L’Alfa Romeo torna dalla Francia con più dubbi che certezze, in virtù degli scarsi risultati ottenuti sul circuito del Paul Ricard. E questo nonostante una qualifica che sembrava promettere un risultato diverso.
Il Gran Premio di Francia ha fatto registrare il primo vero e proprio passo falso dell’Alfa Romeo in questa stagione. La scuderia di Hinwil, dal circuito del Paul Ricard, torna a casa con il quindicesimo posto di Antonio Giovinazzi e il diciassettesimo di Kimi Raikkonen. Davvero molto poco per essere soddisfatti. Certamente le attese per la tappa transalpina del mondiale non erano delle migliori (come del resto anche per tutti gli altri motorizzati Ferrari), però forse era lecito aspettarsi qualcosa in più. Anche in virtù di quanto mostrato nel corso delle prove libere e delle qualifiche.
IL GIORNO E LA NOTTE: DAL SABATO ALLA DOMENICA SOLO PASSI INDIETRO
Sia nelle prove libere che nelle qualifiche, la C-41 aveva destato buone sensazioni, con tempi assolutamente competitivi e vicini a quelli delle macchine di centro-gruppo. L’unica nota stonata è stata l’eliminazione prematura nel Q1 di Iceman, vittima però della bandiera rossa provocata dalla Haas di Mick Schumacher che gli ha impedito di migliorarsi. Di tutto rispetto, invece, la qualifica del compagno di squadra italiano, che si era classificato sì tredicesimo, ma comunque mantenendo il passo degli altri competitor. Ma in gara la musica è cambiata totalmente: la monoposto non ha dato le giuste conferme sul long run, rimanendo vittima dell’eccessivo graining, figlio di una circuito molto esigente con le gomme. Una dimostrazione che, su tracciati a basso carico aerodinamico, il team italo-svizzero fa enorme fatica a tirare fuori prestazioni rilevanti.
I PILOTI HANNO RISPOSTO PRESENTE. E CHE DUELLO KIMI-LECLERC
In mezzo alla domenica complessa della squadra, perlomeno entrambi i piloti si sono dimostrati in palla, cercando di salvare il salvabile. Sia Giovinazzi che Raikkonen hanno portato la macchina al traguardo senza grossi patemi, con il pilota pugliese che è anche riuscito a mettere le sue ruote davanti all’imbarazzante SF21 di Charles Leclerc. E proprio con il monegasco Kimi ha dato vita a un bel corpo a corpo nel finale, da cui però non è uscito vincitore, ma che sicuramente avrà fatto (seppur in minima parte) piacere ai tifosi, delusi dal rendimento dell’Alfa (e non solo) di questo fine settimana. Con la speranza che già dalla prossima gara in Austria la musica possa cambiare. Per rivedere entrambi gli alfieri in lotta per la top-10.
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