Il Gran Premio di Monaco si presentava alla vigilia come una tappa ostile alle ambizioni della Mercedes. Sebbene l’esito e la performance nel corso del weekend abbiano in parte confermato le perplessità riguardo la competitività della W09 per le vie del principato, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas hanno colto risultati importanti in vista della lunga rincorsa mondiale.
Con il terzo posto del pilota anglo-caraibico e il quinto dell’alfiere finlandese, la corazzata di Brackley ha limitato i danni in quello che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto essere un fine settimana estremamente complesso. A contribuire al morale e alle motivazioni sono anche entrambe le classifiche iridate, che dopo sei gare vedono la Mercedes al comando tra i costruttori a quota 178, con un vantaggio di 22 punti sulla Ferrari, mentre è Hamilton con 110 punti a precedere Vettel di 14 lunghezze nella graduatoria riservata ai piloti.
Il weekend di gara appena conclusosi ha ribadito i problemi della squadra nella gestione delle mescole più morbide della gamma Pirelli. Va sottolineato che, tra i top team, la Mercedes è stato quello a soffrire maggiormente di problemi di graining sin dalle prove libere del giovedì, oltre alle risapute difficoltà nel mantenere gli pneumatici nella corretta finestra di utilizzo. Dopo la buona qualifica di Hamilton, terminata con il terzo posto in griglia a quattro decimi dal poleman Ricciardo, sono stati gli stessi uomini Mercedes a suggerire alla stampa di aver patito nuovamente problemi con le gomme Pirelli.
I grattacapi della W09 non avrebbero permesso a Hamilton di sfruttare le gomme per l’intera durata del giro, nel corso del quale andava a perdere in performance, evidenziando più correzioni nella guida rispetto ai piloti dei team rivali. Un trend che si è riproposto anche in gara quando la Mercedes, in particolare modo con il campione del mondo, ha sofferto con la gestione gomme nel corso degli stint.
Dall’altro lato del box, la scelta di montare la gomma supersoft, inizialmente scartata dopo le prove libere, ha permesso a Bottas di avere più velocità rispetto a chi lo precedeva e di evitare problemi di gestione. Nulla ha potuto però nell’azzardare eventuali manovre di sorpasso. Considerato anche che i piloti davanti non si sono fermati per un ulteriore stop, il pilota finlandese si è dovuto accontentare nel ripetere il quinto posto anche in gara.
Alla performance non entusiasmante nel principato avrà certamente contribuito anche l’adattabilità del pacchetto Mercedes alle vie tortuose del principato. La W09 non è evidentemente stata concepita attorno a un tracciato atipico come quello di Monte Carlo. Concetto sottoscritto anche da Hamilton: “Per andare forte qui a Monaco dovremmo cambiare radicalmente la macchina, ma non ne varrebbe la pena”.
Se da una parte questo weekend ha confermato le previsioni della vigilia in casa Mercedes, dall’altra si è riproposta l’estrema concretezza della squadra e dei piloti nel capitalizzare i risultati in gara, fattore sino ad ora determinate di questo campionato. Come affermato anche da Toto Wolff, il risultato colto ieri ha in parte superato le attese degli stessi addetti ai lavori: “Nello sport, devi accettare che ci sono giorni in cui non vincerai. Se ci avessero parlato di un terzo e di un quinto posto prima del weekend, l’avremmo probabilmente accettato come un buon risultato. Complessivamente, questo è stato per noi un weekend di limitazione dei danni e possiamo essere contenti di lasciare Monaco in testa a entrambi i campionati”.
La Mercedes è ora attesa in Canada da una sfida significativa per le sorti di questo campionato. La conformazione del tracciato dovrebbe esaltare le doti della W09. Il fatto che verrà riproposta nuovamente la mescola Hypersoft, per lo più su un circuito più impegnativo per le gomme, obbliga il team a cercare una maggiore integrazione con le coperture più morbide portate da Pirelli.
A Montreal si avrà inoltre una prima conferma o smentita per quanto concerne la lotta ai vertici di questo campionato. La Red Bull ha piazzato una zampata più o meno attesa a Monte Carlo, ma il suo valore in altri circuiti è certamente ridimensionato, specialmente in qualifica. D’altra parte, la Ferrari appare ancora il pacchetto più completo, e tenterà certamente l’assalto in Canada, storicamente terra di conquista per Lewis Hamilton.
A essere chiamato a un gran risultato tra due settimane è anche Valtteri Bottas, che deve obbligatoriamente rilanciare le sue quotazioni in chiave mondiale, dove paga al momento un ritardo di 42 punti dal battistrada. Non gli renderà la vita facile il vicino di box, che proprio in Canada ha vinto per ben sei volte. Considerate le caratteristiche e l’affinità di Hamilton con il circuito Gilles Villeneuve, il prossimo appuntamento si carica di aspettative e significati per la compagine anglo-tedesca.
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