Wawrinka vince una dura battaglia contro Rune e raggiunge gli ottavi di finale a Indian Wells

    Stan Wawrinka nella foto

    A 37 anni, Stan Wawrinka ha dimostrato di essere ancora una fonte di forza, resilienza e talento. Ha sconfitto il giovane Holger Rune, attuale numero otto del ranking ATP e quasi la metà degli anni del tennista svizzero, per avanzare agli ottavi di finale del Masters 1000 di Indian Wells. Wawrinka ha vinto con il punteggio di 6-2, 6-7 (5) 7-5, in 2 ore e 40 minuti, ma avrebbe potuto chiudere il match in modo più tranquillo.
    Infatti, ha avuto un vantaggio di 5-3 e ha servito per chiudere il duello nel secondo set, ma ha sprecato un match point. Nel tie-break, ha avuto un vantaggio di 4-0 e 5-2, con il servizio in mano, ma ha perso cinque punti consecutivi. Tuttavia, Wawrinka è rimasto saldo, non ha tremato e ha resistito in un terzo set combattuto per raggiungere le 550 vittorie in carriera e garantirsi una salita virtuale all’86° posto del ranking. Ora aspetta Jannik Sinner per l’accesso ai quarti di finale.
    ATP Indian Wells Stan Wawrinka667 Holger Rune [7]275 Vincitore: Wawrinka ServizioSvolgimentoSet 3S. Wawrinka 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-5 → 6-5S. Wawrinka 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5H. Rune 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-404-4 → 4-5S. Wawrinka 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 ace ace2-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-1 → 1-2S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1H. Rune 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 3*-0 4*-0 ace 4-1* df 4-2* 5*-2 5*-3 5-4* 5-5* 5*-66-6 → 6-7H. Rune 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-40 ace6-5 → 6-6S. Wawrinka 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-5 → 6-5H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 5-5S. Wawrinka 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A5-3 → 5-4H. Rune 0-30 0-40 df4-3 → 5-3S. Wawrinka 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A A-403-3 → 4-3H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3S. Wawrinka 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-1 → 2-2S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1S. Wawrinka 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1H. Rune 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A df5-2 → 6-2S. Wawrinka 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A5-1 → 5-2H. Rune 0-15 df 0-30 15-30 15-404-1 → 5-1S. Wawrinka 15-0 30-0 ace3-1 → 4-1H. Rune 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1S. Wawrinka 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1H. Rune 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    ATP Rotterdam: Sinner super, domina Wawrinka con un’altra ottima prestazione, vola in semifinale

    Jannik a Rotterdam (foto ATPtour)

    Veloce, potente, continuo, uno spettacolo di potenza ed efficacia. Questo e molto di più è lo Jannik Sinner ammirato nelle serate di Rotterdam. Di fatto, inarrestabile. Nei quarti di finale dell’ATP 500 olandese l’azzurro domina Stan Wawrinka col punteggio di 6-1 6-3, guadagnandosi l’accesso alle semifinali dell’evento indoor, dove attende il vincente dell’ultimo match di giornata, il derby “Orange” tra Griekspoor ed il sorprendente Brouwer (due wild card).
    Una vittoria limpida per Jannik, che conferma il pronostico della vigilia e soprattutto la splendida prestazione di ieri contro Tsitsipas, un match difficile da rimuovere dalla memoria tanto è stato dirompente. Ripetere una prestazione così importante non è mai facile, Sinner c’è riuscito stasera mostrando sicurezza e intensità. In due parole: maturità e consapevolezza. Anche oggi tutto ha funzionato a dovere nel gioco dell’azzurro: ha servito con meno qualità e precisione (i numeri sono inferiori rispetto all’incredibile partita contro il greco), ma il suo dominio da fondo campo, negli scambi e anche in risposta, è stato netto.
    Jannik ha impostato il match sulla combinazione velocità e ritmo, sulla profondità dello scambio senza prendersi rischi enormi, puntando a forzare l’errore dell’avversario dopo averlo inchiodato nell’angolo. Tutto ha funzionato piuttosto bene nel suo gioco, ma questo è stato lo schema che l’ha portato alla netta vittoria: risposta profonda (o prima palla in campo sicura), colpo di diritto cross angolato e preciso, altro affondo nello stesso angolo costringendo Wawrinka a tornare a destra, quindi con Stan ormai lontano a difendersi, via un passo avanti per l’accelerazione a chiudere col rovescio cross. Ha applicato con altrettanta qualità lo stesso identico schema inchiodando Stan a sinistra e prendendosi il punto col diritto cross. Una tattica lineare, quasi “banale” nella sua semplicità, tesa a mettere in mostra i limiti di spostamento difensivo dello svizzero, ma eseguita con così tanta applicazione, puntualità e intensità da stritolare la resistenza del rivale.
    Stan c’ha provato, ha cercato di spingere fortissimo, sprigionando la grande potenza dei suoi colpi, ma contro il “muro” alzato da Sinner ne è uscito con le ossa rotte. Infatti Jannik è riuscito a prendere per primo l’iniziativa, e quando è stato l’altro a spingere a tutta, con appoggi splendidi e grande anticipo è quasi sempre riuscito a rimandare palle così profonde e intense da disarmare il forcing dello svizzero, che ha finito così per sbagliare per primo cercando di uscire dalla “morsa” infernale. Inoltre il tennis di Stan ha sempre avuto, anche nei momenti migliori, un difetto: non anticipa molto, gioca di forza e gli serve un attimo di tempo per scatenare tutti i suoi “cavalli”; con quel tempo a disposizione, Jannik è riuscito a trovare posizione e difese ottimali contro il forcing del rivale, con ottimi impatti con i quali ha ribaltato lo scambio a suo favore. Contro un Sinner così ben centrato, veloce, sicuro, Wawrinka – anche il miglior Wawrinka – farà sempre fatica.
    Davvero un’ottima prestazione per Sinner, meno clamorosa di quella di ieri contro Tsitsipas ma altrettanto importante e soprattutto vincente. Ha avuto solo due piccole sbavature: la prima ad inizio match, quando ha stentato a centrarsi col diritto, tanto da concedere tre palle break, tutte cancellate; quindi a metà del secondo set, quando ha ceduto il servizio avanti 6-1 3-1. È stato solo un attimo, anche per merito di uno sprint disperato del rivale. Ceduto il turno di battuta, Sinner si è rimesso subito a macinare il suo gioco, si è ripreso il campo, i tempi di gioco, e con un altro allungo micidiale ha chiuso il match. Prova del 9 ampiamente superata, la conferma di una condizione tecnica, mentale ed atletica straripante.
    Questo Jannik è davvero un gran tennista, intenso, completo, continuo nel suo pressing. Piace come stia giocando con grande sicurezza e in modo tatticamente ineccepibile. Non rischia poi così tanto, si prende il campo palla dopo palla. Ha ricavato meno col servizio rispetto alla vittoria su Tsitsipas, ma ha pur sempre portato a casa il 73% di punti con la prima palla e il 60% con la seconda, numeri comunque ottimi. L’obiettivo ora è chiaro: continuare a spingere, trovando nuove consapevolezze a questi ritmi notevoli e inanellando vittorie importanti. Una carriera di altissimo profilo si costruisce con queste strisce di vittorie, tenendo alto il livello match dopo match. Spingendo sempre più in alto l’asticella. Sinner ha voglia di volare.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match scatta con Wawrinka alla battuta. Subito un errore di Sinner in spinta, ma l’azzurro si riscatta immediatamente, forzando scambi ad altissimo ritmo. Stan incappa in un nastro sfortunato, poi sbaglia rovescio contro rovescio, nel tentativo di alzare la parabola per allontanare Jannik dalla riga di fondo. 15-40, due palle break per Sinner. È una macchina infernale l’azzurro, corre bene intorno alla palla, spinge forte con ritmo ma senza cercare le righe, e il primo a sbagliare è lo svizzero. BREAK Sinner, subito avanti 1-0 e servizio. È il primo game di battuta ceduto da Stan nel torneo. Molto combattuto il primo turno di battuta di Jannik. Spara un Ace sul 30 pari, ma la prima di servizio non è costante e Wawrinka ne approfitta scaricando tutta la sua prepotenza in spinta. Sbaglia col diritto Jannik, concede e per fortuna salva tre palle break, riuscendo a caricare a tutta sull’angolo del diritto infilando il rivale col rovescio cross. 2-0 Sinner, ottima reazione alle prime difficoltà (ed errori) del match. Nonostante un doppio fallo, Stan vince il suo primo game, regalando un paio delle sue spallate violentissime. La chiave per Jannik è mettere in moto lo svizzero, costringerlo a colpire in corsa e rincorrere perché il ritmo dell’azzurro è insostenibile per le sue capacità difensive. Funziona molto bene lo schema diritto forte cross – colpo che “Jan” sta mettendo in mostra in queste settimane indoor – passo avanti e via pallata di rovescio dall’altro lato. Con appoggi eccellenti e una velocità notevole, lo score segna 3-1 Sinner. Arriva anche a riprendere una “pallaccia” steccata e corta, trovando col rovescio un angolo micidiale (e una coordinazione sbalorditiva). Sprizza energia da tutti i pori Jannik, è in condizione fisica straripante. 0-30, Wawrinka è di nuovo in grande difficoltà. Il diritto dell’azzurro dopo gli errori del secondo game ora è fluido, preciso, profondo. Col settimo punto di fila, vola 0-40, tre palle per il contro break. È costretto a fare un mezzo miracolo Stan per vincere un punto, ma sul 15-40 il rovescio lungo linea (troppo ambizioso) vola largo. DOPPIO BREAK Sinner, 4-1 e servizio. Avvio stellare per Sinner, straripante, che in amen vola 5-1 (parziale di 12 punti a 1). Stan non sa che fare, si prende rischi eccessivi e sbaglia, cercando disperatamente di uscire da una morsa letale. Va sotto 0-30, Sinner non concede tempo di gioco e nemmeno spazio in campo. Inchioda nell’angolo il rivale “Jan” e una volta bloccato dietro, lo infila dall’altra parte, rapidissimo nel cercare la palla e spingere. 0-40, tre Set Point! OK il secondo, una palla corta dello svizzero muore in rete. 6-1, 29 minuti. Un assolo sublime per potenza e autorità. Solo il 55% di prime in campo, ma è nello scambio che tra i due non c’è letteralmente gara.
    Secondo set, Sinner to serve. Continua a cavalcare l’onda, in totale sicurezza. Con un Ace vince il primo game  del set (e quinto di fila). Stan non ha altra tattica del cercare di spingere ancora più forte, con più spin per provare ad allontanare Jannik dalla riga di fondo. Il problema è che non anticipa molto i colpi e quindi concede tempo all’azzurro per ritrovare la posizione migliore. Il servizio aiuta lo svizzero, torna a vincere un game e si porta 1 pari, ma in risposta al momento è praticamente nullo. Con un altro game a zero, Sinner si porta 2-1. Dopo il primo complicatissimo turno di battuta, infatti, l’azzurro ha perso 1 punto in 4 turni di battuta. Nel quarto game Wawrinka esterna tutta la frustrazione del momento piegando a metà la racchetta sul ginocchio (mossa peraltro pericolosissima!?!) dopo un rovescio tirato in rete, nonostante avesse spinto a tutta. Al di là della rete c’è il “muro Sinner”, che rimette tutto a grande velocità, con angolo e profondità, non sbagliando praticamente mai. 0-40, tre palle break che già profumano di match point… Con uno scambio spinto a tutta salva la prima Stan, ma affossa malamente in rete un back, dopo aver perso troppo campo per la risposta profondissima dell’azzurro. BREAK Sinner, 3-1 e servizio. Wawrinka va ad asciugarsi, ride amarissimo con uno spettatore, consapevole che senza un calo dell’azzurro, il match è già perso. Arriva il primo calo di tensione per Jannik, sbaglia due colpi di scambio e si ritrova sotto 0-30 al servizio per la prima volta nel match. Con grande sofferenza Stan rincorre ogni palla e Sinner si addormenta un po sotto rete, toccando malamente a campo aperto. 0-40! Tre chance di riaprire il set per lo svizzero. Sinner sbaglia un rovescio sulla seconda, improvvisamente ecco il BREAK a favore di Wawrinka, può servire sul 2-3. È il miglior momento del match per Stan, ora riesce a sfondare l’azzurro con tutta la sua potenza, forte anche di una prima palla che funziona. 3 pari. Entrambi giocano bene, dal punto di vista agonistico è la migliore fase del match. Con l’ennesimo scambio in pressione a spostare il rivale, Sinner si porta 4-3. Nell’ottavo game, “Jan” tira di nuovo su il muro, lo svizzero non riesce a sfondare e la prima palla non lo aiuta. 15-30. L’azzurro risponde benissimo, chiude il rivale nell’angolo sinistro e chiude a destra. Perfetto! 15-40, due palle break, per andare a servire per il match. Risposta MICIDIALE, Jannik col diritto cross punisce una seconda palla non così incisiva. BREAK Sinner, serve avanti 5-3. Wawrinka cerca disperatamente l’ultimo assalto per restare in partita. Cambia ritmo col back di rovescio, rincorre ogni palla e si porta 0-30. Si aggrappa al servizio Jannik, non sbagli più niente. Con un diritto aggressivo in avanzamento, ecco il Match Point sul 40-30. Non entra la prima, e paga il coraggio e orgoglio di Stan nello scambio. Con un Ace esterno, perfetto, arriva il secondo MP. Se na va anche il secondo, stavolta è Jannik a sbagliare (stecca) col diritto. Con un Ace di seconda (si sposta troppo presto lo svizzero), ecco il terzo Match Point. È quello buono: prima in campo, grande pressing, fino al “solito” errore di Wawrinka. Game Set Match Sinner! Torna in Semifinale in un 500 da Vienna 2021. Aspetta il vincente del derby olandese. Vittoria limpida, meritata, conquistata con una prestazione poderosa. Conferma in pieno la sua grandissima forma tecnica, fisica e mentale. In semifinale sarà nettamente favorito. L’obiettivo è chiaro: vincere il secondo torneo consecutivo dopo quello di Montpellier. Con questo stato di forma, è un obiettivo più che possibile.

    Sinner – Wawrinka ATP Rotterdam Jannik Sinner66 Stan Wawrinka13 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-405-3 → 6-3S. Wawrinka 15-0 15-15 15-30 15-404-3 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 ace 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-403-1 → 3-2S. Wawrinka 0-15 0-30 0-40 15-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Wawrinka 0-15 0-30 0-40 15-405-1 → 6-1J. Sinner 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1S. Wawrinka 0-15 0-30 0-40 15-403-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace2-0 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0S. Wawrinka 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0
    4 ACES 20 DOUBLE FAULTS 130/52 (58%) FIRST SERVE 22/40 (55%)22/30 (73%) 1ST SERVE POINTS WON 13/22 (59%)13/22 (59%) 2ND SERVE POINTS WON 4/18 (22%)4/5 (80%) BREAK POINTS SAVED 3/8 (38%)8 SERVICE GAMES PLAYED 89/22 (41%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 8/30 (27%)14/18 (78%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON9/22 (41%)5/8 (63%) BREAK POINTS CONVERTED 1/5 (20%)9/11 (82%) NET POINTS WON 5/7 (71%)23 WINNERS 1015 UNFORCED ERRORS 2335/52 (67%) SERVICE POINTS WON 17/40 (43%)23/40 (57%) RETURN POINTS WON 17/52 (33%)58/92 (63%) TOTAL POINTS WON 34/92 (37%)213 km/h MAX SPEED 216 km/h198 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 181 km/h146 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 152 km/h LEGGI TUTTO

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    Wawrinka ci crede ancora e rilancia: torna con Norman

    Una vecchia foto di Stan e Magnus

    “Vivere giornate come questa è uno dei motivi principali per cui gioco e ci credo ancora. Sto invecchiando, su questo non c’è dubbio, ho dovuto lottare molto duramente nelle ultime due stagioni con infortuni e operazioni, ma oggi ho giocato bene”. Queste le dichiarazioni di Stan Wawrinka dopo la splendida vittoria a Basilea contro Ruud. Con un doppio 6-4 il tre volte campione Slam ha deliziato il pubblico del suo paese (e non solo), mostrando sprazzi di quel tennis esplosivo che l’ha portato per alcune stagioni tra i migliori tennisti al mondo.
    Un rientro davvero complicato: “Diciamo che questa volta non è stato per niente facile, ho sofferto molto, questo processo di recupero per avere di nuovo un livello alto di forma è stato complicato. Poter giocare a questo livello in un torneo come quello di Basilea, davanti a tutta questa gente, è qualcosa di veramente speciale, quindi spero di continuare a giocare così per tutta la settimana e oltre”.
    Crollato al n.194 in classifica, Stan tuttavia non crede che la sua carriera sia ormai agli sgoccioli, anzi rilancia. Ha infatti confermato al quotidiano svizzero Le Matin di aver di nuovo a suo fianco Magnus Norman, coach con il quale ha svoltato la sua carriera, passando da giocatore di ottimo livello a campione capace di vincere Australian Open, Roland Garros e US Open, oltre ad altri titoli importanti come il 1000 di Monte Carlo. I due hanno lavorato insieme dal 2013 al 2020, e ora il loro percorso riparte con nuovi obiettivi.
    “Vogliamo continuare a scrivere la nostra storia insieme. Dopo gli US Open ho deciso di smettere di lavorare con Dani Vallverdu e di riprendere il cammino con Magnus, la persona che conosce meglio il mio gioco, quella che mi ha aiutato di più nella mia carriera. Vogliamo trovare l’equilibrio perfetto, quindi sarà con me in preseason e viaggerà ai tornei più importanti del 2023”.
    Norman portò Stan alla neonata GTGT Academy, lavorando in particolare sulla condizione atletica e velocità in campo dello svizzero, sul diritto, diventato assai più stabile e continuo, sulla continuità al servizio e sulla propensione offensiva. A Wawrinka mancava un collante che mettesse insieme i pezzi del suo tennis, estremamente potente ma poco continuo e “leggero” nella lotta, nelle fasi calde del match. Il lavoro ha pagato, Stan ha acquistato una consapevolezza enorme, sempre più veloce, continuo e aggressivo. Dopo la straordinaria vittoria agli Australian Open 2014, lo svizzero è stato per diversi anni tra i giocatori più continui e forti negli Slam, battagliando ad armi pari con Nadal, Djokovic e Federer, diventando decisivo per la conquista della prima storica Davis per Svizzera e togliendosi di dosso il “fastidioso” ruolo di spalla di Roger. Wawrinka ha vissuto annate splendide, fino agli infortuni che l’hanno quasi pensionato. A 37 anni lui si dice pronto a vivere un 2023 da protagonista, di nuovo accanto a Norman. Per ora possiamo solo dire “bentornato, Stan”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO