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Roger Federer rivela un problema alla mano a giugno: “Più giocavo e più il dolore era presente, mancando dei diritti per questo motivo. Ma le mie sconfitte non sono dovute solo a questo”

“Sono sollevato di non dover incontrare Stan Wawrinka al primo turno”, ha commentato Roger Federer, che da domani andrà alla caccia del suo nono titolo agli Swiss Indoors di Basilea. Il suo primo avversario sarà invece Filip Krajinovic.

Il serbo non è comunque da sottovalutare, e il 37enne svizzero lo sa bene: “Non bisogna mai fidarsi di un uomo capace di giocarsi una finale a Parigi-Bercy. Ma lo conosco un po’ e so che non possiede la miglior seconda battuta del circuito. Toccherà a me di approfittarne, di giocare all’attacco grazie anche al sostegno del pubblico. Voglio credere che il risultato dipenderà dal mio livello di gioco”.

Un livello di gioco che l’elvetico ritiene molto buono, pur non avendo conquistato nessuno degli ultimi cinque tornei disputati: “A Shanghai sono stato molto soddisfatto, ma non mi aspettavo degli avversari così forti alla risposta“.

Una serie di sconfitte che si spiega anche per un problema a una mano: “All’inizio della mia preparazione sull’erba, ho subito un infortunio alla mano. Più giocavo e più il dolore era presente, mancando dei diritti per questo motivo. Ma le mie sconfitte non sono dovute solo a questo”.


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