in

Champions League, tutto liscio per la Savino del Bene: 3-0 contro il Tent Obrenovac

Di

La Savino del Bene Scandicci difende le mura di casa in meno di 90 minuti: il match di andata del doppio turno preliminare di Champions League, contro le serbe del Tent Obrenovac, si chiude 3-0 per Bosetti e compagne. Da segnalare l’assenza di Elena Pietrini, non convocata al Palazzetto dello Sport di via Rialdoli.

Per il primo impegno europeo della stagione coach Barbolini sceglie un 6+1 composto da Camera al palleggio, Drewniok da opposto, Cecconello e Lubian da centrali, con Markovic e Bosetti in banda e Carocci come libero.

Il Tent Obrenovac invece scende in campo con Jaksic al palleggio, Caric opposto, Djurovic e Kurtagic come centrali, Lazic e Cvetkovic in banda e Gocanin come libero.

Il primo set inizia con una Savino Del Bene subito pronta ad aggredire l’incontro. Le ragazze di Barbolini partono trascinate dalle folate offensive di Drewniok, schierata titolare al posto di Stysiak. Con un ace di Markovic il punteggio va subito sul 7-2, mentre è un ace di Drewniok a portare il punteggio sul 14-7 ed a costringere il Tent Obrenovac a chiamare il primo time out della gara. Al ritorno in campo il braccio di Drewniok è ancora caldo e l’atleta tedesca firma un altro ace (15-7). Le ospiti provano a reagire con un punto su battuta per Djurovic (16-9). Cecconello, in campo al posto di Popovic, firma invece il punto del 20-10 con un bel muro. A chiudere il set è invece Markovic, che con la mano sinistra firma il 25-14 anticipando il muro avversario.

La seconda frazione si apre con un Tent Obrenovac che prova a stare in partita. Le serbe arrivano in parità sul 7-7, poi la Savino Del Bene piazza l’allungo. Bosetti con un ace firma il 10-7 e costringe le avversarie al time out. Sempre Bosetti segna su ace il 12-7 e poco più tardi Lubian piazza il muro del 14-8. L’ace di Drewniok porta il risultato sul 16-10 e obbliga la squadra serba al secondo time out nel set. Lubian in fast piazza la zampata del 18-11, mentre Bosetti con un gran muro porta il punteggio sul 20-12. Il set sembra già ai titoli di coda, ma il Tent Obrenovac, sotto di otto punti, riesce a rimontare fino al -4 e così anche Barbolini chiama il primo time out della sua partita. Scandicci chiude comunque il set a proprio favore con Lubian che in fast mette a terra il 25-21.

Dopo essersi aggiudicata le prime due frazioni la Savino Del Bene cala di intensità e consente al Tent Obrenovac di combattere punto su punto. Sul 13-13 però la Savino Del Bene, grazie alle giocate di Drewniok e Bosetti, piazza un parziale di cinque punti consecutivi (18-13). Con il break Scandicci spezza in due il set e fa l’allungo decisivo verso la vittoria del set e dell’incontro. Nel finale Cecconello e Drewniok sono grandi protagoniste. La terza frazione si chiude con il 25-17 segnato da Markovic. Per la Savino Del Bene successo netto in una gara mai in discussione. La squadra di Scandicci ha già in tasca mezzo biglietto per il prossimo turno preliminare. Domani, sempre alle 18.00, al Palazzetto dello Sport di Scandicci la decisiva gara di ritorno.

Coach Barbolini a fine partita: “.

Savino Del Bene Scandicci-Tent Obrenovac 3-0 (25-14, 25-21, 25-17)
Savino Del Bene Scandicci: Popovic, Markovic 15, Lubian 6, Cecconello 6, Drewniok 16, Bosetti 10, Carocci (L), Camera 2. Non entrate: Stysiak, Malinov, Merlo (L), Samadan, Courtney. All. Barbolini.
Tent Obrenovac: Djurovic 6, Jakšic 5, Cvetkovic 6, Kurtagic 1, Lazic 7, Caric 13, Gocanin (L), Susic, Malesevic 2, Mitrovic. Non entrate: Isailovic, Pakic (L), Mijatovic. All. Grsic.
Arbitri: Kaiser, Luts.
Note: Durata set: 25′, 25′, 26′; Tot: 76′.

Il link per rivedere la partita:


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


Tagcloud:

Challenger di Forlì: Il resoconto di giornata. Musetti “Com’è stato tornare nella realtà Challenger dopo il Foro Italico? Per ora di tornei ATP ne ho giocati pochi, i Masters 1000 mi sembra paradisiaci, ma devo ammettere che qui a Forlì si sta veramente bene” (con il programma di domani)

Giocatori positivi al Covid-19, anche il Montpellier è costretto a fermarsi