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Supercoppa Italiana, le pagelle: Fabris e Sylla devastanti. Bene Egonu, male Carlini e Bartsch

Foto Imoco Volley

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Al termine di una bella e combattuta partita l’Imoco Conegliano alza il primo trofeo della stagione, la Supercoppa Italiana, sconfiggendo la Igor Gorgonzola Novara per 3-1 (25-21, 25-17, 17-25, 25-23). Conegliano, dopo aver dominato i primi due set, ha subito il ritorno di Novara, che ha tentato il tutto per tutto nel terzo parziale e si era guadagnata qualche punto di margine in avvio del quarto parziale. Tuttavia, la maggiore determinazione delle Pantere ha fatto la differenza e ha evitato un tie-break che sembrava ormai essere certo. Ecco le pagelle della partita di sabato sera.

 

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO (voto 7)

Samanta Fabris 8: semplicemente stellare, è la donna della Supercoppa. L’opposto croato confeziona una partita da MVP: 21 punti, 1 ace e il 42% in attacco. Carismatica e potentissima, è devastante nei momenti decisivi dei primi due set, fondamentali per consegnare all’Imoco il primo trofeo stagionale.

Joanna Wolosz 8: partita pazzesca da capitano, trascinatrice e regista della squadra. Se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve a lei che riesce ad addomesticare qualsiasi tipo di ricezione ed a trasformarla in oro per le sue attaccanti. Solita gestione in contrattacco di Fabris, messa sempre nelle condizioni di far male, e brava nell’inserire primi tempi e pipe sempre al momento giusto.

Megan Hodge Easy 5,5: partita intermittente per il “martello” statunitense che non sempre riesce a essere preciso. Obiettivo della battuta avversaria, Easy non tiene sempre bene (38% in ricezione efficiente) e ne risente anche in attacco (7 punti con il 27%), obbligando coach Santarelli a sostituirla con Hill.

Monica De Gennaro 7: a referto con un buon 81% in ricezione. Ogni volta che non viene sfruttata una difesa di De Gennaro si commette un delitto contro la pallavolo. Sempre al posto giusto, sempre nel modo giusto. Per le sue compagne di squadra è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in difesa: non a caso Moki è il miglior libero al mondo.

Robin De Kruijf 7,5: dopo l’infortunio che l’ha obbligata a saltare il finale dell’ultima stagione e la rassegna iridata, Robin the Queen è tornata in gran forma con una prestazione da 11 punti, 4 muri vincenti e 2 aces. Santarelli ha diverse opzioni di livello assoluto al centro, ma De Kruijf è una giocatrice a cui il coach umbro non rinuncerebbe mai per la solidità che dà in cambio-palla.

Anna Danesi 7: quando Danesi chiude il muro è veramente difficile passare. Letture perfette sulle attaccanti avversarie che più volte si vedono rimbalzare gli attacchi (3 muri-punto). Lavora abbastanza bene anche in fast (37% in attacco). È giovane, ma sembra essere cresciuta molto nel corso dell’ultimo anno: la buona prestazione in Supercoppa è la consacrazione definitiva dopo un Mondiale da protagonista.

Kimberly Hill 7: Santarelli la inserisce quando Easy sembra essere in difficoltà e la schiacciatrice americana risponde bene. Precisa, puntuale e cattiva sotto rete, Hill tira forte e trascina la sua squadra alla vittoria del decisivo quarto set.

Miriam Fatime Sylla 7,5: parte forte e si fa valere come una delle migliori in campo. Certamente deve continuare a lavorare in ricezione (40% in ricezione positiva), ma chiude la partita con 16 punti (54% in attacco), tanti dei quali piazzati al momento decisivo. Mette a terra il pallone che decreta la vittoria della sua squadra, facendo esplodere il Pala Verde.

IGOR GORGONZOLA NOVARA (voto 5,5)

Lauren Carlini 4,5: la principale imputata della sconfitta azzurra: la palleggiatrice americana perde nettamente il confronto con Wolosz. È incapace di variare il gioco e di sfruttare al meglio tutte le compagne.

Francesca Piccinini 5: ha giocato tantissime finali, anche se questa volta non si vede tutta la sua esperienza. Entrata al posto di una spenta Nizetich, il capitano di Novara tiene bene in ricezione (71%). Risente del gioco scontato di Novara, non riuscendo proprio a metterla giù: è eloquente il modestissimo 11% complessivo in attacco (appena 1 su 9).

Michelle Bartsch 5: davvero troppo assente, la schiacciatrice statunitense concretizza poco in fase offensiva (10 punti e 24% in attacco). Nonostante che Carlini si affidi spesso al suo “martello”, non si rivela una soluzione valida per le compagne.

Yamila Nizetich 5: incide decisamente meno rispetto alle prime partite stagionali. Risente delle difficoltà della sua squadra nei primi due set, obbligando coach Barbolini a sostituirla. La schiacciatrice argentina è latitante in tutti i fondamentali. Il 25% in attacco è indicativo di una prova anonima.

Paola Egonu 7,5: tiene viva la Igor finché può ed è l’ultima a mollare. È la top scorer del match con 30 punti a referto e il 51% in attacco, sbagliando pochissimi attacchi. Nel giro di un mese perde la finale del Mondiale e la Supercoppa, nonostante prestazioni da top player in entrambe le occasioni. Il tempo è dalla sua parte e avrà modo di togliersi parecchie soddisfazioni, magari già quest’anno con il suo club.

Stefana Veljkovic 6,5: partita nel complesso sufficiente, ma da una campionessa del mondo è lecito aspettarsi di più. Carlini ci mette parecchio a farla entrare in partita. Nonostante ciò, la centrale serba lavora bene in fast, firmando 12 punti con una discreta efficacia in attacco (58%). Non riesce mai ad arginare davvero le attaccanti avversarie e mette a segno solo un muro vincente.

Stefania Sansonna 6: il libero pugliese è meno incisivo del solito (65% di ricezione positiva) e perde il confronto diretto con De Gennaro. Tiene bene sulle battute più impegnative, ma in difesa sono mancati i suoi voli a recuperare l’impossibile.

Cristina Chirichella 7: insieme ad Egonu, guida il tentativo di recupero di Novara. Dà tutto quello che ha, mettendo a terra 13 punti, di cui 3 muri vincenti, e lottando sino in fondo. In battuta non è molto efficace e fa qualche errore di troppo, ma di sicuro è una buona prestazione per la centrale napoletana.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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