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F1, Nel 2022 valori in pista sovvertirti: al vertice si conferma solo Red Bull

Il II Saudi Arabian Grand Prix ha confermato quanto visto in quel di Sakhir. Anzitutto, c’è da sottolineare la bontà delle monoposto 2022, le quali consentono ai piloti — grazie soprattutto alla nuova e più efficiente aerodinamica del fondo — di poter battagliare in modo ravvicinato e protratto senza particolari patemi.

Gara palpitante quella svoltasi sul bellissimo tracciato di Jeddah. Il circuito dell’Arabia Saudita ha ribadito un punto chiave di questa stagione: il sovvertimento dei valori in pista rispetto al 2021.

I GP del Bahrain e dell’Arabia Saudita hanno sinora delineato una intensa ed equilibrata lotta al vertice tra Ferrari e Red Bull. La Red Bull, anche con la nuova RB18-Honda (la power unit giapponese è ora denominata Red Bull Powertrains), si sta mantenendo al vertice delle classifiche. La scuderia di Milton Keynes — al cui timone tecnico vi è il genio di Adrian Newey — continua ad essere, pertanto, un punto di riferimento per tutta la F1.

C’era da aspettarselo e proprio noi di circusf1 l’avevamo previsto. Del resto, Newey conosce bene le wingcar ed era lecito attendersi una Red Bull competitiva come e più degli altri anni.

La Ferrari, invece, ha totalmente sovvertito i valori rispetto al 2021. Grazie alla superlativa F1-75, il team di Maranello è tornato in vetta alle classifiche dopo due anni di vacche magrissime. C’è la sensazione, a dire il vero, che la F1-75 possa essere la monoposto che può riportare il titolo iridato a Maranello, ancor più delle pur ottime SF70H del 2017, SF71H del 2018 e SF90 del 2019.

Per la seconda volta consecutiva, dunque, i profondi mutamenti tecnico-regolamentari sono stati ben recepiti dai tecnici del Cavallino rampante. Alla SF70H del 2017 conforme ai regolamenti entrati in vigore del 2017 (in totale rottura con quelli vigenti sino al 2016), segue la F1-75, vettura che inaugura un nuovo ciclo di F1 ad effetto suolo.

La Mercedes è la grande delusa di questo primo assaggio di 2022. Nessuno poteva immaginare un simile tracollo del team anglo-tedesco. La pur innovativa Mercedes F1 W13 si conferma monoposto difficile da guidare e da mettere a punto, afflitta ancora da un evidente “pompaggio” alle alte velocità. Il fondo della vettura è tenuto ad una altezza da terra maggiore così da limitare gli effetti negativi del porpoising. Una maggior altezza da terra del fondo, tuttavia, equivale ad un minor carico deportante. Trovare il compromesso ideale è tutt’altro che semplice.

Se nel 2014 e nel 2017 la Mercedes aveva saputo primeggiare a fronte di profondi cambi regolamentari, in questo primo scorcio di 2022 sembra accusare il “colpo” della introduzione delle wingcar. George Russell e Lewis Hamilton possono, al momento, solo assistere da spettatori al duello all’arma bianca tra Ferrari e Red Bull.

Alfa Romeo (Sauber) C42 e Haas VF-22 hanno tratto beneficio dal cambio regolamentare. Le due scuderie motorizzate Ferrari, infatti, hanno già macinato prestazioni eccellenti, tanto in qualifica quanto in gara. Il team americano — la cui VF-22 è realizzata dalla Dallara — ha già totalizzato 12 punti (zero in tutto il 2021) grazie ad un sorprendente Kevin Magnussen; l’Alfa Romeo F1 Team Orlen (13 punti in tutto il 2021), dal canto suo, vanta un bottino di 9 punti, ottenuti grazie ad un rinato Valtteri Bottas e al debuttante Guanyu Zhou. Dopo anni di oblio, i team motorizzati Ferrari possono finalmente ambire costantemente alla zona punti.

Alpine e Alpha Tauri si confermano globalmente sul medesimo livello del 2021. La nuova Alpine A522-Renault può lottare costantemente per la top 10, puntando a posizioni migliori in tracciati veloci come quello di Jeddah. La Alpha Tauri AT03-Honda costituisce, in questo senso, una delle tante vetture che animerà il centro-classifica, alla caccia della zona punti.

McLaren, Aston Martin e Williams completano il pacchetto delle deluse motorizzate Mercedes. La McLaren MCL36 è la vettura che più accusa il colpo rispetto al 2021. La valida MCL35M, all’indomani dei primi due GP del 2021, aveva raccolto ben 41 punti. La sua erede, la MCL36, ha sinora raggranellato 6 punti, frutto del 7° posto di Lando Norris in quel di Jeddah. Anche Aston Martin lamenta un flessione in negativo rispetto al già non esaltante 2021. La Williams si conferma fanalino di coda, ma dalla interessantissima FW44 ci si aspettano ben altre prestazioni.

La storia della F1 insegna che, spesso, sono i profondi cambi regolamentari a delineare nuovi scenari, sovvertendo i valori in pista. All’alba di questa stagione, era difficile prevedere la rinascita della Ferrari ed il tracollo della Mercedes. Ingredienti che animano e animeranno un campionato più che mai entusiasmante.

Fonte: https://www.circusf1.com/2022/03/f1-nel-2022-valori-in-pista-sovvertirti-al-vertice-si-conferma-solo-red-bull.php


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