Sergio Perez è presente in Formula 1 dal 2011. Quasi nessuno, all’interno del paddock e non, lo chiama con il suo nome di battesimo: infatti è conosciuto come Checo. Messicano, trentaduenne, è attualmente il compagno di scuderia di Max Verstappen.
Reduce dalla vittoria a Singapore, ha collezionato quest’anno risultati importanti e preziosi sia per lui che per il team Red Bull. Ottimo scudiero, si difende con tutto quello che ha per cercare di limitare i danni quando si trova “sotto attacco”. Non si può dimenticare la difesa esemplare contro Lewis Hamilton durante il Gran Premio di Abu Dhabi: lo stesso Max Verstappen si complimentò con il pilota definendolo leggenda. Pur avendo in quel momento una macchina meno prestante rispetto alla freccia d’argento, è stato capace di disturbare il numero 44 e favorire il suo compagno di squadra.
La figura di Perez all’interno del team austriaco si sta rivelando fondamentale; il messicano è l’esempio lampante che il gioco di squadra è importantissimo per raggiungere qualsiasi risultato: Max e la Red Bull devono ringraziare sicuramente Checo.
È l’orgoglio del popolo messicano, e si impegna sempre al massimo per regalare soddisfazioni anche alla sua patria.
I paragoni con il suo compagno, però, sono sempre dietro l’angolo. Il suo lavoro rischia spesso di essere sminuito e non riconosciuto in quanto non è vincente quando Verstappen. Lui stesso ha cercato di giustificarsi, anche se forse non avrebbe dovuto, dicendo che non è facile sfidare e essere al fianco di una figura prorompente come quella dell’olandese.
La bravura e il valore di un pilota non si misura solo in vittorie, podi o punti ma anche dalla capacità di fare un passo indietro ed aiutare il proprio team: Checo questo lo sa benissimo e può, anzi deve, andare fiero del suo lavoro.
Fonte: https://www.circusf1.com/2022/10/sergio-perez-lo-scudiero-che-deve-andare-fiero-del-suo-lavoro.php