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In Austria una McLaren solida con entrambe le punte

Con la seconda tappa in Austria si è conclusa la prima tripletta di gare back to back di questa stagione, che ci lascia la certezza di un centro gruppo che nelle ultime settimane si è livellato ancor di più verso l’altro. Come avevamo già accennato la scorsa settimana, il miglioramento in termini di competitività dei team del midfield, fa si che i dettagli abbiano un ruolo rilevante nella condotta del weekend e dunque, nel risultato finale. Al Red Bull Ring ciò è emerso in maniera evidente grazie alla lunghezza ridotta del tracciato, senza dimenticare il ruolo importante dato dalla gestione degli pneumatici.

Nel mondiale che esclude Mercedes, Red Bull e Ferrari (che consideriamo top team, pur non essendolo attualmente in termini di prestazioni), la McLaren conquista un bottino importante e ritrova la competitività di Daniel Ricciardo che ha contribuito in maniera solida al risultato complessivo.

Infatti se una settimana fa avevamo parlato di un pilota sperduto, se non altro a valle di questo weekend possiamo parlare di come sia riuscito a ritrovare un sorriso, seppur non così marcato, che fa morale. Il risultato del sabato aveva lasciato presagire un altro GP di possibile sofferenza, visto il distacco rifilato dal compagno di squadra. La condotta di gara invece ha ribaltato le carte, segno che qualcosa è stato rivisto nei giorni che hanno separato i due round a Spielberg. Ricciardo, scattato dalla tredicesima casella, è stato subito protagonista di una buona partenza per poi mettersi nelle condizioni di una gara di gestione. Non c’è nulla da appuntare invece al weekend di Lando Norris che ha messo a segno un’altra delle sue performance di altissimo livello. Il capolavoro era arrivato al sabato, quando aveva strappato il suo miglior risultato in qualifica. Il suo talento in termini di giro secco è risaputo, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un giro che a 300 metri dalla linea del traguardo lo vedeva con il naso davanti persino al leader del mondiale, che gli ha strappato la pole per soli 48 millesimi. Norris si è confermato nuovamente un ottimo uomo gara, mostrando forse più che mai le sue capacità nel bilanciare prestazione e gestione. Un mix che lo ha portato sul podio, senza dimenticarci della lotta corpo a corpo, che gli ha tolto il secondo gradino del podio per una penalità più che discutibile.

Il risultato conclusivo di questo fine settimana forse non rende pienamente l’idea dei miglioramenti compiuti dall’Aston Martin nelle ultime settimane. Come una settimana fa però, la crescita mostrata ad inizio weekend non è stata confermata nel momento più decisivo. Infatti al termine del venerdì, l’Aston si era presentata come terza forza alle spalle soltanto dei due team il lotta per il titolo iridato. Forse sarebbe stato da considerarsi un riscontro molto ottimista, ma che comunque lanciava buoni segnali per il proseguo del weekend. Sul giro secco infatti sono arrivate buone soddisfazioni in qualifica, con la doppia qualificazione per il Q3 da parte di Lance Stroll e Sebastian Vettel, se non fosse poi per la penalità commisurata al quattro volte campione del mondo al termine della qualifica. Erano state molto positive poi anche le prime fasi di gara, con il tedesco che aveva recuperato diverse posizioni, arrivando subito dopo pochi chilometri alle spalle del compagno, in top ten. La strategia obbligata di scattare con gomma soft ha infatti favorito la prima parte di gara, penalizzando poi la seconda, nella quale i piloti si sono trovati costretti a compiere un doppio stint su mescola hard.

La stessa dinamica in termini di strategie ha coinvolto l’AlphaTauri che però ha rilevato qualche difficoltà in più nella prima parte di gara sulla mescola più morbida. Una AT02 aggressiva sugli pneumatici non ha quindi favorito una condotta di gara semplice, ma che ha dato comunque dei frutti positivi. Pierre Gasly infatti ancora una volta ha dato dimostrazione delle sue capacità in regime di gara, rendendosi un pilota complicato da sopravanzare. Ha tenuto quindi alle proprie spalle per diverso tempo un trenino di monoposto che accorpava Perez, Ricciardo e le due Ferrari. Questo è uno dei segnali incoraggianti per la scuderia in vista del proseguo della stagione, che si somma alla costanza ormai intrapresa in qualifica. L’ultima tre giorni austriaca ha visto infatti una solida prestazione sul giro secco anche da parte di Yuki Tsunoda, esente da errori nel corso del fine settimana, che prosegue quindi nel suo processo di maturazione.

In casa Alpine continua invece il periodo complicato per Esteban Ocon, iniziato non molto tempo prima del rinnovo del contratto con l’equipe francese. Infatti è ormai dalla gara a Montecarlo che non chiude in top 10, al contrario nelle ultime gare è maturato non poco l’adattamento fra la monoposto e Fernando Alonso. Per lo spagnolo infatti è stato un altro fine settimana dove a prevalere è stata la costanza, che nel finale di gara gli ha permesso di raggiungere la decima piazza per assicurarsi un altro punto. Lo ha fatto dopo una gara in cui grazie alla buona gestione delle gomme ha potuto risalire di diverse posizioni il gruppo. Operazione che non è potuta nemmeno cominciare dal lato box del compagno che si è visto fuori gara dopo tre curve. “Non avrei potuto fare diversamente…” ha affermato Ocon, sottolineando come quando si parta dalle retrovie, il rischio di trovarsi in situazioni compromettenti per la gara, sia da mettere in conto.

Quella vista nelle due tappe in Austria è una Williams che si è schiodata dalla scomoda posizione di vettura in lotta per le ultime posizioni. Lo ha fatto grazie ad un George Russell ancora una volta arrembante, arrivato ad un soffio dalla zona punti, sfuggita per pochi chilometri. Il capolavoro vero è proprio è arrivato in qualifica quando il pilota inglese aveva ottenuto la qualificazione per il Q3, perlopiù con gomma media. Un grosso vantaggio in termini di gara, anche se l’inglese ha sofferto le prime fasi del GP dopo una partenza non così brillante. L’ottima condotta di gara lo ha poi ricondotto nuovamente all’interno del gruppo dei primi 10. Il punto non è arrivato, ma ciò che è arrivata è un’altra dimostrazione di maturità di questo ragazzo, la chiamata di Toto Wolff è alle porte?

Classifica piloti

  1. Lando Norris McLaren 212
  2. Daniel Ricciardo McLaren 128
  3. Pierre Gasly AlphaTauri 101
  4. Lance Stroll Aston Martin 82
  5. Sebastian Vettel Aston Martin 78
  6. Fernando Alonso Alpine 77
  7. Esteban Ocon Alpine 65
  8. Yuki Tsunoda AlphaTauri 57
  9. Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 46
  10. Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 39
  11. George Russell Williams 26
  12. Mick Schumacher Haas 4
  13. Nicolas Latifi Williams 2
  14. Nikita Mazepin Haas 1

Classifica costruttori

  1. McLaren 340
  2. Aston Martin 160
  3. AlphaTauri 158
  4. Alpine 142
  5. Alfa Romeo Racing 85
  6. Williams 28
  7. Haas 5

Classifica giri veloci

  1. Lando Norris McLaren 4
  2. Sebastian Vettel Aston Martin 2
  3. Fernando Alonso Alpine 1
  4. Daniel Ricciardo McLaren 1
  5. Pierre Gasly AlphaTauri 1

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/vIBFeF3HWQI/in-austria-una-mclaren-solida-con-entrambe-le-punte.php


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