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L’addio di Kimi Raikkonen, ultimo eroe ad aver vinto il mondiale con la Ferrari

Si sa, purtroppo il tempo passa per tutti, e da semplice quindicenne sbadato ti ritrovi quarantenne in un attimo, con tante responsabilità e decisioni da prendere per il futuro della tua vita. E’ ciò che è successo a Kimi Raikkonen, pilota Alfa Romeo Racing ma soprattutto ultimo “eroe” ad aver vinto il titolo mondiale con la Ferrari, che pochi giorni fa ha annunciato il suo ritiro a fine stagione 2021 dal mondo della F1. Lo ha fatto con un post su Instagram, ringraziando tutti e chiudendo un capitolo importante e meraviglioso della sua vita.

“Questa sarà la mia ultima stagione in Formula 1 – ha detto il finlandese -. Si tratta di una decisione che ho preso lo scorso inverno. Non è stata una scelta facile, ma dopo questo campionato è tempo di iniziare cose nuove”.

“La F1 dovrà finire per me, ma c’è molto di più nella vita che voglio vivermi e godermi. Ci vedremo ancora in giro, cari saluti Kimi”.

Dichiarazioni che ormai erano già nell’aria da un po’ di tempo ma che comunque hanno lasciato gli innumerevoli tifosi, come chi vi scrive, in lacrime e a bocca aperta riecheggiando ancora l’ultimo mondiale vinto in Rosso.

Kimi, in questi anni, è diventato un personaggio della F1, stupendo il mondo intero con i suoi simpatici e esilaranti team radio come lo storico: “Just leave me alone, I know what to do…yes yes yes I’m doing all the time” che ha fatto impazzire tutti, ma soprattutto per il suo atteggiamento freddo e pacato nei confronti delle persone e dei giornalisti (ecco perché poi soprannominato “iceman”). Comportamenti che lo hanno reso unico nel suo modo di fare, inimitabile nel suo modo di essere, ed irraggiungibile nel suo modo di guidare.

Uomo altamente carismatico che anche senza fare niente e stando in silenzio ha esaltato i fans: come non ricordarci dei suoi “Bwoah” che in poco tempo sono diventati dei tormentoni, o di quando anche in piena notte in Bahrain indossava gli occhiali da sole. Gesti semplici a volte anche inusuali ma che per Kimi hanno segnato il suo personaggio in F1. Ci vorrebbe un romanzo per raccontare la carriera di questo grande pilota, dall’esordio in Sauber del 2001, subito promosso l’anno dopo in McLaren sfiorando il mondiale già nel 2003, fino alla massima consacrazione che un pilota può avere vincendo il campionato nel 2007 e tanto altro ancora, fino ad arrivare a un totale di ben 21 vittore, 18 pole position 103 podi, 46 giri veloci.

Non resta altro che ringraziare Kimi di tutte le gioie ed emozioni che ci ha fatto vivere, e chissà se tra 10, 15 anni ci ritroveremo un altro Raikkonen in pista, magari unico come suo padre!

Scritto da: Andrea Aliperti

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/fFOAxlSMHD0/laddio-di-kimi-raikkonen-ultimo-eroe-ad-aver-vinto-il-mondiale-con-la-ferrari.php


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