Sul controverso Mondiale di F1 2021 della Mercedes un giorno si potrà dire di tutto ma, di certo, non che la stessa scuderia avesse fatto proclami di successi radiosi ad inizio stagione, quando tutti credevano che l’ennesimo titolo sarebbe finito ancora una volta nelle loro mani. Con il sostanziale freezing del regolamento tecnico in attesa di lanciare la nuova era, impossibile pensare che la Stella a Tre Punte potesse perdere il titolo quest’anno con il cospicuo vantaggio che ha da quando è partita l’attuale stagione turboibrida. Ma prima ancora che il Circus giungesse in Bahrain per il primo Gp in calendario, Toto Wolff ha sempre negato un nuovo dominio incontrastato del suo team anche nel 2021. L’opinione generale avrà pensato che il boss facesse la classica pretattica già mostrata altre volte in passato ma in questo caso non era così. I fatti gli hanno dato (purtroppo per lui) ragione, anche se in parte. L’esito di uno dei più spettacolari Campionati di F1 della sua storia ha diviso la torta del successo a metà tra Red Bull e Mercedes ma il titolo più adrenalinico, quello Piloti, è approdato ai rivali dopo il clamoroso e super discusso finale di Abu Dhabi.
Mercedes inferiore alla Red Bull per larga parte del Mondiale ma protagonista di un poderoso recupero
Questo non toglie nulla, tuttavia, ai meriti della Red Bull che, complessivamente, si è dimostrata superiore durante l’andamento del Mondiale. Per più di meta stagione il pacchetto telaio-aerodinamica-power unit portato in pista da Verstappen e Perez ha premiato il genio di Adrian Newey e della Honda. Ma la Mercedes ha avuto il grande merito di non abbattersi e di rilanciare tenacemente la sfida iridata nella parte finale del Mondiale, sparandosi tutte le cartucce disponibili in termini di modifiche sostanziali alla W12 E (in particolare su pance, fondo e assetti) e al motore. La nuova artiglieria ha funzionato alla grande abbinata alla super PU montata sulla monoposto di Hamilton nel Gp del Brasile, che ha dato lo sprint per l’estremo assalto. Al termine della gara di Città del Messico, dopo un altro netto successo di Verstappen, è iniziata la riscossa Mercedes proprio nel momento in cui sembrava che Max avesse il titolo in pugno. Tre perentorie vittorie per rifarsi sotto alla Red Bull e poi l’epilogo sfavorevole di Abu Dhabi, ma solo grazie all’ingresso della Safety Car nel finale in quanto Lewis, fino a quel momento, aveva dominato la corsa forte di un mezzo superiore. Poco gratificanti i reclami e le polemiche finali che non hanno fatto bene all’immagine del plurivittorioso team.
Nel 2021 il miglior Hamilton di sempre e il peggior Bottas
A proposito di Hamilton, questo 2021 è stato probabilmente il suo Mondiale più brillante, nonostante la sconfitta. Con esperienza, classe, tenacia e determinazione da vendere, velocità sempre incredibile, grinta e notevole spessore mentale ha reso la vita difficilissima a Verstappen, che si è dovuto sudare con grande fatica il suo primo titolo. A bordo di una Mercedes non più stellare come nel recente passato, il sette volte iridato è apparso nella veste migliore di sempre offrendo performances di livello eccezionale (Interlagos su tutte) ed evidenziando in modo ancora più netto la differenza con il compagno di squadra Bottas. Quest’ultimo, infatti, ha rimarcato tutti i suoi limiti già conosciuti: incostanza nelle prestazioni nonché scarsa aggressività e spessore agonistico nelle rimonte e soprattutto nei corpo a corpo. Una sola vittoria e tante, troppe gare anonime con ampi gap subiti da Hamilton. A completare il quadro di questo scenario non esaltante il benservito della Mercedes.
Fonte: https://www.circusf1.com/2021/12/f1-nel-mondiale-2021-il-meglio-e-il-peggio-della-mercedes.php