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Ferrari, Arrivabene: Potevamo vincere, ma è un risultato comunque utile

Kimi Raikkonen Ferrari

Al termine di un GP d’Austria che ha visto trionfare Max Verstappen e la Scuderia Ferrari tornare al vertice delle classifiche Piloti e Costruttori, il Team Principal Maurizio Arrivabene si è mostrato soddisfatto per il lavoro svolto: “Il risultato di oggi non è quello ideale, ma è decisamente utile. La squadra ha fatto un grande lavoro a tutti i livelli, per rimediare a un sabato difficile con una gara nella quale il comportamento della vettura, la perfetta gestione delle gomme, le scelte di strategia e l’affidabilità hanno fatto la differenza”. Resta comunque un po’ di rammarico, perchè, come ha spiegato ai microfoni di Sky appena dopo la bandiera a scacchi, “c’è da dire che oggi potevamo anche vincere”.

Il capo della scuderia di Maranello ha inoltre posto l’accento su un altro fatto significativo: nella top ten, sei vetture montavano power unit Ferrari. Un’ulteriore prova della bontà del lavoro svolto dai tecnici in rosso: “La vera notizia, oggi, è che ci sono sei motori Ferrari nelle prime dieci posizioni della gara, ed è una cosa molto importante. Sono contento perché i motori Ferrari hanno dimostrato oggi di essere forti”. Ai microfoni della televisione, inoltre, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “Ascoltate me, che ho un po’ di anni di esperienza: quando si parla o si grida troppo, in Formula Uno bisogna stare attenti perchè si viene subito smentiti. Puoi portare un pacchetto aerodinamico nuovo molto interessante, ma poi scalda troppo le gomme e sei costretto a fermarti”.

Arrivabene ha inoltre parlato dei suoi piloti, prima di concentrarsi su Silverstone: “La decisione era di lasciarli andare, perché Raikkonen ha lottato tutta la gara, e lo ha fatto anche Vettel. Quindi, non c’era intenzione di dare nessun ordine di squadra, assolutamente. Riguardo ai ragazzi, dico che si è parlato tanto, lasciateli in pace, lasciate divertire Leclerc, lasciate guidare Raikkonen, che è stato un campione del mondo”.

Abbastanza soddisfatto è parso anche Kimi Raikkonen, secondo sotto la bandiera a scacchi, il quale nel Comunicato Ufficiale del team ha spiegato la partenza: “Sono scattato bene, ma mi sono trovato fra altre due macchine e ho dovuto alzare il piede per evitare che mi venissero addosso, e ho sperato che riuscissero a vedermi. Così ho perso lo slancio, la velocità e la possibilità di attaccarli alla prima curva. E’ un peccato, perché altrimenti penso che avrei potuto passare al comando. Il primo giro è stato movimentato, poi la situazione si è calmata un po’”. Il finlandese ha posto l’attenzione sulla questione pneumatici, che in Austria è risultata fondamentale per raggiungere il podio: “Oggi la gestione delle gomme è stata un fattore chiave: era difficile capire quando era il momento di spingere a fondo restando, allo stesso tempo, sul sicuro. Con i due set di pneumatici ho fatto un po’ fatica all’inizio, per trovare aderenza e farli funzionare, ma poi le cose sono migliorate e alla fine avevamo gomme davvero buone. Ovviamente avevamo sperato di raggiungere Max, ma a quel punto forse era un po’ tardi”. Anche secondo Kimi, la Ferrari poteva puntare alla vittoria, ma la confusione in partenza ha permesso a Hamilton prima e Verstappen poi di mettere una distanza di sicurezza tra sè e gli inseguitori. Resta comunque positivo il giudizio finale del finnico: “Il fatto positivo è che, come squadra, abbiamo fatto un ottimo lavoro. E’ stato un buon weekend”.

Anche Sebastian Vettel, giunto terzo al traguardo, pone l’accento sul lavoro fatto dal team: “Abbiamo fatto un bel lavoro e una buona gara. Sono partito molto bene, ma alla prima curva c’è stata un po’ di confusione; ho cercato di recuperare, ma non avevo spazio e alla curva 3 ho perso diverse posizioni. Da lì, ho dovuto lottare per passare Renault e Haas, perdendo tempo. La macchina, comunque, era molto buona, avevamo un ottimo passo e non abbiamo avuto problemi con le gomme; anzi, mi sono trovato molto bene con i miei set di pneumatici, anche dovendo gestire le Soft per parecchi giri, il che dimostra i progressi fatti dopo Barcellona”. In ottica campionato, il tedesco recrimina sulla penalità di tre posizioni sulla griglia di partenza, che non gli ha permesso di lottare per la vittoria: “Sono contento dei punti e di questo podio, ma non soddisfatto al 100%, perché penso che oggi avremmo potuto ottenere anche di più, se non ci fosse stata la penalizzazione. La nostra macchina era l’unica che potesse competere con la Mercedes in termini di velocità, ma in più siamo stati affidabili e costanti.” Al termine della gara, il tedesco si trova ad aver recuperato la leadership del Campionato, ma con un solo punto di vantaggio sul rivale Hamilton, che ieri, al Red Bull Ring, è incappato nella giornata più nera della storia sportiva recente della Mercedes, con entrambe le vetture ritirate (un doppio zero per il team di Brackley non succedeva dalla Spagna 2016, con la collisione tra l’inglese e Rosberg). La penalità inflittagli in qualifica per aver ostacolato Sainz in qualifica non gli ha permesso di lottare per la vittoria, ma Seb può essere soddisfato del passo e della costanza mostrati dalla SF71-H.

Con queste premesse, è già ora per Arrivabene e i suoi ragazzi di pensare all’Inghilterra, dove si correrà già domenica prossima: “Il prossimo weekend, a Silverstone, sulla carta si presenta impegnativo, anche perché è la gara di casa dei nostri principali avversari, ma l’affronteremo con la consueta umiltà e determinazione” ha chiosato il Team Principal. Appuntamento quindi per il prossimo weekend sullo storico circuito britannico, per un’altra sfida di questo avvincente Mondiale.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/kDADGGLyS00/ferrari-arrivabene-potevamo-vincere-ma-e-un-risultato-comunque-utile.php


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