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Decreto Rilancio, arrivano gli incentivi?: 4.000 euro per tutte le auto Euro 6

Tra gli oltre 10mila emendamenti presentati nell’iter di discussione del Decreto Rilancio, arriva il primo che risponde alle richieste del settore automobilistico.

Partito Democratico, Leu e Italia Viva hanno presentato una proposta congiunta che mira all’introduzione di un incentivo per l’acquisto di auto nuove Euro 6, endotermiche tradizionali comprese.

Come funziona l’incentivo

L’emendamento prevede l’adozione di un bonus da 4.000 euro per chi rottama un’auto vecchia di almeno dieci anni e ne compra una più moderna e meno inquinante, praticamente le Euro 6 escluse al momento dal meccanismo dell’ecobonus, quelle con emissioni di Co2 superiori a 61g/km.

Non c’è distinzione di classe di inquinamento nella quale la vettura da rottamare sia omologata (euro 0,1,2,3…), l’importante è che abbia almeno 10 anni di vita. Al momento dell’acquisto scatta un bonus automatico di 2.000 euro messi dallo Stato, più altri 2.000 da parte del concessionario, arrivando così al taglio di 4.000 euro sul prezzo finale.

In caso di acquisto di auto nuova, ma senza rottamazione, l’incentivo si dimezza, scendendo a 2.000 euro, seguendo lo stesso principio illustrato in precedenza.

Auto usata, passaggio di proprietà addio

Elemento di assoluta novità è l’inclusione di un sistema di incentivo all’acquisto anche per le vetture usate. Per chi compra una vettura di seconda mano, che sia almeno Euro 5 e rottamando un veicolo più inquinante delle classi dalla 0 alla 3, non dovrà pagare il passaggio di proprietà.

L’incentivo è valido per tutti i tipi di auto e se approvato in tempi brevi sarà valido dal 1 luglio  fino al 31 dicembre 2020, per poi scendere a 2.000 euro di bonus con rottamazione e 500 euro senza, a partire dal 2021.

Polemica politica

La proposta, anticipata dalle dichiarazioni della Sottosegretaria Morani è ideata per stimolare gli acquisti soprattutto delle auto prodotte prima della crisi, quei 350 mila pezzi rimasti a intasare i piazzali delle concessionarie e dare una spinta al rinnovo del parco auto Italiano che, ricordiamo, è il più vecchio d’Europa, dando una bella mano ad abbassare l’inquinamento.

Ora resta da capire come l’ala più integralista sul tema della maggioranza reagirà all’emendamento. I 5 Stelle, nella giornata di ieri, avevano bollato come “anacronistici” questo tipo di incentivi.

Il settore sta vivendo momenti drammatici e il tempo stringe…


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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