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Non tutti i tifosi Ferrari meritano Seb! E vi spiego il perché…


Il mio intento non è muovere critiche o dispensare giudizi, voglio solo spiegarvi il mio punto di vista, il mio amore per la F1 (Manuela Brigante | @BriManuela)

Il modo più sano di vivere una passione è supportare sempre chi riesce a regalarci emozioni, a 10 anni come a 80. Sperare con lui, gioire con lui, piangere insieme a lui.

Non si può avere un pulsante nel cuore che si accende o si spegne a seconda della classifica! Questa stagione di F1 mi ha lasciato addosso una sensazione di forte amarezza, inspiegabile sebbene prevedibile. Essere un pilota Ferrari è un sogno, un ambito traguardo ma è anche un ruolo difficile da interpretare e questo mi ha portato a pensare spesso a Michael Schumacher.

Devo a lui la mia passione per la F1. L’ho supportato SEMPRE. Nei momenti belli, nelle vittorie storiche, nei momenti bui e anche nel periodo Mercedes, nell’incubo. Stesso discorso vale per Vettel. Non significa giustificarli sempre e comunque ma semplicemente non farli sentire soli. Questa è passione.

E allora mi verrebbe da dire che non tutti i tifosi Ferrari meritano Seb così come in passato, non tutti hanno meritato Schumi. Piloti, talenti ma prima di tutto uomini capaci di difendere il team soprattutto quando sbaglia. Quando magari ti fa montare le intermedie anche se ancora non piove, ti richiama ai box nel momento sbagliato o non ti mette a disposizione la monoposto migliore.

L’obiettività è diventata merce rara. Assumersi le responsabilità dei propri errori, presuppone di “avere le palle”. Non difendo Vettel a prescindere ma di certo non lo accuso di aver buttato via un mondiale perché lo ha semplicemente perso, con onestà. E lo ha perso, insieme a lui, tutto il team.

Siamo così abituati a non vincere per colpa di una monoposto inferiore e che non va, da non ricordare più che le corse si perdono anche a causa di errori. Errori del pilota, del muretto, dei meccanici. Non serve mettere alla gogna nessuno. Siamo arrivati a confondere un sorpasso azzardato andato male con un’uscita di pista evitabile, il supporto totale con le giustificazioni forzate.

Quando è il team a sbagliare, si analizzano le difficoltà della monoposto, della pista, si arriva persino a scomodare la sfiga. Quando a commettere un errore è il pilota, sbaglia e basta. Ne viene criticata la guida, ne vengono messe in dubbio le qualità ed il talento. Ed ecco che, magicamente, Seb viene anche accusato di parlare italiano solo quando le cose vanno bene o di non sorridere il giorno in cui ha perso il mondiale.

Questa non è passione. Non funziona così, la passione è gioia ma anche tormento, fatica, fedeltà.
La passione non ti rende cieco ma non ti fa puntare il dito solo con l’obiettivo di criticare. E allora è vero, Vettel ha perso anche per errori suoi ma quando dichiara di sentirsi “empty”, fatevi tutti un esame di coscienza e supportatelo ancora di più.

Io mi sento solo di dirgli grazie lo stesso. Per averci provato, per averci creduto. Per aver risposto dopo il GP del Messico “NO” alla domanda “ti aspettavi di perdere il mondiale oggi, vero?”.

Io ti merito” Seb e, come me, tanti altri appassionati veri.

Scritto da: Manuela Brigante | @BriManuela

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/z72ngGbCCo0/non-tutti-i-tifosi-ferrari-meritano-seb-e-vi-spiego-il-perche.php


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