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Toyota: medaglia Olimpica per le batterie allo stato solido

Tra i produttori di batterie, ci sono i giganti asiatici che hanno in mano il segmento degli accumulatori, ma anche chi, come Volkswagen, lavora a produrre da sé le celle. Una partita a tinte green, con un obiettivo chiaro: entrare all’interno di un mercato che ormai vale decine di miliardi di euro.

La frontiera tecnologica consolidata, oggi, è dei pacchi batterie agli ioni di litio, con elettrolita liquido. Rappresenterà lo standard ancora per molti anni, in virtù del progressivo ridursi annuo del costo per kilowatt/ora e dell’incremento della densità energetica a parità di ingombri.

Il futuro, per alcuni, è nelle batterie con elettrolita allo stato solido. Toyota lavora da tempo allo sviluppo della tecnologia, che necessita ancora di ricerca sul punto della densità energetica.

A METÀ DECENNIO L’ARRIVO SU STRADA

Alle Olimpiadi di Tokyo 2020 verrà presentato un concept, probabilmente un’evoluzione dell’e-Palette, dotato di batterie allo stato solido, tuttavia, per immaginare una produzione su larga scala di auto elettriche con tali accumulatori, le prospettive di spostano decisamente più in là. Olimpiadi che saranno vetrina dell’hi-tech Toyota, viste le proposte di veicoli automatizzati, destinati al Villaggio Olimpico quali mezzi di servizio.

Intervistato da Autocar, il responsabile dell’area tecnologica di Toyota, Shigeki Terashi, ha indicato a metà del prossimo decennio le prime proposte di auto di serie con batteria allo stato solido. Una volta pronta per l’applicazione su larga scala, la tecnologia diverrà lo standard delle elettriche Toyota.

Più cauta si è detta, invece, BMW, a immaginare un’applicazione in serie di tale tecnologia solo nel 2030.

I TANTI PRO DELLO STATO SOLIDO

I vantaggi di un elettrolita solido sono molteplici. Dalla soluzione del problema del surriscaldamento, con possibilità di velocizzare enormemente i tempi di ricarica rispetto a batterie agli ioni di litio con elettrolita liquido; fino all’incremento dell’autonomia, la possibilità di raggiungere voltaggi elevati (in riferimento oggi sono gli 800 volt del pacco batterie di Porsche Taycan, incremento del voltaggio non casuale, una scelta in funzione della ripetibilità di alte prestazioni, senza decadimento da un eccesso di temperatura sviluppata).

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Le batterie allo stato solido sono anche meno costose e, sempre in ragione dell’assenza di un elettrolita liquido, più sicure. Tanti vantaggi, al momento prospettive su un orizzonte tutto da scrivere, a partire dai reali volumi di vendita delle auto full elettriche al 2025.

TOYOTA, PRIMI FULL ELECTRIC DAL 2021

Toyota introdurrà sul mercato europeo i primi modelli elettrici sviluppati sulla nuova piattaforma modulare nel 2023, progetto del quale beneficerà anche Subaru. Entro il 2021, invece, arriverà una Lexus a batterie su architettura già esistente e il Toyota Proace, progetto condiviso con PSA, ad annunciare nel 2020 l’arrivo di più veicoli commerciali alimentati a batteria.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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