Il settimo appuntamento del mondiale di F1, alla vigilia, era stato presentato come il weekend clou per gli aggiornamenti dei motori Renault.
Cyril Abiteboul, managing director Renault, aveva promesso importanti evoluzioni: “Attendiamo con impazienza il Canada. Abbiamo in programma la prossima fase di sviluppo della nostra unità di potenza e diversi aggiornamenti aerodinamici e meccanici”.
Un aggiornamento che avrebbe dovuto permettere ai motorizzati Renault, ovvero Red Bull Racing, Renault e McLaren, di guadagnare circa due decimi. Le performance sul circuito di Montreal non sono risultate, per ogni team, all’altezza delle aspettative.
Red Bull
Dopo l’exploit nel Principato di Monaco, la Red Bull è tornata ad essere “banalmente” la terza forza del mondiale 2018, come certificato dal terzo posto di Max Verstappen.
Se il Canada avrebbe dovuto aiutare gli uomini di Milton Keynes a ponderare la scelta sulla fornitura 2019, le idee ora risultano ancora più confuse.
Dopo i record ed il trionfo di Ricciardo di due settimane fa, ci si attendeva una Red Bull pronta a giocarsi la vittoria e la riapertura del mondiale. A Montreal il team anglo-austriaco ha ottenuto, con il terzo posto di Verstappen e il quarto di Ricciardo, il miglior risultato stagionale. Magra consolazione.
Gli aggiornamenti introdotti in Canada dal fornitore Renault avrebbero dovuto garantire prestazioni alla pari con Ferrari e Mercedes.
I due alfieri Red Bull, invece, si sono resi protagonisti di una gara solida ma senza particolari acuti. Se per Verstappen l’obiettivo podio serviva per scacciare le polemiche sugli incidenti, va sottolineato come Max non sia mai riuscito ad attaccare Bottas su una p.u. Mercedes con oltre 5000 km sulle spalle.
Nonostante ciò, a Montreal, le difficoltà maggiori le ha riscontrate Ricciardo che, arrivato in pompa magna, da terza forza mondiale si è ritrovato in graduatoria piloti, alle spalle non solo della coppia Vettel-Hamilton, ma scavalcato anche da Bottas.
A partire dal 2016, anno di debutto in Spagna di Max su Red Bull, la coppia Red Bull ha condiviso la festa del podio in appena 4 gare. Risultati non in linea con il talento smisurato di questi due ragazzi velocissimi. Daniel è sempre stato costante e Max, avrà anche rovinato qualche corsa a sé stesso e a qualche collega ma, sul rendimento globale, quanto ha inciso la power unit Renault?
Nella passata stagione, Verstappen e Ricciardo si sono ritirati in 13 occasioni. Un numero di forfait che persino in McLaren risulterebbe allarmante.
Occorre ritornare indietro di oltre dieci anni, alla prima stagione Red Bull motorizzata Renault, per contare un numero di ritiri maggiore.
Nonostante il genio di Adrian Newey, i motori Renault continuano a limitare le ambizioni di titolo della Red Bull. Si fa sempre più concreto il passaggio ad Honda e la decisione finale arriverà a fine mese, nel Gp di casa in Austria.
Renault
In casa Renault si respira un’atmosfera serena e gli ottimi piazzamenti di Hulkenberg e Sainz hanno permesso di consolidare il quarto posto in graduatoria. I dieci punti in Canada di Hulkenberg e Sainz, rispettivamente 7° e 8° al traguardo, hanno dimostrato il passo in avanti della scuderia di Viry.
Il team Renault appare un team solido ed in costante crescita. La scelta dei piloti ha garantito il giusto mix di esperienza e talento. C’è grande rispetto reciproco tra Nico e Carlos e questo favorisce lo sviluppo di un atmosfera piacevole nel team francese. Difficile immaginarsi la Renault fuori dalla zona punti nel prosieguo del campionato.
A Montreal, la vettura si è confermata veloce in qualifica e molto competitiva in gara. Ocon, dopo una super partenza, si è dovuto accontentare di terminare la corsa dietro alla coppia Renault.
Nico Hulkenberg ha dichiarato: “Oggi abbiamo fatto tutto bene in gara grazie allo sforzo di tutti quanti. Dieci punti nel mondiale costruttori sono positivi per noi e ci permettono di guadagnare in classifica sui rivali allungando al quarto posto. Oggi è stata una battaglia ravvicinata, ho perso una posizione al via ma sono riuscito a riprenderla in overcut su Ocon andando due giri più lungo. Da lì in poi si è trattato solo di gestire le gomme, il che è stato piuttosto complicato visto il degrado dei giri finali”.
Carlos Sainz Junior, solido e concentrato come al solito, è stato protagonista di un sorpasso al limite su Perez ed ha ottenuto il quinto risultato consecutivo a punti. “Quella della squadra è stata una buona giornata grazie ai dieci punti nel campionato, è un altro passo in avanti verso i nostri obiettivi – ha affermato lo spagnolo – abbiamo avuto un buon passo gara rispetto al resto del centro classifica, volevamo portare entrambe le vetture a casa nei punti e ce l’abbiamo fatta con una gara per la maggior parte tranquilla. Il team ha fatto un lavoro solido tra ieri e oggi per permetterci di passare la Force India. Pensavamo che avremmo avuto a che fare con un maggiore degrado, ma alla fine abbiamo gestito bene le gomme”.
McLaren
Nel giorno del 300° Gp di Alonso in Formula 1, il team di Woking si è ritrovato ad interrogarsi sulle ragioni dell’ennesimo fine settimana disastroso. Un pesante zero in classifica costruttori e una delusione cocente per Fernando, costretto al ritiro per un problema di affidabilità del motore Renault. Vandoorne ha concluso, invece, la sua domenica agonizzante al 16° posto a 2 giri dal leader.
La scuderia inglese, nelle scorse stagioni, ha responsabilizzato Honda e la scarsa affidabilità dei motori nipponici per i risultati negativi in pista.
Impietosi i commenti dello spagnolo sui motori Honda delle ultime annate. Nella stagione in corso, nonostante la fornitura dei motori Renault, la vettura non ha fatto lo step evolutivo che ci si poteva attendere da una scuderia gloriosa come McLaren.
“È triste e frustrante, sono deluso da questo risultato, non eravamo competitivi questo fine settimana – ha dichiarato Alonso – dobbiamo trovare più prestazioni e un modo di diventare competitivi. Anche l’affidabilità è importante, lo abbiamo visto con i punti persi nelle ultime gare, ritirandoci oggi e a Monaco quando eravamo settimi. Ci sono alcune aree dell’auto che bisogna per forza migliorare, vedremo cosa accadrà nei prossimi due mesi. Intanto stasera volo in Francia visto che già domani ho bisogno di essere a Le Mans. Sarà un lunedì impegnativo e una nuova esperienza, non vedo l’ora di farla”.
L’anno scorso Fernando si era distratto con la 500 Miglia di Indianapolis e, beffato da un’avaria al motore, si era dovuto ritirare. Quest’anno Fernando Alonso, ha deciso di partecipare alla 24 Ore di Le Mans.
La situazione è sempre più delicata nel team. Le nuove esperienze nel Motorsport potranno anche sollevare il morale dell’ex campione del mondo di Oviedo ma la scarsa competitività della McLaren in F1 potrebbe spingere Alonso a ritirarsi a fine stagione.
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