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L’ex schiacciatore azzurro, Alberto Cisolla: “Ci sono sette squadre che hanno oggettivamente qualcosa in più delle altre”

Foto LVM

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Un palmares da far invidia a molti, per tanti anni punto di riferimento della Nazionale Maschile e a 41 anni, ancora in campo con la maglia dell’Atlantide pallavolo Brescia, formazione di A2, Alberto Cisolla parla dei Mondiali in corso di svolgimento in Italia e in Bulgaria in un’intervista rilasciata nell’edizione odierna de il 

Vincere con la propria nazionale, in patria. Pochi atleti possono fregiarsi di un simile onore e di ricordare un’emozione così intensa. Uno di questi è Alberto Cisolla, schiacciatore trevigiano della Centrale Sferc McDonald’s Brescia e bresciano d’adozione (vive a Salò con la famiglia), che nel 2005 vinse in Italia gli Europei, con la nazionale azzurra ai tempi allenata da Gian Paolo Montali. Un 3-2 in rimonta contro la Russia davanti a quasi 15mila persone a Roma, un trionfo che regalò l’oro al sestetto e il titolo di Mvp della manifestazione al «Ciso». Dopo l’infelice edizione dei Mondiali Italiani del 2010, si torna sul suolo italico e l’Italvolley di Blengini, con l’argento alle Olimpiadi di Rio al collo, è tra le papabili al titolo.

Quali sono le sue prime impressioni? «».

A suo avviso quali sono i punti di forza, e quelli deboli, di questa Nazionale? «».

Con Montali in panchina nel 2005 siete stati gli ultimi a conquistare una medaglia d’oro, per altro in Italia, che emozione fu? «».

Lei esplose negli anni 2000, in scia all’era indimenticabile di quella che la stampa definì negli anni ’90 “Generazione di Fenomeni”, plasmata da Julio Velasco. E’ un’era ripetibile? «».

Nelle community di tifosi qualcuno ha accusato la stampa nazionale di riservare poco spazio al Mondiali, cosa ne pensa? «».

Cisolla in versione “tifoso” andrà a vedere qualche match dal vivo? «».

Un pronostico? «».


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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