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TRENTO SEI DI NUOVO MONDIALE! Battuta la Lube Civitanova in quattro set

Foto: Fivb.org

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L’Itas Diatecx Trentino torna a vincere un titolo mondiale dopo diversi anni: lo fa battendo nettamente tutte le sue avversarie nella fase a gironi ma soprattutto la Lube Civitanova al termine di una finale a tratti dominata dalla formazione dolomitica e chiusa 1-3 (20-25, 25-22, 20-25, 18-25) e incastonata da un quarto set semplicemente perfetto.

Una grande occasione per il volley italiano maschile che dopo la delusione per il recente Mondiale attendeva un rilancio e una dimostrazione di vera competitività: più e meglio di così non si poteva fare, eliminando nientemeno che Sada Cruzeiro e Zenit Kazan. Un bel derby con Trento outsider, dicono i bookmaker: ma il campo dirà tutt’altro.

Nella prima frazione Trento si dimostra decisamente più fredda e lucida rispetto alla Lube: le squadre sono le stesse viste in semifinale con Trento che offre Giannelli in diagonale su Vettori, Lisinac e Candellaro al centro con Kovacevic e Russell in banda e Grebennikov libero. Civitanova schiera Bruno in diagonale con Sokolov, Leal e Juantorena in banda, Simon e Stankovic al centro e Balaso libero. Parte meglio Trento si diceva, è la stessa squadra ammirata in semifinale: lavora bene in ricezione con un Grebennikov superlativo, conclude con precisione e la Lube fatica parecchia a trovare la migliore dimensione si sé. Trento immagazzina un buon vantaggio (14-10) sprecando pochissimo e costringendo la Lube a inseguire: ma in un torneo caratterizzato dalla grandi rimonte questo non sembra essere un problema. Civitanova dimezza lo svantaggio ma un muro di Giannelli su Leal tiene a bada la Lube (19-16) e nel finale la squadra dolomitica prende il largo su un muro cercato con ostinazione da Kovacevic (22-17) che finisce fuori. Trento si limita a gestire il cambio palla e gioca con grande senso conservativo ancora con Kovacevic e con un Lisinac estremamente incisivo (25-20).

La Lube impiega tempo a reagire ma quando lo fa dimostra tutta la sua qualità individuale e di squadra: nella seconda frazione vengono fuori Sokolov, Stankovic ma anche Simon, fino a quel momento poco coinvolto da Bruno. La ricezione di Trento non è così precisa ed efficace come nel primo set e per quanto il duello sia di fatto un punto a punto ci sono alcuni episodi che girano a favore di Civitanova che recupera fiducia: un bell’ace di Simon e un paio di assalti di Russell e di Juantorena che trovano impreparato il muro trentino. Il finale è davvero molto spettacolare: Trento si ritrova avanti di due (19-21) su un errore di Stankovic ma la Lube recupera subito e sull’inerzia del break infila sei punti su sette chiudendo 22-25 grazie a due difese gigantesche di Leal, prima, su Vettori e di Simon, immediatamente dopo. Gran rimonta Lube che vale il pareggio nel conto dei set.

Terza frazione che vede Trento conquistare subito un minibreak abbastanza pesante che costringe Civitanova a ragionare sulla difensiva: Lisinac gira la boa del mezzo set (13-11) e un muro di Vettori – molto generoso anche in copertura – di lì a poco alza il ritmo (16-13). Quando Trento sembra destinata alla fuga la Lube recupera tutto e subito con uno strepitoso monologo di Simon che dà la sveglia ai suoi, ma non basta. Perché come nel primo tempo Trento si dimostra più fredda e lucida: doppietta di Candellaro prima, errore di Juantorena poi (23-19) e infine i punti decisivi firmati da Lisinac e dal muro di Trento che costringe al corridoio esterno una diagonale molto stretta di Sokolov.

Quarto set condizionato da un numero maggiore di errori e da un certo nervosismo da una parte e dall’altra: Trento ancora una volta prova a portarsi avanti e Civitanova sembra aver accusato il colpo del set appena perso. Bruno va un po’ in affanno, un paio di soluzioni non molto convincenti suggeriscono a Medei di proporre D’Hulst ma la pressione di Trento che comincia a vedere sempre più vicino il suo quinto titolo mondiale non cessa e si fa sempre più pesante. Civitanova all’improvviso, così come nelle partite precedenti era riuscita clamorosamente a rimontare situazioni impossibili, crolla senza attenutanti: si scioglie il muro marchigiano di fronte a Kovacevic e l’attacco non gira più nemmeno quando Medei decide di ributtare nella mischia Bruno. Il finale di Trento è semplicemente pauroso: con la Lube inchiodata a 17 Trento infila cinque punti grazie sì anche Vettori e Candellaro ma anche agli errori avversario. Di sette match ball a Trento ne bastano due: Giannelli appoggia la palla decisiva a Russell che da posto quattro la schianta a terra.

Una finale italiana, strameritata; ma anche una vittoria strameritata da parte di Trento che si è dimostrata nel corso di tutta la competizione la squadra più forte, più solida e completa e sicuramente quella che nei momenti decisivi. Grebennikov miglior libero, Giannelli miglior alzatore e Russell MVP assoluto del torneo. Trento torna a vincere un Mondiale dopo il 2012: quinta vittoria in altrettante finali. Il bilancio dell’Italia nella competizione sale a nove ori e tre argenti e quattro bronzi.

Nella finalina di consolazione vittoria dei russi dei siberiani del Fakel Novy Urengoy che ha battuto in rimonta per 1-3 i padroni di casa dell’Asseco Resovia (25-19, 20-25, 23-25, 23-25) con Camillo Placì che è stato portato letteralmente in trionfo dai suoi giocatori.

LUBE CIVITANOVA-ITAS DIATECX TRENTINO 1-3 (20-25, 25-22, 20-25, 18-25)

Sokolov 17, D’Hulst, Marchisio (L) NE, Juantorena 11, Massari, Stankovic 7, Diamantini NE, Leal 7, Sander NE, Cantagalli 1, Cester, Simon 14, Bruno 1, Balaso (L). Allenatore Giampaolo Medei.

Itas Diatecx Trentino: Russell 20, Van Garderen, Nelli, Cavuto NE, Daldello NE, Vettori 12, De Angelis (L) NE, Giannelli 1, Grebennikov (L), Candellaro 10, Kovacevic 16, Codarin NE, Lisinac 12. Allenatore Angelo Lorenzetti.

Arbitri: Wojciech Maroszek (Polonia) e Hernan Gonzalo Casamiquela (Argentina).

Spettatori:  Hala Sportowa, Czestochowa – 5600

Set Timing: 27, 29, 30’, 30’. Total Time 1.56’.

Ace: 4-4

Muri Punto: 13-12


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